Arte Partecipata/Arte Plurale

Ecco una carrellata di immagini della modalità d'arte partecipata più utilizzata.
Anche in questo caso ci sono tantissimi esempi.
E' possibile trovarli soprattutto in Pinterest.

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fonte: The Post-It Show — Giant Robot Media - 2017

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fonte:day 1: warm up. Give each student index cards and for the first 5 minutes, the can draw, write, paint, collage… | Elementary art, School art projects, Art classroom

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In ogni caso trovo abbastanza deboli queste proposte d'arte Partecipata perchè debole è la relazione fra le varie tessere che non si intrecciano,
non costituiscono un tessuto "sociale" che dovrebbe essere lo scopo della partecipazione.
Appaiono spesso semplicemente accostate l'una all'altra e danno più l'idea di una collettiva di piccolo formato che di un evento che dovrebbe dar luogo ad un'unica opera corale.

Sono invece affascinato dalla foto sottostante relativa al progetto di Emilia e Ilya Kabakov chiamato "Ship of tolerance"
un veliero che solca i mari con lo scopo di educare e collegare i giovani del mondo attraverso l'arte.
Una vela multicolore che è un mosaico con tante tessere dipinte da ragazzi uniti nello stesso intento di pace e tolleranza.

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Facendo ricerche in internet ho scoperto un mare di esperienze di Arte Partecipata, in ogni parte del mondo e soprattutto in Italia.

Ormai non c'è evento pubblico nel quale non si parli di partecipazione.

Ed il filo per la sua struttura, i suoi significati, la sua poesia... viene largamente usato nell'Arte Partecipata.

Sotto alcune immagini e collegamenti ai siti dove poter approfondire.

Antonella De Nisco la ricordo anche per aver partecipato ad uno dei miei primi eventi FiloArx a Mantova nel 1994.
Trovo il suo lavoro di artista/educatrice molto interessante e qundi le faccio un doveroso omaggio.
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24 settembre 1993 nasceva FiloArX.

30 anni di esperienze, incontri, scambi, collaborazioni, amicizie, solidarietà... nel segno di un'arte condivisa, partecipata, "con opere capaci di mettere assieme la textile art con la relazione umana, la marginalità con lo spirito di comunità, il rigore geometrico e analitico con il colore e le emozioni dei fruitori chiamati ad essere co-autori delle opere stesse" (Roberto Mastroianni)

FiloArX nacque in seguito al mio incontro con Gianfranco Billotti nella sua galleria Arx in piazza Savoia 4 - Torino.
Lui mi chiese un progetto per animare l'inaugurazione della nuova sede della galleria. Gli proposi FiloArX che avevo in testa da tempo perchè avevo desiderio di riciclare i fili di juta che toglievo dalle tele: così tutto iniziò con una performance fatta di fili, colori, creatività, capace di coinvolgere quasi 1000 persone invitate all'inaugurazione del nuovo spazio della galleria.
Fu subito un grande successo che non si è più fermato ma anzi si è esteso e modificato nel tempo adattandosi ai contesti più disparati in cui si è trovato ad agire dalle istituzioni museali, alle Fiere d'arte, alle gallerie, ai contesti educativi, alle scuole, ai quartieri, alle feste, ai matrimoni, ai mercati...
Nel corso degli anni FiloArX ha dimostrato di come l'arte possa uscire dall'ambito chiuso e ristretto degli spazi deputati ed anche dalla cerchia angusta degli addetti ai lavori per espandersi ovunque e fra ogni genere di persone proponendosi come un forte strumento di azione sociale capace di portare le persone a riflessioni profonde e a cambiamenti significativi.
Con il senno del poi, adesso che l'arte partecipata si è imposta come uno dei movimenti più significativi degli ultimi decenni si può ben dire che FiloArX ha svolto un ruolo pionieristico e visionario unico nel panorama artistico internazionale.
Informo che le celebrazioni del trentennale organizzate da Gianfranco Billotti e Tea Taramino si svolgeranno dal 10 al 24 ottobre prossimi presso
Ingenio Arte contemporanea a Torino.

