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Topgun1976

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domandina

ho acquistato il mio primo perpetual
sul prezzo proposto dalla banca (quota di ariva.de+1) ho offerto 2 sotto e me lo hanno venduto ma ho trovato una sorpresa che non mi aspettavo: il rateo della cedola.
poichè sui perpetual la cedola non è garantita pensavo che non si pagasse rateo. infatti se allo stacco presunto non pagano cedola, chi mi restituisce il rateo ?
E' normale vedersi addebitati i ratei delle cedole all'acquisto delle perpetual o dipende dal titolo ?

Se metti l' isin forse possiamo risponderti con + certezza.Cmq il rateo è normalissimo,considera che è una normale Obbligazione,se poi non paga il rateo pagato è perso
 

Zorba

Bos 4 Mod

La mia preoccupazione era la cedola di DPB. Appurato che dovrebbe pagare, sono tranquillo.
Io mi sono creato un giardinetto di P, che dovrebbe garantirmi un buon flusso cedolare. Nel breve non guardo troppo le quotazioni. Se i miei P dovessero continuare a pagare la cedola, sono convinto che nel medio dovrebbero apprezzarsi.
Per me un ritracciamento ci puo' stare benissimo. Non ho idea di come possa proseguire.
Per il momento non esco.
La mia sensazione e' che i mercati avessero da tempo un gran voglia di ritracciare. Dubai mi sembra più' un pretesto, che non una bomba.

Ps: grazie Negus x la tua risposta!!!
 

younggotti

Nuovo forumer
Lo metto qui altrimenti me lo dimentico, oggi non ho avuto tempo

Molto interessante, anche se non sono sicuro di averlo compreso in pieno.
Se ho capito bene loro dicono:
L'UE sta cercando di armonizzare i vari tipi di Tier I in circolazione in Europa. Ciò che è sicuro è che i Tier I del futuro dovranno essere loss absorbing. E' già stato deciso che tutte le vecchie emissioni saranno grandfathered, cioè esentate dall'applicazione della nuova normativa: di conseguenza i tier I attualmente in circolazione che siano senza clausola di loss absorption potranno continuare ad essere considerati dalle banche nel loro capitale.
Questo crea un rischio di call: le nuove emissioni Tier 1, in quanto loss absorbing, diventeranno più care per le banche, che saranno quindi poco incentivate a richiamare i titoli attualmente in circolazione.

Per inciso, questa era lo stesso argomento che citava JP Morgan in una presentazione che mi è capitata sotto mano qualche giorno fa (purtroppo solo cartacea). La loro conclusione era: andare lunghi su tier I con call entro il 2011 (che immagino sia la data prevista per l'entrata in vigore della nuova normativa europea) e vedere tutto ciò che ha call dal 2012 in poi, perchè ha il serio rischio di diventare perpetual sul serio.

Questa impostazione dell'UE contrasterebbe però con come si sta muovendo Basilea II / G20. Se ho capito bene, Basilea constata che i Tier 1 non sono serviti ad evitare la crisi e quindi è intenzionata ad escluderli (tutti o solo quelli senza loss absorption? :-?) dal computo del capitale delle banche, con la sola eccezione di quelli acquistati dai governi.

Secondo MS, ne dovrebbe quindi uscire un compromesso, tale per cui sarebbe consentito il grandfathering solo per un periodo pari al minimo fra 5 anni e la data di call.
Se così fosse ed immaginando un perpetual bancario senza loss absorption con call 2013. Se nel 2013 la banca non lo richiama, non potendo più considerarlo ai fini del calcolo dei ratios patrimoniali, all'interno della struttura finanziaria della banca finirebbe per essere equiparato ad un bond senior. Con la differenza che alla banca costa caro in termini di cedole. La banca avrebbe quindi convenienza a richiamarlo.

Certo che è un bel pasticcio con non uno ma due organismi che si stanno muovendo, per di più in direzioni diverse. Resta anche da capire le ricadute sui perpetual non bancari.
 

