Macroeconomia Fine dell'euro: scenari possibili o ipotetici

il giornalista investigativo bruno vespa rettifica fulford e assicura con prove inconfutabili l'assoluta falsità dei titoli sequestrati nonché il viaggio di puro piacere di bill in oriente
si torna ai bei tempi :rolleyes:

forse, ma questo tuo mi ricorda clouzot, in depressione

comunque che clinton sia andato in giappone a raccattare soldi che male c`é ?
pure se ci é andato per una stageisha,ma che PER FORZA sia andato per quello che dici tu o per trattare con mafia bianca o nera, mi fa morire dal ridere
ma a te no..vabbeh..
 
Estonia nell'euro da gennaio 2011


Via libera Ecofin, Paese ha rispettato tutti i criteri richiesti


(ANSA) - LUSSEMBURGO, 8 GIU - Via libera dell'Ecofin all'ingresso dell'Estonia nell'Eurozona dal primo gennaio 2011. L'ok formale arrivera' dal Consiglio dei capi di Stato e di governo della Ue del 17 e 18 giugno. L'Estonia sara' il diciassettesimo Paese ad entrare nel club di Eurolandia. Per la Commissione Ue e la Bce ha rispettato tutti i criteri richiesti sia sul fronte del deficit e del debito pubblico sia su quello dell'inflazione, dei cambi e dei tassi di interesse.
 
forse, ma questo tuo mi ricorda clouzot, in depressione

comunque che clinton sia andato in giappone a raccattare soldi che male c`é ?
pure se ci é andato per una stageisha,ma che PER FORZA sia andato per quello che dici tu o per trattare con mafia bianca o nera, mi fa morire dal ridere
ma a te no..vabbeh..

a me questa lista non fa morire dal ridere Clinton Murders
che abbia un sense of humour alterato ?
 
il giornalista investigativo bruno vespa rettifica fulford e assicura con prove inconfutabili l'assoluta falsità dei titoli sequestrati nonché il viaggio di puro piacere di bill in oriente
si torna ai bei tempi :rolleyes:

:lol: ricapitoliamo:
Le prove "inconfutabili" sono di vespa...quindi i dubbi sul vero/falso restano, anzi, aumentano; purtroppo non abbiamo nemmeno prove inconfutabili per dire il contrario, a meno di non innamorarsi di fullford.
Ma il vecchio bill c'è stato per davvero in Giappone?.. A 'sto punto dubito di tutto
 
fiat money ... il mitico Ron Paul :) Why Governments Hate Gold | Ron Paul | Safehaven.com

Why Governments Hate Gold

By: Ron Paul | Mon, Jun 7, 2010
http://www.addthis.com/bookmark.php?v=250&pub=safehaven



This past week several emerging and ongoing crises took attention away from the ongoing sovereign debt problems in Greece. The bailouts are merely kicking the can down the road and making things worse for taxpaying citizens, here and abroad. Greece is unfortunately not unique in its irresponsible spending habits. Greek-style debt explosions are quickly spreading to other nations one by one, and yes, the United States is one of the dominoes on down the line.
Time and again it has been proven that the Keynesian system of big government and fiat paper money are abject failures in the long run. However, the nature of government is to ignore reality when there is an avenue that allows growth in power and control. Thus, most politicians and economists will ignore the long-term damage of Keynesianism in the early stage of a bubble when there is the illusion of prosperity, suggesting that the basic laws of economics had been repealed. In fact, one way to tell if a bubble is about to burst is if economists start talking about how the government and the Central Bank have repealed the business cycle.
The truth is the laws of economics are constant and real, no matter how inconvenient they might be to politicians and bankers. This reality is setting in and the bills are coming due. In the mean time, countries that have no money have bailed out other countries that have no money, except for the phony money created by politicians, bureaucrats, and their partners-in-crime at the central banks. This may be preventing big well-connected banks from having to take on massive losses, but it is all at the expense of the taxpaying citizen.
As governments and central banks continue the cycle of spending and inflating, the purchasing power of their currencies is constantly being degraded. These currencies are what the people are working for and saving. This inflation guts the savings and earnings of the people, who have very limited options for protecting themselves against these ravages. One option is to convert their fiat currency into something out of reach of central banks and government spending, such as gold or silver.
It is fairly typical in the midst of economic crises like these for gold to come under attack from Keynesians economists and their amen corner in the media. The arguments against gold are usually straw men, based on a fundamental misunderstanding of the purpose of buying gold. Gold is not a typical investment. It is a defense against the predictable behavior of governments to debase a fiat currency under its absolute control. The people who run the printing presses have trouble shutting them off. In order to limit one's exposure to this reckless behavior, it is wise to exchange unsound assets for sound ones.
As the foundation of their power, their fiat currency, is rejected or avoided, government power is compromised. Fiat currencies trade the people's freedom and security for the government's freedom to squander the wealth of the nation on wasteful pet programs, wars, and corruption. This is why the freedom of the people is so intertwined with a sound monetary unit. This is also why the founders liked gold and silver, and supporters of big government hate them.
 
