Elementi di analisi tecnica Trading - Volumi e Statistica

Finalmente il Blog è terminato (ecco il link alla pagina principale)

Tick Data Processing

vi invito a visionare anche la sezione "T.D.P. indicatori" e la sezione "T.D.P. analisi" che trovate a dx della pagina principale oppure direttamente a questi link

Tick Data Processing Indicatori

Tick Data Processing Analisi Operativa

Saluti
CrazyNasdaq


complimeti ...appena vivsitato il blog(domani lo leggerò + approfonditamente):up:

e complimenti x il contenuto..:up:
ho letto il tuo c.v.(siamo nati lo stesso giorno:))

la mia operatività si avvicina di molto alla tua tecnica
e faccio uso maniacale del volume in tutte le sue sfaccettature
sarei curioso su come costruire il pentagramma( in realtà uso qualcosa di simile ..ma sarei curioso di capire come costruisci le deviazioni standard)

che mercati tradi?
che piattaforma usi?

saluti
Felix

continua così:up:
 
complimeti ...appena vivsitato il blog(domani lo leggerò + approfonditamente):up:

e complimenti x il contenuto..:up:
ho letto il tuo c.v.(siamo nati lo stesso giorno:))

la mia operatività si avvicina di molto alla tua tecnica
e faccio uso maniacale del volume in tutte le sue sfaccettature
sarei curioso su come costruire il pentagramma( in realtà uso qualcosa di simile ..ma sarei curioso di capire come costruisci le deviazioni standard)

che mercati tradi?
che piattaforma usi?

saluti
Felix

continua così:up:

Grazie x i complimenti.
Dal blog capirai bene cosa trado e che piattaforma utilizzo.
Cmq futures EUREX e CME con Multicharts come piattaforma informativa.

