Macroeconomia Fine dell'euro: scenari possibili o ipotetici (9 lettori)

stockuccio

Guest
prime mosse del discendente di Gugliemo II Cameron ...
dopo aver detto che mai si sarebbe accasato con Clegg e averlo invece fatto, dopo l'ideona del portare dal 18 al 50% le tasse sui capital gain con gli inevitabile scroscianti applausi dei tories suoi elettori, ora dopo essersi reso conto dell'isolamento inglese striscia in ginocchio dalla panzerona e da sarkò scusandosi per il mancato sostegno ai greci


Gb, Cameron punta all’Europa: incontri con Merkel e Sarkozy

Roma, 19 mag (Il Velino) - Rafforzare i legami con i leader europei. Ad una settimana dall’insediamento del neo governo di coalizione, David Cameron parte per la prima volta da premier britannico alla volta di Parigi e Berlino per incontrare il presidente Nicolas Sarkozy e la cancelliera Angela Merkel. Giovedì il leader conservatore sarà accolto all’Eliseo, per poi ripartire l’indomani alla volta della capitale tedesca. Una visita importante, con la quale il capo del governo di Londra dovrà avviare un dialogo costruttivo, cercando un compromesso con quell’impostazione euroscettica che non ha mai fatto mistero di professare. Impostazione stemperata dalla coabitazione con i liberaldemocratici di Nick Clegg, europeisti convinti. Episodi come la decisione dei Tories di abbandonare il Partito popolare europeo hanno creato non poche tensioni tra i conservatori e i governi di Parigi e Berlino.
I bilaterali con Sarkozy e Merkel arrivano poi in un momento particolarmente delicato per la moneta unica, a rischio collasso, come denunciato oggi senza troppi giri di parole dalla cancelliera tedesca. Il vero test per Cameron sarà però l'importante vertice Ue a livello di capi di stato e di governo, che si terrà il 17 giugno a Bruxelles. Il mese prossimo, Cameron esordirà anche ai vertici G8 e G20 di Toronto. A luglio, poi, il leader conservatore partirà alla volta di Washington per essere ricevuto dal presidente Barack Obama. Un primo contatto tra il nuovo governo inglese e l’amministrazione Usa si è tenuto la settimana scorsa a livello di capi della diplomazia, con il nuovo capo del Foreign Office, William Hague, ricevuto nella capitale statunitense dal segretario di Stato Hillary Clinton.


nel frattempo in USA, mentre 1 su 10 non paga il mutuo 1 su 20 viene pignorato il 22% è underwater e fallisce clamorosamente il programma governativo di ristrutturazione dei mutui ipotecari, Calculated Risk: Summary: Busy Day Calculated Risk: Mortgage Delinquencies by Period and by State , mentre bernacca dopo essersi fumato una piantagione prevede col dollaro rivalutato quasi del 20% un aumento del pil (roba da scompisciarsi dalle risate), Obama sta decidendo da quale parte stare, se dalla parte di qualche migliaio di banchieri o da quella di una trecentina di milioni di cittadini incavolati

tranquilli ...
 

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lorenzo63

Age quod Agis
..Io credo che siano solo calcoli...

....