Crisi/ Merkel e Sarkozy a Ue: accelerare lavori nuove regole

08:02 - ESTERI- 09 GIU 2010

Commissione presenti iniziative prima del prossimo vertice Ecofin

Parigi, 9 giu. (Apcom) - Il Cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy hanno chiesto alla Commissione europea di "accelerare i lavori" di regolamentazione dei mercati finanziari, in una lettera inviata al presidente della Commissione europea José Manuel Durao Barroso. "Le gravi turbolenze sui mercati finanziari negli ultimi mesi suscitano forti preoccupazioni da parte degli Stati membri dell'Unione Europea e dall'insieme dei nostri cittadini", si legge nella lettera, il cui contenuto è stato reso pubblico dall'Elsieo. "Riteniamo che esista un urgente bisogno che la Commissione acceleri i suoi lavori per un rafforzamento della regolamentazione dei credit default swaps sovrani e delle vendite allo scoperto, e presenti prima del prossimo vertice dell'Ecofin di luglio le iniziative possibili", conclude la lettera.
 
UNIONE EUROPEA
Tassi fermi, la crisi del debito sul tavolo dei banchieri

La crisi del debito europeo, i timori di contagio dell'Ungheria e della Spagna, il forte calo dell'euro e i premi di rendimento record raggiunti dei titoli di Stato di molti paesi di Eurolandia rispetto al bund tedesco. Gli ingredienti della riunione del consiglio direttivo della BCE

FRANCOFORTE - La crisi del debito europeo, i timori di contagio dell'Ungheria e della Spagna, il forte calo dell'euro e i premi di rendimento record raggiunti dei titoli di Stato di molti paesi di Eurolandia rispetto al bund tedesco. Gli ingredienti ci sono tutti perché il consiglio direttivo della Banca centrale europea, fissato per domani a Francoforte, si trasformi in un nuovo difficile test per il presidente Jean-Claude Trichet.
Un board che potrebbe assomigliare a quella riunione 'straordinaria' in cui si era trasformato l'appuntamento precedente di Lisbona, quello seguito dalle misure senza precedenti prese contro la crisi che assediava le finanze greche e teneva in scacco l'euro.
Non mancheranno, domani, le comunicazioni di routine della Bce. Fra queste la decisione sui tassi d'interesse, che praticamente tutti gli analisti si aspettano resteranno inchiodati all'1% (livello raggiunto ormai 13 mesi fa) ancora per mesi. E poi le stime trimestrali degli economisti dell'Eurotower su crescita e inflazione dei Sedici: un importante appuntamento per fare il punto sulla ripresa di Eurolandia, che ha subito uno scossone con la crisi del debito, ma che fa ben sperare se si guarda ai dati migliori del previsto provenienti anche da economie 'pesanti' come Italia e Germania.
Ma sarà la parte 'straordinaria', quella che probabilmente verrà fuori dalla conferenza stampa di Trichet, quella più succosa per chi si aspetta notizie sul fronte della crisi e di come procedono le strategie per riportare l'Europa sui binari della sostenibilità finanziaria. Ed è qui che per Trichet si nascondono le possibili insidie. L'euro, innanzitutto, sempre più messo in dubbio dalla stampa anglosassone. L'agenzia Bloomberg, ad esempio, oggi pubblica un sondaggio globale in base al quale gli investitori dicono in maggioranza di avere poca fiducia nella gestione della crisi da parte della Bce: il 73% scommette sul default della Grecia, mentre solo il 23% si aspetta che i 750 miliardi di euro di aiuti messi in campo da Ue e Fondo monetario internazionale riusciranno ad evitare il peggio. Dalla sua Trichet potrà ricordare, come ha fatto giorni fa, che la discesa dell'euro non fa affatto male all'export dei Sedici. E il calo del 21% accumulato sul dollaro da inizio anno lascia il cambio al di sopra della media segnata dalla nascita dell'euro oltre 10 anni fa, e delle quotazioni medie della divisa più forte fra i predecessori della divisa unica, il marco tedesco.
Oltre a negare, come ha già fatto, qualsiasi ipotesi di uscita dall'euro degli anelli più deboli dell'Unione, e a minimizzare le divergenze fra i fondatori dell'euro sugli aiuti varati (vedi Germania), Trichet sarà poi chiamato a fornire dettagli. A un mese di distanza dall'acquisto dei titoli di Stato europei, ad esempio, si sa solo che la Bce ha comprato 40 miliardi di euro di bond, ma nessuna informazione è stata fornita sulla composizione degli acquisti per Paese e per maturità, come evidenzia in una nota di ricerca Unicredit.


