Da Cobraf che ha tratto lo spunto da un articolo del Financial Times:
Seoul offers exporters $10bn of help - FT.com
Il Sistema del Credito in Asia di Moderatore - 01/05/13
Oggi il governo della Korea annuncia 10 miliardi di dollari aiuti per le imprese che esportano sotto forma di CREDITO DIRETTO DELLO STATO ALLE PICCOLE IMPRESE ("...May 1, 2013 "Seoul offers exporters $10bn of help")
Il modello da seguire per noi sarebbe la Korea, un paese che nel 1948 era poverissimo, come la Cina sotto Mao, che era stato anche sotto occupazione straniera (giapponese) e oggi ci ha raggiunto e forse superato come reddito e ha disoccupazione al 4% e ha la stessa dimensione e popolazione dell'Italia (con meno risorse naturali).
Da noi ci si fa interroga o si fa finta di interrogarsi sui motivi per cui il famoso credito alle piccole imprese non arriva a sufficienza, ci si chiede se sia perchè le banche non hanno abbastanza riserve, abbastanza capitale, abbastanza depositi, se le banche necessitano ancora di qualche cosa, dopo che la BCE ha emesso moneta per 4.000 miliardi per aiutarle affinchè alla fine finalmente prestino alle imprese altri 10 miliardi...Cioè da noi si fa finta che il problema sia aiutare le banche perchè aiutino le imprese.
E' tutta una balla, basta che rifletti sul fatto che gli asset totali a bilancio delle banche italiane sono 3.900 miliardi di euro, contro un PIL di 1.600 miliardi e un credito alle piccole imprese di forse 3-400 miliardi. Le banche italiane hanno appena comprato 380 miliardi di titoli di stato invece di dare soldi alle imprese. Per far arrivare moneta alle piccole imprese basterebbe che Enrico Letta dicesse alla Cassa Depositi e Prestiti (che ha come sua base il risparmio postale ed è statale di fatto) di prestare al 2% ad esempio 20 miliardi alle piccole imprese. Non violerebbe nessun trattato, non gli potrebbero obiettare niente con il Fiscal Compact...
Sarebbe un applicazione del sistema che hanno usato in Asia, Giappone, Korea, Singapore, Taiwan... per colmare in tre generazioni un divario economico che sembrava inarrivabile
In Korea (e nel resto dell'Asia) non fanno finta che siano le banche private quotate con i loro CEO che devono ricevere 20 milioni di bonus debbano essere così piene di riserve, di capitale "secondo Basilera", di depositi ecc.... che poi possano, forse, finalmente prestare soldi anche a chi lavora. In Asia fanno prima: lo stato tramite enti statali appositi presta lui alle piccole imprese o alle imprese esportatrici a tassi di interesse sussidiati. Niente "mercato finanziario", niente top managers stile Profumo o Passera che nella loro infinita saggezza dopo aver creato credito per mutui, prestiti al consumo, speculato in derivati e comprato bonds finalmente alla fine forse prestano anche a qualche azienda che esporta.
Questa che fanno in Korea è la vera creazione di moneta, non è il "QE" per le banche, non è un aumento di deficit pubblico compensato da emissioni di titoli di stato a tassi superiori all'inflazione (che in parte riassorbe la moneta creata). Questo è creare moneta per le imprese che esportano ed è il segreto del loro modello economico
Vedi qui un bellissimo riassunto di "Princes of the Yen" di Richard Werner, un libro che in Giappone ha venduto 150mila copie e in italiano non è stato ovviamente tradotto che spiega come funziona il sistema del credito giapponese