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翠鸟科
La Fed compie cent'anni, ma la BNS...
La nostra Banca Nazionale è più vecchia di sette anni della Federal Reserve
BERNA - La Fed si appresta a spegnere la sua centesima candelina: era il 23 dicembre 1913 quando l'allora presidente americano Woodrow Wilson firmava il Federal Reserve Act, che sanciva la nascita di una delle banche centrali più importanti al mondo. Di sette anni più vecchia è la Banca Nazionale Svizzera (BNS), nata al termine di una lunga controversia politica.
Nel XIX secolo esistevano in Svizzera numerose banche cantonali e banche private che emettevano carta moneta in concorrenza fra di loro. In seguito al rapido sviluppo dell'economia elvetica e alla sua progressiva integrazione in quella mondiale, venne a crearsi una crescente discrepanza fra gli interessi degli istituti di emissione privati e i bisogni del sistema economico.
Ciò si rifletteva tra l'altro in un insufficiente approvvigionamento di moneta cartacea. Si moltiplicarono quindi, verso la fine del secolo, le voci a sostegno della creazione di una banca centrale dotata del monopolio dell'emissione di banconote.
Nel 1891 venne iscritto nella Costituzione federale un articolo che attribuiva alla Confederazione il monopolio della moneta. Ma solo nel 1905 le Camere federali vararono la legge sulla Banca nazionale, che entrò in vigore il primo gennaio 1906. Nel giugno 1907 la Banca nazionale iniziava la sua attività quale banca centrale indipendente.
Nel settembre 2011 la BNS ha fissato una soglia di cambio minima di 1.20 franchi per un euro; se necessario impedisce anche, mediante acquisti di valute estere contro franchi, che il corso del franco scenda al di sotto di tale valore. Per la BNS il mantenimento della soglia di cambio minimo costituisce un importante strumento per assicurare condizioni monetarie appropriate fintanto che i tassi di interesse rimangono prossimi a zero.
La nostra Banca Nazionale è più vecchia di sette anni della Federal Reserve
Nel XIX secolo esistevano in Svizzera numerose banche cantonali e banche private che emettevano carta moneta in concorrenza fra di loro. In seguito al rapido sviluppo dell'economia elvetica e alla sua progressiva integrazione in quella mondiale, venne a crearsi una crescente discrepanza fra gli interessi degli istituti di emissione privati e i bisogni del sistema economico.
Ciò si rifletteva tra l'altro in un insufficiente approvvigionamento di moneta cartacea. Si moltiplicarono quindi, verso la fine del secolo, le voci a sostegno della creazione di una banca centrale dotata del monopolio dell'emissione di banconote.
Nel 1891 venne iscritto nella Costituzione federale un articolo che attribuiva alla Confederazione il monopolio della moneta. Ma solo nel 1905 le Camere federali vararono la legge sulla Banca nazionale, che entrò in vigore il primo gennaio 1906. Nel giugno 1907 la Banca nazionale iniziava la sua attività quale banca centrale indipendente.
Nel settembre 2011 la BNS ha fissato una soglia di cambio minima di 1.20 franchi per un euro; se necessario impedisce anche, mediante acquisti di valute estere contro franchi, che il corso del franco scenda al di sotto di tale valore. Per la BNS il mantenimento della soglia di cambio minimo costituisce un importante strumento per assicurare condizioni monetarie appropriate fintanto che i tassi di interesse rimangono prossimi a zero.