Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Non mi sembra questo il forum dove porre domande cretine... e anch'io solitamente detesto i banali "consigli per gli acquisti" e non un sano scambio di opinioni, ma non nascondo ultimamente la mia personale ricerca di un confronto orientato alla gestione di alcuni titoli perpetuals presenti in portafoglio e diventati nel giro di pochissimi mesi decisamente spinosi....:)

Per chi è rimasto incastrato, secondo me, la prospettiva è quella di valutare cosa tenere, in attesa di un possibile recupero delle perdite in conto capitale e cosa dare via perché i rischi con i quali ci si confronta (di perdita anche dell'intero capitale di investimento) sono troppo elevati a fronte del proprio profilo di rischio.

Qui avranno pesato molto alcune scelte fatte "a monte", quando si invitava tutti a valutare per bene quanto scritto nelle Offering Circular in termini di posticipazione e/o cancellazione delle cedole, di responsabilità eventuale per perdite, di selezione per quanto possibile degli emittenti.

Ma per altro verso - inutile nascondersi dietro un dito - avrà molto inciso anche il fattore fortuna: in pochi avevano previsto una tempesta di tale intensità come quella abbattutasi sulle banche, ed in questo contesto ogni paese decide per contro proprio.

La Danimarca, nelle situazioni in cui è intervenuta a compiere salvataggi bancari - leggevo - ha cancellato il valore di tutti i bond subordinati; altri paesi hanno distinto anche fra perpetuals a seconda del livello di maggiore o minore assimilabilità al debito oppure all'equity, riservando solo ai secondi un trattamento deteriore, fino alla cancellazione del nominale, in caso di salvataggio ad impedimento di un default...

Insomma, si va in ordine sparso e secondo criteri non uniformi.

Tornando alla domanda di partenza, occorrerebbe valutare: 1) ove possibile, il comportamento del paese di appartenenza della banca nell'effettuare i salvataggi bancari, in specie quali bond sono coperti e quali no; 2) il leverage della banca come indicatore indiretto del rischio perdite; 3) il contenuto delle Offering Circular alla ricerca di elementi di assimilazione dei perpetual all'equity che possano rivelarsi pregiudizievoli in caso fosse necessario il salvataggio dello stato.

Un lavorone, mi rendo conto... :(
 
La Deutsche Bank mi ha applicato la tassazione del 27% sulla cedola pagata il 9 feb 09 per l'obbligazione MPS Capital Trust I (perp) 7,99% Call 07/02/2011 eu3m + 3,9% XS0121342827; secondo voi ha fatto bene o si è sbagliata? Grazie
 
Beh...che dire abbiamo cominciato cosi......Io ho esordito in questo modo

Non per apparire pigro e svogliato, ma qualcuno di voi si e' letto Le "offering circular" delle varie banche popolari e altre italiane che appaiono sul file del nostro beneamato Negus? (sono centinaia di pagine in inglese) fra l' altro si trovano in un 3d specifico.
Se qualcuno lo ha fatto potrebbe postare un sunto o evidenziare gli eventuali "trappoloni"
Visto che hanno prezzi molto interessanti e sono a detta del forum fra le piu' interessanti nella categoria, vorrei sapere se sono tutte con semaforo verde.

A Gallo gli si sono drizzati i capelli in testa...

:eek::eek::eek: semaforo verde ???

io sono sicuramente de coccio! :wall: e quindi inattendibile, ma contrariamente a maxi, passo buona parte del mio tempo libero a cercare vie di fuga dai perpetuals BANCARI.

Sarebbe carino... a questo punto se qualcuno dei super esperti presenti nel forum, prendesse posizione su questi benedetti titoli.
:):-o


:)Mark ha risposto mi e' sembrato diplomatico, ma non incisivo come sa essere, giustamente del resto, l' argomento e' pelosetto.

Come sempre, nessuno è in grado di dire in che esatto momento il mercato presagirà che i problemi per il sistema bancario saranno dietro le spalle e che questi bond saranno tornati ad essere un'occasione di acquisto.

A me viene da dire che ci vorrà ancora circa un annetto - un annetto e qualche mese, nel migliore dei casi, se si vuole evitare di muoversi con troppo anticipo. In ogni caso, a ciascuno secondo il proprio profilo di rischio e la tolleranza verso eventuali perdite in conto capitale che cmq, salvo in caso di default, non si tradurranno in perdite da scontare definitivamente.