Alla base di tutto ci siano calcoli...
Come durante la prima grossa crisi (LB) dove venne sacrificata apputno LB e praticamente nazionalizzate freddie mae e la sua consorella, allo stesso modo a margine di una mancata rivalutazione dello yuan, ed il dollaro sempre debole,l' euro nn aveva altra possibilità di procedere ad una svalutazione pilotata senza chiamarla tale e di li i cincischiamenti europei, sulla grecia etc. causati, o meglio obbligati se volgiamo dalla presenza di chi (le solite banche d' affari ed i soliti gruppi di potere finanziario) scommetteva sulla nn tenuta dell' euro...ed il bastione da sacrificare in questo caso fu la grecia (situazione conti interna insostenibile anzi bugiarda, su di un debito tutto sommato gestibile dagli altri Paesi...) e gli effetti si vedono nell' incremento degli ordini industriali e nella possibilità ora di riuscire di nuovo a vendere -recentissima- negli usa ed am latina- oltre a questo si potrebbe anche pensare che, senza dichiararlo in modo apertissimo, sia in atto una specie di qe anche in bce, e questo genererà una risalità dell' inflazione futura, che sebra nominalmente nn voluta nei fatti forse è attesa dai governi ue quasi come una piccola manna..per riuscire a bruciare un po' di debito ovviamente.
Una cosa controllata chiaramente.
E' in atto una guerra sia commerciale che finanziaria senza esclusione di colpi...in cui questo ultimo scorcio di crisi ha reso evidente a tutti sopratutto ad alcuni paesi emergenti come cina che, allo stato attuale una economia mondiale nn puo' fare a meno della presenza e dei consumi europei.
In altre parole la profondità di quest' ultima parte di crisi che è, una volta tanto ancorchè made in usa, è made in ue rende nota a tutti in questa ase negativa quanto è importante la ue: è bastata questa batosta che il petrolio perdesse di colpo 15 dollari...e questo nonostante la fortissima delocalizzazione nel gigante asiatico anche da parte delle grandi ind chimiche..
In effetti aggregando si parla della prima economia del pianeta...e a quanto pare sembra che tanti se ne rendano conto. fuori.
In europa un po' meno.
Ed in effetti ho orecchiato alla radio qualcosa alla radio (24) durante uno dei miei viaggi oggi, che vogliono con il divieto dello short selling impedire la fluttuazione marcata degli assett che compongono il tier1 delle banche (ho sentito solo un pezzetto quindi chiedo scusa anticipatamente se ho compreso roma per toma..:))e se cosi' fosse si inserisce bene nel quadro di apertura sopraesposto, ovvero: euro sotto attacco causa debiti nazionali, forte deindudtrializzazione, disoccupazione necessità della salvaguardia anche ridotta di un welfare ...impegni e credibilità internazionali che ci impediscono di svalutare come altri..allora che si fà? si pilota la cosa .. e si tutelano le banche (sopratutto le tedesche che, come noto hanno in pancia ancora molti asset tossici) in quanto (le banche) veicolo per far circolare il credito verso la parte produttiva dei paesi.
In tutto questo si inseriscono le normative usa in arrivo ed il comportamento di Obama che alla fine di un discorso l' altro ieri, nn ha nemmeno ricevuto e/o parlato con ceo di banche....
E di tutto questo mi sembra di vederne traccia negli spread dei cds, dove gli emergenti noto come stanno incrementando i valori...mentre ad altri paesi economicamente + avanzati sembra che la cosa si stia contenendo...


Tutto quanto sopra e' controcorrente con alcune tesi che emergono leggendo qui e la, ance nel 3d crisi e sviluppi dove pare di capire che gli eventi sono solo subiti dalla politica...io invece credo che ci sia una parte raccontata molto commedy atta solo ad attirare +o - consciamente l' attenzione della gente, ed una parte molto + operativa nel core degli stati della quale nlla si sa o poco...

Imho ovviamente.. :)
 

lorenzo63

Age quod Agis
Merkel: «Sì a tassazione sulle attività finanziarie»

Il titolo e' di stamane...

Non accennano a placarsi le polemiche
e le dichiarazioni improvvide
in seno all’Unione Europea. Alle
dichiarazioni rese mercoledì dal
cancelliere tedesco Angela Merkel,
secondo cui l’euro e la stessa
Unione Europea sarebbero a rischio
in assenza di riforme, ha risposto
ieri il ministro delle Finanze
francese Christine Lagarde che
ha detto che la valuta europea non
corre «assolutamente» alcun rischio.
Lagardere ha poi criticato il
fatto che non ci siano state consultazioni
sulla decisione della Germania
di una stretta sulle vendite
allo scoperto. Ieri, il premier tedesco
è nuovamente tornato sull’argomento
spieganto che il suo governo
è «pronto a prendere le misure
necessarie» a sostegno dell’euro.
La Merkel si è però detto «molto
preoccupata» sulla possibilità di
coordinare a livello internazionale
la exit strategy dalle misure di stimolo
fiscale anti-crisi perché alcuni
Paesi vogliono aspettare che si
siano stabilizzati i rispettivimercati
del lavoro. La Merkel ha anche
detto di vedere positivamente la
creazione di un’agenzia di rating a
livello europeo che faccia da «concorrente
» a quelle basate negli
Usa, e ha rimarcato l’importanza
di una Banca centrale europea che
sia indipendente rispetto ai governi
nazionali. Angela Merkel ha infine
annunciato di voler chiedere ai
membri del G20 in occasione della
riunione del prossimo mese a Toronto
di discutere della creazione
di un sistema di tassazione dei
mercati finanziari onde raccogliere
i fondi necessari per affrontare
la prossima crisi.
«Non bisogna essere
particolarmente perspicaci
per intuire che non è una cosa su
cui saremo d’accordo fin dalla cena
della prima sera - ha detto il
cancelliere tedesco nel corso di
una conferenza sulla regolamentazione
delle Borse a Berlino - ma
non penso che rovineremo i mercati
se introdurremo una tassa internazionale
ed è esattamente quello
per cui intendo fare campagna».
La Merkel ha parlato indifferentemente
di una Tobin Tax o di una
tassa sulle attività finanziarie come
proposto dal Fmi e che cioè incide
su profitti e remunerazioni
 

lorenzo63

Age quod Agis
Sempre stamattina...

