Mostre d'arte

...una buona occasione per ricordare che la prima domenica del mese la visita è gratuita e, soprattutto, che è uscito il programma dell'iniziativa parallela Milano Graphic Art con alcune proposte mooooolto interessanti (io sarò sicuramente alla fondazione Federica Galli a vedere le sue incisioni e la sua collezione personale) :)
Ammazza che programma!
Non era meglio distribuire così tanti eventi in un mese?
 
Oggi pomeriggio sono riuscito a vedere, al Castello Sforzesco di Milano, la mostra "Novecento di carta" di cui si è già parlato più volte qui.
Nel complesso una bella mostra, se capitate a Milano potete dedicarci tranquillamente un po' del vostro tempo.
Mi hanno colpito in particolare, tra le opere della prima metà del secolo, quelle di Bucci, Boccioni e Wildt; tra quelle successive due Afro spettacolari, i soliti Burri e Fontana, e poi Sironi, Santomaso, Turcato, Novelli e Perilli. Meno quelle dei protagonisti dell'arte povera.
Per via dei riflessi, quasi impossibile fare foto decenti, soprattutto alle opere esposte nelle teche. Qualcosa, comunque, sono riuscito a salvare. Pubblico qui qualche foto di disegni e litografie, mentre per le incisioni pubblicherò tra un po' di tempo le immagini nel 3d relativo, che prenderò direttamente dal catalogo.

Boccioni

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Un paio di Sironi (dietro a quelli della prima foto, in mezzo si intravede Wildt)

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Carboncino di Vedova (Figura) del 1943. Ecco da dove viene il suo segno!

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Ho visitato ieri il museo del 900. L’impressione per la struttura è stata positiva, fatto un bel lavoro, piaciuta in particolare la scala in stile Guggenheim. La collezione ha degli elementi di eccellenza soprattutto nella prima parte fino al futurismo, poi si vedono opere un po’ meno straordinarie pur essendo comunque di livello. Eccelsa la collezione di Marino Marini e godibile l’ambiente creato da Gianni Colombo (siamo in Italia, bisogna firmare una liberatoria per entrare perché all’interno si ha la sensazione di cadere e ti viene il mal di testa). Non piaciuti i gonfiabili di Mazzucchelli (gusti personali) anche se la documentazione fotografica ha il merito di riportarci agli anni 70 e alle lotte operaie di allora. Di Giosetta Fioroni ho apprezzato solo qualche lavoro in ceramica e qualche quadro degli anni 60 mentre il resto l’ho mal digerito(sempre parere personale). Posto qualche foto.

architettura della struttura
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Boccioni
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all'interno dell'ambiente di Colombo
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Sculture e quadro di Marino
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Warhol, Basquiat, Christo, Ryman, Fontana, Melotti, Manzoni, Castellani e altri in una mostra appena aperta alle Gallerie d'Italia di Piazza della Scala a Milano, curata da Luca Massimo Barbero, una garanzia.:
Mostra "Arte come rivelazione" - Gallerie d'Italia di Milano
Piove sempre sul bagnato: gli eredi Agrati non potevano donare la loro collezione al nostro Forum anziché alle Collezioni Intesa Sanpaolo già ricche di capolavori? :-x
 
Warhol, Basquiat, Christo, Ryman, Fontana, Melotti, Manzoni, Castellani e altri in una mostra appena aperta alle Gallerie d'Italia di Piazza della Scala a Milano, curata da Luca Massimo Barbero, una garanzia.:
Mostra "Arte come rivelazione" - Gallerie d'Italia di Milano
Piove sempre sul bagnato: gli eredi Agrati non potevano donare la loro collezione al nostro Forum anziché alle Collezioni Intesa Sanpaolo già ricche di capolavori? :-x
Ragazzi, ieri pomeriggio ho visto la mostra e vi dico subito che è imperdibile per chi ama l'arte contemporanea (italiana e americana) dal dopoguerra agli anni '80. Non sapevo nemmeno dell'esistenza di questi fratelli Luigi e Peppino Agrati, che dai loro ritratti esposti in una saletta a parte sembrerebbero i classici industriali brianzoli tutto casa, fabbrica e conto in Svizzera, mentre intrattenevano rapporti con gente come Rauschenberg e Christo. Ho fatto numerose foto ma non me la sento di pubblicarle qui perché l'addetta a cui l'ho chiesto è stata piuttosto sibillina: potevo sì fare foto ma l'uso che ne facevo era responsabilità mia personale... :cool:
Dovrete accontentarvi perciò della radiocronaca: nell'atrio ci sono una dozzina di piccole sculture in ottone di Melotti (col quale gli Agrati erano in rapporto di amicizia) di quelle che a me mi fanno impazzire. Sempre di Melotti ci sono anche quattro ceramiche e un'altra scultura. Poi c'è una sala dedicata a vari progetti di Christo, tra cui quelli per il giardino della villa di Peppino Agrati. A seguire, un paio di lavori di Mario Merz, uno in dieci elementi di poliuretano di Piero Gilardi, una tela di Gnoli e una superficie specchiante di Pistoletto. L'Arte povera continua con uno scheletro di Pascali, due tele di Kounellis, quattro arazzi (i Vedenti) di Boetti, un paio di Paolini (tra cui "Jasper Johns"). Poi Fontana, presente con due Nature, un Teatrino, un Concetto spaziale con buchi del '57 e un grande Attesa tredici tagli rosso del '59. Tutti lavori degli anni giusti e secondo me di qualità. C'è pure uno Schifano del '63, un monocromo blu di Klein e un Burri materico del '54. Segue la sala con i tre Rauschenberg e i due Twombly nonché i due Basquiat (non esaltanti, secondo me), poi un'altra sala con tre lavori di Agnetti, undici biro rosse (Ononimo) di Boetti, un grande neon di Dan Flavin e uno di Bruce Nauman, un lavoro di Kossuth, due di Ed Ruscha e uno di Richard Serra. Isolato se ne sta il Triplo Elvis di Warhol, poi ancora: Fabro, Manzoni (un Achrome peloso), Castellani (un dittico del '67) e Robert Ryman. Spero di aver suscitato un po' di interesse. La mostra è aperta fino al 19 agosto. Ultima cosa: l'ingresso è gratuito. Ultimissima: il bookshop è ben fornito di libri e cataloghi di arte moderna e contemporanea. Il caffè al bar costa 1,30 al bancone, seduti non so.. :(
 
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