Uffa... che stufia... basta con lo squallore del patetico teatrino virtuale quotidiano...
c'è nell'aria gran voglia di viaggiare...
di scappare dalla bruttezza di quanto si è costretti a vedere ogni santo giorno, ripetutamente...
desiderio di andare via, lontano...
ho corso, ho corso da fermo per andare il più lontano possibile...
Claudio Baglioni - Poster (1975)
Seduto con le mani in mano sopra una panchina fredda del metro
Sei lì che aspetti quello delle 7:30 chiuso dentro il tuo palteot
Un tizio legge attento le istruzioni sul distributore del caffè
E un bambino che si tuffa dentro a un bignè
E l'orologio contro il muro segna l'una e dieci da due anni in qua
Il nome di questa stazione è mezzo cancellato dall'umidità
Un Poster che qualcuno ha già scarabocchiato dice "Vieni in Tunisia"
C'è un mare di velluto ed una palma e tu che sogni di fuggire via...
Di andare lontano, lontano
Andare lontano, lontano...
E da una radiolina accesa arrivano le note di un'orchestra jazz
Un vecchio con gli occhiali spessi un dito cerca la risoluzione a un quiz (di Petronio
)
Due donne stan parlando con le braccia piene di sacchetti dell'Upim
Ed un giornale è aperto sulla pagina dei film
E sui binari quanta vita che è passata e quanta che ne passerà
E due ragazzi stretti stretti che si fan promesse per l'eternità
Un uomo si lamenta ad alta voce del governo e della polizia
E tu che intanto sogni ancora, sogni sempre, sogni di fuggire via...
Di andare lontano, lontano
Andare lontano, lontano...
Sei li che aspetti quello delle 7:30 chiuso dentro il tuo paletot
Seduto sopra una panchina fredda del metro