Trichet: «Più controllo in finanza»

Per il presidente della Bce le autorità responsabili devono rafforzare la
sorveglianza. Mentre la liquidità iniettata nel sistema sarà riassorbita

Altro titolo

Cameron: «No a banche
troppo grandi per fallire»
Una delle prime iniziative del nuovo
primo ministro inglese David
Cameron, sarà proprio quella di
mettere la museruola ai banchieri
che hanno quasi portato al fallimento
il sistema finanziario britannico
e mondiale. Il nuovo governo
di coalizione ha infatti confermato
la volontà di introdurre una «tassa
sulle banche», analogamente a
quanto proposto da Angela Merkel
(vedi articolo a fianco) e di eliminare
gli «inaccettabili bonus»
che i manager del settore si sono
assegnati in questi anni. Non è
esclusa, inoltre, la possibilità di
«spezzettare» gli istituti più grossi,
con una separazione fra banche di
investimento e di raccolta credito
(questa idea prende spunto da
quanto proposto dal governo Obama
negli Stati Uniti).
Queste proposte sono contenute
nelle 34 pagine dell’accordo di programma
raggiunto fra i conservatori
di David Cameron e liberal-democratici
di Nick Clegg. Nel documento,
reso pubblico ieri, sul fronte
economico si sottolinea la necessità
di una «rapida riduzione» del crescente
deficit di bilancio, il vero tallone
d’Achille dell’economia di
Sua Maestà.
L’analisi del programma evidenzia
le concessioni reciproche fatte
dai due partiti di governo. Se la tassa
sulle banche, ancora di entità indefinita,
è un cavallo di battaglia
dei conservatori, quello del ridimensionamento
delle banche «too
big to fail» è uno dei punti più a cuore
ai liberal-democratici, per evitare
il ripetersi della crisi scoppiata
nell’autunno 2008.
I dettagli delle proposte saranno
tuttavia esaminati da una commissione
indipendente che dovrà elaborare
un rapporto. Un altro dei
punti chiave del programma di coalizione
è la parziale privatizzazione
del servizio postale, la Royal
Mail, anche se lo stato manterrebbe
il 51%. Questo progetto andrà
sicuramente incontro all’opposizione
dei sindacati come era già avvenuto
ai Laburisti, che poi lo avevano
ritirato.
Sul capitolo Europa, infine, il programma
ricorda che non verranno
fatti altri trasferimenti di poteri alla
Ue se non con referendum, e
l’impegno a non entrare nell’euro
finchè durerà la legislatura.


Sembrano tutti nella tesi indicata sopra...
 

lorenzo63

Age quod Agis
Ed infine...

(il pensiero esposto nel post sopra è frutto del carnet degli ordini delle aziende in cui opero e di quanto vedo a livello industriale e che sembra corroborato dai dati..)