Saluti
 
distribuzione volumi attorno alla media in caso di distribuzione asimmetrica

Riprendo la spiegazione del primo post sull'utilizzo della statistica dei volumi applicata al trading, per cercare di mostrare in concreto come è possibile utilizzare questa metodologia conoscendo con precisione i livelli di ingresso, di stop e di target per un trading intraday. Avendo già lasciato al primo articolo la spiegazione purtroppo un pò lunghina sul funzionamento delle leggi statistiche e sulla creazione di questa media dinamica dei prezzi pesata per i volumi, proseguo con il mostrare esempi concreti utilizzati oggi giovedì 28 maggio sul future Eurostoxx50. E' importante per non dire fondamentale fare un netto distinguo su ciò che è il PVP o Peak of Volume at Price che molti erroneamente chiamano POC (point of Control) per derivazione dal market profile, dalla media dei volumi o VWAP [vedi immagine allegata- figura 7 PVP + days]. Innanzitutto diciamo subito che il MARKET PROFILE è una metodologia di analisi sviluppata e per primo definita dal CBOT e sostanzialmente basata sulla persistenza di quante volte un determinato livello di prezzo viene battuto, a prescindere da quanti volumi siano scambiati su quel livello di prezzo. Pertanto il Market Profile analizza esclusivamente i prezzi e le volte che questi vengono battuti, definendo il picco di maggior persistenza di questi prezzi come Punto di Controllo o POC (point of Control). Nell'analisi dei volumi, invece il concetto è simile, ma sostanzialmente differente nel senso che il Volume Profile evidenzia i singoli volumi battuti per ciascun livello di prezzo e quindi risulta decisamente diverso se ad un dato prezzo sono passati in un singolo trade 1000 contratti future piuttosto che 10 contratti oppure 10.000 azioni piuttosto che 1 singola azione. Nel Volume Profile, ciò che ci interessa conoscere è quanti soldi sono stati scambiati su quel livello di prezzo e non se quel prezzo sia stato battuto o meno, quindi definire il picco di maggior persistenza di volumi, nel Volume Profile come POC o punto di Controllo alla stregua del Market Profile, è concettualmente sbagliato in quanto essendo basato sui volumi, quello non sarà il punto di controllo, ma il Picco di Volume o PVP (che in statistica rappresenta la moda). Invece il punto di controllo nell'analisi dei volumi, è da considerare il livello in cui i volumi sono in equilibrio, il livello in cui i compratori si equivalgono con i venditori e quindi come già sappiamo, il livello determinato dal VWAP.
Detto questo, i livelli di maggior persistenza di volume o PVP vanno utilizzati non come punti di controllo, ma come indicatori di trend rispetto alla media, e ancora meglio come livelli di resistenza e/o supporto su cui piazzare profit o stop protettivi. Inoltre i livelli in cui il mercato ha determinato il suo equilibrio nei giorni scorsi, sono molto importanti in quanto rappresentano dei supporti e/o delle resistenze fondamentali che mantengono validità anche nei giorni seguenti molto più dei PVP passati.
Veniamo quindi al trading di oggi sul future Eurostoxx50 (consiglio di salvare e aprire i grafici su applicazione separata da pagina web per meglio leggere la cronistoria della giornata e ben comprendere la lettura degli indicatori statistici). Il mercato apre in Lap Up rispetto al close di ieri sera, dopo aver assistito ad una decisa discesa nel tardo pomeriggio di ieri. Dopo circa una mezzora di contrattazione in cui ho lasciato che si formasse un significativo VWAP e quindi che ci fossero sufficienti volumi atti a fornire una segnale di concreta valenza e strutturato, ed in cui il mercato ha chiuso il Lap Up iniziale, ho iniziato ad osservare delle prima zone Border Line. Definisco una zona "Border Line" una zona in cui il mercato si muove al limite della seconda o addirittura terza deviazione standard dal VWAP ovvero dalla zona di equilibrio dei volumi in cui compratori e venditori si equivalgono. Infatti poco dopo le 8:30 il VWAP è in zona 2446 mentre il PVP vale in quel momento 2440 (puntini bianchi). Questo significa che pur avendo fatto un picco di volume in area 2440, la zona di equilibrio risulta più in alto di 6 punti e quindi il mercato è sbilanciato al ribasso con una zona di attrazione sopra il livello di picco dei volumi. Oltretutto, stava tradando in prossimità (non a caso !!!) della seconda deviazione standard (linea azzurra), ovvero in prossimità del limite che mi dice che almeno il 92% dei volumi è situato sopra quel livello e solo un possibile residuo dell' 8% dei volumi trattati fino a quel momento può essere sotto tale livello. Questo già mi pone in una situazione di allerta e di possibile segnale LONG. Mi trovo dunque con una zona di equilibrio che attrae e che è posta sopra la zona di picco dei volumi rendendo il mercato sbilanciato al ribasso. Ho inoltre i prezzi che camminano su una zona Border Line e quindi mi butto nel mercato al rialzo da 2440 con target "almeno" il VWAP di quel momento (2446). Stop sotto il minimo (2337). Tre punti di stop con almeno 6 di profit potenziale (Risk:reward 1:2). Chiudo il long in Profit (+6 punti). Poco dopo, Ore 9:00. Mercato che presenta VWAP (linea marcata magenta) allineato con PVP (puntini bianchi), quindi Picco di volume allineato con media dei volumi scambiati. Perfetta condizione di equilibrio, ma prezzi cercano la fuga al rialzo e quando arrivano, pochi minuti dopo, sulla seconda deviazione standard (92% dei volumi sotto), entro short in quanto si concretizza una seconda operazione Border Line di mean