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Zorba

Bos 4 Mod
8.5% e' la cedola fissa, poi lo step up e' benchmark + 200bps...

Le condizioni sono peggiori rispetto ai tier 1 di UCG gia' presenti sul secondario... quasi tutti hanno una yield to call del 10% (quindi superiori alla nuova emssione) e lo step up a 200bps e' anch'esso assai poco generoso.

Dulcis in fundo, non entro nel dettaglio ma il linguaggio di deferral nel prospetto di questo nuovo strumento lascia maggiore discrezionalita' nel non pagamento della cedola...

Insomma se possono emettere new hybrid issues a premio invece che a sconto sul secondario, questo per me e' indicativo della poca selettivita' degli investitori.... lower quality investors, hunt for yields... non e' un bel segnale

Non ti seguo molto.:-? Sono le stesse condizioni a cui stanno emettendo i P gli altri emittenti di pari livello. Il P Intesa aveva condizioni simili.
 

reef

...
ho dato uno sguardo ai ns. colleghi tedeschi del forum: la WestLB la vedono allo stesso livello della HSH ... un po' di panico nelle vendite ... qualche temerario sostiene di tenerle nonostante le perdite che tanto non fallisce e ritornerà su ... film già visti insomma

Coincide più o meno con quel che pensiamo dalle nostre parti.
Vediamo come andrà con la cedola ormai prossima (anche per BayernLB)

Grazie per gli aggiornamenti. :)
 

Mais78

BAWAG fan club
Ora dico un'eresia ma la subordinata con cui mi sento piu' sicuro e' Deutsche Boerse...:eek:
Anche a 100 sottovalutata.

Ragazzi, Deutsche Boerse a 104! :eek:

Mi chiedo cosa aveva in testa il mercato quando l'ha valutata 60 ad inizio anno, secondo me hanno confuso D Boerse con D Bank o D Postbank, insomma tutto quello che iniziava per Deutsche era spazzatura :D, e si son dimenticati che la borsa tedesca coi sub prime, i crediti incagliati e gli accantonamenti non c'entra proprio niente! Anzi, piu' che un financial e' una utility e vi diro' che mi sento piu' sicuro con D Boerse che con Enel (che non ho..)
E' una macchina da cassa.
 

Wallygo

Forumer storico
A mio parere la vera differenza nel grado di subordinazione la da, la quotazione di mercato, maggiore è la sub,,,maggiore è il tracollo in caso di notizie negative....il caso Lloyds di questi giorni mi sembra emblematico.....parlando di fallimenti o concordati o quant'altro si finisce con l.:specchio:
CONCORDO AL 100% infatti io come detentore di debito LT2 di Hbos(=Lloyds), visto il movimento dei prezzi, sono tranquillissimo:D:D:D
 

Mais78

BAWAG fan club
Non ti seguo molto.:-? Sono le stesse condizioni a cui stanno emettendo i P gli altri emittenti di pari livello. Il P Intesa aveva condizioni simili.

In effetti l'Intesa aveva uno step up anche minore, mi sembra 100 o 150 bps. A 200 inizi ad avere anche problemi con le agenzie di rating.
 

Zorba

Bos 4 Mod
Per chi ha voglia di fare un gioco per un piacere fine a se stesso ....da quì al 31.12.09 secondo voi , in questo momento di discesa o rittracciamento ...decidete voi, chi ha voglia di esporsi è dire quali obbligazioni P nel numero di 2 con quotazioni da oggi a fine settimana saliranno al 31.12.09

Comincio io

bpv xs0304963290

ubs de000a0d1kx8

mi auguro di non essere l'unico partecipante......Mais fà il giudice seguendo le quotazioni ...naturalmente se ti và

La mia sensazione è che gli emittenti discreti/buoni saranno in fase laterale per qualche mese (tipo fino alla publicazione dei risultati annuali). Sarò già contento se al 31/12 rimarranno ai prezzi attuali. Invece credo che da qui a fine anno storneranno le ciofeche che quotano 45/50 (o più) e che non pagano cedola. IMHO
 

Zorba

Bos 4 Mod
Unicredit: lanciato bond ibrido da 750 mln di euro

Alberto Susic - martedì, 24 novembre 2009 - 20:45 CET
UniCredit (Milano: UCG.MI - notizie) ha lanciato oggi una nuova emissione di strumenti innovativi di capitale per un importo pari a 750 milioni di Euro, emessi da UniCredit International Bank (Luxembourg) S.A. e garantiti da UniCredit S.p.A. L'emissione, destinata ad un'ampia gamma di investitori istituzionali, consente ad UniCredit di beneficiare delle attuali condizioni favorevoli di mercato e della forte domanda per questa tipologia di strumenti. Sono stati infatti raccolti ordini per un ammontare complessivo pari al doppio dell'importo finale emesso.
Il titolo è caratterizzato da durata commisurata a quella di UniCredit con facoltà di rimborso anticipato da parte dell'emittente a partire dal decimo anno, previa autorizzazione da parte di Banca d'Italia.
L'emissione offre cedola annuale a tasso fisso pari a 8,125% per i primi 10 anni. Se non rimborsato anticipatamente, a partire dal decimo anno il titolo corrisponderà una cedola trimestrale variabile pari al tasso Euribor a 3 mesi più un margine pari a 665 punti base per anno. Il prezzo di emissione è stato fissato a 100%.
UniCredit Corporate & Investment Banking, Societe Generale (Parigi: FR0000130809 - notizie) e Deutsche Bank (Xetra: 514000 - notizie) ricoprono il ruolo di joint bookrunners nel collocamento del prestito. L'operazione ha visto una larga partecipazione di investitori istituzionali: asset manager 81%, banche 9% e società assicurative 7%. La domanda è arrivata principalmente da: UK/Irlanda 30%, Germania 17%, Francia 16%, Italia 11% e Svizzera 8%.
La data di regolamento del titolo è prevista per il 10 dicembre 2009 ed il taglio minimo è pari a Euro 50.000 e successivi multipli di Euro 1.000. È stata fatta richiesta di quotazione presso la Borsa di Lussemburgo. È previsto che la quotazione avverrà alla data di regolamento.
Il rating di UniCredit è “Aa3” per Moody's e “A” per Standard & Poor's. Il rating atteso per l'emissione, a causa dello status subordinato, è “A2” (Moody's)/BBB(S&P)”. Moody's ha recentemente pubblicato una nuova metodologia per il rating per questa tipologia di strumenti. In base a tale metodologia il rating attribuito potrebbe essere rivisto al ribasso.
 
Stato
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