Mi sembra che la maggior parte degli intervenuti intenda conservare i propri perpetuals o di incrementare. Evidentemente si ritiene che la tempesta passerà e che non lascerà caduti sul terreno.
Domande:
*cosa sostiene questa convinzione?
*è possibile che qualche istituzione finanziaria possa essere travolta, con conseguenze nefaste sui perpetuals? oppure il default di un soggetto bancario non è una opzione realistica?
*se in Europa il problema è diventato il debito italiano (con tutte le sue ramificazioni europee), sarà sufficiente puntare su emittenti nordiche per uscire indenni?
Non sarebbe male fare uno sforzo per cercare di prevedere cosa accadrà. A questo punto Claudio Borghi mi sembra l'unico che ha ipotizzato degli scenari futuri. Proviamo a dire la nostra, pensando alle ricadute sui perpetuals.
Provo a dire la mia, anche se non è facile rispondere:
mi baso su una certezza personale che, esclude l'ipotesi di un'Europa a due
velocità, in quanto se dovesse accadere sarebbe un disastro a livello globale, basta pensare alla diversificazione valutaria che hanno e stanno
attuando paesi come la Cina, i quali se l'avessero ipotizzata, con tutto il
tempo che hanno avuto a disposizione e forti di Agenzie come Dagong, non
l'avrebbero neanche iniziata.
Se quanto detto è vero,rimane l'ipotesi del fallimento di una o più grandi istituzioni finanziarie, le quali fallirebbero se ci fosse una precisa volontà
da parte degli stati di lasciarle fallire, come è avvenuto per L.B., non mi vengano a dire gli americani che, non avrebbero potuto salvarla con tutti i trilioni di $ che hanno stampato! Escluderei pertanto quest'altra ipotesi visti gli effetti della caduta di L.B.
Alcuni mesi fa, espressi l'opinione di investire sulle perpetue assicurative
nordiche e, specificamente specializzate nel ramo vita e pensionistico perchè le ritenevo e ritengo meno rischiose, tanto più se sono internazionalizzate, ci ho creduto, continuo a crederci e ho in portafoglio
Aegon...889, AXA...174 e Groupama...464.
Ho acquistato la BPVN...290 per un atto di fede perchè sento di dare fiducia a Saviotti.
Su questi investimenti come in altri, tipo Terna,Atlantia,Enel,A2A e da pochissimo il BTP/2037 non mi muovo: dividendi e cedole, se pagano e lo
spero, li ritengo congrui.
A preoccuparmi è la probabile nuova recessione in arrivo che, per fronteggiarla necessita di accordi globali.