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Topgun1976

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L'accordo di Basilea 3, che nei fatti spinge gli istituti di credito a rispettare nuovi e più stringenti vincoli patrimoniali entro il 2019, accresce secondo gli addetti ai lavori l'appeal dei bond perpetui (non hanno una scadenza oppure hanno duration ultradecennali). Strumenti ibridi, a cavallo tra le obbligazioni e le azioni, che oggi offrono rendimenti anche superiori all'8 per cento. Con le obbligazioni hanno in comune il fatto che staccano una cedola con un valore facciale stabilito da prospetto. Con le azioni condividono la volatilità e le regole di rimborso in caso di default della società emittente (i titolari di bond perpetui e azioni vengono rimborsati per ultimi, solo dopo gli altri creditori).
orologio-dali_corbis_258.jpg

E con le azioni sono legati a doppio filo. Questi bond staccano la cedola annua (qualora il prospetto, che cambia da prodotto a prodotto, lo preveda) solo se la società emittente decide per quell'esercizio di remunerare gli azionisti con un dividendo. In caso contrario, niente cedola.Balla :)

Il rapporto rischio/rendimento
Ovviamente, come tutti i titoli che promettono alti i rendimenti, i rischi, inversamente proporzionali ai rendimenti, sono più alti. Quanto ai bond perpetui (che non sono certo da confondere con BoT e BTp) presentano un rischio volatilità sul prezzo (a differenza delle normali obbligazioni le oscillazioni dei prezzi sono più consistenti) e di mancato incasso della cedola (che si verifica se la società emittente non distribuisce un dividendo per quell'esercizio o se nel prospetto è indicata la facoltà e non l'obbligo dell'emittente di pagare la cedola annua). E poi c'è anche lo svantaggio del lotto minimo Balla 2 che nella maggior parte dei casi è di 50mila euro. «Una somma - come spiega Davide Pasquali, presidente di Pharus Sicav - che solo clienti più facoltosi normalmente possono permettersi di investire all'interno di un portafoglio in cui non devono mancare altri strumenti meno rischiosi». Cioè la regola della diversificazione dell'investimento resta fondamentale.
Al netto dei rischi sono in molti gli esperti a ritenere che quello attuale sia un momento favorevole per puntare, solo per investitori che hanno un alto profilo di rischio, su questi strumenti. Proprio in virtù delle nuove regole di Basilea 3.

In quale periodo dell'anno è preferibile acquistare bond perpetui? «In teoria si potrebbe entrare non appena la società ha comunicato che distribuirà il dividendo. In questo modo si ha la certezza di incassare la cedola. Successivamente si può anche venderlo trasformando, con questa operazione, un bond perpetuo in un pronti contro termine a 7-8 mesi con alto rendimento». È davvero così semplice? «No, perché quando si investe in un bond perpetuo bisogna continuare a seguire con attenzione il flusso di notizie che riguarda l'emittente. Ad esempio, se fra un mese rivedessero le regole di Basilea 3 riducendo la deadline per il rispetto dei vincoli patrimoniali, chi ha in portafoglio dei bond perpetui bancari rischierebbe di assistere a un crollo dei prezzi. Ecco perché questi strumenti potenzialmente molto profittevoli sono indicati solo per investitori evoluti e costantemente informati

Ma non hanno deciso in Via Ufficiale e a Novembre mettono solo le Firme?
 

Mais78

BAWAG fan club
L'accordo di Basilea 3, che nei fatti spinge gli istituti di credito a rispettare nuovi e più stringenti vincoli patrimoniali entro il 2019, accresce secondo gli addetti ai lavori l'appeal dei bond perpetui (non hanno una scadenza oppure hanno duration ultradecennali). Strumenti ibridi, a cavallo tra le obbligazioni e le azioni, che oggi offrono rendimenti anche superiori all'8 per cento. Con le obbligazioni hanno in comune il fatto che staccano una cedola con un valore facciale stabilito da prospetto. Con le azioni condividono la volatilità e le regole di rimborso in caso di default della società emittente (i titolari di bond perpetui e azioni vengono rimborsati per ultimi, solo dopo gli altri creditori).
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E con le azioni sono legati a doppio filo. Questi bond staccano la cedola annua (qualora il prospetto, che cambia da prodotto a prodotto, lo preveda) solo se la società emittente decide per quell'esercizio di remunerare gli azionisti con un dividendo. In caso contrario, niente cedola.Balla :)

Il rapporto rischio/rendimento
Ovviamente, come tutti i titoli che promettono alti i rendimenti, i rischi, inversamente proporzionali ai rendimenti, sono più alti. Quanto ai bond perpetui (che non sono certo da confondere con BoT e BTp) presentano un rischio volatilità sul prezzo (a differenza delle normali obbligazioni le oscillazioni dei prezzi sono più consistenti) e di mancato incasso della cedola (che si verifica se la società emittente non distribuisce un dividendo per quell'esercizio o se nel prospetto è indicata la facoltà e non l'obbligo dell'emittente di pagare la cedola annua). E poi c'è anche lo svantaggio del lotto minimo Balla 2 che nella maggior parte dei casi è di 50mila euro. «Una somma - come spiega Davide Pasquali, presidente di Pharus Sicav - che solo clienti più facoltosi normalmente possono permettersi di investire all'interno di un portafoglio in cui non devono mancare altri strumenti meno rischiosi». Cioè la regola della diversificazione dell'investimento resta fondamentale.
Al netto dei rischi sono in molti gli esperti a ritenere che quello attuale sia un momento favorevole per puntare, solo per investitori che hanno un alto profilo di rischio, su questi strumenti. Proprio in virtù delle nuove regole di Basilea 3.

In quale periodo dell'anno è preferibile acquistare bond perpetui? «In teoria si potrebbe entrare non appena la società ha comunicato che distribuirà il dividendo. In questo modo si ha la certezza di incassare la cedola. Successivamente si può anche venderlo trasformando, con questa operazione, un bond perpetuo in un pronti contro termine a 7-8 mesi con alto rendimento». È davvero così semplice? «No, perché quando si investe in un bond perpetuo bisogna continuare a seguire con attenzione il flusso di notizie che riguarda l'emittente. Ad esempio, se fra un mese rivedessero le regole di Basilea 3 riducendo la deadline per il rispetto dei vincoli patrimoniali, chi ha in portafoglio dei bond perpetui bancari rischierebbe di assistere a un crollo dei prezzi. Ecco perché questi strumenti potenzialmente molto profittevoli sono indicati solo per investitori evoluti e costantemente informati

Ma non hanno deciso in Via Ufficiale e a Novembre mettono solo le Firme?

Si accomodano a tavola quando il pranzo sta per finire :D
 
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