Re: Non posso altro che dire........ che sei.
tontolina ha scritto:
Bios ha scritto:
Un vero Gannista, di spirito e di concetto, ribadisco quello che ti ho detto in passato e che tu sai.
A quelli che ambiscono a divenirlo, SOLO questa è la strada.
GRANDEEEEEGRANDEEEE
eggià
dunque ieri sera ho aperto un vecchio libro di testo di astronomia e guarda caso sul sole e le macchie solare che hanno cicli ( almeno li dice cosi) di ...
bios attento
di 11 anni
per cui nel 2006 dovremmo avere un inverno molto freddo per poi riscaldarci fino al 2011
per cui se la teoria propostaci da celeron ha qualche fondamento
aspettiamo pazientemente ...
x celeron: ti ringrazio .. desideravo sapere se avevo letto correttamente e tu mi hai risposto... grazie a volte si ha bisogno anche di sapere di avere ancora ualche "talento" e di non averli persi tutti per strada
per Borsy: ho capito dopo tanto tempo la tua battuta sul caterpillar ...
che ci devo fare se sono lenta come una lumachina .. ma ricordate che anche lei entro nell'arca
Sulle
Macchie Solari (liberamente tratto dal web).
L'esistenza di un ciclo periodico nella comparsa delle macchie solari fu scoperta nel 1844 da H. SCHWABE, un farmacista (
) appassionato di osservazioni solari. Per mettere in evidenza tale periodicità occorre costruire un indice di attività che descriva in ogni momento lo stato della fotosfera solare sotto il profilo della presenza di macchie.
Quale indice della presenza e della quantità di macchie solari, si assume il
numero relativo R, secondo la seguente formula:
R= k(10G + F)
dove
k è un fattore di correzione che dipende dall'apertura del telescopio, dalla turbolenza atmosferica, ecc;
G indica il numero dei gruppi di macchie;
F è il numero totale di macchie che si possono vedere in tutti i gruppi. Anche una sola macchia viene calcolata come un gruppo; ne consegue che dopo lo 0 (nessuna macchia visibile) fa seguito l'11 ((10x1)+1).
Gli ideatori di questo sistema sono i due astronomi svizzeri Wolf e Wolfer (difatti il numero relativo viene chiamato anche numero di Wolf, ed è rappresentato dalla lettera
W anziché R). Per Wolf, che disponeva di un cannocchiale di 75 centimetri di diametro, il fattore k era uguale a 1.
I numeri relativi vengono determinati su un lungo periodo di tempo (generalmente ogni mese o ogni anno); calcolandoli nel corso degli anni, è stato scoperto che la quantità di macchie solari oscilla, seguendo un ciclo regolare di
11,07 anni. Ciò vuol dire che ogni 11 anni circa, la quantità di macchie presenti raggiunge un massimo ("massimo solare").
Il numero di macchie però varia da massimo a massimo; ad esempio nel 1816 il numero relativo era pari a 48,7, mentre nel 1957 il numero R era 201,3 (si è trattato del massimo più alto tra quelli finora conosciuti, cfr. Figura allegata).
Durante il minimo il Sole è senza traccia di macchie anche per molte settimane, mentre all'epoca del massimo si possono osservare da 10 a 20 gruppi di macchie sulla sua superficie.
Generalmente
i passaggi dal minimo al massimo avvengono tanto più velocemente quanto più quest'ultimo sarà alto. L'ultimo massimo si è verificato nel 2002(
), quindi il prossimo ricorrerrà nel 2013.
Sulla periodicità a lungo termine di tempo, è stata ipotizzata la possibilità che ci sia un altro ciclo secolare sovrimposto a quello di 11,07 anni. Purtroppo mancano i dati per verificare questa ipotesi, che sarà lasciata ai posteri.