Macroeconomia Fine dell'euro: scenari possibili o ipotetici (6 lettori)

tommy271

Forumer storico
Eurogruppo d'accordo su veicolo aiuti, operativo da giugno

martedì 8 giugno 2010 07:44




LUSSEMBURGO 8 giugno (Reuters) - Al termine di una riunione molto più lunga del previsto, i ministri delle Finanze della zona euro hanno siglato gli accordi tecnici per dare vita al veicolo di aiuti per i paesi della zona euro che dovessero affrontare una crisi debitoria simile a quella greca.
Lo ha annunciato ieri in tarda serata Jean-Claude Juncker, presidente del'Eurogruppo nella conferenza stampa finale.
"Il meccanismo di salvaguardia dell'euro è stato creato oggi sotto forma di una società a responsabilità limitata di diritto lussemburghese", ha annunciato il presidente.
"La facility sarà operativa appena i paesi che rappresentano il 90% dell'azionariato avranno completato le loro procedure nazionali [per fornire le garanzie], cosa che si dovrebbe concludere entro giugno". Sono già a disposizione, invece, i 60 miliardi di euro messi a disposizione dalla Commissione Ue.
"Il processo per assumere un amministratore delegato è iniziato e la nomina arriverà a breve, nei prossimi giorni, insieme con la scelta del presidente del board", ha aggiunto.
L'Efsf - European financial stability facility - potrà indebitarsi per raccogliere sul mercato fino a 440 miliardi di euro per i paesi della zona euro in difficoltà.
Il veicolo, che è la concretizzazione degli accordi siglati dai paesi europei lo scorso 9 maggio, concederà prestiti, insieme al Fondo monetario internazionale, ai paesi della zona euro in crisi, ponendo stringenti condizioni. Tutti i paesi della moneta unica hanno ribadito che ne faranno parte e concederanno garanzie pro quota in base alla loro quota rispettiva nel capitale della Banca centrale europea.
Per ottenere il massimo rating possibile i paesi garantiranno in realtà il 120% delle loro quote, in modo da sopperire l'eventuale incapacità di una nazione a contribuire per la propria parte.
 

tommy271

Forumer storico
PUNTO 1-Eurogruppo, favore per misure Italia, Francia, Germania

martedì 8 giugno 2010 07:48



(aggiunge background e dichiarazioni)

LUSSEMBURGO 8 giugno (Reuters) - Ieri sera dai ministri delle Finanze della zona euro è arrivato un primo ok per le misure di bilancio adottate dal governo italiano.
"Le misure da poco adottate da Francia, Italia sono state accolte con favore" ha detto Jean-Claude Juncker, presidente dell'Eurogruppo nella conferenza stampa al termine della riunione di ieri a Lussemburgo, parlando in modo positivo anche della stretta fiscale della Germania.
Il governo italiano ha varato settimana scorsa una manovra da quasi 25 miliardi di euro per 2011 e 2012 che prevede per l'anno prossimo un intervento sui conti da circa 12 miliardi di euro.
Juncker ha parlato delle nuove misure di austerità dei tre grandi paesi della zona euro dopo aver definito i nuovi passi di consolidamento fiscale di Spagna e Portogallo "significativi e coraggiosi". Juncker ha aggiunto che Madrid e Lisbona stanno lavorando anche su misure aggiuntive che potrebbero scattare se fossero a rischio i target 2011.
La Commissione esprimerà un giudizio più approfondito sulle misure di austerità di Spagna e Portogallo il prossimo 15 giugno. In quell'occasione arriveranno le pagelle anche per altri nove paesi ha detto il commissario Ue Olli Rehn, senza specificare di che nazioni si tratti.
 

Comandante Gerard

Forumer storico
“Credo sinceramente che le istituzioni bancarie siano più pericolose per le nostre libertà degli eserciti nemici
schierati. Il potere di emissione dovrebbe essere sottratto alle banche e restituito al popolo, al quale giustamente appartiene.” – Thomas Jefferson

“Se il popolo americano permetterà mai che banche private controllino l’emissione della sua valuta, le banche e le società che prolificano intorno ad esse, prima tramite l’inflazione e poi tramite la deflazione, priveranno il popolo di tutte le sue proprietà fino al momento in cui i figli si ritroveranno senza tetto nel continente conquistato dai padri.” – Thomas Jefferson

