Stato
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OdioGliAcronimi

Forumer attivo
Credo che la migliore risposta te la possa dare questa frase di Topgun1976.

Usciremo da questa crisi? E' possibile salvare TUTTE le banche e le assicurazioni? E l'Irlanda? E l'Austria? E l'industria automobilistica?

Il problema è che è un pozzo senza fondo,se si vuole essere sinceri tutte le banche usa tranne wells fargo e jp sono fallite,AIg Freddie Fannie fallite,Gm Crysler pure,Le banche England tranne Barclays hanno tutte lo stato come maggior azionista,l' irlanda idem,Il Belgio ha salvato Dexia,Fortis,Kbc.L ' islanda è fallita,tutto l 'est era già povero ora rischia di diventare da fame.

Si salvano Italia,Francia,Germania e Svizzera ma chissà per quanto..

Io sono ottimista di natura certo che uscire da questa crisi sarà durissimo,e ripeto se ne usciremo con le ossa sarà già bello.

o salvano tutto o finirà il mondo finanziario come lo pensiamo oggi

Ricordo bene la frase del mio professore di Economia per la quale "se fallisce uan banca, falliscono tutte" (per via dellle esposizioni reciproche all' interno del sistema bancario). Per questo i governi stanno facendo quello che stanno facendo. Oggi il problema è sulla tenuta delle economie nazionali più che su quella delle banche: un governo USA che espone un bilancio che genera un disavanzo del 18% del PIL è degno di un AAA...?!? Mi sembra una manovra da "o la va o la spacca". Del resto sui paesi dell' Est Europa che stanno emettendo bilanci con disavanzi anche minori, si parla di "rischio default"... Che differenza c'è in termini di rischio nell' investire in titoli (Senior) di qualche grossa banca Americana, e investire in T-Bonds?

Non vorrei scadere nella filosofia, ma la realtà è che il mondo non finisce, mai. L' economia è semplicemente cicilica, fatta di bolle che si gonfiano e di bolle che esplodono, qualcuno ci rimette le penne, qualcuno ci guadagna, così è la vita... Si tratta soltanto di trovare il modo di stare dalla parte dell' opportunità e non da quella del problema.
Se noi (investitori in perpetuals (prevalentemente) bancari) stiamo da una parte o dall' altra ce lo dirà solo il mercato, tra un anno, due, o forse tre. Del resto, la vita è tutta un rischio (compresi T-Bonds e BOT), tanto vale cercare di cavalcarlo...
 

piergj

Forumer attivo
immaginate le note che galleggiano, biscrome, pause etc etc


"si la vita è tutto un rischio !"


come cantavano le ragazze coccodè

Mi viene in mente che il tuo professore non avrebbe fatto saltare lehman bros

Ciao

Pierluigi
 

Gallo Cedrone

Forumer storico
Ricordo bene la frase del mio professore di Economia per la quale "se fallisce uan banca, falliscono tutte" (per via dellle esposizioni reciproche all' interno del sistema bancario). Per questo i governi stanno facendo quello che stanno facendo. Oggi il problema è sulla tenuta delle economie nazionali più che su quella delle banche: un governo USA che espone un bilancio che genera un disavanzo del 18% del PIL è degno di un AAA...?!? Mi sembra una manovra da "o la va o la spacca". Del resto sui paesi dell' Est Europa che stanno emettendo bilanci con disavanzi anche minori, si parla di "rischio default"... Che differenza c'è in termini di rischio nell' investire in titoli (Senior) di qualche grossa banca Americana, e investire in T-Bonds?

Non vorrei scadere nella filosofia, ma la realtà è che il mondo non finisce, mai. L' economia è semplicemente cicilica, fatta di bolle che si gonfiano e di bolle che esplodono, qualcuno ci rimette le penne, qualcuno ci guadagna, così è la vita... Si tratta soltanto di trovare il modo di stare dalla parte dell' opportunità e non da quella del problema.
Se noi (investitori in perpetuals (prevalentemente) bancari) stiamo da una parte o dall' altra ce lo dirà solo il mercato, tra un anno, due, o forse tre. Del resto, la vita è tutta un rischio (compresi T-Bonds e BOT), tanto vale cercare di cavalcarlo...

:-?

Scusa ma Lheman Brothers dove la collochiamo quindi ?????
 

Imark

Forumer storico
Ho avuto conferma ieri che sarà pagata la cedola (7,4%). Considerando che la quotazione di questo bond ieri è stata 11 (undici) io sono arrivato alla conclusione che il mercato NON sempre ha ragione.

In questo caso mi sembra irrazionale che quoti 11 un bond che paga 7,4% le cui cedole possono essere differite ma non cancellate e che dopo l'eventuale call del 2011 pagherebbe, se non fosse esercitata, eu3+3,26%, cioè una cedola di tutto rispetto.

Mi piacerebbe avere di nuovo l'opinione degli esperti negus, mark etc.. del perchè il mercato penalizza in maniera così irrazionale anche quando tutti gli elementi (in questo caso c'è anche la garanzia dello stato) è contro. Cosa c'è che io non riesco a vedere? Mettetevi nell'ottica di un cassettista.

Grazie in anticipo

Il dramma è che la garanzia dello stato, in queste situazioni, non gioca a favore di questi titoli, per quanto già detto in precedenza, ossia per il convincimento - proprio anche delle agenzie di rating ma non solo loro - che se davvero le perdite saranno così pesanti come si assume, non si potrà non chiamare a rispondere gli obbligazionisti juniores della situazione delle banche.

