RINGRAZIO CASINI per la sua passione politica

la concertazione non è maturata nell' ambito sindacale, e soprattutto non è una " teoria " ( dottrinale :-? )

esempio di concertazione prima di quella "istituzionale" del 93 l' abbiamo avuto negli anni 70 fino a metà anni 80 con il Neocontrattualismo dove il rapporto fra e parti ( datori, prestatori e x la prima volta lo stato non in funzione di "arbitro" ma come parte contraente attiva del processo contrattuale ) veniva definito "scambio politiko"
 
Giovakkino Lamòttazzo ha scritto:
la concertazione non è maturata nell' ambito sindacale, e soprattutto non è una " teoria " ( dottrinale :-? )

esempio di concertazione prima di quella "istituzionale" del 93 l' abbiamo avuto negli anni 70 fino a metà anni 80 con il Neocontrattualismo dove il rapporto fra e parti ( datori, prestatori e x la prima volta lo stato non in funzione di "arbitro" ma come parte contraente attiva del processo contrattuale ) veniva definito "scambio politiko"

Non facciamo i teorici che qua discutiamo sulle condizioni lavorative di migliaia di persone...
I sindacati dagli anni 90 hanno accettato la concertazione con una logica prettamente politica e in pieno riflusso sociale ed economico dove le logiche redistributive degli anni 70 venivano e vengono smantellate in tutti i settori con alcuni macrotemi usati come scusa per adottare simili politiche..
la concertazione è una bolla speculativa.... che va al più presto fatta esplodere per non causare danni irrepparabili nel tessuto sociale italiano.
C'è già la tendenza italica a vedere il marcio in qualunque cosa e questo supinismo sindacale non aiuta ad incrementare la fiducia in loro.

Per cui la prassi (sei più contento :rolleyes: ) della concertazione è percepito sempre più come un danno.
 
le logike redistributive degli anni 70 non erano preminenti, il neocontruttualismo inteso come discesa della stato nel procedimento di contrattazione era dovuto in primis alla crisi economica in atto in quel periodo attraverso interventi attivi che potessero agevolare sia datori che prestatori, non + come una figura "arbitrale" ma soggetto attivo e parte della contrattazione ( mezzi usati : agevolazioni fiscali , interventi amministrativi ecc a favore d' entrambi)

la concertazione introdotta nel 93 vederla come bolla speculativa mi sembra un tantino esagerato :rolleyes: ha introdotto numerose innovazioni es. intesa macroeconomica (livello indebitamento ecc) CCNL dove ha posto scansioni temporali x l' apertura della contrattazione , materie di rinvio alla contrattazione aziendale e tempi, il periodo di vacanza contrattuale ( se non è questa tutela :eek: un meccanismo di garanzia dei lavoratori a contratto scaduto) nonchè ha influenzato molto la dinamica dei costi del lavoro fermandola.....

se vuoi parlare di logika redistributiva allora dovresti riferirti alle politike in seno al movimento sindacale degli ultimi anni dove una politika redistributiva di sacrifici ha portato la massa lavoratrice ad una crisi di fiducia verso i sindacati maggiormente rappresentativi tacciati di poka trasparenza ed equità, prova ne è la nascita di movimenti sindacali autonomi di tipo professionale come Comu o Gilda ma da qui si aperta una fase di impasse che non s'è ankora chiusa
 
Giovakkino Lamòttazzo ha scritto:
le logike redistributive degli anni 70 non erano preminenti, il neocontruttualismo inteso come discesa della stato nel procedimento di contrattazione era dovuto in primis alla crisi economica in atto in quel periodo attraverso interventi attivi che potessero agevolare sia datori che prestatori, non + come una figura "arbitrale" ma soggetto attivo e parte della contrattazione ( mezzi usati : agevolazioni fiscali , interventi amministrativi ecc a favore d' entrambi)

la concertazione introdotta nel 93 vederla come bolla speculativa mi sembra un tantino esagerato :rolleyes: ha introdotto numerose innovazioni es. intesa macroeconomica (livello indebitamento ecc) CCNL dove ha posto scansioni temporali x l' apertura della contrattazione , materie di rinvio alla contrattazione aziendale e tempi, il periodo di vacanza contrattuale ( se non è questa redistribuzione :eek: un meccanismo di garanzia dei lavoratori a contratto scaduto) nonchè ha influenzato molto la dinamica dei costi del lavoro fermandola.....

se vuoi parlare di logika redistributiva allora dovresti riferirti alle politike in seno al movimento sindacale degli ultimi anni dove una politika redistributiva di sacrifici ha portato la massa lavoratrice ad una crisi di fiducia verso i sindacati maggiormente rappresentativi tacciati di poka trasparenza ed equità, prova ne è la nascita di movimenti sindacali autonomi di tipo professionale come Comu o Gilda ma da qui si aperta una fase di impasse che non s'è ankora chiusa

