dalla suizzera

Cina, basta confessioni sotto tortura

La Corte suprema chiede di eliminare le sevizie durante gli interrogatori
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PECHINO - La Corte suprema cinese ha affermato oggi che l'uso della tortura per ottenere confessioni "deve essere eliminato". In un comunicato diffuso attraverso il suo sito web la Corte sostiene che "gli interrogatori basati sulla tortura per ottenere confessioni, l'uso del freddo, della fame, delle bruciature, dell'affaticamento e di altri mezzi illegali per estrarre confessioni agli accusati, devono essere eliminati".
Il pronunciamento del massimo organo giudiziario cinese viene a pochi giorni di distanza dall'annuncio di una serie di riforme, tra cui la limitazione dei reati per i quali può essere comminata la pena di morte.
Secondo i gruppi per i diritti umani, la polizia cinese fa largo uso della tortura per ottenere le confessioni, che hanno un ruolo centrale nel sistema giudiziario.
In settembre, sei funzionari degli organi disciplinari del Partito Comunista Cinese, che ha un suo sistema giudiziario interno, sono stati accusati di aver provocato la morte di un indagato immergendogli ripetutamente la testa nell'acqua gelata.
 
La cannabis sarà libera a Ginevra?

Un gruppo trasversale di deputati lancia un progetto su coltivazione e consumo
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GINEVRA - Un gruppo di deputati appartenenti a diversi partiti ginevrini propone il lancio di un'esperienza pilota: permettere per tre anni la coltivazione, la distribuzione e il consumo di cannabis nel quadro di associazioni, i "Cannabis Social Club". Il progetto potrebbe interessare altre città.
 
Corna alle mucche: da rimborsare?

In 18 mila chiedono 1 franco al giorno per i contadini che le lasciano
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BERNA - In Svizzera, nove mucche su dieci non hanno più le corna. Una petizione firmata da 18.000 persone è stata depositata oggi alla Cancelleria federale a Berna e chiede che dall'anno prossimo i contadini che lasciano le corna al loro bestiame vengano ricompensati con un franco al giorno.
Questi 365 franchi costituirebbero il risarcimento per i costi supplementari che questi animali cornuti necessitano, da spazi più ampi a installazioni più specifiche. Un franco al giorno anche per chi ha cinque capre con le corna, chiede il testo presentato dalla Comunità di interesse "Hornkuh".


Il rischio di ferire altri animali o gli umani è la ragione principale che spinge la maggior parte dei contadini a privare mucche e capre delle loro corna. I promotori dell'iniziativa precisano che non desiderano vietare questa pratica, ma ricompensare coloro che vi rinunciano.
 
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Nel Pd valanga di voti per Renzi

Ai seggi in quasi 3 milioni, il sindaco di Firenze vicinissimo alla segreteria
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ROMA - Il Pd vince la sua sfida contro l'antipolitica: le primarie, nonostante timori e pronostici della vigilia, sono un successo con 2 milioni di votanti a metà pomeriggio ed il traguardo dei 3 milioni, raggiunti nel 2009, vicino, come conferma anche il segretario uscente Guglielmo Epifani. Fin qui la scommessa collettiva mentre cresce l'attesa per il vincitore con il favorito, Matteo Renzi, già pronto a prendere le redini del partito per 'cambiare verso': secondo i primi dati forniti dal suo sito, sarebbe al momento accreditato di un 70% di consensi sulla base di oltre 260 mila schede scrutinate.
 
No ai Gripen: si ferma la raccolta firme

Invece delle 10.000 firme poste come obiettivo ne sono arrivate solo 5000
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BERNA - Il comitato liberale per il referendum "No ai Gripen" ha interrotto la sua raccolta di firme prima del previsto. Invece delle 10.000 firme poste come obiettivo ne sono state raccolte solo poco più di 5.000. Il consigliere nazionale Roland Fischer (Verdi liberali/LU) ha confermato oggi le informazioni in merito date dai quotidiani "Aargauer Zeitung" e "Südostschweiz", imputando anche al brutto tempo di novembre il risultato negativo della raccolta.


ps
51-42=-17,6%
17%/9= 1,96%
per tacer del cane :rolleyes:
 
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Lavoro insubrico, le contromosse