Industria, ripartono ordini e fatturato

Secondo l’Istat, le variazioni nel mese di marzo sono rispettivamente dell’1%
e dell’1,5% (+9,8% e+13,1% su base annua). È l’estero a fare da traino
Draghi: «Cruciale
rafforzare la struttura
del mercato derivati»
AGATA BOTTONI
Si è dimesso il sottosegretario all’Economia
Daniele Molgora (Lega Nord).
Lo annuncia Palazzo Chigi nella nota
diffusa al termine del Consiglio dei ministri,
aggiungendo che al suo posto è
stata nominata Sonia Viale (foto). «A
seguito delle dimissioni rassegnate dall’onorevole
Daniele Molgora, (che attualmente
copre la carica di presidente
della provincia di Brescia, ndr) - si legge
nel comunicato - il Consiglio dei Ministri
ha condiviso la proposta di nomina
dell’avvocato Sonia Viale a Sottosegretario
di Stato all’Economia e alle finanze.
Avvocato sanremese, Viale proviene
dal fronte ligure della Lega Nord,
dove ha svolto la sua carriera politica
sino a diventare parlamentare ed entrare,
da ultimo, al ministero degli Interni
come capo della segreteria Tecnica, carica
che ha ricoperto sino a oggi.
Sacconi: «Nella manovra incentivi
per collegare salari e produttività»
Marzo spinge fatturato e ordini dell’industria.
Secondo i dati comunicati
ieri dall’Istat, gli indici destagionalizzati
del fatturato e degli ordinativi
hanno registrato, nel confronto
con il mese precedente, un
incremento rispettivamente dell’
1,5% e dell’1 per cento.
Il fatturato è aumentato dello
0,5% sul mercato interno e del
3,8% su quello estero, mentre gli
ordinativi nazionali hanno registrato
una crescita dello 0,4% e quelli
esteri dell’1,8 per cento.
Nel confronto degli ultimi tre mesi
(gennaio-marzo) con i tre mesi
immediatamente precedenti (ottobre-
dicembre) le variazioni congiunturali
sono state pari a più 3,5
per cento per il fatturato e a più
1,3% per gli ordinativi. L’indice
del fatturato corretto per gli effetti
di calendario ha registrato in marzo
un incremento tendenziale del
6,3 per cento (i giorni lavorativi sono
stati 23 contro i 22 di marzo
2009).
Nel confronto tendenziale relativo
al periodo gennaio-marzo, l'indice
del fatturato corretto per gli effetti
di calendario ha segnato una
variazione positiva del 5,2 per cento.
Gli indici grezzi del fatturato e
degli ordinativi hanno registrato
aumenti tendenziali, rispettivamente,
del 9,8 e del 13,1 per cento.
Gli indici destagionalizzati del
fatturato per raggruppamenti principali
di industrie hanno segnato
variazioni congiunturali positive
per l’energia (+ 12,9%), per i beni
di consumo (+ 1%) e per i beni intermedi
(più 0,2%) e una variazione
negativa per i beni strumentali
(meno 0,2 per cento).
L’indice del fatturato corretto
per gli effetti di calendario in marzo
è cresciuto, in termini tendenziali,
del 30,8 per cento per l'energia,
del 9,7 per cento per i beni intermedi
e del 3,0 per cento per i beni
di consumo (+1,6% per quelli
durevoli e più 3,2% per quelli non
durevoli); è invece diminuito dello
0,9% per i beni strumentali. In
marzo, nel confronto con lo stesso
mese del 2009, l'indice del fatturato
corretto per gli effetti di calendario,
ha segnato gli incrementi più
ampi nei settori della fabbricazione
di coke e prodotti petroliferi raffinati
(-31,5%), della fabbricazione
di mezzi di trasporto (+18,3 per
cento) e della produzione di prodotti
farmaceutici di base e preparati
farmaceutici (-18,3 per cento); le
diminuzioni più marcate hanno riguardato
l'estrazione di minerali
da cave e miniere (-8,5 per cento),
la fabbricazione di macchinari e attrezzature
(-7,1 per cento) e le altre
industrie manifatturiere, riparazione
e installazione di macchine
ed apparecchiature (-3 per cento).
Gli incrementi tendenziali più rilevanti
dell'indice grezzo degli ordinativi
hanno riguardato la fabbricazione
di computer, prodotti di
elettronica e ottica, apparecchi
elettromedicali, apparecchi di misurazione
e orologi (+25,9 per cento),
le industrie tessili, abbigliamento,
pelli e accessori (+20,2 per
cento) e la metallurgia e fabbricazione
di prodotti in metallo (+20
per cento); un calo è stato registrato
nella fabbricazione di mezzi di
trasporto (-4,7 per cento)
 

stockuccio

Guest
come sempre continuo a non temere l'inflazione, possono stampare tutti quello che vogliono :)

la svalutazione dell'euro è stata pilotata ... si ... dalla Germania :)

la mitica Angela è partita lancia in resta ... io per ora la sostengo in toto insieme a pochi .... faccio parte della fanteria avanzata

tutti parlano di lacrime e sangue DOVEROSI riferendoli al popolo per pagare banche LADRE

io avrei una proposta alternativa ... lacrime e sangue per le banche LADRE

le solite bancacce ormai fanno soldi solo truffando, cdo, hft, e chi più ne ha più ne metta ... anche a noi come si sa ci hanno FREGATO e TRUFFATO spesso, a volte con la complicità di politici inetti o complici, ma questo non giustifica le banche ladre dall'aver partorito truffe
quindi, la Angela per ora è partita morbida limitando le vendite allo scoperto e proponendo tasse maggiori su GUADAGNI ILLECITI e TRUFFALDINI, io sarei favorevole al BAN TOTALE di queste bancacce dal territorio europeo, non darei un cent dei miei titoli pubblici nelle loro mani finché non restituiscono il triplo del maltolto, rinunciano a qualsiasi pretesa sulle truffe in corso e, ovviamente, strisciano implorando pietà ... ecco, SE accadessero queste ultime tre cosucce FORSE con un paio di calci in bocca agli striscianti potrei essere clemente

