russiabond
Il mito, la leggenda.
Situazione complessa e per certi versi molto delicata.
La situazione macroeconomica è in una fase di difficile interpretazione, tanto che nei report (e su internet) si legge letteralmente di tutto, e di più.
Le novità procedurali e regolamentari (Basilea 3 e le nuove regole europee di gestione delle crisi) si intrecciano con la difficile situazione dell'Irlanda e del Portogallo.
A queste si aggiungono la difficoltà di raggiungere in tempi rapidi un ragionevole compromesso fra le diverse posizioni e l'irresponsabile tentazione di troppi politici di guadagnarsi pochi minuti sotto i riflettori con le dichiarazioni più disparate.
La confusione è tanta, per questo credo che vada accolto l'invito di Rottweiler a dedicare un po' di tempo per discutere di tutti questi temi, anche se non credo che i report delle varie case di investimento possano essere di grande aiuto.
Nei mesi passati ne ho sentiti diversi, e tutti più o meno avevano lo stesso tipo di view sul mercato: bene le obbligazioni dei paesi emergenti, bene gli high yield, benino i corporate, benissimo la borsa, soprattutto dei paesi emergenti. Non a caso sono stati i primi, di fronte alla complessità della situazione, ad uscire dall'Europa come un gregge imbizzarrito, facendo crollare nell'ordine le obbligazioni PIIGS, le borse europee periferiche, le obbligazioni subordinate (troppo difficile studiare le nuove regole ) e l'euro.
Piuttosto sarà ora che rilanciamo seriamente le discussioni già esistenti sulla situazione macroeconomica (che in un forum come questo non può essere trascurata o ridotta a semplice megafono delle pre-visioni del guru di turno), così come quella sui tassi, sui bond indicizzati all'inflazione, etc.
La mia impressione sul momento di mercato è che ci siano stati momenti di panico su cui si sono innestate le vendite massicce di fondi e altri istituzionali e di operatori speculativi che giocavano al ribasso.
Temo che alcune delle novità normative recenti avranno conseguenze durature, ad esempio nella valutazione del debito subordinato degli emittenti più fragili. Del resto ho sempre sostenuto che non vedevo razionalmente il motivo per cui una banca "zombie" salvata coi soldi dei contribuenti dovesse continuare regolarmente a pagare capitale ed interessi ed ho invitato a più riprese a cercare di evitare queste situazioni.
Non capisco però per quale motivo debbano crollare subordinate di emittenti solidi, se non per l'ignoranza di chi gestisce portafogli obbligazionari che fino all'altro ieri ne era zeppo ed ora, nel dubbio, preferisce liberarsene in blocco, dimenticandosi che Basilea 3 ormai è stata approvata. Meglio per noi
Analogo discorso vale per i debiti sovrani. Per conoscere i dettagli dei meccanismi approvati occorrerà aspettare ancora qualche settimana (presumibilmente metà mese) ma da quel che già si sa la questione di coinvolgere i privati nelle perdite (burden sharing) non è nulla di nuovo rispetto a quanto già ora il FMI fa quando è chiamato ad intervenire. Soprattutto non va dimenticato che si parla di un possibile haircut solo nel caso che uno stato sia insolvente, cosa che al momento non è il caso nè della Grecia, nè dell'Irlanda, e comunque solo per i titoli emessi dopo il 2013, e dunque il debito in circolazione e quello che verrà emesso nei prossimi due anni ne sarà esente.
Temo però che anche qui gli spread di mercato che vengono richiesti ai paesi più fragili (benchè in questi giorni siano decisamente esagerati) difficilmente ritorneranno al punto di partenza, e quindi la brutta notizia per noi italiani è che probabilmente dovremo fare i conti con un servizio del debito più oneroso. In altri paesi questo sicuramente forzerà l'adozione di politiche più rigorose, da noi la vedo più difficile e qui mi fermo letteralmente per carità di patria...
Anche qui però vedo delle esagerazioni difficili da spiegare da un punto di vista fondamentale, come il rendimento reale dei BTPi che ha superato il 3%. Probabilmente dovremo abituarci a convivere con periodi di forti turbolenze, di volta in volta amplificati dalle incertezze politiche, e quindi di rischi crescenti ma anche di maggiori opportunità.
Poi c'è la questione dei tassi su cui ritornerò nei prossimi giorni. Riassumo solo la mia view in poche parole: a mio avviso i tassi hanno già cominciato a salire, da quelli ufficiali a quelli di mercato. Il grande Bull market dei bond (iniziato nel lontano 1982) potrebbe essere finito qualche mese fa.
Concludo con una osservazione per così dire di servizio. Questa discussione rischia di diventare vittima del suo grande successo. Da un lato provo un enorme piacere a vedere che stiamo per doppiare il traguardo dei 2 milioni di visite , dall'altro la frequenza spasmodica dei post, in particolare quelli sulle quotazioni, rende difficilissimo seguire e rintracciare notizie ed approfondimenti.
Ne ho parlato coi colleghi moderatori e francamente troviamo tutti un po' eccessivo questo clima da "tutti i prezzi minuto per minuto".
Vero è che una tracciabilità dell'operatività rende comunque bene anche il clima che di volta in volta si respira, ma considerato che per seguire le tendenze generali c'è già il foglio postato da reef-Mais78 , oltre che naturalmente tutto quel che si trova su internet (borse e siti tedeschi o Luxnext ad esempio) ci chiedevamo se non fosse il caso di scorporare gli interventi più propriamente operativi (acquisti, vendite, richieste o comunicazioni di prezzi, etc.) in un 3D apposito, che potrebbe riguardare specificamente le quotazioni obbligazionarie OTC.
Naturalmente ci siamo tutti dichiarati d'accordo nel chiedere prima un parere a tutta la comunità: suggerimenti, osservazioni e critiche saranno bene accetti, ma sempre tenendo ben presente il fine ultimo di questa proposta, che è quello di rendere più agevole, e quindi più fruibile, il contenuto di questa discussione.
Si giustissimo ...mi trovi d'accordo al 100% ...i prezzi e le richieste dei prezzi...OTC tutti insieme in un 3d apposito.