Macroeconomia Fine dell'euro: scenari possibili o ipotetici (1 Viewer)

Geller

Banned
mi pare che la BCE si sia decisa a seguire lo sciagurato esempio di bernacca con un paio d'anni di ritardo ... prende la monnezza greca come collaterale nelle operazioni di rifinanziamento ... sempre meglio la robaccia greca del fetore che emana dai depositi della FED
si potrebbe fare un paragone, ad oggi improponibile, su chi ha messo in pancia più schifezze

comunque ora ci sono le elezioni inglesi, se non esce una maggioranza plausibile come pare ci si potrebbe divertire

metto un grafico per far vedere chi ha bisogno di rifinanziarsi quest'anno

Cmq sia il dollaro sale e l'euro scende; proprio come si ipotizzava qualche mese fa. :)
Dalle elezioni inglesi uscirà una coalizione abbastanza stabile (laburisti+liberaldemocratici) ed il mercato lo sta anticipando; pertanto la sterlina sale e l'euro scende; proprio come si ipotizzava qualche tempo fa. :)

In conclusione, chi ha creduto nelle valute USD e GBP guadagna.
Come sempre l'eccessivo ottimismo, così come l'eccessivo pessimismo stanno a zero.
E' arcinoto che il mercato ha sempre ragione! E per guadagnare dei bei denari bisogna seguirlo e basta. :up:

Così pure, bisogna fare attenzione al calo dei mercati azionari.
Niente emotività, nientre drammi! Si acquista durante il panic selling, senza lasciarsi ingannare da scenari catastrofici indotti dalla speculazione professionale e da certo giornalismo finanziario. Per non parlare degli analisti che suggeriscono di vendere quando tutti vendono e viceversa; ossia il comportamento migliore per accumulare perdite e/o rinunciare ai guadagni.
 

Comandante Gerard

Forumer storico
Ciao Gianni
A me pare che sia il concetto di moneta unica che non ne preveda due.
Se salta qualche paese salta l'euro, ma non succede.
IMHO :)

Verissimo...ma c'è un problema grande come una casa: c'è solo la moneta che è unica. Manca completamente una vera unione politica ed economica. Ognuno fa da sè e pensa per sé esattamente come prima dell'euro. E' stato fatto un percorso al contrario: prima la moneta e poi , eventualmente...ovemai...chissà quando...uno Stato comune con una politica comune e dei poteri reali. Non ci sono mai stati esempi simili nella storia. Si è sempre fatto prima lo Stato, o gli Stati Uniti, o l'impero o quant'altro e poi la moneta. La moneta da sola è assai debole: l' idea o utopia affascinante dei fondatori dell'euro era che la moneta unica sarebbe stata la spinta decisiva all'unificazione europea...è rimasta pura utopia finora. E non solo io che mi invento l'idea di un doppio euro, i tedeschi che se ne vanno e si fanno il loro nuovo euro monolitico: basta sentire qualche dichiarazione più o meno esplicita di questo o quel politico tedesco e anche di qualche ministro. Dietro ci sta una vecchia cosa e un vecchio concetto...quello dell' Europa a due velocità.
 

IlPorcospino

Forumer storico
Abbiamo bisogno di un nuovo patto (Kees De Jager – Ministro delle finanze dell’Olanda

L’Europa è sotto attacco perché è debole in quanto l’attuale patto di stabilità è talmente insufficiente che è stata costretta a disattenderlo per difendere se stessa. E’ necessario scrivere un nuovo patto di stabilità; riporto quello che ho scritto nel 3d sui bond greci.
Lasciatemi fare un ragionamento “terra terra”. Tutti ci rendiamo conto che i bond dell’area euro non hanno tutti lo stesso livello di rischio; se non fosse così, se tutti i bond fossero sicuri come i bund, la Germania dovrebbe allineare i tassi per finanziarsi sul mercato. D’altronde, se i bond fossero tutti eguali, avremmo dei bond targati eurolandia emessi dall’Europa e non dei bond nazionali sotto il controllo dei singoli governi. Se il livello di rischio è diverso, se i bond greci sono più rischiosi di quelli italiani, ci si chiede: quali sono concretamente i rischi cui l’investitore si espone? Consentire default, consentire default controllato, ristrutturazione del debito, espulsione dell’emittente dall’area euro, limitazione della sovranità dell’emittente per quanto attiene l’economia e la finanza, creare una "unione fiscale" (con un "supertassa" per il Sud Europa), imporre disinflazione (e taglio dei salari nominali) nei Paesi del Club Med, istituire un’Europa a due velocità?
La risposta a questa domanda è dentro il pacchetto del “nuovo patto” che sarà alla base della riunione dei Primi Ministri di Eurolandia il 7 p. v. Naturalmente sarà solo l’inizio di un processo lungo e travagliato, della durata di più mesi, che porterà al nuovo patto. Da questo punto di vista, il prestito alla Grecia è un semplice mezzo per prendere tempo.
I mercati fiutano la debolezza dell’Europa: la mancanza del nuovo patto e la difficoltà di concordarlo tra 16 paesi all’unanimità; l’attacco parte dai periferici per una misura tattica che ha come primo obiettivo di saggiarne le capacità di reazione.
Come finirà? E' troppo presto per dirlo. Cosa fare? Parliamone!
 

Comandante Gerard

Forumer storico
L’Europa è sotto attacco perché è debole in quanto l’attuale patto di stabilità è talmente insufficiente che è stata costretta a disattenderlo per difendere se stessa. E’ necessario scrivere un nuovo patto di stabilità; riporto quello che ho scritto nel 3d sui bond greci.
Lasciatemi fare un ragionamento “terra terra”. Tutti ci rendiamo conto che i bond dell’area euro non hanno tutti lo stesso livello di rischio; se non fosse così, se tutti i bond fossero sicuri come i bund, la Germania dovrebbe allineare i tassi per finanziarsi sul mercato. D’altronde, se i bond fossero tutti eguali, avremmo dei bond targati eurolandia emessi dall’Europa e non dei bond nazionali sotto il controllo dei singoli governi. Se il livello di rischio è diverso, se i bond greci sono più rischiosi di quelli italiani, ci si chiede: quali sono concretamente i rischi cui l’investitore si espone? Consentire default, consentire default controllato, ristrutturazione del debito, espulsione dell’emittente dall’area euro, limitazione della sovranità dell’emittente per quanto attiene l’economia e la finanza, creare una "unione fiscale" (con un "supertassa" per il Sud Europa), imporre disinflazione (e taglio dei salari nominali) nei Paesi del Club Med, istituire un’Europa a due velocità?
La risposta a questa domanda è dentro il pacchetto del “nuovo patto” che sarà alla base della riunione dei Primi Ministri di Eurolandia il 7 p. v. Naturalmente sarà solo l’inizio di un processo lungo e travagliato, della durata di più mesi, che porterà al nuovo patto. Da questo punto di vista, il prestito alla Grecia è un semplice mezzo per prendere tempo.
I mercati fiutano la debolezza dell’Europa: la mancanza del nuovo patto e la difficoltà di concordarlo tra 16 paesi all’unanimità; l’attacco parte dai periferici per una misura tattica che ha come primo obiettivo di saggiarne le capacità di reazione.
Come finirà? E' troppo presto per dirlo. Cosa fare? Parliamone!


:up: quoto in toto - in particolare sarebbe molto interessante se si arrivasse un giorno all'emissione di eurobond veri e propri... ma ce n'è di strada da fare
 

IlPorcospino

Forumer storico
Un parere autorevole a favore del default controllato

Default controllato contro nuove crisi, dice Schaeuble
Per evitare nuove crisi come quella greca, l'Europa deve «attuare un miglior monitoraggio dei dati di bilancio dei Paesi membri» e «usare in futuro nuovi strumenti», tra questi anche la possibilità di un 'default' controllato di un Paese membro «in casi estremi». Lo ha detto Wolfgang Schaeuble, ministro delle Finanze tedesco, al quotidiano Rheinische Post. Nell'Eurogruppo, ha precisato il ministro, «dobbiamo valutare come creare una procedura di fallimento per gli Stati. Dobbiamo analizzare come accompagnare, in casi estremi, un Paese membro in un 'default' controllato, senza che tutta l'Eurozona venga messa in pericolo».

Schaeuble dice anche che per l'euro «non si tratta ora di ricominciare da capo. La valuta unica si è dimostrata, soprattutto durante la crisi finanziaria, come un'ancora di stabilità. Tuttavia, il Patto di stabilità e di crescita che ne costituisce la base, non è sufficiente come dimostrato dall'attuale crisi». Per il futuro sono da mettere a punto, secondo Schaeuble, anche nuovi meccanismi di sanzione: «Per quei Paesi che violano le regole si può sospendere, per un certo periodo di tempo, il trasferimento dei fondi di coesione», ma anche una sospensione temporanea del diritto di voto sarebbe «una misura efficace». Schaeuble non esclude una futura insolvenza greca: «Se Atene non rispetterà le regole imposte per la concessione degli aiuti, questi verranno sospesi e il Paesi si troverà di nuovo sull'oro del fallimento». (Il Sole 24 Ore Radiocor)
 

Comandante Gerard

Forumer storico
non rientro nelle due categorie ma mi aggrego
per me la catastrofe è ben avviata

Esattamente...:up: ed il voler continuare a inquadrare in modo esasperato gli individui che tentano di farsi una propria idea in catastrofisti, speculatori, rematori contro ecc. mostra ormai la corda; suona tanto di esorcismo contro la paura.
Semplicemente basta essere osservatori...quel grafico dice tante cose
:titanic:
 

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