Seguono immagini del 1993/94 e recenti del 2022/23
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Cartolina 1993 fronte e retro


1c-1993 Billotti, Torriero, Caposciutti.png24 settembre 1993 a sin. Gianfranco Billotti al centro Carla Torriero (attrice) a dx io

7d 2005.jpg opera FiloArX a Pinerolo 2005 cm.180x180 - 1009 partecipanti

7a 2022.jpgOpera 2023 a Firenze e Arezzo cm. 100x100 . 300 partecipanti

3a-banch.jpg mani che creano! 5y.jpg particolari. 2023
 

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Ecco l'evento che celebra 30 anni di FiloArX a Torino. Saranno esposte opere storiche e recentissime, manifesti, cartoline, pubblicazioni.
Ci sarà anche la possibilità di partecipare alla realizzazione di un'opera
Siete tutti invitati.
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Impressionante come l'Arte Partecipata si espanda e come spesso non sia che una copia di qualcosa già fatto prima in Italia.

 
La mia opinione è che non si può parlare di arte partecipata se nell'opera finale non c'è né traccia né menzione di ogni singolo partecipante.

Si torna così alle sacrosante perplessità di @baleng
Il pubblico che "si affianca agli artisti" mi ha sempre puzzato di manipolazioncella. Non sono bambini. Certo si può risvegliare la loro carica perduta, e va bene, ma fare immaginare di 'creare' a livelli artistici subito appare un diversivo psicologico


Molto bella la descrizione dell'opera che è molto simile a quella che faccio quando parlo di FiloArX.
 
Q
La mia opinione è che non si può parlare di arte partecipata se nell'opera finale non c'è né traccia né menzione di ogni singolo partecipante.

Si torna così alle sacrosante perplessità di @baleng



Molto bella la descrizione dell'opera che è molto simile a quella che faccio quando parlo di FiloArX.
Sempre sulle sacrosante perplessità di @baleng

Claudia Migliore, curatrice di arte contemporanea e fotografia, dal minuto 17 al minuto 20 circa di questo video esprime il suo punto di vista sull'Arte Partecipata che mi trova d'accordo. L'ho detto più volte e lo ribadisco: "Si può parlare di arte partecipata solo quando ogni partecipante svolge un ruolo creativo (seppur minimo) nella realizzazione dell'opera".
 
Faccio FiloArX da oltre 30 anni ed anche se ogni volta per l'impegno che richiede, penso sia l'ultima poi ci casco di nuovo e via ad un nuovo progetto.
FiloArX è molto, molto semplice. Ogni persona dipinge un filo e lo firma. Tutti i fili vengono poi tessuti insieme dando luogo all'opera.
Questa cosa così semplice è fonte di grande divertimento per me ma anche per tutti i partecipanti, sia grandi che piccini.
Da diversi giorni sto facendo FiloArX a Bordighera durante una mostra collettiva che si chiama Agorà fatta di opere esposte all'aperto nelle piazze e i carruggi del centro storico.
Ho una postazione in una piazzetta fatta di banchetti con i colori predisposti per tendere i fili da dipingere, lo scheletro di un ombrello per stenderli ad asciugare e un tavolino dove la gente si appoggia per scrivere e dove io compilo i diplomi che rilascio ai partecipanti.
La gente si avvicina, si incuriosisce e chiede di dipingere.
Domenica scorsa verso le 22 stavo per concludere la serata quando vedo spuntare dal buio un bambino molto piccolo, di poco più di un anno tenuto per mano dal papà.
Alla vista dei colori il bambino inizia a fare salti di gioia, ma il papà dice no, no e gli parla in olandese probabilmente spiegandogli che non si fa.
Il bambino noncurante del divieto del papà continua a saltare.
Al che io mi avvicino e gli chiedo: "Vuoi dipingere?"
Lui risponde: "Sì"
Io dico: "Ok"
Al che il bambino molla la mano del papà e si butta per terra rotolando di gioia.
A quel punto il papà si arrende.
Eccoli qua che dipingono insieme.
Da grande Nicolas farà l'artista. Teniamolo d'occhio... sarà il Van Gogh del XXI secolo.
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