BCE: CRESCITA RESTA MODERATA. SU TITOLI DI STATO NON SEGUIRA' LA FED
(ASCA) - Francoforte, 10 giu - Nell'Eurozona crescita economica moderata e pressioni inflazionistiche contenute. E' la fotografia offerta dalle nuove previsioni economiche della Bce. Nel 2010 la crescita del Pil sara' compresa +0,7%/+1,3%, quindi una media pari a +1%, una revisione al rialzo rispetto alla previsione di +0,8% formulata lo scorso marzo. Nel 2011 crescita compresa tra +0,2%/+2,2%, quindi una media pari a +1,2% e in ribasso rispetto alla precedente stima di 1,5%.
Riviste invece al rialzo, complice anche l'andamento dei prezzi delle materie, le previsioni sull'inflazione: nel 2010 la forchetta sale tra +1,4%/+1,6%, nel 2011 tra +1,0%/+2,2%.
Nell'odierna riunione la Bce ha lasciato i tassi di interesse invariati, ''sono appropriati'', ha detto il presidente Jean-Claude Trichet. Le recenti turbolenze hanno comunque convinto l'Eurotower ad annunciare nuove operazioni di finanziamento a lungo termine (3 mesi) del sistema bancario. Il sipario doveva calare questo mese, ce ne saranno altre tre, rispettivamente il 28 luglio, il 25 agosto e il 29 settembre, probabile che rimpiazzino quella a 12 mesi, da 442 miliardi, in scadenza il primo di luglio. Sulla crisi del debito sovrano dei paesi dell'Eurozona, il numero uno dell'Eurotower ha spezzato una lancia a favore dei governi, ''apprezziamo gli sforzi di consolidamento dei bilanci intrapresi dai paesi con alti deficit e debiti pubblici''.
Per chi uscira'dal seminato, Trichet ha auspicato ''sanzioni'' ma, allo stesso tempo, ha ricordato la necessita' di una forte governance economica a livello europeo. Sono poi venute parole di apprezzamento per l'European Finacial Stability Facility che mettera' sul piatto 440 miliardi da utilizzare per le crisi finanziaria dei membri dell'Euroclub.
Ma la crisi del debito, che ha colpito prima la Grecia e poi Portogallo e Spagna, ha indotto la stessa banca centrale a comprare titoli di Stato sul mercato secondario per calmierare la speculazione ribassista. Decisione maturata lo scorso 6 di maggio, ''nel pomeriggio il problema stava diventando acuto e pericoloso, non solo per l'Eurozona ma per l'intera area del G7'', ha spiegato Trichet. Una scelta che ha registrato la dissociazione di Axel Weber, membro della Bce e presidente della Bundesbank. ''La decisione e' una, c'e' una sola Bce, c'e' un solo Governing Council'', ha tagliato corto Trichet rispondendo a una domanda su questo punto caldo.
Finora l'Eurotower ha speso 40,5 miliardi in titoli di stato, ma Trichet ha rifiutato di dare i nomi dei paesi che hanno beneficiato degli acquisti della banca centrale, ''comunichiamo puntualmente le quantita', nessun'altra indicazione''. Una posizione ragionevole tesa ad evitare ulteriori speculazioni di mercato.
Il numero uno dell'Eutotower e' invece stato prodigo di indicazioni sulla natura del programma di acquisto di titoli di Stato. ''Non cambia l'impostazione di politica monetaria, il programma serve per migliorare il funzionamento dei meccanismi di trasmissione di politica monetaria, tutta la liquidita' immessa nel mercato viene poi drenata'', ha sottolineato Trichet. Un modo per dire che la Bce non seguira' la Fed e la Banca di Inghilterra nelle politiche di ''quantitative easing'' che, con l'acquisto di bond, aumentano la liquidita' netta nel sistema. Anche un modo per rassicurare la Germania, l'azionista di maggioranza dell'Eurozona.