Gli unici effetti sono stati abbassare il cost/income ratio mentre le garanzia dei contratti scaduti prima servivano molto meno perchè il sindacato faceva il suo dovere :rolleyes:
ha vincolato anche la possibilità di sciopero e ha eliminato la scala mobile, questo non solo per aziende in crisi ma anche per settori ampiamente redditizi :rolleyes:
redistribuzione ssshht....
Comunque è vero... la crisi è stata in seno al movimento sindacale perchè gli imprenditori sapevano bene cosa volevano..... :( :eek:
 
la scala mobile è stata abrogata nel 92 esattamente un anno prima quindi de facto dire che la concertazione la "elimina" non è esatto.....che sia successiva e che l' iter che ha portato alla nascita della concertazione sia causa può anke starci, ma è un ragionamento ex ante

stai attento con la cannessione tra concertazione e sciopero, lo sciopero come i giuslavoristi sanno è terreno di nessuno...viene riconosciuto in costituzione che rinvia al legislatore ma questo nisba :( si contano solo leggi regolatrici dei servizi pubblici essenziali o settori isolati, quindi il" limitare " che dici tu in linea teorica potrebbe anke starci ...mettiamo xò in evidenza la situazione di lacuna legislativa che esite.......poi certo qui il governo influenza nei modi ecc il tutto attraverso la commissione di garanzia e l' autorità precettante se servizi pubblici essenziali che vanno a colpire garanzie costituzionali dei cittadini

:-o
 
Giovakkino Lamòttazzo ha scritto:
la scala mobile è stata abrogata nel 92 esattamente un anno prima quindi de facto dire che la concertazione la "elimina" non è esatto.....che sia successiva e che l' iter che ha portato alla nascita della concertazione sia causa può anke starci, ma è un ragionamento ex ante

stai attento con la cannessione tra concertazione e sciopero, lo sciopero come i giuslavoristi sanno è terreno di nessuno...viene riconosciuto in costituzione che rinvia al legislatore ma questo nisba :( si contano solo leggi regolatrici dei servizi pubblici essenziali o settori isolati, quindi il" limitare " che dici tu in linea teorica potrebbe anke starci ...mettiamo xò in evidenza la situazione di lacuna legislativa che esite.......poi certo qui il governo influenza nei modi ecc il tutto attraverso la commissione di garanzia e l' autorità precettante se servizi pubblici essenziali che vanno a colpire garanzie costituzionali dei cittadini

:-o

parliamo di sostanza...
e quello che ho elencato è la sostanza del risultato della concertazione e del clima sociale che si è venuto a creare grazie a politiche sindacali lassiste.
La regolamentazione dello sciopero è stata una delle grandi conquiste sindacali :-? di questi ultimi anni.... in molte categorie.
L'abbandono della scala mobile è stata la palestra che ha costruito questo clima e per tale motivo la considero il vero spartiacque che ha segnato la crisi del sindacato confederale (almeno fino ad oggi....)
 
scusa nè ma se non inquadriamo il discorso a livello normativo che sostanza ci diamo alle cose ...allora facciamo un "pour parler" :rolleyes:

lo so bene ank' io che il diritto di sciopero è stata una conquista ma cercavo d' andare un pò oltre ad una mera dicitura..... :V

ho fatto riferimento alla costituzione ecc ecc non a caso la regolamentazione del diritto di sciopero si basa sull' interpretazione dll' art 40 e 3 della costituzione da cui si desumo i suoi imiti interni( deducibili nello stesso concetto di sciopero) e limiti esterni cioè l' impatto che lo sciopero ha sui diritti costituzionalmnte tutelati, ultimamente si dà importanza a questo aspetto. Diritto di sciopero oltre ai lavorati subordinati la corte costituzionale l' ha estesa anke agli autonomi in via interpretativa ( e qui ti dò una dimensione della situazione nell' ambito dell diritto di sciopero)

poi c'è lo sciopero nei servizi pubblici....in questo caso esistono leggi specifike e l' autoregolamentazione

x autoregolamentazione si intende il preavviso, durata, modalità e misure adottate...esiste come ti avevo deto una commissione di garanzia nominata dai presidenti delle 2 camere che ha compiti cosnsultivi, poteri su accordi raggiunti ecc ecc

ed è in questo ambito che si ha una vera e proprio articolazione del diritto di sciopero..poi c'è la precettazione ecc ecc

oltretutto c'è pure stata l' introduzione di un codice di autoregolamentazione x i lavoratori autonomi professionisti che incidono sulle attivita di servizi pubblici ed essenziali


ti ho fatto lo spaccato tra una regolamentazione che nasce dall' intepretazione della corte nel privato comparandola con la situazione che esiste nel pubbliko

le conquiste sindali in tema di diritto di sciopero si basano su questo quadro

forse ti riferisci all' 83/ 2000 :-? ma quella innova la 146/90 e rimaniamo sempre nell' ambito dei servizi pubblici essenziali

la crisi del sindacato confederale sta nella politika redistributiva dei sacrifici, la concertazione non ultimo ha posto come importanza maggiore il sindacato maggiormente rapresentativo rispetto agli autonomi ...la crisi c'era già e non è la scala mobile lo spartiacque....già nel 69 quando urono riconosciuti i consigli di fabbrika x art 19 dello statutto dei lavoratori esisteva uno stacco tra rappresentanze sindacali ed aziendali con la riforma poi delle rsa nel 93 in rsu il controllo dei sidacati confederali sulle rappresentanze sindacali si è fatto + pressante grazie al terso di rapprensentati eletti in seno a queste risercate ai confederali.......ergo....
 