Quindi secondo Mark :D (che ricordo a tutti non e' il nostro guru):) aspettare, non muoversi in anticipo, aspettare che la situazione si chiarisca, ;)nel frattempo selezionare degli emittenti solidi,non comprarli subito, ma se si comprano avere tolleranza verso eventuali :help:oscillazioni del valore del capitale,( ma molte delle Popolari sono gia' sul 50% del valore o meno???? che si fa?) :-?
se l'emittente non va in:titanic: default,:up:(vedi sopra emittenti solide) si:up::) recupera il capitale e forse si prende qualche lauta cedola:V e' come il mostro di Frankestein no Frankestin..si PUO' FARE



Ora io vorrei girare la domanda al padrone di casa Mr. N........:up::):cool::help:

...e non solo... tutti i contributi sono ben accetti.

Con speciale riguardo ai tre post antecedenti in generale e alle Popolari e affini italiane in particolare, delle quali ormai parliamo da tempo e quindi interessano un po' a tutti.

Ma delle quali:wall: ancora nonostante i prezzi stracciati (non so se sono un occasione o una trappola) ancora non sappiamo se sono da evitare come la peste,:down:come scrive Gallo Cedrone o sono occasione unica da accumulare per farci la pensione :up:come penso io. (e se sbaglio mi piacerebbe molto saperlo:help: prima di farmi male, anche perche' il 2008 mi ha maltrattato non poco).:ciao:
 
.......


:)Mark ha risposto mi e' sembrato diplomatico, ma non incisivo come sa essere, giustamente del resto, l' argomento e' pelosetto.

Quindi secondo Mark :D (che ricordo a tutti non e' il nostro guru):) aspettare, non muoversi in anticipo, aspettare che la situazione si chiarisca, ;)nel frattempo selezionare degli emittenti solidi,non comprarli subito, ma se si comprano avere tolleranza verso eventuali :help:oscillazioni del valore del capitale,( ma molte delle Popolari sono gia' sul 50% del valore o meno???? che si fa?) :-?
se l'emittente non va in:titanic: default,:up:(vedi sopra emittenti solide)alla 1 call si:up::) recupera il capitale, e entrando a questi prezzi se ne recupera parecchio, circa il doppio, e forse nel frattempo si prende qualche lauta cedola:V robe anche del 20% sempre con questi prezzi di entrata. dico giusto?

e' come il mostro di Frankestein no Frankestin..si PUO' FAREEEE!!!!!! O NO.



Ora io vorrei girare la domanda al padrone di casa Mr. N........:up::):cool::help:

...e non solo... tutti i contributi sono ben accetti.

Con speciale riguardo ai tre post antecedenti in generale e alle Popolari e affini italiane in particolare, delle quali ormai parliamo da tempo e quindi interessano un po' a tutti.

...

:D :D

Aspetto anch'io con curiosità un punto di vista aggiornato del padrone di casa, anche se ricordo che qualche pagina indietro aveva scritto che ci vorrà tempo prima di vedere in ripresa i corsi di questi bond.

Però magari ora dispone di argomenti più recenti che potrebbero averlo convinto di un recupero più accellerato.

Sulle Popolari poi mi rimetto completamente ad una sua valutazione: faccio professione di ignoranza, le seguo pochissimo... ;)

Io però nella mia diplomazia una risposta l'avevo data, ossia che secondo me è presto... :D e figurati che tengo in watch ancora oggi una trentina di questi bond e sarà 1 anno e più che li guardo, ci cogito su, me li studio (grazie anche al supporto degli amici), me li vado a ristudiare man mano che maturano situzioni nuove (ad esempio, se in precedenza focalizzavo sul rischio posposizione o cancellazione cedole, adesso mi interessano di più le clausole che possono portare all'utilizzo del capitale a fini di loss absorpion) e ancora non ci ho combinato nulla.... :)
 
:D :D

Aspetto anch'io con curiosità un punto di vista aggiornato del padrone di casa, anche se ricordo che qualche pagina indietro aveva scritto che ci vorrà tempo prima di vedere in ripresa i corsi di questi bond.

Però magari ora dispone di argomenti più recenti che potrebbero averlo convinto di un recupero più accellerato.

