20 luglio 2007
Come evitare le trappole: Italease e altri incidenti
di Stefano Elli e Fabio Pavesi
LE LETTERE
LETTERA 1: NON C’E’ SOLO ITALEASE
Complimenti per l'articolo!!! Fossero tutti così!!! Sono partner di una società finanziaria indipendente che tra l'altro si è occupata e si sta occupando tuttora di assistere clienti per problematiche relative ai derivati. Di tipologie di contratti di BANCA ITALEASE ne abbiamo parecchie e posso confermare che hanno tutti lo stesso taglio. Come avrete notato il problema consiste non solo nel capire la struttura tecnica ma anche nel prezzarli visto che fanno riferimento a procedure di calcolo numerico quali, per esempio, il metodo Montecarlo. Come fa un'impresa a verificare che il mark to market proposto dalla banca sia equo? Bisogna prestare molta attenzione perché potrebbero in questa fase anche gonfiare il valore e proporre per l'uscita un forte sconto sul mark to market invogliando l'impresa a chiudere ed a non pensarci più. Come voi sapete, ci sono però altre banche italiane di rilevanti dimensioni invischiate in questo giro.... Quando se ne potrà parlare con libertà?
LETTERA 2: MAI UNA SPIEGAZIONE SUI RISCHI
Sono responsabile e socio insieme a mia moglie di una Srl. Vi ho seguito giornalmente sul quotidiano Il Sole 24 Ore ed anch'io sono vittima del raggiro effettuato da Banca Italease sui derivati a seguito di stipula di Leasing Immobiliare. In allegato Le invio copia delle lettera pervenutaci in data 13 luglio 2007 con ricevuta di ritorno. Le chiediamo se dalle sue conoscenze qualche associazione o l'Ufficio di Vigilanza di Banca d'Italia abbia approntato uno sportello per eventuali denunce o abbia istituito un accordo con studi legali specializzati. Le confermiamo che il nostro contratto è stato ristrutturato tre volte, non ci hanno mai consegnato nulla e non conosciamo anche l'accordo quadro. Inoltre gli stessi funzionari sia locali (Filiale di Catania) che i preposti dell'Ufficio Derivati, non ci hanno mai spiegato nulla del rischio a cui si andava incontro. Apprendo oggi che già siamo stati anche segnalati in Centrale Rischi Banca d'Italia. Alla data odierna ci richiedono l'importo di 61.296,57 euro per mark-to-market negativo a nostro sfavore su un derivato di 130.000 euro. Ci hanno assegnato solo otto giorni per rispondere alla comunicazione.
LETTERA 3: UN PIANO BEN ARCHITETTATO
Ho appena letto il suo articolo sul Sole-24 Ore di oggi, e facciamo parte delle migliaia di aziende coinvolte in questa truffa. La cosa sconcertante è che il prodotto proposto dal funzionario della Italease presentatoci dall'agente era un contratto "tranquillo senza rischi" che ci permetteva di coprirci di eventuali forti oscillazioni dei tassi di interessi. Nessuna comunicazione è mai pervenuta sull'andamento di tale prodotto. Ed adesso ne comprendiamo le ragioni. Spero che oggi siano in molti ad aver letto il suo articolo, e che tutti coloro che sono nella nostra stessa situazione si facciano sentire al fine di provare che quanto ci hanno venduto non era altro che un piano ben architettato per addossare ad altri ignari malcapitati le loro frodi.
LETTERA 4: ADESSO LA BEFFA DELLE SPESE LEGALI
Sono uno dei tanti che venerdì 13 luglio ha ricevuto comunicazione dalla Italease per integrare i margini di garanzia di 7.381,60 euro. Dopo innumerevoli telefonate infruttuose ad italease, mi sono rivolto alla Confindustria di Firenze che mi ha indirizzato ad un legale di loro fiducia, per rispondere entro gli otto giorni prescritti. A Suo avviso, posso per il momento scrivere io, in risposta alla loro comunicazione senza sostenere spese legali che non reputo giuste, ed eventualmente sperare che con lo scandalo creato il governo o chi per lui intervenga a tutela dei truffati, come io penso di essere?