certe cose non le ho dimenticate
Forum di Finanzaonline.com - Visualizza messaggio singolo - Merrill, Citi, UBS, Goldman, Bear Stearns & il credit crunch - 4
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Polizze vendute da Poste Vita: gravi perdite con le polizze "Ideale" e - Centro Tutela Consumatori Utenti

nel frattempo l'euro CROLLA :lol::lol:

e mi fa piacere leggere certe cose dette da Cameron ... pare proprio una inversione a 180° ... o a 360° come direbbe Biscardi ?
 

stockuccio

Guest
Bollettino di guerra, III.

Scritto da Uriel on 20/mag/2010 /

Mi chiedono di commentare urgentemente i titoli allarmistici (riguardo all'Euro) e riguardo agli ultimi avvenimenti della giornata finanziaria. In realta', nonostante l'enfasi, c'e' poco da dire. Siccome sono qui afare la nottata per mandare live dei servizi che non mi impattano (devo eventualmente dare supporto, ma non sono i miei) , approfitto per scrivere due parole.
Non mi stupisce che l' Euro sia in calo cosi' evidente.Le misure della BCE sono state di due tipi:



  • Le banche centrali nazionali compreranno ognuna i titoli degli altri. Bene. Siccome i titoli ufficialmente sono "prestiti", succedera' che i debiti verranno spalmati su voci contabili apparentemente in attivo. Poiche' a quel punto un bilancio globale dell'area euro diventerebbe inestricabilmente un grafo, l'euro stesso perde credibilita'. E' come se lo stato italiano splittasse il debito per regioni, e poi obbligasse le regioni a comprare l'una il debito dell'altra. Ovviamente, mettendolo a bilancio come attivita', in quanto prestito e non spesa.
  • Di conseguenza, a fronte di questa azione a somma nulla la decisione di Trichet di un fondo di 600 miliardi di euro contro la speculazione equivale, ovviamente, a stampare moneta. Il che, nei fatti, ne abbassa il valore.
Non c'e' nulla di strano, cioe', nell'abbassarsi di valore della moneta.
I fatti rilevanti, semmai, sono altri.


Per prima cosa la Merkel ha bloccato, sino all'anno prossimo, tutte le operazione di vendita scoperta al ribasso sul mercato tedesco. Subito i soliti smargiassi si sono messi a dire che tanto i titoli vengono scambiati maggiormente a Londra. Ahahaha. Non avete capito una sega.


Per prima cosa, la Merkel sta dicendo: "noi siamo il mercato, loro il bordello. Se siete persone serie dovreste venire a lavorare nella nostra borsa. Se volete giocare al casino', andate pure a New York o a Londra. " Il messaggio non e' insignificante: tanti paese emergenti dalle economie industriali che necessitano di capitali hanno paura a nuotare in una finanza cosi' piena di squali. Se una borsa piu' "ordinata" dovesse vendere bene , molti nei paesi emergenti potrebbero uscire da Londa e New York e iniziare a lavorare "al sicuro" in Germania. I paesi emergenti, ancora fragili, hanno bisogno della finanza per avere investimenti, ma non possono reggere il rischio di finire in mano agli squali anglosassoni.

In questo senso, la mossa della Merkel e' di guerra su un terreno piu' ampio: Africa, Sudamerica, Asia, piccole nazioni europee.

Questo permette alla Merkel, sul piano pratico, di fare tre cose.

