Obbligazioni valute high yield Vietnam

anche la ANZ si unisce al coro

pag.31 del loro ultimo report http://www.anz.com/resources/4/4/44...1de3&CACHEID=ad47bb004fdbbd39b9ccff2c5b851de3
riserve in calo da 23 miliardi a 17,6 in appena tre mesi , deficit commerciale annualizzato verso un quarto del PIL (qui mi pare esagerino, forse sarebbe il caso di destagionalizzare e non prendere giusto gli ultimi tre mesi e moltiplicarli per quattro) , investimenti esteri diretti in calo dell'80% , stranieri venditori netti pure sul mercato azionario (e ci credo, dopo che l'indice era risalito dal minimo di 200 a marzo fino ad oltre 600 in ottobre vuoi che continuino a comprare ? :lol:)
 
grafico della borsa di Saigon nell'ultimo anno
 

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  • VNI Index 1 anno.png
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in fatti , parte dell' anno , sono phukettaro ,(ero li' anche per lo tsunami), ma la fanno sempre la somma dei gg e dopo 90 non puoi rientrare x 90 gg ? o sono tornati ai 30 e poi fuori e poi 30 e via di seguito senza il cumolo dei 90 ? ( a parte la possibilita' di farsi al multi entry 60 + 30 ).


a Ranong (Birmania)ci vanno i Phukettari, io sono un Pattayano quindi andrei al confine cambogiano, ma dovendo chiedere un nuovo visto devo recarmi all'ambasciata Thai di un paese limitrofo... potrebbe essere Saigon come Vientiane o Phnom Pehn ... devo appunto scegliere.
 
in fatti , parte dell' anno , sono phukettaro ,(ero li' anche per lo tsunami), ma la fanno sempre la somma dei gg e dopo 90 non puoi rientrare x 90 gg ? o sono tornati ai 30 e poi fuori e poi 30 e via di seguito senza il cumolo dei 90 ? ( a parte la possibilita' di farsi al multi entry 60 + 30 ).
Sei rimasto assai indietro.
Intanto per un visa run terrestre (come nel caso di Ranong) adesso di giorni non ne danno piu' 30 ma solo 15 . La regola dei 90 non e' ben chiaro se sia stata rimossa o no, ma riguarda(va) comunque solo le esenzioni dal visto (cioe' i 30 gg che ti danno se ti presenti all'aeroporto senza visto, o i 15 se ti presenti senza visto ad una frontiera terrestre).
Se chiedi un regolare visto turistico ad un'ambasciata confinante ti danno 60 gg indipendentemente da quanti giorni sei stato dentro o fuori. Questi 60 giorni sono poi estendibili di altri 30 all'Immigration. Dopodiche' si esce per andare in un'ambasciata confinante a chiedere un altro visto.
 
eh questi thainlandesi ne inventano una piu' del diavolo ..... et infatti a me capito' che avevo i 30 + 30 + 30 aereoportuali et in tale caso non potevo rientrare che dopo 90 gg e.o mezzo Visa 60 gg + 30 rilasciata presso amb. thai , in somma una vita da Farang :D pero' , con tutte le complicazioni , non ci si sta' male e verso dicembre ci torno a svernare.....

Sei rimasto assai indietro.
Intanto per un visa run terrestre (come nel caso di Ranong) adesso di giorni non ne danno piu' 30 ma solo 15 . La regola dei 90 non e' ben chiaro se sia stata rimossa o no, ma riguarda(va) comunque solo le esenzioni dal visto (cioe' i 30 gg che ti danno se ti presenti all'aeroporto senza visto, o i 15 se ti presenti senza visto ad una frontiera terrestre).
Se chiedi un regolare visto turistico ad un'ambasciata confinante ti danno 60 gg indipendentemente da quanti giorni sei stato dentro o fuori. Questi 60 giorni sono poi estendibili di altri 30 all'Immigration. Dopodiche' si esce per andare in un'ambasciata confinante a chiedere un altro visto.
 
ILSOLE24ORE.COM Dall'Irlanda al Vietnam la mappa del rischio

Martedí 01 Dicembre 2009
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Dubai, la Grecia... E poi? Non si limita a due soli nomi la lista delle situazioni delicate nel mondo. Il Vietnam, proprio in questi giorni, sta allarmando gli investitori, aggiungendosi al lungo elenco dei paesi ancora a rischio.
Hanoi è alle prese con forti pressioni valutarie. Il dong appare sopravvalutato agli investitori, che hanno già costretto il governo a tre svalutazioni, due nel 2008 e la terza, del 5%, decisa mercoledì. La Banca di Stato vietnamita ha però voluto evitare un sconfitta totale, e se da una parte ha ceduto alle pressioni, dall'altra si è irrigidita: ha ridotto al 3%, dal 5%, il margine di oscillazione permesso alla valuta, in alto o in basso, rispetto alla parità; e ha alzato i tassi d'interesse di un punto percentuale, all'otto per cento, per contrastare l'inflazione, salita al 4,35 per cento.
Non è detto che sarà sufficiente. Ormai i vietnamiti commerciano e risparmiano in dollari, vendendo essi stessi dong sul mercato nero. Da gennaio a mercoledì scorso, la valuta aveva subito una flessione del 12% circa nelle contrattazioni "informali" e dello 0,35 in quelle ufficiali. Il deprezzamento del 5% deciso mercoledì appare quindi limitato. «Tenuto conto del deficit commerciale e di quello corrente, sospetterei che il dong è ancora sopravvalutato. Continueremo a vedere aspettative di un ulteriore deprezzamento della moneta», ha spiegato alla Reuters Tai Hui della Standard Chartered.
Il governatore Nguyen Van Giau ha promesso interventi sul mercato, per sostenere la valuta, ma le riserve della banca centrale erano già calate ad agosto a 16,5 miliardi di dollari dai 23 miliardi di fine 2008. Il rischio di una crisi valutaria non è lontano, malgrado le lodi del Fondo monetario internazionale per le decisioni prese da Hanoi.
 

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