Zorba

Bos 4 Mod
Molto interessante, anche se non sono sicuro di averlo compreso in pieno.
Se ho capito bene loro dicono:
L'UE sta cercando di armonizzare i vari tipi di Tier I in circolazione in Europa. Ciò che è sicuro è che i Tier I del futuro dovranno essere loss absorbing. E' già stato deciso che tutte le vecchie emissioni saranno grandfathered, cioè esentate dall'applicazione della nuova normativa: di conseguenza i tier I attualmente in circolazione che siano senza clausola di loss absorption potranno continuare ad essere considerati dalle banche nel loro capitale.
Questo crea un rischio di call: le nuove emissioni Tier 1, in quanto loss absorbing, diventeranno più care per le banche, che saranno quindi poco incentivate a richiamare i titoli attualmente in circolazione.

Per inciso, questa era lo stesso argomento che citava JP Morgan in una presentazione che mi è capitata sotto mano qualche giorno fa (purtroppo solo cartacea). La loro conclusione era: andare lunghi su tier I con call entro il 2011 (che immagino sia la data prevista per l'entrata in vigore della nuova normativa europea) e vedere tutto ciò che ha call dal 2012 in poi, perchè ha il serio rischio di diventare perpetual sul serio.

Questa impostazione dell'UE contrasterebbe però con come si sta muovendo Basilea II / G20. Se ho capito bene, Basilea constata che i Tier 1 non sono serviti ad evitare la crisi e quindi è intenzionata ad escluderli (tutti o solo quelli senza loss absorption? :-?) dal computo del capitale delle banche, con la sola eccezione di quelli acquistati dai governi.

Secondo MS, ne dovrebbe quindi uscire un compromesso, tale per cui sarebbe consentito il grandfathering solo per un periodo pari al minimo fra 5 anni e la data di call.
Se così fosse ed immaginando un perpetual bancario senza loss absorption con call 2013. Se nel 2013 la banca non lo richiama, non potendo più considerarlo ai fini del calcolo dei ratios patrimoniali, all'interno della struttura finanziaria della banca finirebbe per essere equiparato ad un bond senior. Con la differenza che alla banca costa caro in termini di cedole. La banca avrebbe quindi convenienza a richiamarlo.

Certo che è un bel pasticcio con non uno ma due organismi che si stanno muovendo, per di più in direzioni diverse. Resta anche da capire le ricadute sui perpetual non bancari.

Il dato di fatto che i nostri P (non loss abs) sono attualmente t1. Se qualche organismo dice che da domani non potranno più essere considerati come tali, per noi e' tutto di guadagnato. Pero' lo vedrei come plus eventuale.
 

younggotti

Nuovo forumer
Il dato di fatto che i nostri P (non loss abs) sono attualmente t1. Se qualche organismo dice che da domani non potranno più essere considerati come tali, per noi e' tutto di guadagnato. Pero' lo vedrei come plus eventuale.

Questo se passa la linea di Basilea.
Se prevalesse invece quella dell'UE, i nostri sarebbero in sostanza gli ultimi Tier 1 senza loss absorption e di conseguenza le banche non avrebbero nessun interesse economico a callarli, perchè se così facessero dovrebbero emettere un nuovo Tier 1 (necessariamente con loss absorption) che costerebbe molto di più in termini di cedole.
 

Topgun1976

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Questo se passa la linea di Basilea.
Se prevalesse invece quella dell'UE, i nostri sarebbero in sostanza gli ultimi Tier 1 senza loss absorption e di conseguenza le banche non avrebbero nessun interesse economico a callarli, perchè se così facessero dovrebbero emettere un nuovo Tier 1 (necessariamente con loss absorption) che costerebbe molto di più in termini di cedole.

Ergo Spostiamoci sui T1 con After Call Molto generosa e cucu alle Banche:D
 
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