ginestra
Forumer attivo
affidabilita' dell'emittente e dollaro australiano
ciao Negus
approfitto della tua disponibilitaì per chiederti la tua opinione su due
emittenti
axa e rabobank
le ritieni tra le emittenti affidabili per acquistare le loro p. ?
in particolare queste due emittenti hanno p in dollari australiani
axa 7.5% call 26/10/ 16 poi 3m aud +2.4 qota a 70
rabo 6. % call 2014 poi ? quota a 70
queste quotavano 100 fino a ott\08 sono calate a 60 e quindi a 70 oggi si sono apprezzate relativamente poco ...
perche ?
di rabo non sono riuscito ad avere il prospetto e se qualcuno lo procura gli sarei grato... mi sembra una emittente solida renderebbe circa il 9% seza contare la call .. axa e deply sub. credo con loss ads ma rende 11% senza contare la call... per cui a maggior ragione la solidita' dell'emittente e' ancora piu importante...
ho cercato p. in dollari australiani perche mi pare che una valuta pi solida di dollari americani o sterline...magari con possibilita di apprezzarsi..
un tuo parere...
grazie in anticipo ..
luca
Innanzitutto vorrei fare una precisazione: non ho mai pensato di utilizzare le obbligazioni perpetue per fare trading, tutt'altro, le ritengo molto poco efficienti da questo punto di vista. La loro scarsa liquidità fa sì che spesso lo spread denaro-lettera sia così ampio da rendere poco conveniente, in condizioni "normali", questo tipo di operatività.
Di solito compro titoli di cui apprezzo i "fondamentali" (solidità dell'emittente, rapporto rischio/rendimento, meccanismo cedolare, etc.) con l'idea di tenerli in portafoglio almeno fino alla call. Non ho mai investito in perpetue somme che sapevo già di dover disinvestire prima di almeno due-tre anni.
Quel che è successo negli ultimi dodici mesi, però, è stato ben poco "normale": ad una fase di panico acuto, quando si temeva la fusione del nocciolo finanziario dell'intero mondo ed il mercato è stato travolto dal gigantesco sell off delle maggiori istituzioni finanziarie (banche, fondi, assicurazioni, etc.), è seguita una fase di prodigioso recupero, fase che perdura anche adesso, che ha portato alcuni titoli a raddoppiare o triplicare di valore.
Fortunatamente mi sono trovato nel momento peggiore a disporre di una buona scorta di liquidità che ho iniziato ad utilizzare per accumulare titoli di buoni emittenti a prezzi di saldo (perpetue, ma anche convertibili, azioni e persino titoli di stato come i BTPi o i CCT più lunghi).
Passati alcuni mesi mi trovo ad avere circa un terzo del portafoglio investito in obbligazioni perpetue, per effetto della rivalutazione dei corsi, e siccome ritengo questa percentuale un po' alta per i miei gusti, mi sto preparando a prendere parzialmente beneficio, per ritornare a quel 20-25% che ritengo più consono alle mie caratteristiche.
Il vero problema di questi titoli, infatti, non è tanto la rischiosità in sè, che personalmente ritengo inferiore a quella dei titoli azionari, ma la scarsa liquidità in situazioni di stress, che può portare allo spiacevole risultato di trovarsi una parte del portafoglio "ingessata", senza possibilità di poterne uscire senza subire perdite sostanziali.
Personalmente credo anche io che ci siano ancora buone prospettive di recupero, altrimenti avrei già iniziato a vendere, anche se concordo con Vet che difficilmente torneremo ai livelli del 2006-7. Prudenzialmente però, dato che anche considerando gli acquisti precedenti alla crisi mi trovo a registrare dei gain significativi, penso che procederò gradualmente a realizzarne una parte.
Non trading, quindi, ma ordinaria manutenzione del portafoglio di un cassettista, in una situazione a dir poco straordinaria.
Sulle call, gli emittenti che hanno deciso a tutt'oggi di non esercitarle sono diversi (Deutsche Bank, Axa, Prudential, Royal Bank of Scotland, fra le altre, ma di sicuro me ne sfuggono parecchie altre) mentre l'unico emittente italiano finora è il Credito Valtellinese (se non ricordo male su una lower tier II). E questo vorrà pur dire qualcosa.
La mia impressione è che, a parte quelle istituzioni che hanno avuto bisogno di un sostanziale aiuto pubblico, cui la Commissione Europea imporrà di non rimborsare fino a che non hanno restituito gli aiuti, tutti gli altri torneranno alla vecchia regola, basata su un obbligo "morale" prima che formale, che vuole l'emittente rimborsare alla prima data utile, a prescindere dalle valutazioni di convenienza economica, per evitare di incorrere in un danno reputazionale. Questo "gentleman's agreement" è stato rotto per la prima volta da Deutsche Bank alla fine dell'anno scorso ed ha contribuito non poco a fare crollare il mercato.
A questo proposito, poi, credo che non sarebbe male se qualcuno riuscisse a raccogliere le notizie raccolte in questo 3D (dove c'è la storia completa di quello che è successo quest'anno) per fare una sorta di censimento/cronistoria sulle call ed il pagamento delle cedole, da inserire poi nel file excel, per rendere queste informazioni immediatamente disponibili a tutti senza doverle ricercare post per post.
Aggiungo che i rating riportati nell'elenco non sono sempre aggiornati, per colpa mia ovviamente, che ultimamente non ho avuto il tempo di aggiornare il file.
Per questo consiglio non solo di verificare rating (e CDS) prima di procedere con gli acquisti, ma di tenere sempre ben in mente che parliamo di titoli dove in caso di default si perde tutto. Sono molte le variabili da prendere in considerazione, ma sicuramente la solidità dell'emittente è la prima in ordine di importanza. E non dimentichiamo mai che Lehman venerdì 12 settembre 2008 aveva ancora un ottimo rating...
ciao Negus
approfitto della tua disponibilitaì per chiederti la tua opinione su due
emittenti
axa e rabobank
le ritieni tra le emittenti affidabili per acquistare le loro p. ?
in particolare queste due emittenti hanno p in dollari australiani
axa 7.5% call 26/10/ 16 poi 3m aud +2.4 qota a 70
rabo 6. % call 2014 poi ? quota a 70
queste quotavano 100 fino a ott\08 sono calate a 60 e quindi a 70 oggi si sono apprezzate relativamente poco ...
perche ?
di rabo non sono riuscito ad avere il prospetto e se qualcuno lo procura gli sarei grato... mi sembra una emittente solida renderebbe circa il 9% seza contare la call .. axa e deply sub. credo con loss ads ma rende 11% senza contare la call... per cui a maggior ragione la solidita' dell'emittente e' ancora piu importante...
ho cercato p. in dollari australiani perche mi pare che una valuta pi solida di dollari americani o sterline...magari con possibilita di apprezzarsi..
un tuo parere...
grazie in anticipo ..
luca