revrting (ritorno alla media). Target la zona di equlibrio, ovvero il VWAP. Quindi shorto a 2456 con target 2446, STOP sopra la terza deviazione standard a 2460. (risk:reward 4:10). Mercato raggiunge il mio target e chiudo lo short (+10). Così valuto caso per caso tutte le operazioni del giorno, osservando attentamente l'evoluzione del VWAP rispetto al PVP e alle singole deviazioni standard, cercando situazioni Border Line [vedi figura 5]. Ad un certo punto, dopo le 15:15 vedo che il mercato esplode al rialzo pur partendo da una situazione di equilibrio in cui il PVP (2450) era allineato con il VWAP (2451). Evidentemente è uscita qualche news che ha mosso il mercato in modo violento, e infatti si viene a sapere che Il governo USA nazionalizza General Motors. Mercato parte al rialzo all'impazzata, ma "caso strano" si ferma ad un livello ben preciso, ovvero a 2472 che era il valore del VWAP della chiusura di ieri, e quindi i livello di equilibrio dei volumi della giornata di ieri. Inoltre pur provando a sforare al rialzo (max segnato 2475), i prezzi vengono contenuti dalla terza deviazione standard (ovvero il 99,7% dei volumi sono sotto quel livello) e sopra di noi oltre al VWAP di ieri abbiamo una cospicua zona di volumi (PVP di ieri) che ci protegge e frena la salita. Pertanto si delinea di nuovo una situazione BORDER LINE. Mi ributto nel mercato SHORT da 2472 con target il VWAP a 2452 e stop a 2480 sopra la zona di volumi di ieri e sopra PVP di ieri (2476). Mercato crolla e naviga diretto verso il mio target. Sul raggiungimento della prima deviazione standard (2446), metto stop in pari e lascio correre. Mercato scende deciso e con buona violenza e sul livello target anzichè chiudere lo short metto stop profit su prima deviazione standard (2446 con quindi +6 punti di sicuro profit) e lascio correre sperando in un regalo del mercato. Infatti dopo pochissimi minuti, vista la violenza della discesa, il mercato accelera e quindi metto target sulla seconda deviazione standard sotto il VWAP a 2436, spostando al ribasso lo stop profit sul VWAP una volta raggiunta la prima deviazione standard sotto VWAP. Il mercato mi fa gran regalo e a 2436 esco definitivamente dallo short (+36 punti... WOW !!!). Poco dopo, alle 16:28 il mercato cerca un allungo negativo, ma anche questa volta, come per la violenta salita di prima, viene fermato dal VWAP di 2 giorni fa a 2427 (un caso anche questa volta ??!!). Mercato di nuovo in situazione BORDER LINE. VWAP sopra PVP, mi indica equilibrio in zona decisamente sopra quella attuale. Prezzi sotto la seconda deviazione standard negativa (2430). VWAP di 2 giorni fa come supporto. Entro di nuovo LONG sulla seconda deviazione standard a 2430 con stop subito sotto 2426 e target iniziale la prima deviazione standard (2439) e poi in caso il VWAP (2450). Mercato risale con decisione in quanto era eccessivamente sbilanciato al ribasso. Sulla prima deviazione standard a 2439 metto stop in pari e quindi male che vada esco senza perdita. Mercato allunga e raggiunge il mio target sul VWAP a 2450 in pieno equilibrio e con altri +20 punti in cassetto. Chiudo operatività in quanto VWAP e PVP perfettamente allineati e sovrapposti, quindi possibili movimenti random e con la giornata chiusa con un discreto "bottino". Tutto questo, per dimostrare che il mercato è mosso da chi ha un potere finanziario ben maggiore di quello dei piccoli trader, ma che in ogni caso è costretto a passare per il mercato stesso. Quindi una corretta lettura dei volumi, seguendo un metodo basato su leggi statistiche ben precise, fornisce al trader uno strumento di lettura che consente di minimizzare il rischio (che rimane inevitabile !!) e di cavalcare il mercato con efficienza.
Mi scuso con chi trova questo post/ argomento eccessivamente lungo e prolisso, ma non è facile spiegare a chi fosse interessato,un concetto abbastanza complesso che ha trovato forma concreta di utilizzo e che personalmente trovo al quanto profittevole, con 3 semplici righe.
Un suggerimento.......osservate il modo in cui le deviazioni standard contengono nella maggior parte delle volte i prezzi del mercato.
AHHHHHH.............dimenticavo.............questa metodologia è applicabile a qualsiasi strumento finanziario che presenti una discreta quantità di volumi giornalieri scambiati, ed è disponibile non con chissà quali software di calcolo particolari e costosi, ma con la maggior parte dei software disponibili sul mercato che presentino un codice di programmazione. Personalmente uso Tradestation e Multicharts in quanto conosco il codice di questi software, ma sono sicuro che possa essere programmato anche in Visual Trader e/o altri.
Un saluto
CrazyNasdaq
Infatti poco dopo le 8:30 il VWAP è in zona 2446 mentre il PVP vale in quel momento 2440 (puntini bianchi). Questo significa che pur avendo fatto un picco di volume in area 2440, la zona di equilibrio risulta più in alto di 6 punti e quindi il mercato è sbilanciato al ribasso con una zona di attrazione sopra il livello di picco dei volumi. Oltretutto, stava tradando in prossimità (non a caso !!!) della seconda deviazione standard (linea azzurra), ovvero in prossimità del limite che mi dice che almeno il 92% dei volumi è situato sopra quel livello e solo un possibile residuo dell' 8% dei volumi trattati fino a quel momento può essere sotto tale livello.
Forse sarebbe il caso di puntualizzare che la percentuale di volumi attorno alla media in caso di distribuzione asimmetrica ( PVP diverso dal VWAP) sono diverse da quelle quando la distribuzione è simmetrica.

