dalla suizzera

Iniziativa UDC: 36% di consensi

Ma il 53,5% degli svizzeri resta sfavorevole a "Contro l'immigrazione di massa"
dot.png
BERNA - L'iniziativa "Contro l'immigrazione di massa" in votazione il prossimo 9 febbraio raccoglie il 36% di consensi, stando a un sondaggio pubblicato oggi. Contro il testo dell'UDC si è espresso il 53,5% delle persone contattate dall'istituto Isopublic. Esito analogo avrebbe una consultazione sull'iniziativa "Stop alla sovrappopolazione - sì alla conservazione delle basi naturali della vita" promossa dall'Associazione ecologia e popolazione (ECOPOP).
Il sondaggio, realizzato tra il 12 e il 18 dicembre su un campione di 1005 aventi diritto di voto domiciliati in Romandia e nella Svizzera tedesca, ha un margine di errore di 3,16 punti percentuali, indica Isopublic. L'esito dell'inchiesta è pubblicato oggi da Le Matin Dimanche e SonntagsZeitung.
Più nel dettaglio, il 35,2% degli interrogati dice "no" e il 18,3% "tendenzialmente no" alla proposta di modifica costituzionale dei democentristi che intendono reintrodurre contingenti per i lavoratori stranieri, validi anche per i frontalieri e i richiedenti l'asilo.
Tra i sostenitori del testo, il 21,6% dice "sì" e il 14,4% "tendenzialmente sì". Gli indecisi rappresentano il 10,5% del migliaio di persone interrogate.
 
Chi condivide l'ufficio con me?

Il coworking si diffonde anche nel Luganese: viaggio fra esperienze e progetti
Una volta per molti c’era soltanto l’ufficio. Dal lunedì al venerdì si usciva di casa la mattina e si rientrava la sera. Ma poi il mondo è cambiato, con le nuove tecnologie la presenza fisica non è più indispensabile. È stata la scoperta del telelavoro: chi può permetterselo rimane a casa davanti a un computer, con la comodità di non dover uscire. Ma il rischio di isolamento e la difficoltà a separare attività professionale e vita privata è grande.


Oggi un copywriter, racconta la sua esperienza allo Spazio 1929, inaugurato qualche mese fa a Lugano. Ma nella regione si stanno sviluppando altri progetti simili, ognuno con le sue peculiarità.
 
Preoccupa il ritorno dei passatori

"C'è il rischio di sfruttamento dell'essere umano"
dot.png
LUGANO - È tempo di rendiconti, anche per il Corpo delle guardie di confine della Regione IV. Il comandante è soddisfatto: i suoi uomini hanno lavorato con impegno, in modo intelligente e mirato nel corso del 2013 e i risultati non sono mancati. Gli agenti posti a guardia del confine hanno sequestrato droga, bloccato ladri in entrata ed in uscita dal territorio (spesso con tanto di refurtiva), scoperto e sanzionato chi ha violato la legge doganale. Hanno bloccato, inoltre, centinaia e centinaia di persone ricercate da autorità svizzere ed estere che andavano e venivano dalla frontiera.

"In questi ultimi tempi abbiamo notato (oltre al temporaneo calo di soggiorni illegali scoperti) un ritorno sulla scena dei passatori, quelle persone cioè che, dietro pagamento, accompagnano i clandestini lungo il confine facendoli entrare in territorio svizzero irregolarmente. Non si tratta di cittadini italiani ma spesso di altri stranieri, magari connazionali di chi vuole varcare il confine illegalmente.
 
Fermato con 860.000 euro in auto

Il 79.enne tedesco stava tentando di entrare in Svizzera da Weil-am Rhein
dot.png
WEIL-AM-RHEIN (D) - I doganieri tedeschi di Weil-am Rhein (D), al confine con il canton Basilea, hanno fermato un 79.enne tedesco che a bordo di un'auto tentava di far entrare illegalmente dalla Svizzera 860.000 euro (circa 1,062 milioni di franchi). Secondo la legge, ogni importo superiore ai 10.000 euro deve essere dichiarato.




