Lunedì 23 Giugno 2003, 13:53
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Previsioni di Elliott: Mibtel, siamo arrivati sui massimi del rialzo? No, forse quello vero deve ancora iniziare!
Di Alessandro Magagnoli
Con i massimi di settimana scorsa a 19112 il Mibtel (Milano: ^MIBTEL - notizie) ha superato marginalmente la trend line ribassista che congiunge i massimi di agosto e dicembre del 2002, limite superiore di un canale che contiene anche i minimi di ottobre 2002 e marzo di quest'anno. Sul grafico orario è evidente il testa spalle ribassista che le quotazioni hanno lasciato settimana scorsa oscillando intorno alla trend line, testa spalle completato questa mattina con la rottura della neckline a 18950 circa. Per il momento si può quindi dire che la resistenza non è stata superata, anche se il ribasso avviato da quei livelli non è per il momento sufficientemente ampio da negare la possibilità di assistere ad un nuovo tentativo di ripresa. Rimane in ogni caso evidente che il superamento o meno di area 19000 sarà l'elemento essenziale per tentare di capire quello che potrebbe essere il destino a medio termine dell'indice: siamo arrivati sui massimi del rialzo (quindi il canale sostanzialmente laterale visto dai massimi di agosto era solamente correttivo rispetto alla precedente discesa, dai massimi dell'aprile 2002), oppure il rialzo, quello vero, deve ancora iniziare (in questo caso il canale laterale dai massimi di agosto sarebbe stato una ampia fase di accumulo, necessaria per sostenere poi un rialzo di lunga durata) ? Se una evidenza rialzista sarebbe facile da ottenere (sarebbe sufficiente il superamento in modo stabile dei 19mila punti, e poi conferme oltre i massimi di agosto a 19745, sul fronte opposto la situazione non è di così semplice lettura: se anche i prezzi dovessero iniziare a scendere dai livelli attuali, il trend rialzista in atto dai minimi di marzo non darebbe veri e propri segnali di debolezza a meno di ritorni superiori al 50% di ritracciamento di tutta l'ascesa, quindi al di sotto di area 17000, dove tra l'altro troviamo i minimi di inizio aprile ed il gap rialzista lasciato il 7 aprile in apertura di seduta. Volendo tradurre queste considerazioni in una strategia operativa il suggerimento che è possibile dare è di muoversi con estrema cautela, eventualmente, in considerazione della vicinanza di resistenze così importanti (tra 19000 e 19750), alleggerire le posizioni al rialzo in attesa di nuovi segnali di ripresa. Difficile invece indicare un livello sul quale tentare di rientrare in caso di discesa: gli spazi come detto sono molto ampi, fino a 17mila almeno, e forse proprio solo in caso di raggiungimento di quell'area si potrebbero tentare acquisti sulla debolezza, protetti da uno stop al di sotto dei 16500 punti (aggressivamente anche area 18mila potrebbe essere sfruttata per ingressi, ma solo parziali e con stop stretto).
Per restringere il campo di azione osserviamo che il ribasso culminato con i minimi del 21 maggio ha permesso di riposizionare la trend line originata dai minimi di marzo su di un sentiero di crescita meno
inclinato del precedente (quando la linea passava, oltre che per i minimi di metà marzo, per quelli di fine marzo), molto più credibile come canale rialzista anche per quello che riguarda una possibile evoluzione positiva nel medio termine. La parallela alla trend line rialzista, tracciata per i massimi del 21 marzo, fornisce il limite superiore del canale, rispetto al quale i prezzi si trovano attualmente nella zona mediana: il limite inferiore vale infatti oggi 18450 circa (la soglia al di sotto della quale anche chi non volesse alleggerire sui livelli attuali dovrebbe attivare un "paracadute" a protezione di eventuali posizioni al rialzo), quello superiore 19950, coincidente quindi con i massimi di agosto, obiettivo quindi in caso di rottura di 19mila. Fin tanto che le quotazioni continueranno a seguire questo canale non si prospettano all'orizzonte variazioni significative della tendenza, anche quella di breve, che rimane quindi orientata al rialzo.
Per dare una idea di quella che potrebbe essere l'evoluzione del rialzo basta considerare il fatto che con il superamento dei massimi di agosto verrebbe completato un ampio triplo minimo, in modo del tutto analogo a quanto fatto dagli indici Usa, con la possibilità di assistere in quel caso ad una ascesa anche di molti mesi, con obiettivi in linea con i massimi dell'aprile 2002, a 24250 circa. Se le quotazioni continuassero a faticare nel superamento netto di 19000 potrebbero svilupparsi correzioni: in ogni caso discese fino a 18400/500, base del canale dai minimi marzo, non muterebbero la propensione al rialzo dell'indice. Maggiore pressione verrebbe imposta in caso di rottura di 17450/500, media a 200 sedute e minimi di maggio, con l'indice che manterrebbe comunque buone possibilità di reazione come detto fino al test di area 17mila.