Sulle Popolari poi mi rimetto completamente ad una sua valutazione: faccio professione di ignoranza, le seguo pochissimo... ;)

Io però nella mia diplomazia una risposta l'avevo data, ossia che secondo me è presto... :D e figurati che tengo in watch ancora oggi una trentina di questi bond e sarà 1 anno e più che li guardo, ci cogito su, me li studio (grazie anche al supporto degli amici), me li vado a ristudiare man mano che maturano situzioni nuove (ad esempio, se in precedenza focalizzavo sul rischio posposizione o cancellazione cedole, adesso mi interessano di più le clausole che possono portare all'utilizzo del capitale a fini di loss absorpion) e ancora non ci ho combinato nulla.... :)

Grande mark...allora siamo in due..pensavo che il pazzo fossi solo io:):)..che si legge e rilegge il thread e tutto quello che gli capita a tiro su perpetuals e affini (...ps: negus mitico come sempre per questo lavoro grandioso che stai facendo)
Forse per questo che le uniche subordinate che guardo con maggior interesse sono le LT II...ma capisco che questo è un mio grosso limite...ma credimi, sono le uniche, che riesco a "metabolizzare" meglio...perpetual, tier I, UPPER TIER, Etc etc....è piu' forte di me...mi scatta qualcosa e mi freno nel comprare....anche se prima o poi...un tentativo lo faro'..magari proprio su qualche popolare o la generali qui citata:)
 
Non è affatto semplice rispondere alle domande di Gallo e Maxinblack, come ricordava giustamente i98mark siamo in una situazione completamente nuova che ha ben pochi precedenti a cui rifarsi.

Sembra di capire che le modalità di salvataggio delle banche in maggiori difficoltà varino da stato a stato, e anche da titolo a titolo, a seconda di quanto prevedono le famose clausole di loss absorption che in certi casi possono portare anche ad una decurtazione del capitale, o alla sostituzione con altri titoli.

Naturalmente il mercato non va tanto per il sottile e nei casi più critici (Depfa, EuroHypo) le quotazioni scontano già una possibile perdita dell'intero capitale. Purtroppo in questi casi mi sembra veramente arduo fare previsioni, tutto dipenderà da come la Germania deciderà di intervenire e sicuramente le prime decisioni saranno un segnale importante per tutto il mercato.

Diversa è la situazione di altre banche (Deutsche PostBank, ad esempio, ma anche le nostre popolari, o Intesa) che secondo me non sono a rischio nazionalizzazione. Qui è possibile ipotizzare un anno o due di cancellazione delle cedole (laddove è prevista questa possibilità, piuttosto che la semplice sospensione) anche se ad esempio Intesa ha dichiarato che continuerà a pagare.

Queste banche hanno necessità di migliorare i propri ratios o di ricapitalizzarsi ma non mi sembra che abbiano avuto perdite tali da metterne a repentaglio la sopravvivenza. Anche queste sono state vendute massicciamente (spesso quotano sotto a 50) ma qui, più che la paura per un default, credo che abbia pesato la perdita dell'investment grade che ha costretto molti fondi pensione ad eliminarle dal portafoglio.

Concludendo, credo anche io che sia ancora presto per avere una inversione di tendenza, le incognite sono ancora molte e le brutte notizie potenziali contribuiranno ancora per un po' a tenere questi titoli sotto pressione.

Per il momento la cosa più saggia è guardare ad emittenti non bancari (come le Generali di cui abbiamo parlato) e di provata solidità. Tutt'al più, se proprio si vuole approfittare della situazione, forse è meglio rivolgersi alle lower (ma anche upper) tier II, come consiglia di fare epico696. I prezzi sembrano essersi stabilizzati da qualche settimana ma sono ancora molto allettanti (spesso intorno ad 80) ma i rischi sono decisamente inferiori.

Per chi è già dentro, invece, credo che sia più prudente attendere l'evolversi della situazione: uscire dai titoli più rischiosi implicherebbe la perdita quasi integrale del capitale, mentre vendere le altre pregiudicherebbe qualsiasi possibilità di recupero futura.

Basta vedere quanto quotano le famose Generali (venerdì ne ho comprate a 57 :rolleyes:) per capire che i prezzi sono assolutamente ridicoli rispetto ai rischi effettivi. In questo caso il pagamento delle cedole non mi sembra in discussione, la solvibilità dell'emittente neppure, eppure se venisse esercitata la call nel 2017 avrebbe un rendimento del 15%!

Il mercato è in mano ai compratori, purtroppo, ma se non si verificano altri eventi clamorosi (fallimenti, nazionalizzazioni, etc.) credo che nel giro di un anno o due le quotazioni dovrebbero riprendersi sensibilmente.
 
tassazione 27% - novita'

Ciao,
oggi grazie alla banca ho avuto la possibilita' di parlare con due specialisti di questioni fiscali e tributarie.
Il fiscalista consulente esterno della banca che ha esaminato i prospetti dei perpetual in mio possesso ed il responsabile di fisco e tributi di uno dei piu' importanti quotidiani economici italiani.
Partendo dal famoso perpetual Bank of Ireland , che usero' per fare un esempio pratico , ho potuto capire qualcosa in piu' circa la tassazione dei titoli irredimibili.
Purtroppo la tassazione al 12,5% non e' per nulla scontata .

Per quanto riguarda i titoli irredimibili la circolare 26/e del 2004 e' valida in un unico punto :
“Sulla base di tale interpretazione, si ritiene che non comportino una
partecipazione indiretta ai risultati economici della societa' emittente le
obbligazioni e gli altri titoli irredimibili emessi dalle banche (italiane)ai sensidell'articolo 12 del testo unico bancario di cui al decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385.

Si tratta di titoli i cui proventi sono costituiti da interessi. Tuttavia, in caso di andamento negativo della gestione, l'emittente puo' sospendere il pagamento degli interessi e, in determinate ipotesi, imputarli a copertura delle perdite.
Nell'ipotesi descritta, infatti, la remunerazione delle predette
obbligazioni non assicura una partecipazione agli utili della banca che li
ha emessi, essendo tale remunerazione parametrata normalmente a tassi diinteresse correnti. Pertanto, l'eventualita' che tali interessi, in caso di perdite, siano sospesi ed imputati alla loro copertura, non incide sulla disciplina strutturale dei titoli in argomento, che e' quella tipica delle obbligazioni.”

I vari articoli di giornale , anche recenti , che hanno esteso questo principio a tutti i titoli irredimibili o li hanno assimilati alle azioni sono da considerarsi errati.

I titoli irredimibili devono obbligatoriamente poter essere assimilati alle obbligazioni , in caso contrario saranno considerati atipici e quindi tassati al 27%.
Fondamentale e' l'assenza di clausole che compromettano il rimborso integrale del capitale.

La circolare che fa testo e' la 4 del 2006 :
“In conclusione, alle remunerazioni delle partecipazioni e degli
strumenti finanziari di fonte estera che presentano i requisiti richiesti
dalla norma si rende applicabile il regime previsto per le azioni di fonte
italiana che comprende, oltre a quello previsto per i dividendi, anche
quello per le plusvalenze derivanti dal realizzo dei suddetti titoli nelle
sue differenti articolazioni applicabili per i soci persone fisiche, per i
soci imprenditori soggetti ad IRPEF e per i soci soggetti ad IRES.
Per i titoli e gli strumenti finanziari che non presentano queste
caratteristiche bisognera' di volta in volta verificare, a seconda del
rapporto che ha dato origine al titolo o allo strumento finanziario, se essi possano rientrare o meno tra le obbligazioni ed i titoli similari. Al
riguardo, si ricorda che le obbligazioni vere e proprie sono identificate in funzione del diritto al rimborso integrale del capitale, come valore minimo assicurato, alla scadenza del prestito.

A quest'ultimo proposito si precisa che la scadenza del prestito puo' anche non essere ancorata ad una data precisa, ma puo' essere legata alla durata della societa' o alla sua liquidazione qualora la societa' sia costituita a tempo indeterminato (come espressamente consentito dall'articolo 2328, comma 2, n. 13), del codice civile).
Qualora, invece, non sia assicurato il rimborso integrale del capitale
mutuato - in mancanza dei requisiti previsti per il loro inquadramento come azioni o titoli assimilati - i titoli e gli strumenti finanziari rientrano, piu' genericamente, tra i titoli di massa indicati nell'art. 67, comma 1, lettera c-ter) del TUIR che, se produttivi di redditi di capitale (ossia se derivanti da un impiego del capitale), rientrano nella disciplina dei titoli atipici di cui all'articolo 5 del Decreto-legge 30 settembre 1983, n. 512, convertito nella legge 25 novembre 1983, n. 649.
Tali disposizioni - avendo portata innovativa - hanno effetto per i
periodi d'imposta che iniziano a decorrere dal 1 gennaio 2006.”


