Concordo sul fatto che l'Italia non fallirà, che è un paese ricco, grazie ad alcune regioni, e che è sotto attacco della speculazione, la quale, sta facendo un grosso regalo ai finanziari stranieri, in particolare le assicurazioni, diventate più competitive: immaginiamo una Groupama, AXA ecc. che,finanziandosi nel loro paese a tassi fino al 3% inferiori delle ns. Generali e, acquistando BTP che rendomo il 6 %, potranno proporre polizze molto più vantaggiose delle loro concorrenti italiche, con quale facilità rosicchieranno fette di mercato, soprattutto dopo la mazzata delle tasse.
Stesso discorso vale per le banche. Le ricche Generali diventeranno sempre meno ricche e il povero sarà sempre più povero, da qui il lamento della Chiesa e dei dentisti, ma non solo, che hanno visto calare rispettivamente
le offerte e il giro d'affari del 30 %. Basta sostituire nell'apologia di Menenio Agrippa le braccia col Senato anzichè il popolo e, viceversa e vedrete che dopo 2500 anni il risultato non cambia.