LETTERA 5: D’IMPROVVISO SCENARI APOCALITTICI
Siamo uno di quei 2000 clienti citati nel suo apprezzabile articolo. Nel nostro caso, che abbiamo affidato ai legali, si ritrovano in toto gli elementi da Lei descritti. Con l'aggravante che il 13 aprile 2007 avevamo rinegoziato le condizioni del derivato con un funzionario commerciale che ci aveva fornito assolute garanzie, allegando a supporto della rinegoziazione un grafico previsionale dell'andamento dell'Euribor a tutto il 2012 (data di scadenza del contratto) praticamente piatto. Al contrario, recatici presso la sede della banca, ci informano che prevedono scenari apocalittici (tipo Torri Gemelle 2001), per cui ci chiedono 403.000 euro a garanzia del debito di pari importo che accumuleremo secondo loro a tutto il 2012. In alternativa, propongono di trasformare tale importo in operazioni di finanzianento da accendere presso di loro.
LETTERA 6: DA PROTEZIONE A TRUFFA
Sono un promotore Finanziario. Un mio importante cliente ha ricevuto da Banca Italease una lettera esattamente uguale a quella stampata sul suo articolo odierno sullo scandalo degli strutturati. Visto il rapporto fiduciario che ci lega mi chiede assistenza (ha stipulato tale garanzia accessoria insieme ad un leasing immobiliare) e perciò le chiedo cortesemente se è a conoscenza di azioni giudiziarie contro la banca a cura dei danneggiati che magari si stanno riunendo in pool; inoltre, se e come ci si dovrebbe comportare davanti a una richiesta in quanto al cliente in questione è stato "venduto" l'accessorio della copertura come una protezione per lo stesso ed invece si è tradotto in una truffa. Se il cliente paga , tali danari non saranno più recuperabili ma se non copre, la banca potrebbe risolvere il contratto di leasing immobiliare con un danno economico di forte entità. Per favore può consigliarmi quale stategia adottare?
LETTERA 7: SERVE UNA REAZIONE COLLETTIVA
Ho letto con passione (in tutti i sensi) il Suo articolo sul “Sole” del 17 luglio. Sono contitolare di una azienda che opera nel settore delle forniture alla Sanità pubblica e privata. Tale settore, tristemente noto per i lunghissimi tempi di pagamento ai fornitori, ci ha costretti a richiedere nel tempo affidamenti bancari, quali fidi per cessioni pro-solvendo, mutui ipotecari e/o chirografari. Con le variazioni di tasso, ultimamente in forte impennata, abbiamo poi accettato proposte di prodotti finanziari, mai di tipo speculativo, ma che ci venivano presentati come prodotti tesi esclusivamente ad ammortizzare eventuali variazioni di tasso. Siamo quindi finiti anche noi tra i tanti che hanno sottoscritto contratti su derivati-boomerang con la Italease: ripeto pubblicizzati soltanto come prodotti assicurativi sul rischio variazione tassi. Non rifiutiamo l'idea che tali prodotti possano tanto dare quanto prendere, a seconda del rapporto con i tassi di riferimento. Rifiutiamo invece del tutto l'idea che sia la platea a dover pagare gli errori/orrori delle allegre gestioni finanziarie di questi Istituti, con clausole capestro, incomprensibili e del tutto unilaterali, e la profonda incapacità (quantomeno) professionale di chi si fa promotore di tali prodotti, spesso solo approfittando di un rapporto di fiducia! In regime di assenza totale di vera informazione trasparente. Quanti di noi avrebbero acquistato il prodotto 'derivato' in questione, se soltanto fosse stato chiarito, all'atto della sottoscrizione, l'altissimo rischio insito nel termine 'mark to market'? Lei è stato così bravo da descriverci la trappola in cui ci troviamo: perchè non si rende tramite per fare unire le nostre forze? Basterebbe (?) che tutti noi riuscissimo, a prescindere dalle posizioni debitorie dei singoli, ad inviare una raccomandata univoca a LorSignori e ci dessimo un appuntamento, magari in contemporanea all'assemblea Italease del 27 p.v., in una riunione che ci aiuti a trovare la forza del gruppo per opporci a tale ribalderia.
LETTERA 8: IL TRANELLO DELLE FORMULE INCOMPRENSIBILI
Anche la nostra azienda, come tante altre ha incontrato sulla propria strada la Banca Italease e come tutti abbiamo ricevuto la famosa lettera secondo cui entro 8 giorni dovremmo rimborsare 80.000 euro. Nel 2001 abbiamo stipulato un leasing immobiliare con scadenza 2009. Nel 2003 il nostro interlocutore ci consiglia di fare una copertura tassi e come vede anche molto vantaggiosa visto che il 4° e 5° anno pagavamo il 4%. Nel 2005, visto che l’andamento era molto favorevole per noi ci consigliano una ristrutturazione. E anche noi, non essendo esperti in formule bancarie, ci fidiamo e accettiamo, non controllando che dove era scritto “cliente paga” è riportata una formula con un parametro non rilevabile. Inoltre la prima scadenza era 2008 come la scadenza del leasing e la ristrutturazione è stata posticipata al 2010. Abbiamo cercato di contattare la sede di Milano ma nessuno ha risposto e allora abbiamo pensato di tutelarci con un legale. Come ha detto Lei questa è una bella “beffa” ma forse sarebbe meglio chiamarla diversamente. Speriamo vivamente che qualcuno intervenga per tutelare tutti quelli che si sono imbattuti nella Banca Italease e ultimamente anche in altri Istituti con prodotti di questo genere.
