Riprendo la spiegazione del primo post sull'utilizzo della statistica dei volumi applicata al trading, per cercare di mostrare in concreto come è possibile utilizzare questa metodologia conoscendo con precisione i livelli di ingresso, di stop e di target per un trading intraday. Avendo già lasciato al primo articolo la spiegazione purtroppo un pò lunghina sul funzionamento delle leggi statistiche e sulla creazione di questa media dinamica dei prezzi pesata per i volumi, proseguo con il mostrare esempi concreti utilizzati oggi giovedì 28 maggio sul future Eurostoxx50. E' importante per non dire fondamentale fare un netto distinguo su ciò che è il PVP o Peak of Volume at Price che molti erroneamente chiamano POC (point of Control) per derivazione dal market profile, dalla media dei volumi o VWAP [vedi immagine allegata- figura 7 PVP + days]. Innanzitutto diciamo subito che il MARKET PROFILE è una metodologia di analisi sviluppata e per primo definita dal CBOT e sostanzialmente basata sulla persistenza di quante volte un determinato livello di prezzo viene battuto, a prescindere da quanti volumi siano scambiati su quel livello di prezzo. Pertanto il Market Profile analizza esclusivamente i prezzi e le volte che questi vengono battuti, definendo il picco di maggior persistenza di questi prezzi come Punto di Controllo o POC (point of Control). Nell'analisi dei volumi, invece il concetto è simile, ma sostanzialmente differente nel senso che il Volume Profile evidenzia i singoli volumi battuti per ciascun livello di prezzo e quindi risulta decisamente diverso se ad un dato prezzo sono passati in un singolo trade 1000 contratti future piuttosto che 10 contratti oppure 10.000 azioni piuttosto che 1 singola azione. Nel Volume Profile, ciò che ci interessa conoscere è quanti soldi sono stati scambiati su quel livello di prezzo e non se quel prezzo sia stato battuto o meno, quindi definire il picco di maggior persistenza di volumi, nel Volume Profile come POC o punto di Controllo alla stregua del Market Profile, è concettualmente sbagliato in quanto essendo basato sui volumi, quello non sarà il punto di controllo, ma il Picco di Volume o PVP (che in statistica rappresenta la moda). Invece il punto di controllo nell'analisi dei volumi, è da considerare il livello in cui i volumi sono in equilibrio, il livello in cui i compratori si equivalgono con i venditori e quindi come già sappiamo, il livello determinato dal VWAP.
Detto questo, i livelli di maggior persistenza di volume o PVP vanno utilizzati non come punti di controllo, ma come indicatori di trend rispetto alla media, e ancora meglio come livelli di resistenza e/o supporto su cui piazzare profit o stop protettivi. Inoltre i livelli in cui il mercato ha determinato il suo equilibrio nei giorni scorsi, sono molto importanti in quanto rappresentano dei supporti e/o delle resistenze fondamentali che mantengono validità anche nei giorni seguenti molto più dei PVP passati.
Veniamo quindi al trading di oggi sul future Eurostoxx50 (consiglio di salvare e aprire i grafici su applicazione separata da pagina web per meglio leggere la cronistoria della giornata e ben comprendere la lettura degli indicatori statistici). Il mercato apre in Lap Up rispetto al close di ieri sera, dopo aver assistito ad una decisa discesa nel tardo pomeriggio di ieri. Dopo circa una mezzora di contrattazione in cui ho lasciato che si formasse un significativo VWAP e quindi che ci fossero sufficienti volumi atti a fornire una segnale di concreta valenza e strutturato, ed in cui il mercato ha chiuso il Lap Up iniziale, ho iniziato ad osservare delle prima zone Border Line. Definisco una zona "Border Line" una zona in cui il mercato si muove al limite della seconda o addirittura terza deviazione standard dal VWAP ovvero dalla zona di equilibrio dei volumi in cui compratori e venditori si equivalgono. Infatti poco dopo le 8:30 il VWAP è in zona 2446 mentre il PVP vale in quel momento 2440 (puntini bianchi). Questo significa che pur avendo fatto un picco di volume in area 2440, la zona di equilibrio risulta più in alto di 6 punti e quindi il mercato è sbilanciato al ribasso con una zona di attrazione sopra il livello di picco dei volumi. Oltretutto, stava tradando in prossimità (non a caso !!!) della seconda deviazione standard (linea azzurra), ovvero in prossimità del limite che mi dice che almeno il 92% dei volumi è situato sopra quel livello e solo un possibile residuo dell' 8% dei volumi trattati fino a quel momento può essere sotto tale livello. Questo già mi pone in una situazione di allerta e di possibile segnale LONG. Mi trovo dunque con una zona di equilibrio che attrae e che è posta sopra la zona di picco dei volumi rendendo il mercato sbilanciato al ribasso. Ho inoltre i prezzi che camminano su una zona Border Line e quindi mi butto nel mercato al rialzo da 2440 con target "almeno" il VWAP di quel momento (2446). Stop sotto il minimo (2337). Tre punti di stop con almeno 6 di profit potenziale (Risk:reward 1:2). Chiudo il long in Profit (+6 punti). Poco dopo, Ore 9:00. Mercato