Berlusconi rischia "il crash del treno" dell'economia
di: WSI Pubblicato il 24 giugno 2011| Ora 14:34
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Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: le sue numerose sfide.
Roma - Si stringe sempre di più il tempo che il premier Silvio Berlusconi ha a disposizione per risollevare le sorti dell'economia italiana e soprattutto per mettere le distanze dalla crisi dei debiti sovrani che si è tradotta nei piani di salvataggio erogati finora a favore della Grecia, del Portogallo e dell'Irlanda. E' quanto scrive Bloomberg in un articolo dal titolo più che eloquente. "Berlusconi risks 'Train Crash' as Growth Falters", ovvero "Berlusconi rischia 'il crash del treno', mentre l'economia perde colpi"
L'ultimo allarme sulla situazione dei conti pubblici in Italia è stato lanciato lo scorso 17 giugno da Moody's, che ha dichiarato senza mezzi toni che potrebbe tagliare il rating sul debito italiano - al momento ad Aa2-, a causa "degli impedimenti strutturali di lungo termine che pesano sulla crescita (dell'economia)".
Bloomberg va avanti sottolineando che, con un debito che ammonta a quasi 1,6 trilioni di euro e con i rendimenti dei titoli di stato a dieci anni che si attestano al 4,91%, ogni incremento di punto percentuale dei rendimenti stessi equivale a un aumento di 16 miliardi di euro dei costi di finanziamento italiani su base annua.
"L'Italia è un treno che si sta muovendo lentamente verso il crash - ha detto in una intervista rilasciata a Bloomberg Stuart Thomson, gestore di fondi presso Ignis Asset Management - Manca la percezione immediata della crisi che sta assalendo le altre economie. La triste verità è che l'Italia ha bisogno di una crescita reale che sia forte e sostenibile, per sfuggire al peso degli spread sui periferici".
L'economia italiana ha perso l'1,3% nel 2008 e il 5,2% nel 2009, anno in cui il prodotto interno lordo è sceso in ogni trimestre. La crescita nel primo trimestre di quest'anno è stata di appena lo 0,1%, dopo il +1,3% del 2010. Anche se l'Italia è stata aiutata dai bassi tassi di interesse in Europa, Moody's ha affermato che è probabile che i costi di finanziamento dei suoi debiti siano destinati a salire. Il basso tasso di produttività così come "le rigidità presenti sui mercati del laboro e della produzione" sono secondo l'agenzia di rating i principali ostacoli alla crescita.
Al momento, precisa Bloomberg, i rendimenti extra che gli investitori domandano per tenere in portafoglio i titoli di debito italiani a scadenza decennale rispetto ai Bund tedeschi a scadenza simile sono pari a 203 punti base, in deciso rialzo rispetto ai 75 punti base della fine del 2009. I titoli a due anni rendono inoltre il 3,17%, più del doppio rispetto all'1,54% di 18 mesi fa.