LETTERA 9: SPESE IMPREVISTE E VOCI INVENTATE
Ho letto con interesse il suo articolo su quest'altro bubbone bancario. Senz'altro ci si deve preoccupare per un'altra situazione grave che forse è solo la punta dell'iceberg. Io ho avuto con Italease un leasing nel 2003/05 e ho visto una serie di scorrettezze che una Banca degna di tal nome non deve neanche immaginare: continui inserimenti di spese non previste contrattualmente e di voci inventate. Siccome non sono molto tenero ho sempre reagito per scritto con estrema virulenza ed in ogni caso mi sono stati restituiti gli importi indebitamente incassati con Rid. Però chi controlla poco o non ha voglia di litigare viene munto da queste organizzazioni disoneste. Per quel che riguarda i derivati, il direttore di filiale me li propose una volta ma bastò lo sguardo che gli diedi perchè lasciasse perdere. Morale: fate bene a mettere in evidenza queste deviazioni del sistema finanziario e soprattutto a fare un'opera di educazione degli utenti che, in Italia, sanno poco di finanza però si fanno allettare dai facili guadagni.
LETTERA 10: QUALI DIRITTI PER LE AZIENDE BEFFATE?
In merito ai derivati in oggetto vorrei saper se esistono organizzazioni in corso di formazione per i clienti della Italease incorsi in questi "derivati beffa". Allo stesso tempo, visto che la nostra azienda si trova in questa situazione, vorrei capire velocemente i limiti dei nostri diritti e doveri, mi chiedo se mi sa consigliare qualche studio legale che ha già avviato procedure analoghe
LETTERA 11: PERDITE IMMENSE, COME TUTELARSI?
Con attenzione mi ritrovo a leggere I suoi articoli. Con particolare interesse faccio riferimento all'articolo su Banca Italease del 17.07.2007. Alcuni clienti/imprenditori a me vicini si sono ritrovati nelle condizioni da Lei descritte nell'articolo. Qualora fosse per Lei possibile avrei piacere di capire come queste persone pensano di tutelare i loro interessi viste le immense perdite.
LETTERA 12: RESPONSABILITA’ NON CHIARE
Le scrivo a seguito della lettura del suo articolo del 17.07 "Italease, arriva il conto ai clienti". Siamo una ditta di Verona, con un contratto di leasing immobiliare con Italease sottoscritto nel 1999 e un accordo quadro e Irs sottoscritto a marzo 2007. Anche noi abbiamo ricevuto la stessa raccomandata che è stata pubblicata in riferimento ad un pordotto appena sottoscritto. Abbiamo provato ad interpellare chi ha venduto il prodotto che ci ha rinviato ad Italease in quanto la raccomandata è stata fatta da Italease stessa. Allora abbiamo chiamato la sede di Italease la quale invita a prendere appuntamento per un incontro a Milano con i dirigenti in modo da concordare i termini della chiusura dell'operazione. Ma mi chiedo e Le chiedo consiglio su come possiamo agire noi adesso. E quali effetti potrebbe produrre il mancato riscontro da parte nostra alla loro raccomandata, anche in riferimento al leasing immobiliare in corso?
LETTERA 13: IO PICCOLO ARTIGIANO, PENSO DI ESSERE STATO FRODATO
Sono titolare di una piccola azienda artigiana che a stipulato un contratto di leasing su beni strumentali con opzione derivati. Anche noi abbiamo ricevuto da poco una raccomandata che ci informava di provvedere a versare entro otto giorni a favore di Italease 270.000 euro a copertura di un debito maturato da swap. Tale richiesta è stata preceduta di alcuni giorni da una lettera che ci chiedeva di sottoscrivere una "dichiarazione di consapevolezza". Ritengo di essere stato frodato, pertanto vi chiedo di informarmi qualora foste a conoscenza di iniziative di aggregazione per la contrapposizione alle richieste di Banca Italease.