che presenta VWAP (linea marcata magenta) allineato con PVP (puntini bianchi), quindi Picco di volume allineato con media dei volumi scambiati. Perfetta condizione di equilibrio, ma prezzi cercano la fuga al rialzo e quando arrivano, pochi minuti dopo, sulla seconda deviazione standard (92% dei volumi sotto), entro short in quanto si concretizza una seconda operazione Border Line di mean revrting (ritorno alla media). Target la zona di equlibrio, ovvero il VWAP. Quindi shorto a 2456 con target 2446, STOP sopra la terza deviazione standard a 2460. (risk:reward 4:10). Mercato raggiunge il mio target e chiudo lo short (+10). Così valuto caso per caso tutte le operazioni del giorno, osservando attentamente l'evoluzione del VWAP rispetto al PVP e alle singole deviazioni standard, cercando situazioni Border Line [vedi figura 5]. Ad un certo punto, dopo le 15:15 vedo che il mercato esplode al rialzo pur partendo da una situazione di equilibrio in cui il PVP (2450) era allineato con il VWAP (2451). Evidentemente è uscita qualche news che ha mosso il mercato in modo violento, e infatti si viene a sapere che Il governo USA nazionalizza General Motors. Mercato parte al rialzo all'impazzata, ma "caso strano" si ferma ad un livello ben preciso, ovvero a 2472 che era il valore del VWAP della chiusura di ieri, e quindi i livello di equilibrio dei volumi della giornata di ieri. Inoltre pur provando a sforare al rialzo (max segnato 2475), i prezzi vengono contenuti dalla terza deviazione standard (ovvero il 99,7% dei volumi sono sotto quel livello) e sopra di noi oltre al VWAP di ieri abbiamo una cospicua zona di volumi (PVP di ieri) che ci protegge e frena la salita. Pertanto si delinea di nuovo una situazione BORDER LINE. Mi ributto nel mercato SHORT da 2472 con target il VWAP a 2452 e stop a 2480 sopra la zona di volumi di ieri e sopra PVP di ieri (2476). Mercato crolla e naviga diretto verso il mio target. Sul raggiungimento della prima deviazione standard (2446), metto stop in pari e lascio correre. Mercato scende deciso e con buona violenza e sul livello target anzichè chiudere lo short metto stop profit su prima deviazione standard (2446 con quindi +6 punti di sicuro profit) e lascio correre sperando in un regalo del mercato. Infatti dopo pochissimi minuti, vista la violenza della discesa, il mercato accelera e quindi metto target sulla seconda deviazione standard sotto il VWAP a 2436, spostando al ribasso lo stop profit sul VWAP una volta raggiunta la prima deviazione standard sotto VWAP. Il mercato mi fa gran regalo e a 2436 esco definitivamente dallo short (+36 punti... WOW !!!). Poco dopo, alle 16:28 il mercato cerca un allungo negativo, ma anche questa volta, come per la violenta salita di prima, viene fermato dal VWAP di 2 giorni fa a 2427 (un caso anche questa volta ??!!). Mercato di nuovo in situazione BORDER LINE. VWAP sopra PVP, mi indica equilibrio in zona decisamente sopra quella attuale. Prezzi sotto la seconda deviazione standard negativa (2430). VWAP di 2 giorni fa come supporto. Entro di nuovo LONG sulla seconda deviazione standard a 2430 con stop subito sotto 2426 e target iniziale la prima deviazione standard (2439) e poi in caso il VWAP (2450). Mercato risale con decisione in quanto era eccessivamente sbilanciato al ribasso. Sulla prima deviazione standard a 2439 metto stop in pari e quindi male che vada esco senza perdita. Mercato allunga e raggiunge il mio target sul VWAP a 2450 in pieno equilibrio e con altri +20 punti in cassetto. Chiudo operatività in quanto VWAP e PVP perfettamente allineati e sovrapposti, quindi possibili movimenti random e con la giornata chiusa con un discreto "bottino". Tutto questo, per dimostrare che il mercato è mosso da chi ha un potere finanziario ben maggiore di quello dei piccoli trader, ma che in ogni caso è costretto a passare per il mercato stesso. Quindi una corretta lettura dei volumi, seguendo un metodo basato su leggi statistiche ben precise, fornisce al trader uno strumento di lettura che consente di minimizzare il rischio (che rimane inevitabile !!) e di cavalcare il mercato con efficienza.
Mi scuso con chi trova questo post/ argomento eccessivamente lungo e prolisso, ma non è facile spiegare a chi fosse interessato,un concetto abbastanza complesso che ha trovato forma concreta di utilizzo e che personalmente trovo al quanto profittevole, con 3 semplici righe.
Un suggerimento.......osservate il modo in cui le deviazioni standard contengono nella maggior parte delle volte i prezzi del mercato.
AHHHHHH.............dimenticavo.............questa metodologia è applicabile a qualsiasi strumento finanziario che presenti una discreta quantità di volumi giornalieri scambiati, ed è disponibile non con chissà quali software di calcolo particolari e costosi, ma con la maggior parte dei software disponibili sul mercato che presentino un codice di programmazione. Personalmente uso Tradestation e Multicharts in quanto conosco il codice di questi software, ma sono sicuro che possa essere programmato anche in Visual Trader e/o altri.
Un saluto
CrazyNasdaq