Obbligazioni societarie Monitor bond Telecom Europa VI (gennaio - luglio 2009)

16 novembre 2008

Tabelle monitoraggio prezzi e rendimenti (gruppo di lavoro Torino41 e I98mark)

AVVERTENZE

A due settimane dal precedente aggiornamento del monitor, la situazione dei prezzi sembra mostrare un ritorno a caratteristiche più fisiologiche per i bond IG, sia in termini di spread bid ask dei bond sui mercati retail, sia in termini di differenziali fra prezzi espressi dai mercati retail e prezzi espressi dai mercati riservati agli operatori professionali.

Tutt'altra situazione, purtroppo, per i telecom bond HY. Qui permangono situazioni di estrema illiquidità sui mercati retail, i cui prezzi nulla hanno a che vedere con quelli espressi dai mercati professionali.

E' sempre grazie a Massimo S. che dobbiamo il rilevamento dei prezzi dei bond illiquidi sui mercati retail tedeschi. Questa volta per questi bond i corsi sono quelli espressi sull'ICMA.

Si tratta dei bond seguenti: Portugal Telecom 2017; TDC 2012; NTC 2016; NTC 216 FRN; Telenor 2012; Cell C 2012.

A questi si aggiungono i bond Telecom Italia quotati sul Euro TLX (due Telecom Italia 2012; Telecom Italia 2013; Telecom Italia 2033) per i quali il anche stavolta il non funzionamento del sito di Banca IMI ha reso necessario il reperimento da fonte ICMA.

Per tutti i bond, i prezzi sono quelli della chiusura di venerdì scorso.

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Il periodo monitorato

Dopo settimane di tempesta sui mercati finanziari a seguito del default di Lehman Brothers, nei giorni scorsi si è assistito ad un movimento di rimbalzo che ha interessato l'obbligazionario IG, ma anche in una certa misura (e sui soli mercati che chiamiamo "professionali") alcuni comparti dell'HY, fra i quali quello dei telecom bond, che dovrebbero mostrare una certa resipiscenza alla recessione economica incombente.

Ciò è accaduto comunque in controtendenza rispetto ad un più generale orientamento al ribasso dei corsi dell'HY: di qui a fine anno il default rate è atteso ad un raddoppio, mentre nei 12 mesi c'è caso si raggiungano nuovi livelli record.

L'interrogativo, valido soprattutto per i telecom bond IG, è quello rivolto a capire caratteristiche e durata di tale movimento.

Nel qualificarlo come "rimbalzo" ho indirettamente espresso la mia opinione: siamo ancora in un contesto di vendite forzose da deleverage, la fase attuale costituisce una pausa rispetto all'enorme flusso di vendita su tutti gli asset liquidabili succedutasi al cack Lehman, ma questa pausa è destinata a durare un tempo limitato, prima che le vendite riprendano il sopravvento in vista del rientro di liquidità che le banche ed i brokers promuoveranno in occasione della chiusura delle trimestrali (che per la gran parte di loro cade nel mese prossimo).

Va menzionata tuttavia anche l'opinione opposta, che vede nell'attuale movimento l'inizio di una fase di ripresa dei prezzi dell'obbligazionario corporate IG (o almeno dei comparti meno esposti al rischio liquidità e degli emittenti con minori problemi di indebitamento). Tale fase sarebbe alimentata dalle aspettative di ulteriori ribassi dei tassi da parte della BCE ed in genere delle banche centrali.

Personalmente, sono convinto che questo tema sarebbe senz'altro dominante se si assistesse ad una recessione "normale", e prenderà il sopravvento dopo il ritorno del sistema bancario e finanziario a condizioni di maggiore normalità, salvo verificare allora quale prezzo ci si troverà a pagare in termini di inflazione per effetto delle immissioni di liquidità che procedono a tutto spiano da parte degli Stati nazionali.

Fuori tabella per il bond 11% Cell C 2015 in USD (Subordinato, rating CCC) siamo tornati al prezzo di Francoforte, in quanto sull'ICMA venerdì questa emissione non ha fatto prezzo (e quale ultimo prezzo risulta un 85 in data 12/11). Il prezzo è in deciso calo rispetto alla precedente rilevazione: last price 80,00 (96,00); bid 80,00 (95,00) ask 90,00 (97,00). In parentesi i prezzi (di fonte ICMA) last, bid ed ask risalgono allo scorso 31 ottobre.

Vi rammento infine che il file che contiene le tabelle sarà disponibile per il download sul sito ventimaggio gestito da Maino nei prossimi giorni.
http://digilander.libero.it/ventimaggio/Finanza/Pagina dei files.html

La tabella riepilogativa dei prezzi è sdoppiata: questa la prima parte...

A.GIF
 
17 novembre 2008

Verso il via libera all'aumento del canone

Websim - 13/11/2008 17:32:22

Telecom Italia (TIT.MI) si avvia a chiudere in rialzo dell'1,8% a 0,978 euro. Ieri l'Autorità delle Comunicazioni ha esaminato la richiesta di Telecom Italia di aumentare di 1,26 euro il canone mensile, che passerebbe così dagli attuali 12,14 euro a 13,4 euro. Secondo indiscrezioni, l'Authority avrebbe un orientamento favorevole nei confronti della richiesta, che però dovrà avere il benestare anche di Bruxelles. In caso di via libera, i ricavi di Telecom salirebbero di 390 milioni all'anno.
Intanto la holding Telco, su richiesta della Consob, ha confermato che l'intera partecipazione nella compagnia telefonica, pari al 24,5% del capitale, è in pegno al sistema bancario. Telco ha sottolineato che i covenant (i termini del finanziamento) relativi al potenziale reintegro delle garanzie o del rimborso parziale dei finanziamenti, sono ampiamente rispettati. Telco ha anche ribadito che intende dotarsi, con il sostegno dei propri azionisti, delle risorse necessarie al ripristino delle garanzie finanziarie nei termini previsti contrattualmente.
In un'intervista a Il Sole24Ore, l'ad di Intesa SanPaolo, Corrado Passera, sottolinea che Telco, "è l'investimento più deludente" della banca, anche se ci sono "segnali interessanti dalla gestione".

