Molto interessante, anche se non sono sicuro di averlo compreso in pieno.
Se ho capito bene loro dicono:
L'UE sta cercando di armonizzare i vari tipi di Tier I in circolazione in Europa. Ciò che è sicuro è che i Tier I del futuro dovranno essere loss absorbing. E' già stato deciso che tutte le vecchie emissioni saranno grandfathered, cioè esentate dall'applicazione della nuova normativa: di conseguenza i tier I attualmente in circolazione che siano senza clausola di loss absorption potranno continuare ad essere considerati dalle banche nel loro capitale.
Questo crea un rischio di call: le nuove emissioni Tier 1, in quanto loss absorbing, diventeranno più care per le banche, che saranno quindi poco incentivate a richiamare i titoli attualmente in circolazione.
Per inciso, questa era lo stesso argomento che citava JP Morgan in una presentazione che mi è capitata sotto mano qualche giorno fa (purtroppo solo cartacea). La loro conclusione era: andare lunghi su tier I con call entro il 2011 (che immagino sia la data prevista per l'entrata in vigore della nuova normativa europea) e vedere tutto ciò che ha call dal 2012 in poi, perchè ha il serio rischio di diventare perpetual sul serio.
Questa impostazione dell'UE contrasterebbe però con come si sta muovendo Basilea II / G20. Se ho capito bene, Basilea constata che i Tier 1 non sono serviti ad evitare la crisi e quindi è intenzionata ad escluderli (tutti o solo quelli senza loss absorption?
![Sono confuso :-? :-?](/images/smilies/icon_confused.gif)
) dal computo del capitale delle banche, con la sola eccezione di quelli acquistati dai governi.
Secondo MS, ne dovrebbe quindi uscire un compromesso, tale per cui sarebbe consentito il grandfathering solo per un periodo pari al minimo fra 5 anni e la data di call.
Se così fosse ed immaginando un perpetual bancario senza loss absorption con call 2013. Se nel 2013 la banca non lo richiama, non potendo più considerarlo ai fini del calcolo dei ratios patrimoniali, all'interno della struttura finanziaria della banca finirebbe per essere equiparato ad un bond senior. Con la differenza che alla banca costa caro in termini di cedole. La banca avrebbe quindi convenienza a richiamarlo.
Certo che è un bel pasticcio con non uno ma due organismi che si stanno muovendo, per di più in direzioni diverse. Resta anche da capire le ricadute sui perpetual non bancari.