Saluti
 
Vedo finalmente che qualcuno ha apprezzato anche solo il fatto che ci possa essere stata una costruttiva intenzione di proporre qualcosa di nuovo. Io non ho intenzione di vendere niente a nessuno, ma se ho postato su questo forum l'ho fatto esclusivamente per condividere un'idea con altri traders in piena libertà, in quanto mi è stato segnalato da amici traders che reputo competenti e di cui ho stima.
Quindi come già scritto in risposta al Sig. Bigozzi, se qualcuno avesse da muovermi delle critiche al metodo o a come poterlo utilizzare, ben vengano, ma se le critiche devono essere gratuite, non motivate in relazione all'argomento e fatte per il solo piacere di criticare senza conoscere nemmeno le basi dell'argomento di cui si discute, allora non intendo rispondere affatto.
Finita la premessa, rispondo alle 2 domande specifiche fatte:

1)x usare qst indicatore c'è bisogno del volume profile?

Il Volume profile non è necessario x costruire l'indicatore nello specifico, ovvero la media dei prezzi pesata per i volumi o VWAP (Volume Weighted AVerage Price) con le relative deviazioni standard, che io ho deciso di chiamare PENTAGRAMMA per similitudine visiva con il pentagramma musicale, dove in questo caso le note sono rappresentate dalle barre dei prezzi (questo metodo lo chiamo Metodo del Pentagramma).
La logica che risiede dietro la costruzione del VWAP è la stessa del Volume profile, ovvero una matrice di Prezzi VS. Volumi, quindi la costruzione del volume profile, è per lo più la setssa del VWAP, ovvero la sommatoria di tutti i volumi scambiati ad ogni livello di prezzo (Volume Profile) diviso per i volumi totali della sessione.

2)Puoi dare qlk dritta x costruirlo?

Come dicevo poc'anzi, bisogna costruire una matrice relativa alla sessione in cui si sommano tutti i volumi scambiati ad ogni livello di prezzo. Così si ottiene il Volume Profile che oggi però molte piattaforme inglobano già di default e lo chiamano in modi assai diversi, Tradestation ha la Matrix che è una finestra dove registra i volumi su ogni livello di prezzo, Visual Trader le chiama Linee Blu (ma vanno settate al massimo livello di dettaglio - al tick), ProRealtime non so come le chiama, ma le ha. Io addirittura le ho al lato del book verticale di negoziazione in quanto il mio broker fornisce il Volume Profile gratuitamente nel book.
Il VWAP invece non è presente di default nelle varie piattaforme e bisogna programmarlo. In sostanza la formula è data, come scritto sopra, dalla sommatoria di tutti i livelli di prezzo moltiplicati per i volumi di quel prezzo, il tutto diviso per i volumi dell'intera sessione.