Magari fra 6 mesi, magari fra un anno...

La situazione è complicata dal guazzabuglio di poste fuori bilancio, patrimoni costituiti in parte da titoli ciofeca, esposizioni a leva da paura, esposizioni ad aree che prima erano ad alta crescita ed adesso, poiché facevano fede per lo sviluppo esclusivamente sui capitali esteri, sono ad alto rischio di generazione perdite.

Le banche non si fidano fra loro ed il mercato non si fida delle banche tutte, salvo quelle di 3 o 4 che (pare) dovrebbero essere a posto...
 

maxinblack

Forumer storico
Ciao Max, niente di nuovo dopo quello che ci eravamo detti a suo tempo in questo 3D.

Il parlamento tedesco ha varato una legge che all'occorrenza rende possibile al governo procedere con la nazionalizzazione delle banche in crisi, ma ovviamente non si sa nè se verrà utilizzata, nè soprattutto come e con quali conseguenze per le varie categorie di bondholder.

Le quotazioni continuano a stagnare fra 2 e 5, appena si saprà qualcosa lo posterò qui.

Negus, se tu fossi una donna ti manderei un bacio......:lol:
Ma visto che sei accasato con 2 gatte ti dico solo grazie..di esistere.;)
 

OdioGliAcronimi

Forumer attivo
:-?

Scusa ma Lheman Brothers dove la collochiamo quindi ?????

La valutazione (non mia, ma del goveno USA) fu che Lehman (tanto quanto Madoff, per fare un altro esempio) non era una banca "vera e propria", ma solo una socetà di investimenti. Come tale, l' impatto di un suo default sarebbe stato "assorbibile" dal mercato. Di fatto il fallimento di Lehman ha generato molti scontenti, ma (anche grazie agli interventi successivi) nessuna vera corsa agli sportelli, che è il vero spettro che i governi vogliono assolutamente evitare, sarebbe la fine.

In realtà, a posteriori, lasciar fallire Lehman si è rivelato comunque un errore, per gli impatti sulla borsa, e per il rischio che comunque si generasse il panico e quindi la corsa agli sportelli. Da cui, la decisione implicita di non lasciarne fallire nessun'altra (vedi per es. Merryl Lynch).

I problemi sono a questo punto relativi ai limiti di cosa i governi possono intrinsecamente fare, in termini di:

- Impatti sul deficit dei rispettivi governi: di fatto stiamo soltanto spostando i prodotti tossici dalle casse delle banche a quelle degli stati sovrani, assumendo che abbiano le "spalle larghe", ma quanto larghe possono essere ?

- Impatti sui tassi di interesse: una volta esaurita la "flight to quality", quando si comincerà a capire che il rischio sui titoli di stato non è più nullo, i tassi dovranno necessariemente aumentare, specialmente per riuscire a collocare gli ingenti quantitativi di titoli di stato necessari per finanziare l' acquisto di titoli tossici

- Impatti protezionistici: messo alle strette, qualche governo potrebbe cominciare a cercare di salvare solo le filiali "domestiche" delle proprie banche, e lasciare i per esempio i "trust" all' estero al proprio destino. La spirale protezionistica che si genererebbe sarebbe potenzialemte gravissima (vedi crisi del 1929)

Sinceramente, la mia valutazione personale (che rimane una valutazione del tutto personale, potrebbe anche dimostrarsi in futuro errata) è che un portafoglio estremamente differenziato in obbligazioni bancarie abbia oggi un rischio più basso che un corrispondente portafoglio in bond di socetà non bancarie. L' onda lunga della crisi sull' industria deve ancora arrivare (vedi per es. GE in questi giorni), e potremmo vedere molti dei bond socetari che oggi quotano di più dei bancari scendere molto rapidamente (e più di uno fallire, senza che lo stato intervenga)
 

piergj

Forumer attivo
Secondo me, la stupidaggine l'hanno già fatta

...e sta causando una Crisi mai vista, si chiama crisi di Fiducia.

Manca fiducia

a - nella controparte bancaria sull'interbancario
b - Sulla capacità di rimborso di un mare di aziende (Corporate)
c - sulla attendibilità delle agenzie di rating, sugli analisti e sui bilanci
d - sul debito di stati Sovrani anche di solida storia ed onorabilità (per cui insospettabili)
e - Fiducia nell'attuale sistema finanziario in genere e sulla sostenibilità di questo modus vivendi


Che ne dite ?

saluti

PJ
 

Imark

Forumer storico
...e sta causando una Crisi mai vista, si chiama crisi di Fiducia.

Manca fiducia

a - nella controparte bancaria sull'interbancario
b - Sulla capacità di rimborso di un mare di aziende (Corporate)
c - sulla attendibilità delle agenzie di rating, sugli analisti e sui bilanci
d - sul debito di stati Sovrani anche di solida storia ed onorabilità (per cui insospettabili)
e - Fiducia nell'attuale sistema finanziario in genere e sulla sostenibilità di questo modus vivendi


Che ne dite ?

saluti

PJ

Sulla prognosi sono d'accordo... lasciare andare Lehman in quella maniera è stato un errore ... ora si dovrà vedere come va a finire... ;)
 
Stato
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