Unicredit tornerà quest'anno a distribuire un dividendo nonostante i dati 2009 saranno ancora deboli e con accantonamenti importanti. Secondo il consensus elaborato dagli analisti, la banca dovrebbe archiviare il 2009 con un margine di interesse di 17,4 miliardi di euro, in calo dai 19,3 miliardi del 2008, e un utile netto di 1,326 miliardi, dai precedenti 4,01 miliardi.
Per il solo quarto trimestre 2009, invece, Unicredit dovrebbe registrare una lieve perdita, 4 milioni di euro, dai 505 milioni di euro nello stesso periodo 2008. Più che sul risultato netto, spiega un analista di una sim milanese, il mercato si focalizzerà sull'andamento del margine di interesse, ormai da trimestri in trend discendente. Il consensus elaborato da 28 broker stima un margine di interesse a 3,967 miliardi di euro, in calo dai 5,256 miliardi del quarto trimestre 2008: si tratta del terzo trimestre consecutivo di flessione.
Saranno ancora elevati gli accantonamenti, che dovrebbero oscillare intorno ai 2,2 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 2,1 miliardi del terzo trimestre dell'anno.
In compenso, Unicredit tornerà a distribuire un dividendo che, secondo le stime, dovrebbe aggirarsi intorno a 0,028 euro per azione. Un atto quasi dovuto dopo che i soci hanno messo mano al portafoglio per ricapitalizzare la banca per due volte in due anni.
Con l'assestarsi dei mercati finanziari, andrà scemando anche l'utile da trading che dovrebbe registrare un saldo positivo per 288 milioni di euro, in netto calo rispetto ai 715 milioni del terzo trimestre. Il dato è comunque superiore al quarto trimestre 2008, in piena tempesta finanziaria, quando la divisione Investment banking di Unicredit registrò una perdita di 1,2 miliardi di euro.
Gli analisti sembrano puntare più sulla qualità dei risultati che sulla quantità: meglio vedere un bilancio con un risultato netto in negativo, ma con segni positivi a livello di commissioni e impieghi. Sarebbe una vera inversione di tendenza, spiega un analista, segno che il sentiment del settore bancario sta migliorando. Per tornare a rivedere gli utili del 2008, Unicredit dovrà attendere il 2011, quando, secondo il consensus degli analisti, realizzerà oltre 4 miliardi di utile, destinato poi a salire oltre i 5 miliardi a fine 2012.
Nel 2011 torneranno a crescere gli impieghi e la dinamica degli accantonamenti andrà pian piano normalizzandosi, passando dagli oltre 8,4 miliardi del 2009 ai 5,5 del 2011, fino a scendere sotto tale livello nel 2012.
Intanto notizie positive giungono dall'Est Europa: Pekao, la prima banca della Polonia, ha diffuso i dati trimestrali leggermente sopra le attese. Sotto il cappello delle attività polacca sono custodite anche quelle in Ucraina,che nei primi nove mesi hanno contribuito per il 30,9% sull'utile netto e per il 5,7% a livello di margine di intermediazione.
Nel dettaglio, Pekao Bank ha registrato un utile netto trimestrale di 611,8 milioni di zloty, in calo di circa il 15%, ma meglio delle attese del mercato che si attendeva 595 milioni di zloty. L'intero 2009 si è chiuso con un utile netto di 2,41 miliardi, meglio dei 2,39 miliardi stimati dagli analisti. A impattare positivamente sul bilancio di Unicreditsarà anche la rivalutazione della divisa polacca che nell'ultimo anno ha guadagnato il 20% rispetto all'euro.