IL VWAP ha qualche relazione con l'istogramma del Volume profile ??
La risposta è si e tale relazione è di grande importanza sia ai fini operativi, sia per identificare delle zone di trading.
Se riesco a trovare del tempo, nei prossimi giorni posto qualcosa che esemplifichi bene questo concetto.

Saluti
CrazyNasdaq

Alla fine abbiamo visto che non è proprio così...

e comunque non ci trovo nulla di male. Il suo lavoro è davvero meritevole di attenzione anche se lo scopo ultimo è commerciale

Complimenti davvero
 
Alla fine abbiamo visto che non è proprio così...

e comunque non ci trovo nulla di male. Il suo lavoro è davvero meritevole di attenzione anche se lo scopo ultimo è commerciale

Complimenti davvero

Lo scopo ultimo, non è affatto quello commerciale, te lo posso assicurare.
Io ho messo nel mio Blog tutti i riferimenti e parole chiave per chiunque volesse o avesse voglia di ceracre in rete in merito agli argomenti citati.
Credo anche che sia legittimo dare un valore e quindi far pagare il mio lavoro, considerando il tempo speso in ricerca, lettura ed elaborazione sviluppato in mesi, a chi non abbia voglia o tempo da dedicare per fare in propria autonomia ciò che io ho fatto in merito agli indicatori.
Già il libro è stato ed è ancora distribuito gratuitamente e solo quello mi è costato più di un mese di tempo full time dedicato a scriverlo.
Chi avesse voglia di replicare in autonomia e quindi non pagare per gli indicatori, può iniziare a ricercare in rete.........i riferimenti ci sono quasi tutti sul Blog .
Permettimi quindi di riservare qualcosa per me ed il lavoro svolto, anche perchè non mi pare di aver tempestato nessuno con proposte di acquisto degli indicatori stessi, o messaggi pubblicitari nel blog volti alla vendita. Semplicemente ci sono......... chi li vuole e non ha voglia di rifarsi tutto il lavoro che io ho fatto, ed è disposto a pagare......mi può contattare......gli altri sono liberissimi di fare o ricercare come meglio credono.
Io più di indicare la strada, darvi una mappa di ricerca ed un metodo di utilizzo (il libro), ed indicarvi cosa cercare in rete..........tutto gratuitamente......cosa devo fare !!!!
Chi poi non ha voglia di farsi il "viaggio" di ricerca e costruire gli indicatori in proprio, ma preferisce averli subito pagando, fa una scelta diversa che rimane comunque legittima, come legittima è la vendita degli indicatori.
La mia intenzione rimane quella di proporre qualcosa di "nuovo" su cui poi ciascuno possa costruire una propria riflessione e magari costruirci sopra un proprio personale metodo.
Credo che vada apprezzato il fatto che almeno qualcuno ha proposto qualcosa di nuovo (che al momento sembra anche risultare interessante a quanto mi dicono e mi scrivono) , e lo abbia fatto gratuitamente.
La rete serve a divulgare liberamente e gratuitamente l'informazione. Dipende da noi se poi su quella informazione vogliamo costruirci qualcosa che meriti, altrimenti la si scarta e si prosegue per la propria strada come prima.