  • Alla prossima crisi, non dovra' prestare soldi a nessuno sotto la pressione delle sue banche. Potra' dire loro "cari signori, noi uno spazio per lavorare seriamente con la borsa (1)ve lo abbiamo dato.Voi avete preferito andare al Casino': cavoli vostri".
  • La Merkel potra' minacciare, alla prossima annunciatissima(2) operazione speculativa , di mettersi a gridare "via da Londra, tutti a casa, al sicuro!". E da quel momento in poi, chiunque NON lasci il mercato londinese non potra' poi accedere a nessun aiuto di stato: hai voluto rimanere nel casino'? Cavoli tuoi.
  • Si e' introdotto un differenziale di rischio tra un titolo quotato solo in GErmania e un titolo sui mercati mondiali. Le aziende che giocano in germania potranno compiere azioni predatorie fuori dalla germania, e tenere "al sicuro le operazioni" piu' vitali nel mercato controllato di casa, emettendo titoli validi solo su quel mercato. In pratica, si direbbe che gli istituti protetti dalla merkel si stiano preparando ad attaccare, e il governo li ha protetti in casa. Queste aziende tedesche possono sparare al cuore del nemico, ma il nemico non puo' sparare al loro cuore, che rimarra' al sicuro in Germania.
Sul piano politico, invece, le cose sono molto diverse.


L'euro e' semplicemente uno strumento per creare un mercato protetto per le merci tedesche. La sua identita' paratedesca e' stata sempre , come dire, poco nominata dai media, che l'hanno spacciato per un ente collettivo, pubblico, di tutti. COn questa crisi, i giornali di tutte le nazioni hanno trovato il coraggio di spiegare l'euro per quello che e', ovvero pangermanismo valutario su scala europea.


Questo ha prodotto effetti su tutte le opinioni pubbliche, a cominciare da quella britannica , sino a molti commentatori francesi ed est-europei. Nel momento nel quale i re e' nudo, e i giornali iniziano a dire che l'euro e' la moneta tedesca, e tutti la stiamo usando, e la BCE di fatto e' tedesca, l'opinione pubblica inizia a stizzirsi.


Insomma, oggi di nazioni che vorrebbero dare ai cittadini uno scatto di orgoglio nazionale e riprendere la propria vecchia moneta l'europa e' piena. L'unica nazione che ne ha veramente bisogno e' la Germania, tutti gli altri possono ragionare di pro e contro.


Cosi' la Merkel (e la Germania) oggi si trova nella condizione di non sapere chi siano quelli che vogliono salvare l'euro, e quelli che invece non piangerebbero se finisse. Cosi', che cosa ha fatto con questa iniziativa di bloccare la vendita scoperta al ribasso? Ha gridato "facciamo quadrato!".


Ovviamente, la Merkel si aspetta di vedere chi sara' ad unirsi alla Germania nel fare quadrato attorno all'euro. E il risultato e', ovviamente, deludente.


Nessuno.​

Adesso la Merkel ha pochissime strade aperte di fronte a se'.


  • Rendere piu' appetibile l'euro. Invece di essere un gioco win-win solo per i tedeschi e una serie di interminabili sacrifici per tutti gli altri, bisognera' dividere la torta. Ma la Germania non e' mai stata una potenza coloniale,e non ha esperienza nella gestione di pseudocolonie. Non sa dividere la torta, o come diceva Galeazzo Ciano nei suoi diari "i tedeschi sono pessimi padroni".(3)
  • "Sanitizzare" il mercato finanziario tedesco a tal punto che diventi la "casa sicura" per chi non voglia subire attacchi speculativi. Questo potrebbe portare il manufatturiero puro e a quello di molti paesi emergenti a lavorare sui mercati tedeschi. Insomma, tenteranno di vendere la loro borsa in giro., a coloro che sono terrorizzati dal rischio. E con l'allergia al rischio che c'e', potrebbe funzionare. Ovviamente, questo apre delle incognite: innanzitutto superare la rigidita' delle norme italiane e francesi e' difficile, inoltre le altre nazioni manufatturiere potrebbero reagire o prenderla a male.
  • Tentare accordi separati con Russia e alcuni paesi arabi , e poi attirare piccoli paesi che hanno voglia di crescere nel manufatturiero e fondi pensione , invitandoli ad usare la sua borsa "seria" e abbandonare le borse/casino'. In pratica, si sono presi un anno di tempo (la scadenza del divieto di venture capital) per vendere la borsa senza venture capital. Se questa nuova borsa tedesca "ripulita" trovera' clienti tra i paesi del G20, la borsa tedesca si porra' in concorrenza con quelle di Londa e New York: il messaggio e' "loro fanno finanza per banche e altre attivita' "cartacee", se siete un'industria per le vostre attivita' serie usate la borsa tedesca. "
Questo messaggio ha terrificato i mercati in tutto il mondo, dal momento che se una simile filosofia si diffondesse, il rischio e' che le attivita' produttive si concentrino nella borsa tedesca mentre quelle di rendita si concentrino sulle altre borse meno regolamentate. Il guaio e' che le attivita' finanziarie si basano e poggiano su quelle produttive. E' vero che le grandi aziende manufatturiere americane difficilmente lascieranno Wall Street , ma e' anche vero che se davvero l'ombrello protettivo trasformera' la borsa tedesca in un luogo ove si lavora meglio, le nazioni emergenti (che hanno davvero bisogno di finanziarsi e sono le prime vittime delle speculazioni) potrebbero valutare l'offerta.