Ma Jefferson era un pericoloso ideologo comunista? :D
Battute a parte, impressionante la visione...mi sembra di riconocere qualcosa di attuale...
Purtroppo per Jefferson il popolo americano lo ha permesso; e non solo il popolo americano :(
 

tommy271

Forumer storico
Bernanke: leader europei impegnati per fare sopravvivere euro

martedì 8 giugno 2010 09:17



WASHINGTON (Reuters) - I leader europei si sono impegnati ad assicurare la sopravvivenza dell'euro e hanno fondi sufficienti per andare incontro agli obblighi dei paesi membri fortemente indebitati. Lo ha detto il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke ieri sera.
In un discorso al Woodrow Wilson Center a Washington, Bernanke ha detto che i 750 miliardi di euro messi a disposizione dal pacchetto di stabilizzazione sono "molti soldi" e abbastanza per proteggere la Grecia, il Portogallo e la Spagna da mercati del credito volatili per un certo numero di anni.
Tuttavia Bernanke ha ammesso che gli investitori non sono ancora convinti che i problemi debitori dell'Europa saranno risolti, e ha detto che potrebbero essere necessari ulteriori fondi europei.
"I leader europei sono fortemente impegnati a fare qualsiasi cosa sia necessaria per proteggere l'euro, proteggere l'euro zona, proteggere il progetto europeo, e evitare i problemi finanziari che si presenteranno" ha detto il numero uno della Fed.
Parlando dell'economia americana Bernanke ha detto che sembra avere acquistato sufficiente slancio per evitare una "doppia" recessione. Tuttavia, ha notato che la via della ripresa è moderata, considerata la profondità della recessione, e la disoccupazione scenderà probabilmente solo lentamente.
 

stockuccio

Guest
inflazione, deflazione ... penso ai compatrioti che si sono indebitati per 40 anni per farsi un appartamento ...



un pò di 'sano complottismo' :) ogni tanto lo ripropongo ... mi son pure perso come è finita, se è finita, la storia del sequestro a Chiasso ... tassando il giusto non servirebbe alcuna manovra ulteriore :)




strani omicidi da "signoraggio"



Vi sono alcuni studiosi che affermano che certi “illustri” omicidi possono essere collegati a personaggi noti o meno che si sono schierati contro il potere del sistema bancario. Tra queste tesi vorrei annoverare quali personaggi assassinati due illustri presidenti, entrambi americani, quali Abramo Lincoln e J.F. Kennedy.

Quando Abramo Lincoln ebbe bisogno di 449 milioni di dollari di allora per ulteriori finanziamenti per la guerra di secessione, le banche si offrirono di creare quella moneta con il solito metodo: ma chiesero il 30% d'interesse. Lincoln per evitare la bancarotta ricorse al Congresso, che approvò la proposta di emissione di banconote di Stato (greenback), prestito che il popolo può fare a se stesso, senza pagare gli interessi. In piena guerra, si videro l'agricoltura e l'industria nordiste tornare a fiorire. Il lavoro umano, comandato da denaro abbondante, riempì quei biglietti di ricchezza reale. Nel 1864 Lincoln si ricandidò alla presidenza, dichiarando pubblicamente la sua intenzione di continuare ad emettere moneta di Stato, invece che acquistarla dai banchieri di Londra. Il 14 aprile dello stesso anno, Lincoln ebbe una letale intossicazione da piombo.

Secondo alcune versioni che portarono alle cause dell’omicidio di J.F. Kennedyci sono anche quelle che ammettono che il presidente americano, come Lincoln, potrebbe essere stato ucciso perché schieratosi contro il sistema bancario.

