Eh, il problema è difficile da risolvere
1)nel mondo reale.
2)dal punto di vista giuridico
Nel mondo reale, come dice Severgnini, dovrebbe essere la sensibilità della singola persona che riceve l'avàns / corteggiamento a decidere se si tratta di gradita avàns o di fastidiosa molestia.
Però, affinché la cosa possa essere gestita dal punto di vista giuridico, bisognerebbe definire con precisione quali atteggiamenti siano reato e quali no, il che è incompatibile con il fatto che lo stesso atteggiamento possa risultare gradito o sgradito a due persone dalla sensibilità diversa.
Ad esempio, se dico "Hai due begli occhi, e sicuramente sono belle anche altre parti del tuo corpo che vanno apprezzate in coppia" potrebbe risultare un originale complimento per X, e una oscena allusione per Y.
K potrebbe reagire chiedendo "Beh, ma vuoi solo guardarmi?".
Z, invece, potrebbe offendersi se uno sconosciuto le dice anche solo "Hai due begli occhi".
Y potrebbe denunciarmi appena sente parlare di collezioni di farfalle, K potrebbe dire "Vanno bene le farfalle, ma ti devo avvisare che io sono una squirter: pòrtati l'ombrello".
Insomma: per come la vedo io, bisogna che il Codice Civile (o Penale) prescriva dettagliatamente regole del tipo:
1) la prima volta che ci si vede (o nella prima mezz'ora di conversazione) si possono fare complimenti riferiti solo a zone asessuate (escludendo quindi tette, culo e cervello), se l'interlocutore/trice non chiede di smettere
2) la seconda volta che ci si vede (o nella seconda mezz'ora di conversazione) i complimenti possono essere estesi al resto del corpo, sempre se l'interlocutore/trice non chiede di smettere
3) la terza volta che ci si vede (o nella terza mezz'ora di conversazione) si può ipotizzare la condivisione della serata in altri luoghi, senza riferimenti sessuali, sempre se l'interlocutore/trice non chiede di smettere
4) e così via.
5) Eventuali deroghe (es. si tromba dopo meno di un quarto d'ora) devono essere concordate per iscritto e firmate alla presenza di un Pubblico Ufficiale o di almeno cinque testimoni maggiorenni, allegando l'esito del test sul tasso di alcool nel sangue dei firmatari e dei testimoni.