Denunciate i conti, o li chiudiamo

Banche: offensiva anche in Ticino, fiato sul collo dei clienti non domiciliati
dot.png
LUGANO - Nuova offensiva di alcune grandi banche svizzere per la clientela non domiciliata. La strategia dei soldi dichiarati (Weissgeldstrategie) promossa dal Consiglio federale, ma non ancora adottata dal Parlamento, da alcune settimane sembra aver fatto breccia in modo ancora più incisivo. La prima ondata di lettere spedite a i clienti non residenti (ma ne sono stati oggetto pure cittadini domiciliati e con doppia residenza), risale all’estate scorsa e chiama in causa grandi e piccoli contribuenti indistintamente (vd suggeriti). Alcune importanti banche nazionali, per la prima volta, si rivolgevano direttamente ai piccoli risparmiatori, tra cui molti frontalieri, chiedendo di regolarizzarsi con il fisco del loro paese, con il chiaro obiettivo di tutelarsi nei confronti delle autorità straniere competenti nel caso dell’eventuale insorgere di irregolarità.
Nuova ondata di lettere
Si è trattato di un elemento inedito, frutto di un cambiamento di rotta e di mentalità e che ora, da alcune settimane, viene ulteriormente reso esplicito dalle stesse banche tramite una nuova ondata di lettere rivolte alla clientela non domiciliata contenente rinnovate condizioni quadro per le relazioni d’affari. Il cliente deve presentarsi e dichiararsi d’accordo con la propria firma. In queste comunicazioni si riscontrano elementi nuovi: sia nel linguaggio sia nella sostanza, come se le recenti vicissitudini di alcuni grandi banche nazionali e delle banche cantonali Oltreoceano, avessero imposto un ritmo più rapido nella corsa alla regolarizzazione dei capitali depositati all’estero e quindi al rispetto delle regole sancite dai paesi sui tributi riscossi ai propri cittadini.
Rispetto delle regole o si scioglie il rapporto
“I clienti che dispongono di valori patrimoniali non dichiarati – si legge in una delle missive - devono comunicarli alle autorità fiscali competenti, in caso contrario la relazione col cliente viene sciolta”. Non più, dunque, una semplice raccomandazione al condizionale, ma una vera e propria richiesta tassativa. Per quanto riguarda i clienti tedeschi in particolare, questi ultimi, potranno beneficiare, a determinate condizioni, di “un prospetto dei ricavi per una dichiarazione semplificata dei loro redditi. “I clienti – si rimarca – sono i soli responsabili della corretta dichiarazione del paese di domicilio”. La banca, dunque, ripone buona parte della responsabilità degli averi gestiti sulle spalle del cliente.
 
Disoccupazione al 4,9% in Ticino

Forte crescita dei senza lavoro in Svizzera in dicembre: tasso su al 3,5%
dot.png
BERNA - Il tasso di disoccupazione in Svizzera in dicembre ha raggiunto il 3,5% contro il 3,2% in novembre. Lo ha comunicato oggi la segreteria di stato dell'economia (SECO). In Ticino la percentuale dei senza lavoro nel mese in rassegna è del 4,9% in crescita di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente (guarda il PDF a fianco per i dettagli), mentre risulta in calo di 0,1 punti percentuali nei Grigioni (2%). Per l'insieme dell'anno 2013, la percentuale media dei senza lavoro è del 3,2%, in aumento di 0,3 punti percentuali del 2012 (2,9%).
 
Sulle nuove cartine mancano dei sentieri

Alcuni percorsi escursionistici sono stati tralasciati per scelta da Swisstopo
dot.png
BERNA - Le nuove cartine topografiche della Svizzera in scala 1:25.000 non riportano più tutti i sentieri escursionistici ufficiali. Secondo l'Ufficio federale di topografia (Swisstopo) ciò si spiega con la volontà di riprodurre fedelmente la realtà del terreno.
Alcuni sentieri che attraversano dei campi diventano ad esempio visibili unicamente in primavera, quando il numero di escursionisti aumenta. In montagna, i sentieri che attraversano ghiaioni possono subire modifiche importanti durante l'inverno in caso di valanghe, ha spiegato all'ats il portavoce di Swisstopo Ruedi Bösch, confermando quanto pubblicato oggi dalla "NZZ am Sonntag".
I sentieri che non appariranno più sulle cartine topografiche continueranno comunque ad essere segnalati - con un trattino rosso - su quelle escursionistiche, ha tenuto a precisare Bösch.
 