Fu nel 1963 che John F. Kennedy, allora Presidente degli Stati Uniti, prese la decisione di creare moneta propria per governare il paese, perché sapeva che le banconote della Riserva Federale, che venivano usate come moneta a corso legale, erano in contrasto con la Costituzione degli Stati Uniti. Così il 4 giugno 1963, venne fatto un piccolo tentativo per togliere alla Federal Reserve Bank il suo potere di affittare la moneta al governo facendosi pagare un interesse. In quel giorno, il presidente John Fitzgerald Kennedy firmò l'ordine esecutivo numero 11110 che ripristinava al governo USA il potere di emettere moneta senza passare attraverso la Federal Reserve. L'ordine di Kennedy dava al Ministero del Tesoro il potere "di emettere certificati sull'argento contro qualsiasi riserva d'argento, argento o dollari d'argento normali che erano nel Tesoro". Questo voleva dire che per ogni oncia di argento nella cassaforte del Tesoro, il governo poteva mettere in circolazione nuova moneta. In tutto, Kennedy mise in circolazione banconote per 4,3 miliardi di dollari. Le conseguenze di questa legge furono enormi. Con un colpo di penna, Kennedy stava per mettere fuori gioco la Federal Reserve Bank di New York. Se fosse entrata in circolazione una quantità sufficiente di questi certificati basati sull'argento, questa avrebbe eliminato la domanda di banconote della Federal Reserve. Questo sarebbe accaduto perché i certificati argentiferi sono garantiti da argento mentre le banconote della Federal Reserve non sono garantite da niente. L'ordine esecutivo 11110 avrebbe impedito al debito pubblico di raggiungere il livello attuale, poiché avrebbe dato al Governo la possibilità di ripagare il suo debito senza utilizzare la Federal Reserve e senza essere gravato dall'interesse richiesto per la creazione di nuova moneta. L'ordine esecutivo 11110 dava agli USA la possibilità di crearsi la propria moneta garantita da argento. Secondo delle registrazioni scoperte di recente si evincono dai discorsi che Kennedy ha tenuto alla Casa Bianca certe preoccupazioni non sottolineate dai media di allora e di oggi.. Mentre ufficialmente dicevano che il problema per Kennedy fosse quello di togliere le truppe dal Vietnam, in realtà in quei giorni (si evince dalle registrazioni) quello che preoccupava veramente Kennedy era il fatto che la Francia restituiva i dollari chiedendo in cambio oro, secondo gli accordi che c’erano. Quindi Kennedy era molto attento alla situazione economico-finanziaria e ai rapporti con le banche centrali. Il 22 novembre, e cioè dopo pochi mesi dalla firma dell’ordine esecutivo 11110, Kennedy fu eliminato a Dallas, città simbolo del «denaro» e «undicesima» sede delle dodici Banche Centrali statunitensi! La prima cosa che fece il suo successore, Lyndon Johnson, fu guarda caso ritirare immediatamente dalla circolazione quei dollari del «popolo» sostituendoli con quelli «privati» della Federal Reserve! Come ci dice Marco Saba nel suo Bankenstein57 tutti i presidenti americani che hanno cercato di far ritornare la sovranità monetaria nelle mani del popolo americano sono morti di morte violenta (Harrison avvelenato, Taylor avvelenato, Lincoln sparato, Garfield avvelenato, McKinley sparato, Roosevelt avvelenato, Kennedy sparato).

A questa lista vorrei ricordare anche una presunta vittima italiana che ha denunciato due istituzioni dell’attuale sistema bancario, ovvero l’ex questore di Genova, Arrigo Molinari.

Il quotidiano nazionale La Repubblica, in data 27/09/2005, riportava questo articolo:“ Ucciso a coltellate nella sua casa l'ex questore di Genova Molinari. E' stato trovato ucciso a coltellate l'ex questore di Genova Arrigo Molinari,73 anni. Il corpo senza vita è stato trovato stamattina nella camera da letto della sua abitazione di Andora. Sul posto, oltre ai carabinieri della compagnia di Alassio, sono arrivati il procuratore capo Vincenzo Scolastico ed il suo vice Maria Chiara Paolucci.La settimana scorsa, proprio da una sua denuncia, erano stati rinviati a giudizio 6 tra ex direttori e direttori di istituti bancari della Riviera di Ponentecon l'accusa di usura

La Repubblica non riporta nell’articolo questa notizia invece pubblicata da Adusbef riguardante Molinari:

“ La Banca d’Italia è stata citata a giudizio per danni, presso il tribunale di Imperia, con provvedimento d’urgenza ex art. 700 «per non aver svolto un’adeguata forma di vigilanza sulla Banca di Roma - sostiene nel ricorso l’ex questore e oggi avvocato Arrigo Molinari -, in quanto sua socia, in un precedente procedimento giudiziario». L’udienza di discussione del ricorso, presentato da Molinari, è stata fissata per il prossimo 5 ottobre. La vicenda ha avuto inizio da una causa per anatocismo, la richiesta di interessi sugli interessi, che l’avvocato Molinari aveva presentato nel 2000 contro l’istituto di credito romano, a difesa della defunta moglie Maria Teresa Pallavicino e del padre di lei. Molinari aveva chiesto un risarcimento, quantificato a circa 15 miliardi di euro, contro la capitalizzazione trimestrale degli interessi dal 1934 a fine anni Novanta. “

Pochi giorni prima della sua morte il quotidiano «il Giornale» aveva intervistato Arrigo Molinari, in occasione dell'udienza presso il tribunale civile su due ricorsi da lui presentati contro Banca d'Italia e Banca centrale europea. Alcuni passi dell’intervista riportavano:

D: Lei sostiene che Bankitalia si prende diritti che non può avere.

R: «Appunto. Prima Bankitalia, nella sua qualità di società commerciale, fino all'introduzione dell'euro in via esclusiva e successivamente a tale evento, quale promanazione nazionale della Banca centrale europea, si arroga arbitrariamente e illegalmente il diritto di percepire il reddito monetario derivante dalla differenza tra il valore nominale della moneta in circolazione, detratti i costi di produzione, in luogo dello Stato e dei cittadini italiani».

