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[ "Losses should first be absorbed by regulatory capital instruments, then by subordinated debt, and only be senior claims if the subordinate classes have been written down entirely," the draft obtained by Reuters said. "In particular, equity should should absorb losses in full before any debt claim is subject to writedown,"

Beh, hanno lavorato duramente per scoprire l'acqua calda...
 
Stavo sognando e nel sogno stavo pensando se tenere o vendere la BPCE e mi sono svegliato di soprassalto...dottore sono grave? :eek::help::help::help:
 
alla luce di queste future norme... (sempre che vengano approvate così...) non ha senso detenere in portafoglio carta senior bancaria per prendere qualche punto % all'anno.
Se la banca arriva al Ponv (point of non viability) lo stato non la lascia fallire, ma prima di metterci i soldi decurtano equity, subordinati e senior.
Come al solito si fa di un evento catastrofico la norma... mi auguro che quando entreranno in vigore queste norme non verranno prezzate dal mercato perchè la loro probabilità di accadimento sarà pari allo 0,000000000001%

D'accordo che avremo sempre bisogno della crescita economica per rendere sostenibile il debito (e non solo quello italiano, ma anche quello tedesco!) ma con tutto questo casino si stanno portando avanti risanamento dei conti e taglio degli sprechi dal lato statale, e rafforzamento patrimoniale e delevereging del sistema bancario, che con il dovuto tempo ci offriranno maggiore stabilità e tranquillità.

Un caro amico mi ha consigliato di leggere il libro L'argent di Emile Zola, un romanzo che parla delle speculazioni finanziarie di fine '800, come a dire che i secoli passano ma i meccanismi rimangono sempre quelli: sete di potere e avidità e dall'altro lato il panico e la paura.
Lo sto cercando perchè l'ultima edizione è del 99 e non si trova facilmente.


Approvo. Le tue, sono considerazioni lucide, aggiungerei a mio parere che, il settore del credito rischia di saltare quasi contemporaneamente, piccolo o grande che sia, qualora venisse a mancare la liquidità oltre alla crescita economica. Abbiamo visto però e, senza per questo farne una regola che, quasi sempre o gli USA da soli o, le banche centrali si attivano di fronte
alla necessità e all'urgenza degli interventi.
Spero solo che finisca in fretta l'interesse speciale per le mignotte nel ns. paese, dando la priorità a cose concrete e irrimandabili.
C'è un altro romanzo che merita leggere: Il Giocatore di F. Dostoevskij.
 
Il problema è il BTP, fino a che i rendimenti sono così alti e fin che siamo costretti al respiratore artificoale della BCE , secondo me, per fare un esempio, UNI 243 sopra 75 è malcomprato. IMHO.


Mah....ho dei seri dubbi che sia malcomprata........per quanto mi riguarda farei fatica a venderla a 100.........il discorso sui i BTP è quasi inifluente dato che le P....sono crollate quasi tutte a prescindere dallo stato..........naturalmente per la valutazione di UNi è un puro parere personale
 
Il problema è il BTP, fino a che i rendimenti sono così alti e fin che siamo costretti al respiratore artificoale della BCE , secondo me, per fare un esempio, UNI 243 sopra 75 è malcomprato. IMHO.


Mah....ho dei seri dubbi che sia malcomprata........per quanto mi riguarda farei fatica a venderla a 100.........il discorso sui i BTP è quasi inifluente dato che le P....sono crollate quasi tutte a prescindere dallo stato..........naturalmente per la valutazione di UNi è un puro parere personale

Ma io essendo cassettista (spero un giorno) dinamico non ci penso assolutamente a venderla adesso (Top invece è già al K-gain). Mi limitavo a dire che allo stato attuale , per me 75 (per me sottolineo) è troppo.
Il BTP 2041 è ancora basso.

Come sono crollate le italiane non sono cadute le altre
 
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naturalmente per la valutazione di UNi è un puro parere personale

Unicredit: Abu Dhabi al 5,5% (CorSera)
ROMA (MF-DJ)--Mentre il cantiere del piano industriale e dell'eventuale rafforzamento di capitale di Unicredit e' in piena attivita', e le ipotesi di un aumento si susseguono in attesa delle decisione che dovrebbe essere presa entro novembre, si chiarisce di piu' la platea dei soggetti coinvolti nella ricapitalizzazione. E per la prima volta, scrive il Corriere della sera, compaiono i fondi sovrani cinesi con lo 0,46% (collocandosi tra due fondazioni storiche come Banco di Sicilia, allo 0,6%, e la Cr Trieste, che ha circa lo 0,4%) e nuovi investitori dell'area del golfo, che adesso arriva a pesare complessivamente il 6%. Tutto cio' senza considerare il 7,5% libico, sia pure congelato, fra Banca centrale e Lia. Sono dodici, prosegue il giornale, i fondi sovrani arabi: due di Abu Dhabi hanno lo 0,443% che sommati al 4,99% del fondo Aabar portano Abu Dhabi al 5,5%; sei entita' del Kuwait (a cominciare dal governo) lo 0,361%, due fondi sauditi lo 0,182%, mentre l'Oman ha appena lo 0,007% attraverso due veicoli. La Cina e' invece entrata attraverso sei soggetti, tra i quali la People's Bank of China, cioe' la Banca centrale. La fotografia dei fondi sovrani in Unicredit, spiega il quotidiano, e' nella risposta del ministero dell'economia a un'interrogazione dei deputati della Lega Nord Maurizio Fugatti, capogruppo in commissione Finanze, e Silvana Comaroli. Sebbene basata sul libro soci al 27 settembre 2010, accanto all'interesse che piazza Cordusio suscita nei grandi investitori istituzionali dimostra anche la vulnerabilita' del controllo di fatto rappresentato dalle fondazioni bancarie, che insieme pesano per il 13% circa. red/vs (fine) MF-DJ NEWS 1608:36 set 2011 Intanto ai libici si uniscono arabi e, in minima parte, cinesi.
 
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