[FONT=Courier, monospace]Per far capire meglio la questione vi porto l'esempio del titolo Bank of Ireland di cui e' disponibile il prospetto sul forum.[/FONT]
[FONT=Courier, monospace]In ottica prudenziale, io a dire il vero la chiamerei restrittiva , il titolo potrebbe essere assogettato al 27% perche' in alcuni casi e' prevista la trasformazione in Upper Tier 2.[/FONT]
[FONT=Courier, monospace]Nel prospetto non sono specificate le condizioni della Upper Tier 2 , pertanto non vi e' assoluta certezza che il requisito richiesto dalla circolare 4/2006 (rimborso integrale del capitale) sia soddisfatto.[/FONT]
[FONT=Courier, monospace]Proprio toccando questo punto ho appreso che anche le Upper Tier 2 dovrebbero essere considerate titoli atipici e quindi tassate al 27% [/FONT][FONT=Courier, monospace]qualora il prospetto contempli clausole di loss absorption tali da compromettere il rimborso integrale del capitale.
[/FONT]
[FONT=Courier, monospace]Pertanto la lettura dei prospetti e' l'unico mezzo certo per decidere quale tassazione adottare e se siete tassati al 12,5% significa che :
[/FONT]
[FONT=Courier, monospace]1)la banca ha letto i prospetti ed ha deciso che i vostri perpetual sono assimilabili ad obbligazioni.[/FONT]
[FONT=Courier, monospace]2)la banca non ha letto i prospetti ed ha deciso (erroneamente) di tassare tutti i perpetual al 12,5%.[/FONT]
[FONT=Courier, monospace]3)la banca non ha applicato interpretazioni restrittive ed ha deciso per il 12,5% anche in presenza di dubbi.[/FONT]
[FONT=Courier, monospace]Chi pretende di tassare sempre e comunque al 27% sbaglia in senso contrario.
[/FONT]
[FONT=Courier, monospace]Io al momento sono l'esempio di quanto l'interpretazione possa incidere sulla tassazione.[/FONT]
[FONT=Courier, monospace]Infatti ho un titolo gemello del BoI , con prospetto identico nel punto incriminato, per il quale e' stata precedentemente stabilita la tassazione al 12,5%.[/FONT]
[FONT=Courier, monospace]Per questo motivo fortunatamente non e' stato sottoposto all'attenzione dell'attuale fiscalista.[/FONT]
[FONT=Courier, monospace]Per risolvere il mio caso ho scritto nel pomeriggio alla BoI , spero che mi rispondano.[/FONT]
[FONT=Courier, monospace]Qui sotto il passaggio "dubbio" e lo stesso passaggio preso dal prospetto Barclays tassato al 12,5%..[/FONT]


[FONT=Courier, monospace]Bank of Ireland , al momento tassazione presunta 27%.
[/FONT]
Exchange, variation or redemption for taxation
Upon the occurrence of certain changes in the treatment of the Preferred
Securities for taxation purposes, the Issuer may, subject to the prior
reasons consent of the Central Bank of Ireland and of the Guarantor, either redeem the Preferred Securities at their principal amount or (in the
circumstances set out herein) at their Redemption Price, in each case
together with any Outstanding Payments, or (ii) exchange the Preferred
Securities for, or vary the terms of the Preferred Securities so that they
become, Upper Tier 2 Securities or, if such change in tax treatment also
affects or would affect the Upper Tier 2 Securities and provided the
Issuer is Solvent, redeem all, but not some only of the Preferred
Securities at their principal amount together with any Outstanding
Payments.
Exchange, variation or redemption for regulatory reasons
The Preferred Securities will qualify as Tier 1 Capital for the purposes of
the Central Bank of Ireland's capital adequacy regulation of the
Guarantor. If at any time the Preferred Securities cease to qualify as Tier
1 Capital, the Issuer may, subject to the prior consent of the Central Bankof Ireland and of the Guarantor either (i) redeem the Preferred Securities at their Redemption Price together with any Outstanding Payments or (ii) exchange the Preferred Securities for, or vary the terms of the Preferred Securities so that they become, Upper Tier 2 Securities or, if either such exchanged or varied securities do not or would not constitute Upper Tier 2 Capital of the Guarantor or a change in tax treatment as referred to under "Exchange, variation or redemption for taxation reasons" above also affects or would affect the Upper Tier 2 Securities, and provided the Issuer is Solvent, redeem all, but not some only, of the Preferred Securities at their principal amount together with any Outstanding Payments.


Titoli gemello tassato al 12,5% (Barclays)



Exchange, variation or redemption for taxation reasons
Upon the occurrence of certain changes in the treatment of the RCIs for
taxation purposes, the Bank may, subject to the prior consent of the FSA,
exchange the RCIs for, or vary the terms of the RCIs so that they become,
Upper Tier 2 Securities or, if such change in tax treatment also affects or would affect the Upper Tier 2 Securities and provided the Auditors of the Bank have reported to the Trustee within the previous six months that the Solvency Condition is met, redeem all, but not some only, of the RCIs at their principal amount together with accrued interest and all other amounts outstanding thereon.


Exchange, variation or redemption for regulatory reasons

The RCIs will constitute Tier 1 Capital for the purposes of the FSA’s capital
adequacy regulation of the Bank. If at any time the RCIs cease to constitute Tier 1 Capital, the Bank may, subject to the prior consent of the FSA, exchange the RCIs for, or vary the terms of the RCIs so that they become, Upper Tier 2 Securities or, if such exchanged or varied securities do or would not constitute Upper Tier 2 Capital of the Bank and provided the Auditors of the Bank have reported to the Trustee within the previous six months that the Solvency Condition is met, redeem all, but not some only, of the RCIs at their principal amount together with accrued interest and all other amounts outstanding thereon.
 

Allegati

One_Pixel.gif
Trovato articolo sul Intesa Sanpaolo subordinata e perpetua (XS0371711663)

http://www.intesa24.it/Csi/Bollettini/DaIlSole24Ore/77.htm

Intesa Sanpaolo offre oltre l'8% con il bond subordinato perpetuo 05 ago 08 Il livello di rischio dell'emissione è simile a quello di un titolo azionario Carlo Mazzola
La crisi del credito, oltre a costringere le banche ad effettuare ingenti svalutazioni, induce gli istituti finanziari a raccogliere capitale sia mediante aumenti di capitale che attraverso operazioni di funding ibrido. Se le emissioni di debito tradizionali deprimono i coefficienti patrimoniali, quelli subordinati consentono un maggiore spazio di manovra.
Un caso interessante è costituito dall'obbligazione di Intesa Sanpaolo subordinata e perpetua (XS0371711663) emessa nelle ultime settimane. Il bond ha durata illimitata (in realtà scadrebbe il 31/12/2100) ed è inoltre subordinato. Questo significa, che nel caso di default, questi obbligazionisti saranno rimborsati successivamente ai creditori chirografari e ai senior.
L'esperienza insegna che i prestiti subordinati hanno un valore di recupero prossimo a quello ottenuto dagli azionisti. Questo rischio è ampiamente remunerato, considerato che il bond pagherà una cedola dell'8,047% fino al giugno 2018 e successivamente corrisponderà coupon variabili trimestrali indicizzati all'Euribor 3 mesi + 410 punti base.
Come recita il prospetto, lo strumento è sofisticato ed è indicato per un investitore preparato dal punto di vista finanziario. Dall'analisi del prospetto emerge che il bond è richiamabile alla pari dall'emittente alla data di reset (20/06/2018), quando lo strumento diventa a tasso variabile, e successivamente in prossimità del pagamento delle varie cedole.
È previsto il rimborso anticipato nel caso vi siano cambiamenti di regolamento e per motivi fiscali, anche prima della data reset. Occorre segnalare come l'emittente possa non corrispondere le cedole previste qualora avvengano una serie di condizioni: l'emittente non ha utili distribuibili, non distribuisce proventi oppure il coefficiente patrimoniale complessivo risulta inferiore a quanto previsto dalla legge bancaria. Il mancato pagamento del coupon non costituisce un evento di default e, inoltre, non verrà recuperato successivamente.
IntesaSanpaolo.jpg
L'emittente deve corrispondere le cedole qualora abbia distribuito dividendi nei 12 mesi precedenti oppure abbia proceduto al rimborso di obbligazioni junior. Il rating del bond è A1 secondo Moodys ed attualmente scambia attorno a 97,3 punti. Al contempo il credit default swap sul 10 anni subordinato richiede 122 punti base rispetto alla curva swap, mentre l'obbligazione Intesa con scadenza 2034 ha un rendimento a scadenza del 5,6 per cento.
L'investitore deve chiedersi se il rendimento ottenibile ponderato per il rischio sia adeguato. Innanzitutto bisogna considerare come questa obbligazione assomigli moltissimo a un titolo azionario come profilo di rischio, ma con un upside meno accentuato. Considerando che l'azione ordinaria di Intesa Sanpaolo scambia ai minimi dal 2005 e che il mercato si attende un dividendo pari a circa l'8% del prezzo, forse bisognerebbe preferire un payoff più semplice.
 
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