FTSE MIB: due teorie a confronto

SEE FU

IL MACCHINISTA DEL CIUF CIUF 😁
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Guardando il grafico del FTSE MIB si possono notare due cose:

1) Un doppio massimo con neck-line 21.950 e target di ribaltamento a 19.400 punti. La neck-line ed il target sono indicati con rette statiche nere.

2) Il movimento del FTSE MIB da agosto può anche essere decritto da un fascio di rette parallele. questo fascio di rette parallele descrive un canale ribassista a pendenza leggermente negativa.

Ora, a mio avviso i casi sono due:

A) Se non si supera la resistenza statica a 21.950 punti e la Media Mobile a 200 giorni allora l'interpretazione del doppio massimo potrebbe essere corretta e si dovrebbe scendere fino ai 19.400 punti.

B) Ma se si supera la resistenza a 21.950 punti allora il doppio massimo viene negato e la prima teoria va in fumo. In tal caso possiamo pensare che l'intepretazione corretta del movimento del FTSE MIB sia quella descritta dal fascio di rette parallele. E allora si avrebbe un rialzo con obiettivo massimo sulla parte superiore del canale, ovvero intorno ai 23.500 punti. Questa ipotesi è suffragata dal candlestick. Infatti la formazione di candele verdi e di un gap rialzista indica una forza del mercato e una voglia di salire.

CONCLUSIONI: fino a che stiamo sotto i 21.950 punti è ancora valida l'ipotesi ribassista del doppio massimo con obiettivo 19.400. Tuttavia, in caso di passaggio sopra i 21.950 si avrà un'estensione del rimbalzo con target massimo intorno ai 23.500 punti. Questa seconda ipotesi mi sembra più probabile.
 
'nGiorno See,

le due teorie da te esposte non fanno una grinza, ... permettermi di formularne una terza, ... :

3) Superata la statica che tu individui a 21950 ... ritengo possa andare entro venerdì 26 febbraio nell'area tra 22'300/22'500, ... poi penso si rintracci in cerca di un fondo dal quale far partire il novello annuale.

Guardando al DAX, ... mi sembra abbiano poca voglia di continuare, anche se al momento, il segnale è lungo.

Immagini allegate
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le resistenze statiche: una bufala psicologica?

so che quello che sto per scrivere può suscitare clamore o indignazione

ma voglio riportare le conclusioni a cui sono pervenuto osservando i risultati su back test di un TS che ho sviluppato nell'autunno scorso e che sto attualmente utilizzando

i criteri che portano all'apertura di una certa posizione sono contraddistinti da un certo numero di condizioni che devono essere verificate: questo credo che valga per ogni TS, dal trend follower fino al più "perverso" degli side effects

con questi presupposti avevo ottenuto una prima serie di risultati, con la classica equity per fortuna decente ma ovviamente con i suoi buoni periodi di draw down

a quel punto credo che in me sia sopraggiunto l'istinto comune a tutti: trovare dei filtri da aggiungere ai criteri di ingresso per migliorare la equity (sia nel rendimento globale su n mesi, sia sui tassi di draw down).

come prima idea cosa può venire per adottare un filtro: beh le resistenze no? :) cosa c'è di più intuitivo?

resistenze basate più o meno su ragionamenti simili al grafico sopra, cioè identificando canali ascendenti o discendenti e valutando al rottura di questi

RISULTATO: l'adozione del filtro basato sulle resistenze, come prevedibile, a parità di ogni altro parametro tarato nel TS, ha causato una diminuizione del numero medio mensile di operazioni (chiaro....). Ma, il risultato per me molto significativo è che IL RENDIMENTO MEDIO MENSILE DELLA EQUITY SUBISCE CON IL FILTRO UNA ATTENUAZIONE PARI AD UN FATTORE ESATTAMENTE UGUALE AL TASSO DI DIMINUIZIONE DI OPERAZIONI

questo cosa significa?
significa che le resistenze sarebbero solo una "illusione ottica" sui grafici, quello che conta in realtà è il segnale che fa scattare la posizione, a prescindere dal fatto che si sia superata o meno una resistenza situata nelle vicinanze. è come se la resistenza non influisse minimamente sulla probabilità di azzeccare la direzione assunta dalla posizione

a quel punto tanto vale ignorarle, causano solo degrado del gain (se il TS guadagna)

