Dopo un mese e mezzo torno a guardare qualche grafico.
Come visione generale non è cambiato un granché: mercati impostati positivamente con dollaro debole e metalli preziosi forti per il lungo periodo non erano scenari accettabili a novembre, non lo sono nemmeno ora.
Tuttavia qualche piccolo spunto stavolta i mercati ce li da, quant'anche Warren Buffett continui a rimanere liquido...
In attesa di uno storno che non si è verificato, lo Standard & Poor's 500 ingrana finalmente una direzione, e per il lungo periodo ci sono buone probabilità che si vada all'assalto della trend-line discendente di lungo periodo attualmente stazionante in area 1300:
Questo scenario verrebbe compromesso solo da una discesa in area 950/965.
Come al solito, lo Standard & Poor's 500 lo prendo come riferimento per i mercato globale, non avendo a disposizione il grafico del MSCI World.
Ragion per cui sul breve, quant'anche vi sia un segnale di acquisto (primo stop a 1060, completamente sotto i 1040), questo non viene preso in considerazione grazie alla debolezza del dollaro ed alla forza dell'oro.
in questo grafico la relazione esistente tra dollaro ed oro:
Ce lo ricorderemo però nel momento in cui decidiamo cosa fare sul mercato europeo, che tra l'altro con questo venerdì ha confermato l'uscita dal "tunnel" ribassista di lungo periodo:
Così come ce lo ricorderemo nel momento in cui proviamo un long sull'Italia, con stop a 26500:
Così come ce lo ricorderemo nel momento in cui andremo a provare un long sul Nikkei che andremo a stoppare solo in area 9532:
Posizione neutrale invece sul Nasdaq 100, in attesa di capire che direzione voglia prendere l'indice: