Per la verità, io pensavo a chi gestisce la comunicazione di massa.
Mi spiego:
se io sono la direttrice di un giornale, importante o meno, ho la responsabilità di quanto pubblico.
Quindi, se ricevo una lettera come quella inviata dalle Francesi, ho la libertà di scegliere se pubblicarla o meno. Non credo esista il diritto a vedersi pubblicare ogni lettera che decidiamo di scrivere.
Ecco... se decido di pubblicarla, lo devo fare con consapevolezza: il contenuto è delicato? Il tema è affrontato da persone competenti? Potrebbe nascerne un dibattito? Il pubblico, o parte di esso potrebbe, stante la materia, restare ferito?
E quindi, se decido di pubblicarla, magari lo faccio pubblicando un editoriale in tema, con qualche dato sulle molestie, o intervistando qualche altra persona (COMPETENTE) in materia, per dare un punto di vista più corretto e completo.
E' come su FB. Se io gestisco una pagina con centinaia di migliaia di utenti e estimatori/trici e pubblico screenshot al cui autore/autrice si possa risalire agevolmente, e lo faccio mettendo alla berlina l'autore o l'autrice del post, magari invitando anche chi mi leggge a dare un parere sulla questione, mi devo prendere le mie responsabilità. Se dei miei mille mila fans, una buona parte va sulla pagina personale del malcapitato autore (o autrice) e inizia a prenderlo/a per i fondelli e a insultarlo/a, una qualche domanda sulla mia capacità di gestire la comunicazione di massa, me la devo fare.
Non posso dire: "Non sono responsabile dei miei fans e ognuno è libero di dire la sua", altrimenti è meglio che io non gestisca nessuna grande pagina FB.
Questa, almeno, è la mia opinione.
Perché se qui, tra di noi, possiamo dirci che gli uomini hanno il diritto di importunare, e possiamo discuterne in pace, se pubblico, invece queste cose su un quotidiano importante, il rischio che si scatenino reazioni grosse e gravi c'è.
E allora occorre una presa di responsabilità. Un gesto civile. Pubblico affermazioni come quella appena citata? Ebbene, ok, la pubblico, mi prendo le mi responsabilità e, invece che cercare lo scandalo, la polemica e basta, pubblico INSIEME contenuti differenti sul medesimo tema.