Inoltre, c'e' il secondo spauracchio: gli altri governi europei potrebbero aderire all'iniziativa tedesca piu' tardi. In fondo, il diniego di questi giorni serve a dire alla Merkel che se vuole andare avanti con l'euro, il beneficiario della moneta unica non puo' piu' essere solo la germania. Insomma, adesso i tedeschi devono convincere, e non possono piu' imporre.


Del resto, se tutti i paesi del continente avessero aderito all'iniziativa tedesca bloccando il venture capital, (o meglio la sua piu' eclatante caratteristica/privilegio) , il mercato mondiale sarebbe andato in crash, per cui in ogni caso la Merkel non poteva pretendere un'adesione totale sin dal primo minuto.


Estendendo questa legge fino al marzo prossimo, la Merkel ha dato un anno alle nazioni europee per schierarsi o meno con la BCE. Contemporaneamente ha puntato una pistola sugli speculatori: "un'altra mossa e vi mandiamo tutti a casa, lo strumento esiste."


Adesso lo speculatore ha il problema di non convincere mezzo mondo ad aderire all'idea tedesca causando altri guai. Ma parliamo dello speculatore intelligente che lavora a medio e lungo termine.


Quello stupido che lavora per guadagnare oggi e domani si vedra' , non verra' fermato cosi' facilmente. La mossa della Merkel e' una doomsday weapon, e il fatto che sia stata usata mostra quanto i tedeschi debbano difendere a tutti i costi l'euro. La flemma delle altre nazioni e' un messaggio chiaro alla Merkel "prego, convincimi a seguirti e salvare la tua creatura: serve piu' a te che a me, quindi sei tu che devi pagare" , e contemporaneamente una misura prudenziale: se tutta l'area Euro avesse aderito, oggi Wall Street e Londra non esisterebbero piu'. I tedeschi, del resto, non sono famosi per la delicatezza delle loro soluzioni.


Ovviamente, vista l'escalation del conflitto (il divieto di venture capital nel paese piu' ricco d'Europa e' una botta consistente ed una spada di Damocle non indifferente) , ci sara' una risposta da Londra, che peraltro e' gia' colpita dalla nuova regolamentazione europea, ormai in dirittura d'arrivo.


Cameron si e' dato la zappa sui piedi: dichiarando "non entreremo mai nell'Euro " ha dato il via libera ai legislatori continentali, che hanno varato la riforma del venture capital stralciando le obiezioni inglesi a fondo pagina, promettendo di "tenerne conto". Come no.

Avendo dichiarato la sua avversione all'euro e l'estraneita' britannica, Cameron non puo' pretendere altro, e il risultato e' che se la nuova normativa andasse in vigore , la City ne sarebbe impattata durissimamente. Sebbene siano state limate, le nuove norme sono devastanti per il modello di business londinese, e non c'e' nulla che Cameron possa fare dopo aver allargato la Manica con le sue dichiarazioni e la scelta dei ministri.


La prima guerra prettamente finanziaria della storia e' ancora all'inizio, e durera' (secondo me) almeno un decennio. E' troppo presto per fare previsioni, e ci sono troppi fattori in gioco, e troppe mosse possibili.

E molta, molta, molta inesperienza. Del resto, e' la prima guerra condotta con armi finanziarie della nostra storia.

Uriel


(1) Dopotutto la borsa serve a finanziare aziende.

(2) le ondate speculative al ribasso si basano sulla paura degli operatori, quindi sono sempre annunciate.

(3) Fu l'ambasciatore francese a dire questo a Ciano, dopo la stipula dell' Asse.
 

canarino

Forumer attivo
Se Stockuccio avesse ragione, se la Merkel punta a questa borsa senza speculazioni, dopo questa serie di riforme strutturali mi aspetterei che le varie Deutche Bank, Commerzbank, Allianz, ecc... cominciassero ad agire di conseguenza e a seguire la linea del proprio premier cambiando la filosofia passata che le ha sempre viste protagoniste di perdite clamorose causa speculazioni fallite
 

stockuccio

Guest
non è mio il pezzo riportato, i meriti sono dell'autore
si naviga a vista, c'è chi si diletta con una Borsa dove l'hft regna sovrano e si casca del 10% in venti minuti .... e chi comincia a riflettere se sia il caso di ripensarci




no, dico .... 10% in venti minuti ....