Il Governo presenta 60 misure coordinate con Berna, monitoraggio in uno studio
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BELLINZONA - Il mercato del lavoro transfrontaliero, con la presenza di quasi 60 mila forze lavoro provenienti ogni giorno dalle vicine Province di Como, Varese e Verbano-Cusio-Ossola e di un numero crescente di "padroncini" e di "distaccati", rappresenta per il TIcino un serbatoio di sicuro interesse per lo sviluppo economico del Cantone, ma, contemporaneamente, pone pure una serie di importanti incognite, per le quali il Cantone - in collaborazione con la Confederazione - ha messo sul tappeto una sessantina di misure concrete d'intervento. Tra i provvedimenti di particolare rilievo spicca anzitutto il potenziamento degli organi di controllo, come è stato riferito giovedì pomeriggio in una conferenza stampa a Bellinzona tenuta alla presenza del Consiglio di Stato in corpore.
In collaborazione con Berna sono anche in corso trattative in vista dell'auspicata modifica del modulo di notifica per gli operatori stranieri che intendono lavorare in Svizzera, con l'introduzione di una tassa amministrativa, mentre a livello fiscale viene proposto un innalzamento dell'aliquota d'imposta alla fonte sui redditi da attività accessoria, dall'attuale 4% al 10%. Vi sono dunque più livelli d'intervento. L'apposito Gruppo di lavoro cantonale, in collaborazione con gli organi preposti nell'ambito del rispetto delle misure fiancheggiatrici ai Bilaterali ("in primis" la Commissione tripartita), dovrebbe concludere il proprio lavoro di monitoraggio entro il 2014. I risultati saranno poi sottoposti al Governo e al Gran Consiglio. Un primo messaggio al Parlamento dovrebbe in questo ambito essere approntato entro il marzo dell'anno prossimo.
Il presidente del Consiglio di Stato Paolo Beltraminelli, ha sottolineato come il Governo è unanime nella lotta contro la distorsione della concorrenza. È un nostro dovere trovare delle misure concrete per difendere gli interessi del Cantone".
 
Vendite immobiliari più controllate

Il CF: per pagamenti in contanti oltre 100 mila franchi ci vorrà l'intermediario
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BERNA - Per contrastare con maggiore efficacia la criminalità economica e no, in futuro ogni pagamento in contanti superiore ai 100 mila franchi nell'ambito di una vendita di terreno o immobili dovrebbe per forza passare da un intermediario finanziario assoggettato alla Legge contro il riciclaggio dei denaro (LRD). È quanto prevede un messaggio adottato oggi dal Consiglio federale in applicazione alle raccomandazioni riviste nel 2012 del Gruppo d'azione finanziaria contro il riciclaggio dei capitali (GAFI).
La consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf spera che il progetto venga adottato entro fine 2014 affinché la Svizzera possa superare la seconda fase dell'esame condotto dal Global Forum on Transparency and Exchange of Information for Tax Purposes, organismo che analizza nell'ambito dell'OCSE l'assistenza amministrativa degli Stati in materia di reati fiscali

Come suggerito dal GAFI, inoltre, l'esecutivo intende introdurre l'obbligo di accertare l'identità delle Persone particolarmente esposte (PPE) nazionali e delle persone che esercitano o hanno esercitato una funzione importante presso o per conto di organizzazioni internazionali, estendendo l'obbligo di diligenza a queste nuove categorie, seguendo il principio dell'approccio basato sul rischio. Nella documentazione si precisa che, diversamente dalle PPE straniere, le PPE nazionali non sono considerate a priori come relazioni d'affari comportanti un rischio superiore.
Il Consiglio federale vorrebbe inoltre migliorare l'efficacia del sistema di comunicazione dei sospetti da parte del MROS, dando a quest'ultima istanza la possibilità di ottenere da altre autorità federali, cantonali e comunali qualsiasi informazione necessaria alle proprie analisi di comunicazione di sospetti. Nella LRD è stato inserito un meccanismo per evitare che i valori patrimoniali sospetti lascino la Svizzera durante l'analisi del MROS sfuggendo così ad un eventuale sequestro.
Il Consiglio federale ha anche deciso di rafforzare in seno alla Confederazione la coordinazione in materia di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. A tale scopo s'intende istituire un gruppo di lavoro interdipartimentale permanente diretto dal DFF e di rappresentanti delle autorità interessate. Il gruppo di lavoro incomincerà la sua attività nel 2014. Uno dei suoi compiti principali sarà di valutare i pertinenti rischi a livello nazionale.
 
Manca personale in campo sanitario

Il Governo mette in consultazione la nuova legge sulle professioni sanitarie
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BERNA - In Svizzera continua ad aumentare il numero di anziani e malati cronici. Per garantire un'assistenza sanitaria di elevata qualità anche in futuro servono più operatori ben qualificati. È quanto sostiene il Consiglio federale che con la nuova legge sulle professioni sanitarie (LPSan) - posta in consultazione fino al 18 aprile 2014 - vuole creare le premesse necessarie.
Oltre a stabilire requisiti per le singole formazioni delle scuole universitarie professionali, la nuova norma disciplina anche il libero esercizio della professione.
Nella Confederazione si prospetta una mancanza di operatori del settore. Per questo motivo tra le priorità del governo del Consiglio federale in materia di politica sanitaria, "Sanità2020", figura l'aumento di questo tipo di personale. Il tutto per continuare a garantire alla popolazione un servizio sanitario di qualità.
"Ci aspettano grandi sfide per il futuro" ha detto ai media a Berna il consigliere federale Alain Berset. L'invecchiamento della popolazione e le malattie croniche influiranno fortemente sul settore della sanità, ha sottolineato.
 

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