Saluti
Gianluca
 
Lo scopo ultimo, non è affatto quello commerciale, te lo posso assicurare.
Io ho messo nel mio Blog tutti i riferimenti e parole chiave per chiunque volesse o avesse voglia di ceracre in rete in merito agli argomenti citati.
Credo anche che sia legittimo dare un valore e quindi far pagare il mio lavoro, considerando il tempo speso in ricerca, lettura ed elaborazione sviluppato in mesi, a chi non abbia voglia o tempo da dedicare per fare in propria autonomia ciò che io ho fatto in merito agli indicatori.
Già il libro è stato ed è ancora distribuito gratuitamente e solo quello mi è costato più di un mese di tempo full time dedicato a scriverlo.
Chi avesse voglia di replicare in autonomia e quindi non pagare per gli indicatori, può iniziare a ricercare in rete.........i riferimenti ci sono quasi tutti sul Blog .
Permettimi quindi di riservare qualcosa per me ed il lavoro svolto, anche perchè non mi pare di aver tempestato nessuno con proposte di acquisto degli indicatori stessi, o messaggi pubblicitari nel blog volti alla vendita. Semplicemente ci sono......... chi li vuole e non ha voglia di rifarsi tutto il lavoro che io ho fatto, ed è disposto a pagare......mi può contattare......gli altri sono liberissimi di fare o ricercare come meglio credono.
Io più di indicare la strada, darvi una mappa di ricerca ed un metodo di utilizzo (il libro), ed indicarvi cosa cercare in rete..........tutto gratuitamente......cosa devo fare !!!!
Chi poi non ha voglia di farsi il "viaggio" di ricerca e costruire gli indicatori in proprio, ma preferisce averli subito pagando, fa una scelta diversa che rimane comunque legittima, come legittima è la vendita degli indicatori.
La mia intenzione rimane quella di proporre qualcosa di "nuovo" su cui poi ciascuno possa costruire una propria riflessione e magari costruirci sopra un proprio personale metodo.
Credo che vada apprezzato il fatto che almeno qualcuno ha proposto qualcosa di nuovo (che al momento sembra anche risultare interessante a quanto mi dicono e mi scrivono) , e lo abbia fatto gratuitamente.
La rete serve a divulgare liberamente e gratuitamente l'informazione. Dipende da noi se poi su quella informazione vogliamo costruirci qualcosa che meriti, altrimenti la si scarta e si prosegue per la propria strada come prima.

Saluti
Gianluca

Il lavoro si definisce tale perchè va retribuito

lo strumento è davvero utile (ho letto il libro parecchie volte) e rappresenta la verità dei mercati

solo ponendoci nell'ottica degli istituzionali potremo essere in grado di preservaci quella piccola fettina di profitto

qualsiasi altro significato possa essere stato attribuito al mio intervento vuol dire che non sono stato in grado di trasmettere ciò che volevo dire e quindi me ne scuso
 
Il lavoro si definisce tale perchè va retribuito

lo strumento è davvero utile (ho letto il libro parecchie volte) e rappresenta la verità dei mercati

solo ponendoci nell'ottica degli istituzionali potremo essere in grado di preservaci quella piccola fettina di profitto

qualsiasi altro significato possa essere stato attribuito al mio intervento vuol dire che non sono stato in grado di trasmettere ciò che volevo dire e quindi me ne scuso

Casguzze......You are Welcome !!! :up: :up: :up:

Gianluca
 
Molto interessante Crazy.
Ma quando dici:

"In pratica per ciascun prezzo "pi", rileviamo il volume sviluppato su quel prezzo "vi" e lo moltiplichiamo per il suo prezzo. Poi sommiamo tutti i singoli "pi x vi" e dividiamo il tutto per l'intera sommatoria dei volumi, quindi per la somma di tutti i "vi"."

che periodo usi?

Perche' hai scritto pure:

"..dividere il tutto per il volume complessivo sviluppato nell'intera sessione."

Quindi per l'intraday consideri i volumi del giorno intero?

Ma per il grafico daily ?

Io immagino 20 barre perche' poi fai riferimento a 1 ,2 e 3 deviazioni standard che assomiglia appunto alle Bollinger.

Nei tuoi grafici postati come esempio su che periodo veniva calcolata quel prezzo pesato per il volume ?

Scusa per le domande a raffica
Grazie
Marco
 
Ultima modifica:
Molto interessante Crazy.
Ma quando dici:

"In pratica per ciascun prezzo "pi", rileviamo il volume sviluppato su quel prezzo "vi" e lo moltiplichiamo per il suo prezzo. Poi sommiamo tutti i singoli "pi x vi" e dividiamo il tutto per l'intera sommatoria dei volumi, quindi per la somma di tutti i "vi"."

che periodo usi?