Giovakkino Lamòttazzo ha scritto:
scusa nè ma se non inquadriamo il discorso a livello normativo che sostanza ci diamo alle cose ...allora facciamo un "pour parler" :rolleyes:

lo so bene ank' io che il diritto di sciopero è stata una conquista ma cercavo d' andare un pò oltre ad una mera dicitura..... :V

ho fatto riferimento alla costituzione ecc ecc non a caso la regolamentazione del diritto di sciopero si basa sull' interpretazione dll' art 40 e 3 della costituzione da cui si desumo i suoi imiti interni( deducibili nello stesso concetto di sciopero) e limiti esterni cioè l' impatto che lo sciopero ha sui diritti costituzionalmnte tutelati, ultimamente si dà importanza a questo aspetto. Diritto di sciopero oltre ai lavorati subordinati la corte costituzionale l' ha estesa anke agli autonomi in via interpretativa ( e qui ti dò una dimensione della situazione nell' ambito dell diritto di sciopero)

poi c'è lo sciopero nei servizi pubblici....in questo caso esistono leggi specifike e l' autoregolamentazione

x autoregolamentazione si intende il preavviso, durata, modalità e misure adottate...esiste come ti avevo deto una commissione di garanzia nominata dai presidenti delle 2 camere che ha compiti cosnsultivi, poteri su accordi raggiunti ecc ecc

ed è in questo ambito che si ha una vera e proprio articolazione del diritto di sciopero..poi c'è la precettazione ecc ecc

oltretutto c'è pure stata l' introduzione di un codice di autoregolamentazione x i lavoratori autonomi professionisti che incidono sulle attivita di servizi pubblici ed essenziali


ti ho fatto lo spaccato tra una regolamentazione che nasce dall' intepretazione della corte nel privato comparandola con la situazione che esiste nel pubbliko

le conquiste sindali in tema di diritto di sciopero si basano su questo quadro

forse ti riferisci all' 83/ 2000 :-? ma quella innova la 146/90 e rimaniamo sempre nell' ambito dei servizi pubblici essenziali

la crisi del sindacato confederale sta nella politika redistributiva dei sacrifici, la concertazione non ultimo ha posto come importanza maggiore il sindacato maggiormente rapresentativo rispetto agli autonomi ...la crisi c'era già e non è la scala mobile lo spartiacque....già nel 69 quando urono riconosciuti i consigli di fabbrika x art 19 dello statutto dei lavoratori esisteva uno stacco tra rappresentanze sindacali ed aziendali con la riforma poi delle rsa nel 93 in rsu il controllo dei sidacati confederali sulle rappresentanze sindacali si è fatto + pressante grazie al terso di rapprensentati eletti in seno a queste risercate ai confederali.......ergo....


ergo.... non sei un sindacalista e si vede....
Chiedi ai lavoratori dipendenti pubblici e privati se le condizioni negli ultimi 10/15 anni sono migliorate e poi ne riparliamo.
La politica redistributiva dei sacrifici è andata a pesare tutta sulla parte più debole (i lavoratori nehhh :rolleyes: ) e questo ha manifestato una crisi di rappresentatività senza precedenti ed una lenta sfiducia nei sindacati confederali e anche autonomi.
Fenomeno che ha accelerato i suoi effetti in questi ultimi anni.
L'autoregolamentazione è una truffa amplificata in questo ultimo decennio e come dici tu in questi ultimi anni c'è la tutela dei diritti di chi subisce lo sciopero....
una vera barzelletta.... che di fatto toglie ogni significato al ricorso dello sciopero se non fatto a proprio rischio e pericolo.
Ma l'Italia è il paese della norma e dell'appendice alla norma :rolleyes:
 
scusa nè :rolleyes:
mai detto d' essere un sindacalista.........


cioè il sukko del tuo discorso è che le condizioni dei lavoratori sono peggiorate x colpa della concertazione mi par di capire :-? sei + propenso verso la scala mobile poikè i sindacati non sono capaci di farsi portatori dell' esigenze dei prestatori e attuare nell' ambito della concertazione strategie tese ad un miglioramento delle condizioni ....... :-?

si ok sono "anke " d' accordo ( oddio non tanto :P ) ma giriamo intorno sempre allo stesso concetto ed alla fase d' impasse odierna..........non aggiungiamo nulla al discorso ( ci potevamo fermare 2 interventi prima )se non un laconiko "italia paese delle leggi..." e meno male che ci siano ..se no il prestatore non avrebbe nessun baluardo a sua difesa ricordati la 300/70 !!!!!!!!!!
 

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