giusto per curiosità ma quali sono le banche che detengono in pegno le azioni appartenenti a Telco ??

bisognerebbe spulciarsi la trimestrale......ma non é detto che ci sia scritto.....nel bilancio ci dovrebbe essere......quando uscirá
non trattandosi di garanzie fornite direttamente da TI ma dai suoi azionisti, non so dove le riportano

C'era un ottimo articolo sul debito di Telco, detentori e scadenze comprese, nonché possibili modalità di copertura dello stesso a breve scadenza, sul Sole 24 H di sabato, finanza e mercati, pag. 37.
Magari se qualcuno riuscisse a scannerizzarlo, potrebbe tornarvi utile...
 
17 novembre 2008

Ciao I98mark, volevo chiederti un parere su 3 emittenti di bond: France Telecom (che è inerente a questo thread), EADS e Thales. Da quello che mi risulta sono tutte partecipate dallo stato francese con una percentuale di circa 20/25%.

A mio parere è uno stato molto interventista, nel senso che è molto protettivo nei riguardi delle principali aziende del paese, dici che non puo' essere considerata una buona garanzia x chi volesse sottoscrivere bond? penso ad esempio ENI e ENEL qui da noi, grazie

Ciao Luke, intanto grazie per i tanti interventi interessanti in ordine alle news dei diversi emittenti... ;)

Dei 3, quello che non seguo è Thales, mentre degli altri due seguo il primo, sebbene non sia ancora nel monitor (ma potrebbe esserci fra qualche tempo, a "sfuriata" finita) ed il secondo sul quale c'è un buon 3D su Mercati Europei al quale cerco di concorrere.

Sull'interventismo dello Stato francese nel corporate sono assolutamente d'accordo: si tratta di una circostanza risaputa, che addirittura prescinde dalla presenza di una partecipazione azionaria e che, in circostanze di mercato fisiologiche, ha sempre fatto si che i bond di grandi aziende francesi, a parità di rating e di altre caratteristiche, abbiano un rendimento leggermente inferiore rispetto ad altri del medesimo compartimento proprio perché incorporano nei prezzi questo fattore.. ;)
 
17 novembre 2008

Ahi Ahi me lo sono perso... ricorderesti - giusto un paio di righe - i punti salienti?
:)

Dice che mentre TI non avrà bisogno di ricorrere ai mercati per il debito nei prossimi 24 mesi, per Telco il problema si porrà molto presto perché a gen 2009 scade una linea di credito revolving senza garanzia erogato da Mediobanca ed IntesaSanPaolo per 1,1 mld euro e a gen. 2010 ce ne é un altra in scadenza per 2,4 mld euro, erogata da Unicredit ed altri.

I soci di Telco devono dunque fare fronte a queste scadenze e per la linea revolving occorrerebbe (onde rinnovarla) poter prestare garanzie, mentre i titoli in portafoglio di Telco sono già dati tutti in pegno a garanzia di altri finanziamenti.

Fra le opzioni in esame sulle due scadenze, un aumento di capitale di Telco e l'emissione di bond convertibili.

Peraltro la prima revolving era un cd. "finanziamento ponte" (i bridge loans che valutammo nel 3D su HY e flight to quality a fine 2007), che doveva eseere rimborsato in virtù di un adc di Telco da effettuare entro il 30 aprile 2008, ma mai varato a causa della crisi creditizia.

I titoli Telecom in pancia a Telco sono già tutti costituiti in pegno a garanzia della seconda linea di credito (quella dei 2,4 mld euro) nonché di una terza ed una quarta più piccole a scadenza giu 2012 e ott. 2012 (la prima erogata da MPS per 600 mln eur, la seconda da Interbanca/Antonveneta per 260 mln eur).

Peraltro le due ultime linee di credito sono state completamente utilizzate, quella del gen 2010 per 1,6 mld eur sui 2,4 complessivi disponibili.
La prima scadenza è dunque quella del rifinanziamento della linea di credito da 1,1 mld euro, che potrebbe essere facilitata da un ritorno del titolo Telecom italia sopra la soglia di 1 euro per 25 sedute consecutive. In tal caso infatti un covenant prevede che una parte dei titoli TI dati in pegno da Telco debba essere ritornata alla società dalle altre banche in favore delle quali sono stati utilizzati in garanzia, e ciò faciliterebbe il rifinanziamento della linea di credito in scadenza attraverso l'allocazione di questi titoli rientrati a pegno in garanzia della linea da 1,1 mld euro da rifinanziare.

Gli azionisti di Telco sono Mediobanca, Intesa, Generali, Telefonica e Sintonia (holding dei fratelli Benetton)
 
17 Novembre 2008

Grazie Mark,
che in "inquacchio" - credo si dica così - sta Telco ... debiti su debiti verso i suoi stessi azionisti e verso le banche.
Azioni date in pegno - etc etc
Telecom dopo anni di azionisti finanziari e finanzieri avrebbe bisogno oltre di un piano industriale Vero e Serio anche di soci con target di lungo periodo.

Gli azionisti di Telco sono i suoi stessi principali finanziatori.....mi sembra di vedere quasi un keiretzu giapponese :D

Viene da ridere se si pensa che Mediobanca creditore deterrà in pegno azioni TI così da poter escutere Telco (di cui è azionista) nel caso in cui questa non sia in grado di ripagare il proprio debito... :D
 

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