Ciao Amorgos,
alla fine basta intendersi sulle parole. Nessuno vuole attribuire un significato diabolico alla parola "speculazione". Però se qualcuno mette "50 miliardi" senza che ci siano motivi di fondo, ma sfruttando una serie di congiunzioni (astrali? guidate?) allora qualche cattivo pensiero (come quelli che anche tu esterni) mi sembrano più che giustificati.
Sono d'accordo che sia infantile attribuire agli "speculatori" la colpa che spesso dovremmo ricercare nella nostra insipienza. Però non sono neanche nato ieri: avendo poi frequentato qualche piano alto (ahimè non nella finanza) so benissimo che certe operazioni vengono concordate, addomesticate, teleguidate... E non solo nell'Italia delle arciconfraternite, ma anche nei santuari apparentemente purissimi del mondo anglosassone.
Se non prendessi seriamente in considerazione che questa è una possibilità reale mi sentirei un po' come Alice nel paese delle meraviglie...
Tutto vero Rott, ma non dimentichiamo che tutto quello che la speculazione può fare è esasperare, nel breve termine, tendenze e fatti esistenti. Poi alla lunga queste esasperazioni rientrano.
Se riescono a portare una situazione vicino ad un punto di rottura vuol dire che c'è un rischio che fino a quel momento è stato (colpevolmente) sottovalutato e che non c'è la volontà o la capacità (talvolta anche culturale, di comprensione del fenomeno
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) di porvi rimedio in maniera risolutiva.
Chi si scaglia contro la speculazione, molto spesso e anche in questo caso, in realtà non sopporta il mercato, e le banali regole (correttezza, trasparenza, meritocrazia) che questo comporta. Fra statalisti, monopolisti e vaticanisti purtroppo da noi abbiamo una triste tradizione in materia (e pensare che siamo il paese di Gobetti, Spinelli, Einaudi
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).
Comunque più che speculazione in questo sell-off ho visto (come gli anni scorsi) il solito parco buoi dei vari gestori, fund managers, asset managers, etc. cacarsi addosso e vendere indiscriminatamente tutta la carta mediterranea e periferica, semplicemente perchè non ne potevano più di leggere quotidianamente i soliti balletti istituzionali, la solita babele di dichiarazioni, i soliti bollettini di guerra anglofoni (che hanno tutto l'interesse nel distogliere l'attenzione dai loro forse maggiori problemi) e il solito centellinamento di downgrades.
Naturalmente non tutti si sono comportati così, qualcuno che va controcorrente (come Pimco, che però sta riducendo l'underweight) c'è, e gli altri seguiranno, ricomprando a prezzi più alti, perchè non è possibile che un gestore obbligazionario resti fuori dal terzo mercato (per dimensione) nel mondo.
Personalmente vedo questa come una grossa opportunità. Sinceramente non ci credevo, ma l'esperienza mi ha insegnato a mantenere sempre una buona dose di liquidità per queste occasioni. Forse passata questa fase, faticosa (speravo di andare in ferie tranquillo
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) ma a mio parere decisamente interessante, sarà il caso di spendere qualche parola su come strutturare stabilmente un portafoglio, che consenta la necessaria libertà di movimento e flessibilità in qualsiasi scenario di mercato.
Altrimenti il rischio è che inevitabilmente chi si affaccia sul forum venga indirizzato su proposte più o meno "esotiche" o speculative (dato che di quelle soprattutto parliamo, e giustamente visto che le altre sono più "noiose" ed in gran parte scontate) tralasciando quella base di solidità e di liquidità che dovrebbe essere alla base di qualsiasi portafoglio "efficiente" (ammesso che questa parola abbia ancora un senso).