D: Un assurdo tutto italiano, secondo lei?

R: «Certamente. Sembra un assurdo, ma purtroppo è una realtà. L'euro, però, è dei cittadini italiani ed europei, e non, come sta avvenendo in Italia, della banca centrale e dei suoi soci banchieri privati».

D: Quasi tutto chiaro. Ma che si fa adesso?

R: «Farà tutto il tribunale. Dovrà chiarire se esiste una norma nazionale e/o comunitaria che consente alla Banca centrale europea, di cui le singole banche nazionali dei Paesi membri sono divenute articolazioni, di emettere denaro prestandolo e/o addebitandolo alla collettività. L'emissione va distinta dal prestito di denaro: la prima ha finalità di conio, il secondo presuppone la qualità di proprietario del bene, oggetto del prestito».

D: Lei, professore, ha fiducia?

R: «Certo. La magistratura dovrà dire basta!».

Una settimana dopo questa intervista e a pochi giorni dall’udienza di discussione dei due ricorsi Arrigo Molinari venne accoltellato.
 

tommy271

Forumer storico
Stock, la storia di Chiasso è finita un paio di settimane fa con la parola: "falso".
In compenso un paio di giorni fa è stato sequestrato al valico di confine un assegno da 80 milioni di dollari :eek:.
Il commercio è ancora florido ...
 

Comandante Gerard

Forumer storico
Falsi veri o veri falsi?

Un pò di sani dubbi sulle versioni "ufficiali", per non dire "embedded", non guastano...sì, sono i soliti soliti fanatici complottisti...:D

Falsi veri (o veri falsi), i Bond USA sequestrati a Chiasso. Enne di EffeNF


Falsi veri (o veri falsi), i Bond USA sequestrati a Chiasso. Enne di EffeNF


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19 aprile 2010 |
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Autore: Nicoletta Forcheri |

E così Bill Clinton si recava la settimana scorsa in Giappone per tentare di riscuotere i buoni del Tesoro USA (134,5 mld $) che erano stati sequestrati a Chiasso lo scorso luglio e da subito dichiarati FALSI dalla Federal Reserve.
La notizia è di oggi e proviene da un rinomato giornalista di investigazione, considerato come tutti complottista, Benjamin Fulford (ma ex direttore della sezione Asia di Forbes…).
Se fosse vero che erano falsi, allora su quale base Bill Clinton avrebbe vantato il diritto di riscossione?
Ma la verità è come dissi all’epoca in un titolo di un articolo di Luigi Grimaldi, che i bond erano verissimi in un sistema monetario falsissimo. Veri falsi come tutti gli altri (un bel sunto della vicenda qua: http://crisis.blogosfere.it/2009/06/i-134-miliardi-di-dollari-di-bonds-sono-falsi.html )
Solo che dichiarandoli falsi, l’Italia non ha avuto diritto al 40% di ricompensa prevista in questi casi, un importo – 57 miliardi di euro!! – che da solo sarebbe bastato a ricostruire l’Abruzzo (senza pegni per le banche canaglie internazionali come adesso), e a rilanciare il nostro paese.
Se la notizia si confermasse, sarebbe forse il caso di esercitare pressioni inaudite sul ministro del Tesoro e il capo del governo per ricuperare il malloppo che ci spetta DI DIRITTO. Scommettiamo che la notizia verrà ancora annegata? A meno che… non provochiamo un putiferio noi…
L’articoletto dice infatti che (dal Weekly Geopolical News and Analysis del 19 Aprile 2010):
Bill Clinton non è potuto nemmeno scendere dall’aereo quando è atterrato in Giappone per batter cassa, la settimana scorsa. Numerosi sono i segnali che stanno a indicare che la terza guerra mondiale finanziaria segreta che si sta scatenando ha raggiunto un climax pericoloso. Il cartello criminale del Board del Federal Reserve sembra oramai in ginocchio. Prova della sua disperazione ne sia il fatto che Bill Clinton si è recato a Tokyo la settimana scorsa per tentare di riscuotere i 134,5 miliardi di dollari dei buoni del tesoro che erano stati confiscati in Italia a luglio scorso. Non è potuto neanche uscire dall’aereo, secondo un membro della Black Dragon Society che si trovava a bordo assieme a lui. (Trad NF)

Fonte: http://benjaminfulford.net/2010/04/19/bill-clinton-was-not-even-allowed-out-of-the-plane-when-he-arrived-in-japan-seeking-money-last-week/
Nicoletta Forcheri
 

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