Limiti flessibili in autostrada

L'USTRA studia delle limitazioni di velocità più severe durante le ore di punta
dot.png
BERNA - Nuove limitazioni flessibili di velocità potrebbero essere introdotte su certi tratti autostradali a determinate ore. Il provvedimento dovrebbe interessare complessivamente 450 chilometri, vale a dire circa un quarto della rete. L'Ufficio federale delle strade (USTRA) spera così di aumentare la capacità.
Il provvedimento potrebbe essere introdotto durante i prossimi tre-quattro anni, ha precisato all'ats Gabriele Crivelli, portavoce dell'USTRA, commentando un'informazione pubblicata da domenicale "Schweiz am Sonntag". Già oggi, vari settori sono dotati di pannelli elettronici a testo variabile, ha precisato.
Essi permettono di limitare la velocità a 100 km/h o 80 km/h sui tratti più frequentati nelle ore di punta e nei due sensi di marcia. Ciò fa aumentare la capacità delle autostrade. "Studi hanno dimostrato che quando la gente va meno forte, le auto viaggiano più vicine e sulle strade vi è più posto".
 
16 gen 2014 18:09 Turchia: rimossi venti procuratori

I magistrati erano responsabili di inchieste anti-corruzione
dot.png
ANKARA - Venti procuratori turchi, fra cui il procuratore capo di Istanbul, la città da dove è partita la tangentopoli turca che ha coinvolto personalità vicine al governo del premier Recep Tayyip Erdogan. Turan Colakkadi e i responsabili di inchieste anti-corruzione sono stati rimossi per decisione del Consiglio Supremo dei giudici e dei procuratori (Hsyk, il Csm turco), riferisce la stampa di Ankara.
 
"Il secondo tubo è necessario"

La Commissione Tasporti del CS: "Ma alla fine si utilizzerà un'unica corsia"
dot.png
BERNA - La costruzione di una seconda canna al San Gottardo è necessaria per garantire il collegamento stradale con il canton Ticino. È quanto propone di stretta misura (7 voti contro 6) la Commissione dei trasporti del Consiglio degli Stati, in vista del risanamento della galleria autostradale. Tuttavia, alla fine dei lavori andrà - come oggi - utilizzata un'unica corsia.
Secondo la maggioranza della commissione, l'articolo costituzionale relativo alla protezione delle Alpi sarà così rispettato e potrà essere trovata una soluzione ragionevole dal profilo finanziario e funzionale, che tenga conto non solo delle esigenze del Ticino, ma anche della Svizzera e dell'Europa, indicano oggi in una nota i servizi del Parlamento.
Questa variante permetterà inoltre alle future generazioni di procedere ai lavori di manutenzione, che si rendono necessari ogni 30-40 anni, senza dover chiudere completamente la galleria e il transito attraverso il San Gottardo.
 
Imbarazzo per le vicende del partner

Il compagno dell'ambasciatore svizzero in Argentina ha investito un 14.enne
dot.png
BUENOS AIRES - C'è una diplomazia svizzera che non smette di stupire l'opinione pubblica. Un nuovo imbarazzante caso fa discutere in questi giorni l'opinione pubblica: si tratta di fatti avvenuti nel giugno dell'anno scorso, quando il partner dell'ambasciatore svizzero in Argentina Johannes Matyassy, un 28.enne di nazionalità brasiliana, aveva investito uno ragazzo di 14 anni con l'automobile diplomatica. La denuncia dei familiari del giovane, che ha subito diverse contusioni al collo, al torace e alla gamba, non si è fatta attendere. L'investitore è stato accusato di guida in stato di ebrietà, ma mancano le prove, dato che la Polizia non avrebbe eseguito il test alcolemico al momento dell'incidente e si è limitata a constatare una probabile alcolemia fuori norma, senza, tuttavia, accertarla. I fatti sono stati confermati dal Dipartimento federale degli esteri, ma l'ambasciatore resta al suo posto, nonostante i media argentini abbiamo stigmatizzato il mancato accordo per un congruo risarcimento. Non è la prima volta che la diplomazia svizzera subisce danni d'immagine. Basti ricordare l'inseguimento a Parigi dell'ambasciatore Stefan Flückiger. Ma di fatti tristemente eclatanti, in questo senso, ce ne sono stati anche altri.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto