Io non ho nulla di intimo davvero inconfessabile...
Peccato ...
Io invece non ho nulla di intimo davvero confessabile
Vorrei capire se quello che hai scritto, sgombrare la mente dei "pre-giudizi" si riferisce ad aperture di credito nei confronti di "artisti emergenti", all'affrontare movimenti/generi diversi non praticati per gusto o affinità, ad opere/evoluzione di stili/periodi nella produzione di uno stesso artista o ad altro.
Qui la mia risposta sarebbe multipla.
Con un emergente, o anche una persona che conosco, mi pongo ai due estremi, come si può guardare un filo d'erba: in positivo, da sotto, apprezzando ciò che è "cresciuto"; in negativo, o meglio, criticamente, confrontandolo con i massimi esempi, cioè guardandolo dall'alto dell'alberello con cui lo confronto. Somiglia alla tecnica del bastone e della carota, che ogni insegnante dovrebbe attivare con gli alunni: bastone quando pensano di essere "arrivati", carota quando si scoraggiano.
Sull'affrontare generi non affini, qualcosa di simile: accettare che non interessano più di tanto, però, in compenso, provare a capirne i valori intrinseci. Solo che ci vuole molto tempo (a 25 anni il Liberty mi dava persino fastidio), e non sempre le cose vanno in porto (posso capire che qualcuno forse è meglio di qualcun altro, ma tra cinetici, op ecc. mi rimane un sovrano disinteresse). In pratica, aprendoci possiamo incocciare in qualcosa di nuovo che è destinato ad interessarci sempre più. Oppure, con il tempo certe espressioni artistiche mutano di valore e significato ai nostri occhi.
All'interno del percorso di uno stesso artista, invece, credo sia più facile "organizzarsi". Capisco che il Music dei deportati sia una sua espressione profonda, ma ritengo più validi i cavallini e e terre dalmate, e da sempre questo è il mio parere. Ammiro tutto il percorso di Kandinski, ma l'ultimo suo periodo "figurativo" mi tocca maggiormente rispetto alla media degli astratti geometrici posteriori.
L'allenamento a deporre i pregiudizi viene esemplificato spesso con la storia dell'asino che vola. Se mi dici che l'hai visto, è mio dovere non scartare subito
sic et simpliciter la pur improbabile affermazione, tante sono le facce possibili della realtà. Basta aspettare ...
Tra l'altro, ho vissuto in prima persona che significhi essere oggetto di pregiudizi: parlando in un gruppo di specialisti durante un corso di aggiornamento, raccontai la storia (realissima!) della chiesetta di Santa Maria di Sala, che causa la costruzione di una strada che passava proprio là, fu spostata di una cinquantina di metri con l'antica tecnica del farla lentamente scivolare su sostegni coperti di cotiche suine. Apriti cielo, non solo non mi credette, ma continuò a sbeffeggiarmi con gli altri partecipanti per tutta la durata del corso, come fossi un contaballe dalla faccia più tosta che mai. Mi fece anzi i complimenti per aver inventato una storia così incredibile.
Poi, naturalmente, se uno mi racconta che un marziano gli ha pagato due milioni di euro per un tovagliolino non è che ci credo ad occhi chiusi: ma è giusto lasciare una porta aperta, perché, ripeto, la realtà ha mille facce. Improbabile non significa impossibile. Solo che di questo abbattimento dei pregiudizi pretendono di godere anche pseudo artistucoli dall'ego gonfiato che guai a te se non apprezzi le loro opere, sei uno chiuso, pieno di pregiudizi, ignorante ecc. sono cose nuove e devi accettarle per poterle capire. A quel punto, mi ritraggo e li lascio al loro blaterare.
Nel concreto, si veda il caso di Samorì. Il ragazzo ha capacità di lavoro classiche, ottimo artigiano, direi. Solo che, volendo fare l'artista (e guadagnare
) queste capacità oggi non bastano. Allora, con grande modestia inventiva, si mette a violare ciò che ha appena fatto buttandola sul macabro, o sullo scontro di tecniche, con risultati grandguignoleschi che forse strappano l'ooooh agli impreparati, ma certo annichiliscono l'apparato delle gonadi a chi legga il suo lavoro senza pregiudizi, certo, ma anche senza volersi far infinocchiare da quattro effetti da baraccone..
Non metto immagini perché la congrega del suddetto, la quale risulta assai feroce, potrebbe magari richiedere diritti o altro (denaro, dichiarazioni di sottomissione ...) per colpire i nemici del loro "gggenio" - con i suoi Dylan Dog a olio e bitume