WASHINGTON/NEW YORK, May 20 (Reuters) - Frustrated lawmakers pressed regulators to move faster to pinpoint the cause of the mysterious May 6 market crash, with two weeks of investigation producing few answers.

"If they don't know the exact cause, how in the heck do the investors expect to have confidence in the market," said Republican Senator Jim Bunning.

Thursday's Senate Banking subcommittee hearing took place on a day when major U.S. stock indexes closed down nearly 4 percent on fears a European sovereign debt crisis could jeopardize the global economic recovery. (news)
The latest decline was fairly orderly compared to the May 6 swoon than saw the Dow Jones Industrial Average briefly down nearly 10 percent.

Regulators and exchange executives had little new to offer lawmakers. They continue to pursue multiple theories on the cause and look to implement trading pauses for individual stocks during sharp declines, beginning possibly in June.

"They don't have a solution yet. It could happen again," Bunning, from Kentucky, told reporters after the subcommittee hearing.

Securities and Exchange Commission Chairman Mary Schapiro defended her agency and said more than 100 SEC staffers were working around the clock, analyzing millions of trades, and probing any wrongdoing.

The SEC is investigating whether market professionals met their obligations, including a requirement to provide clients the best possible trade executions, Schapiro testified.

Fellow market regulator, the Commodity Futures Trading Commission, is examining the activities of large traders and reviewing the role of electronic trading platforms.

CFTC Chairman Gary Gensler told the hearing that the unexplained plunge and the rise of algorithmic trading necessitate a review to determine if further protections are needed in fast-paced, computer-driven markets. (news)
Major U.S. exchanges defended high-frequency trading activities, saying it keeps markets liquid, even though lawmakers' charged rapid traders have an unfair advantage over the average investor. (news)
Regulators have been analyzing more than 19 billion shares traded May 6 and are examining a multitude of factors, including the links between declines in prices of stock index products such as E-mini S&P futures contracts and the use of stop-loss market orders.

Schapiro finds no evidence so far of a big "fat finger" trade made in error, computer hackers or terrorist activity. But lawmakers were unhappy with the pace of the probe.

"It's a couple of weeks after the fact and we still don't know how this even started in the first place," complained Democratic Senator Mark Warner.

Lawmakers also were upset about how trades were canceled after markets closed May 6, including more than 10,000 on the Nasdaq alone. "I am very concerned that it undermines market discipline," said Bunning.

The SEC has given major exchanges two weeks to propose clear rules to cancel trades.

WADDELL & REED
The CFTC, as it did last week before a House committee, singled out an unnamed trader, saying the firm "sought to hedge its stock portfolio in the futures markets by selling a predetermined amount of futures through an executing broker's automated execution system."

Reuters reported last week that the firm is money manager Waddell & Reed Financial Inc (WDR.N), according to an internal CME Group Inc (CME.O) document that said Waddell sold a large order of E-minis during the May 6 roller-coaster trading. (news)
Gensler said the firm entered its sell orders in a way meant to limit the impact on markets, but because of the extreme volume jump, the firm's trading "may have had an unintended market impact."

It took about 21 minutes for the firm to execute its sell order, Gensler said. "In markets with average volume, it would have taken significantly longer perhaps hours."


LIQUIDITY UNDER STRESS
U.S. exchanges told the panel that the high-speed trading firms keep markets liquid and functioning, with one suggesting incentives to encourage their participation at stressful times such as the mysterious plunge.

Regulators should consider "creating better incentives to provide liquidity during periods of market stress," Nasdaq OMX Group Inc (NDAQ.O) Executive Vice President Eric Noll said in prepared testimony.

High-frequency traders use lightening-fast computer algorithms to make markets and take advantage of tiny imbalances, and are involved in an estimated 60 percent of U.S. stock trading volume. Some big firms stopped trading during the plunge.

The SEC and major U.S. exchanges have proposed new rules to pause stock trading when markets are in crisis.

The restrictions known as circuit breakers would apply to all stocks in the Standard & Poor's 500 index, and initially would exclude exchange-traded funds (ETFs).

The proposal needs approval from the SEC before the rules go into effect. The SEC plans to roll out the rule in a six-month trial period starting around June. (news)
NYSE Euronext (NYX.N) expects all U.S. stocks will be subjected to circuit breakers by the end of the year.
 

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