Vediamo ora come Elliott inquadra i movimenti più recenti dell'indice.
Il rialzo contenuto all'interno del canale dai minimi del 10 aprile ai massimi del 16 maggio, seguito dalle quotazioni anche settimana scorsa (il testa spalle ribassista sul grafico orario è stato disegnato a cavallo del limite superiore di questo canale) mostra una serie di overlap (sovrapposizione tra il bottom della ipotetica 4 ed il top della 1) che rendono impossibile contarlo in modo direttamente impulsivo, quindi potrebbe essersi trattato di una correzione, onde a e b di ii, a correzione della i vista dai minimi del 31 marzo ai massimi del 7 aprile. La c a conclusione della terna correttiva sarebbe stato il ribasso fino ai minimi del 21 maggio. In questo contesto quindi il rialzo partito dai minimi del 21 maggio sarebbe l'avvio di onda iii, con obiettivo in area 19700 calcolato in base all'ampiezza dell'onda i, ripetiamo dai minimi del 31 marzo ai massimi del 7 aprile (e come segnalato valore prossimo al limite superiore del canale rialzista tracciato dai minimi di marzo, con base passante per i minimi del 21 maggio).
Facciamo ora un passo indietro per cercare di collocare lo sviluppo delle ultime settimane in un contesto più ampio: il superamento di area 17800, obiettivo ottenuto come proiezione del segmento dai minimi del 12 marzo ai massimi del 21 marzo, aggiunto ai minimi del 31 marzo, che avrebbe fatto pensare di essere in presenza di una struttura correttiva (dove onda A e C percorrono la stessa distanza, mentre normalmente, anche se non sempre, in una struttura impulsiva l'onda 3 è la più lunga, quindi non si trovano movimenti contigui della stessa ampiezza, perchè onda 1 ed onda 3 saranno diverse, così come onda 3 ed onda 5), rinforza la nostra ipotesi favorita di essere avviati su di un percorso rialzista da contare in 5 onde e rende meno probabile la soluzione alternativa, quella secondo cui il rialzo visto dai minimi di marzo è semplicemente una correzione della discesa vista dai massimi di dicembre, ancora quindi non terminata.
Al di là del superamento dei 17800 punti gli indizi che fanno pensare di poter andare incontro ad una fase rialzista sono molti, sarà tuttavia necessario come detto in precedenza attendere almeno la rottura della trend line passante per i 19mila punti per avere una conferma dell'avvio di un movimento di rialzo deciso (onda iii di 3, della quale per il momento potremmo aver visto solo la onda (i), dal 21 maggio al 12 giugno).
La serie di onde (dai minimi di metà marzo) sarebbe a sua volta parte di una C in costruzione, successiva allo zig zag disegnato dalla B (praticamente tutto contenuto nel canale formato dalla linea tracciata per i massimi di inizio dicembre e gennaio e dalla sua parallela per i minimi di fine dicembre) a sua volta successiva alla onda A avviata con i minimi di inizio ottobre 2002. Tutto questo movimento correttivo, A,B, e l'attuale C, dovrebbe andare a ritracciare tutta la fase ribassista dai massimi del 2002 (o meglio, probabilmente tutta la terna correttiva potrebbe dimostrarsi la prima fase di una correzione più articolata destinata a correggere tutta la discesa dai massimi del 2002). Gli obiettivi minimi sono posti intorno a quota 19500 (C proporzionale alla onda A, durata circa 6/7 settimane, quindi non troppo distanti dagli obiettivi della attuale onda iii citati prima).
Per quello che riguarda il breve l'ipotesi è quindi che la onda ii sia già terminata, e quindi il rialzo può riprendere indirizzato verso 19mila e 19500/700. Tale ipotesi verrebbe messa in difficoltà da discese al di sotto dei 18400 punti, con conferme al di sotto dei 17500 punti.
Operativamente: Chiudere temporaneamente in area 19000 eventuali posizioni al rialzo, da riaprire per chiusure giornaliere superiori a 19100, con obiettivo in quel caso fino a 19700. Vendere solo di breve in caso di discese sotto 18400 per 18000, ed eventualmente sotto questa soglia (ma attendere conferma in chiusura di seduta), con target tra 17500 e 17mila, in prima battuta area di acquisto. Sotto 16900 nuovo segnale di ribasso per 16200/400. In area 16200/400, se raggiunta, tentare nuovi acquisti con stop sotto 15800. In ogni caso non affrettare le strategie di acquisto: se fossimo effettivamente in presenza di una fase rialzista dovrebbe esserci il tempo per studiare la migliore strategia di intervento (soprattutto ricordare le prospettive dettate dal completamento del doppio minimo in caso di rottura di 19750).