(Ticinonline.ch)
 
BCE: CRESCITA RESTA MODERATA. SU TITOLI DI STATO NON SEGUIRA' LA FED

(ASCA) - Francoforte, 10 giu - Nell'Eurozona crescita economica moderata e pressioni inflazionistiche contenute. E' la fotografia offerta dalle nuove previsioni economiche della Bce. Nel 2010 la crescita del Pil sara' compresa +0,7%/+1,3%, quindi una media pari a +1%, una revisione al rialzo rispetto alla previsione di +0,8% formulata lo scorso marzo. Nel 2011 crescita compresa tra +0,2%/+2,2%, quindi una media pari a +1,2% e in ribasso rispetto alla precedente stima di 1,5%.

Riviste invece al rialzo, complice anche l'andamento dei prezzi delle materie, le previsioni sull'inflazione: nel 2010 la forchetta sale tra +1,4%/+1,6%, nel 2011 tra +1,0%/+2,2%.

Nell'odierna riunione la Bce ha lasciato i tassi di interesse invariati, ''sono appropriati'', ha detto il presidente Jean-Claude Trichet. Le recenti turbolenze hanno comunque convinto l'Eurotower ad annunciare nuove operazioni di finanziamento a lungo termine (3 mesi) del sistema bancario. Il sipario doveva calare questo mese, ce ne saranno altre tre, rispettivamente il 28 luglio, il 25 agosto e il 29 settembre, probabile che rimpiazzino quella a 12 mesi, da 442 miliardi, in scadenza il primo di luglio. Sulla crisi del debito sovrano dei paesi dell'Eurozona, il numero uno dell'Eurotower ha spezzato una lancia a favore dei governi, ''apprezziamo gli sforzi di consolidamento dei bilanci intrapresi dai paesi con alti deficit e debiti pubblici''.

Per chi uscira'dal seminato, Trichet ha auspicato ''sanzioni'' ma, allo stesso tempo, ha ricordato la necessita' di una forte governance economica a livello europeo. Sono poi venute parole di apprezzamento per l'European Finacial Stability Facility che mettera' sul piatto 440 miliardi da utilizzare per le crisi finanziaria dei membri dell'Euroclub.

Ma la crisi del debito, che ha colpito prima la Grecia e poi Portogallo e Spagna, ha indotto la stessa banca centrale a comprare titoli di Stato sul mercato secondario per calmierare la speculazione ribassista. Decisione maturata lo scorso 6 di maggio, ''nel pomeriggio il problema stava diventando acuto e pericoloso, non solo per l'Eurozona ma per l'intera area del G7'', ha spiegato Trichet. Una scelta che ha registrato la dissociazione di Axel Weber, membro della Bce e presidente della Bundesbank. ''La decisione e' una, c'e' una sola Bce, c'e' un solo Governing Council'', ha tagliato corto Trichet rispondendo a una domanda su questo punto caldo.

Finora l'Eurotower ha speso 40,5 miliardi in titoli di stato, ma Trichet ha rifiutato di dare i nomi dei paesi che hanno beneficiato degli acquisti della banca centrale, ''comunichiamo puntualmente le quantita', nessun'altra indicazione''. Una posizione ragionevole tesa ad evitare ulteriori speculazioni di mercato.

Il numero uno dell'Eutotower e' invece stato prodigo di indicazioni sulla natura del programma di acquisto di titoli di Stato. ''Non cambia l'impostazione di politica monetaria, il programma serve per migliorare il funzionamento dei meccanismi di trasmissione di politica monetaria, tutta la liquidita' immessa nel mercato viene poi drenata'', ha sottolineato Trichet. Un modo per dire che la Bce non seguira' la Fed e la Banca di Inghilterra nelle politiche di ''quantitative easing'' che, con l'acquisto di bond, aumentano la liquidita' netta nel sistema. Anche un modo per rassicurare la Germania, l'azionista di maggioranza dell'Eurozona.
 

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