Perche' hai scritto pure:

"..dividere il tutto per il volume complessivo sviluppato nell'intera sessione."

Quindi per l'intraday consideri i volumi del giorno intero?

Ma per il grafico daily ?

Io immagino 20 barre perche' poi fai riferimento a 1 ,2 e 3 deviazioni standard che assomiglia appunto alle Bollinger.

Nei tuoi grafici postati come esempio su che periodo veniva calcolata quel prezzo pesato per il volume ?

Scusa per le domande a raffica
Grazie
Marco

Sei completamente fuori rotta Marco, io non uso affatto le barre x il mio calcolo ma i volumi........le barre sono solo semplici conseguenze e non influiscono affatto sul calcolo del VWAP o delle deviazioni standard. Il calcolo del VWAP non può e non deve variare se uso barre a volume di 100 / 1000 o 10.000 lotti x barra e tanto meno deve variare se uso barre a tempo di 1 min / 3 min o 5 min ecc......
Purtroppo, e lo dico senza voler offendere nessuno e tanto meno te, tu parti da preconcetti di analisi ormai superati che vertono per la formazione dei prezzi e dei grafici solo sul tempo, cosa che a mio avviso è assolutamente secondario e nulla ha a che fare con la legge di domanda ed offerta tipica dei mercati finanziari. Un prezzo oscilla spinto dalla volontà del mercato di acquistare o di vendere quel determinato bene e non perchè passa del tempo, quindi il fattore che caratterizza questo, è quella che io chiamo "manifestazione di interesse" o più semplicemente "VOLUME" impiegato per acquistare o vendere quel determinato strumento finanziario.
Ti suggerisco in merito a quanto appena detto di visitare il mio BLOG nella sezione "analisi operativa" e visionarti il video che ho postato qualche giorno fa inerente le barre/candele a volume costante......Capirai meglio ciò che intendo.
La formula del VWAP non è segreta e la trovi molto facilmente sia su WIKIPEDIA che su INVESTOPEDIA (clicca sui link x aprirli).

Saluti
Gianluca alias CrazyNasdaq

-------
visita il BLOG:
il Pentagramma di Borsa
Tick Data Processing
Tick Data Processing Indicatori
http://tdpanalisi.blogspot.com
 
se può interessare questa è la formula del VWAP più le 2 deviazioni standard sopra e sotto il VWAP per Visual Trader:

var:
PriceW(0),
ShareW(0),
Count(0),
VolWAPValue(0),
VolWAPVariance(0),
value1,
value2,
value3,
VolWAPSD(0);

if isfirstbarday then
d > d[1];
PriceW = 0;
ShareW = 0;
Count = -1;
Value1 = 0;
Value2 = 0;
VolWAPValue = 0;
endif;

PriceW = PriceW + (A * V);
ShareW = ShareW + V;
Count = Count + 1;
Value3 = 0;

if ShareW > 0 then VolWAPValue =(PriceW /ShareW);
endif;

beginfor (value1, 1, count);
Value2 = (V[Value1]/ShareW) * ((AvgPrice[Value1]-VolWAPValue)* (AvgPrice[Value1]-VolWAPValue));

Value3 = Value3 + Value2;
endfor;

VolWAPVariance = Value3;
VolWAPSD = Sqrt(VolWAPVariance);

PlotChart(volwapvalue, 0, aqua, solid, 2);
PlotChart((volwapvalue+VolWAPSD), 0, green, solid, 2);
PlotChart((volwapvalue-VolWAPSD), 0, red, Solid, 2);
PlotChart((volwapvalue+(2*VolWAPSD)), 0, green, solid, 2);
PlotChart((volwapvalue-(2*VolWAPSD)), 0, red, solid, 2);

in allegato trovate l'esempio dicome viene visualizzata in un grafico con candele a 2 minuti e barre dei volumi blu settate su tick. In questo caso la barra blu più lunga fa da PVP

Purtroppo la precisione di Visual Trader nelle barre blu lascia a desiderare sicuramente ci sono piattaforme migliori per applicare il volume profile e relativi trading system
 

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