naturalmente per la valutazione di UNi è un puro parere personale
Unicredit: Abu Dhabi al 5,5% (CorSera)
ROMA (MF-DJ)--Mentre il cantiere del piano industriale e dell'eventuale rafforzamento di capitale di Unicredit e' in piena attivita', e le ipotesi di un aumento si susseguono in attesa delle decisione che dovrebbe essere presa entro novembre, si chiarisce di piu' la platea dei soggetti coinvolti nella ricapitalizzazione. E per la prima volta, scrive il Corriere della sera, compaiono i fondi sovrani cinesi con lo 0,46% (collocandosi tra due fondazioni storiche come Banco di Sicilia, allo 0,6%, e la Cr Trieste, che ha circa lo 0,4%) e nuovi investitori dell'area del golfo, che adesso arriva a pesare complessivamente il 6%. Tutto cio' senza considerare il 7,5% libico, sia pure congelato, fra Banca centrale e Lia. Sono dodici, prosegue il giornale, i fondi sovrani arabi: due di Abu Dhabi hanno lo 0,443% che sommati al 4,99% del fondo Aabar portano Abu Dhabi al 5,5%; sei entita' del Kuwait (a cominciare dal governo) lo 0,361%, due fondi sauditi lo 0,182%, mentre l'Oman ha appena lo 0,007% attraverso due veicoli. La Cina e' invece entrata attraverso sei soggetti, tra i quali la People's Bank of China, cioe' la Banca centrale. La fotografia dei fondi sovrani in Unicredit, spiega il quotidiano, e' nella risposta del ministero dell'economia a un'interrogazione dei deputati della Lega Nord Maurizio Fugatti, capogruppo in commissione Finanze, e Silvana Comaroli. Sebbene basata sul libro soci al 27 settembre 2010, accanto all'interesse che piazza Cordusio suscita nei grandi investitori istituzionali dimostra anche la vulnerabilita' del controllo di fatto rappresentato dalle fondazioni bancarie, che insieme pesano per il 13% circa. red/vs (fine) MF-DJ NEWS 1608:36 set 2011 Intanto ai libici si uniscono arabi e, in minima parte, cinesi.