apertura dopo la nomina del nuovo A.D.
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Mediobanca e Goldman Sachs pronti a entrare, ma Italease crolla ancora
08/06/2007
Banca Italease chiama Mediobanca e Goldman Sachs per un'assistenza nella ristrutturazione del portafoglio derivati ma le due banche d'affari hanno espresso anche la disponibilità a un eventuale ingresso nel capitale dell'istituto. Tuttavia il titolo a piazza Affari, dopo essere stato sospeso ieri e questa mattina, riapre con un -13,27% e scivola a quota 23,05 euro, trascinando con sè Bpvn (-3% a quota 20,59 euro), primo azionista della banca, e Bpi (-2,55% a 10,92 euro).
Il Cda della banca, che ha nominato Massimo Mazzega Ad, ha preso atto delle manifestazioni di interesse di Mediobanca e Goldman Sachs e ha dato mandato al presidente Lucio Rondelli di formalizzare le proposte. E' probabile che i soci decidano per un aumento riservato in modo che i nuovi partner abbiano il 20%. Sarebbe un primo passo verso una nuova governance con Bpvn in posizione più defilata.
SU OPERAZIONI COPPOLA ALCUNE INOSSERVANZE
Mentre in relazione alle operazioni in corso con le società del gruppo Coppola, il presidente, con l'assistenza del Comitato per il Controllo Interno, ha svolto accertamenti e sono emerse alcune "inosservanze di aspetti procedimentali interni e carenze di coordinamento nell'esercizio delle deleghe esecutive".
Gli approfondimenti sono ancora in fase di espletamento e al momento, non sono state avviate azioni di sorta. La società ha quindi confermato quanto già comunicato ad aprile: l'esposizione verso il gruppo Coppola ammonta a 66,1 milioni di euro e ha ribadito che nel contesto riferibile a Coppola non sono rilevate posizioni in derivati.
AUMENTA ESPOSIZIONE AI DERIVATI
Per quanto concerne la potenziale esposizione creditoria di Italease nei confronti dei clienti riferibile a derivati (400 milioni, elaborata al 22 maggio), l'istituto ha puntualizzato che circa 150 milioni riguardavano contratti che, con riferimento ad elaborazioni del 5 giugno, rappresentano una potenziale esposizione dei clienti nei confronti della banca pari a circa 235 milioni.
Banca Italease ha già provveduto a chiudere le relative coperture con le controparti, pagando un importo pari a circa 192 milioni. I rimanenti contratti, la cui potenziale esposizione dei clienti nei confronti della banca era di circa 250 milioni il 22 maggio, presentano il 5 giugno un valore pari a circa 365 milioni e sono oggetto di valutazione riguardo ad analoghe attività di chiusura delle coperture.
Dunque il potenziale rischio di controparte relativo a strumenti derivati è salito in pochi giorni a 600 milioni di euro, suddivisi in un blocco da 235 e uno da 365 milioni; ma appunto per il primo blocco la società ha provveduto a chiudere le relative coperture con le banche controparti, pagando un importo pari a circa 192 milioni di euro.
Questi importi rappresentano la potenziale esposizione dei clienti nei confronti della banca in caso di chiusura a oggi ed in via anticipata dei contratti, che sono di durata pluriennale. La totalità dei contratti derivati in essere sono della medesima natura di quelli al 31 dicembre 2006 e sono esclusivamente riferiti a tassi di interesse euro. Gli stessi hanno caratteristiche complesse a causa della presenza di leve e barriere che hanno influenzato l'andamento degli strumenti.
I contratti sono complessivamente circa 2.600, a fronte di circa 2.200 clienti; in particolare la posizione creditoria della banca verso i primi 20 clienti rappresenta circa il 60% del totale. In relazione all'incremento della potenziale posizione dei clienti verso Italease, sono stati attivati contatti con la clientela al fine di fornire precisi chiarimenti circa le loro esposizioni e di definire con loro le migliori soluzioni a reciproco interesse.
Di fatto chiudendo la posizione con controparte bancaria Banca Italease si tiene in pancia tutto il rischio (che prima era solo di controparte) che la clientela non la paghi. "La situazione è peggiore del previsto. Bisognerà vedere i clienti che verranno contattati sulle posizioni in essere se pagheranno, se non pagheranno, se divideranno l'onerosità con Italease", afferma a caldo un analista secondo cui a questo punto è elevato il rischio di forti accantonamenti nel primo semestre che Euromobiliare, secondo quanto riporta l'agenzia Mf-Dow Jones, stima pari a 298 milioni di euro dato il livello attuale dei tassi.
Il rischio però è che con i tassi a breve che continuano a salire le perdite aumentino più che proporzionalmente, come accaduto nel corso dell'ultima settimana. "Direi che la mina derivati sembra essere veramente grossa", aggiunge l'esperto della sim. "L'aumento di capitale è quindi sempre più probabile anche se forse sarà dedicato ai nuovi entranti: Mediobanca e Goldman Sachs. La notizia di interesse di nuovi soci e la conferma del rinnovo del patto di sindacato sono buone notizie, ma fino a quando non si saprà l'entità dei write off e l'ammontare dell'aumento di capitale il titolo non rimbalzerà".
NELLA SEMETRALE VALUTAZIONE SU DERIVATI
Nel frattempo si procede ad aggiornare la valutazione del merito creditizio delle controparti clienti. L'esito delle iniziative avviate con i clienti e l'aggiornamento della valutazione del loro merito creditizio saranno riflessi nella situazione semestrale di fine giugno, sulla base di una ponderata e prudenziale stima, che oggi è prematuro quantificare.
Il Cda di Banca Italease si è così riservato ogni valutazione in merito a eventuali operazioni di carattere straordinario anche alla luce di possibili revisioni del piano industriale 2006-2008. Il consiglio di amministrazione ha anche approvato la proposta di riassetto e rafforzamento della struttura organizzativa e del modello di governo del gruppo, potenziando le funzioni di indirizzo strategico, pianificazione e controllo.
I membri del patto di sindacato di Banca Italease (40,29%) hanno intanto confermato il proprio "commitment strategico" sulla società. Banco Popolare di Verona e Novara (quota sindacata 20,04%), Banca Popolare dell'Emilia Romagna (6,19%), Banca Popolare di Milano (1,61%) e Banca Popolare di Sondrio (3,54%), in particolare, hanno sin da ora dichiarato il proprio impegno a rinnovare alla scadenza (28 aprile 2008) il patto di stabilità.
Società Reale Mutua di Assicurazioni (5,58%) ha espresso il proprio orientamento a mantenere la partecipazione al patto anche per il futuro, riservandosi di sottoporre ai propri organi societari l'assunzione dell'impegno. Banca Antonveneta (3,33%) si è riservata di comunicare le proprie decisioni in merito entro la scadenza del patto.
Francesca Gerosa
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