:eek:
 
so che quello che sto per scrivere può suscitare clamore o indignazione

ma voglio riportare le conclusioni a cui sono pervenuto osservando i risultati su back test di un TS che ho sviluppato nell'autunno scorso e che sto attualmente utilizzando

i criteri che portano all'apertura di una certa posizione sono contraddistinti da un certo numero di condizioni che devono essere verificate: questo credo che valga per ogni TS, dal trend follower fino al più "perverso" degli side effects

con questi presupposti avevo ottenuto una prima serie di risultati, con la classica equity per fortuna decente ma ovviamente con i suoi buoni periodi di draw down

a quel punto credo che in me sia sopraggiunto l'istinto comune a tutti: trovare dei filtri da aggiungere ai criteri di ingresso per migliorare la equity (sia nel rendimento globale su n mesi, sia sui tassi di draw down).

come prima idea cosa può venire per adottare un filtro: beh le resistenze no? :) cosa c'è di più intuitivo?

resistenze basate più o meno su ragionamenti simili al grafico sopra, cioè identificando canali ascendenti o discendenti e valutando al rottura di questi

RISULTATO: l'adozione del filtro basato sulle resistenze, come prevedibile, a parità di ogni altro parametro tarato nel TS, ha causato una diminuizione del numero medio mensile di operazioni (chiaro....). Ma, il risultato per me molto significativo è che IL RENDIMENTO MEDIO MENSILE DELLA EQUITY SUBISCE CON IL FILTRO UNA ATTENUAZIONE PARI AD UN FATTORE ESATTAMENTE UGUALE AL TASSO DI DIMINUIZIONE DI OPERAZIONI

questo cosa significa?
significa che le resistenze sarebbero solo una "illusione ottica" sui grafici, quello che conta in realtà è il segnale che fa scattare la posizione, a prescindere dal fatto che si sia superata o meno una resistenza situata nelle vicinanze. è come se la resistenza non influisse minimamente sulla probabilità di azzeccare la direzione assunta dalla posizione

a quel punto tanto vale ignorarle, causano solo degrado del gain (se il TS guadagna)

:eek:

Trovo il tuo esperimento interessante, anche se forse per comprenderlo appieno e valutarne l'eficacia occorrerebbe averne maggiori dettagli.
 
so che quello che sto per scrivere può suscitare clamore o indignazione

ma voglio riportare le conclusioni a cui sono pervenuto osservando i risultati su back test di un TS che ho sviluppato nell'autunno scorso e che sto attualmente utilizzando

i criteri che portano all'apertura di una certa posizione sono contraddistinti da un certo numero di condizioni che devono essere verificate: questo credo che valga per ogni TS, dal trend follower fino al più "perverso" degli side effects

con questi presupposti avevo ottenuto una prima serie di risultati, con la classica equity per fortuna decente ma ovviamente con i suoi buoni periodi di draw down

a quel punto credo che in me sia sopraggiunto l'istinto comune a tutti: trovare dei filtri da aggiungere ai criteri di ingresso per migliorare la equity (sia nel rendimento globale su n mesi, sia sui tassi di draw down).

come prima idea cosa può venire per adottare un filtro: beh le resistenze no? :) cosa c'è di più intuitivo?

resistenze basate più o meno su ragionamenti simili al grafico sopra, cioè identificando canali ascendenti o discendenti e valutando al rottura di questi

RISULTATO: l'adozione del filtro basato sulle resistenze, come prevedibile, a parità di ogni altro parametro tarato nel TS, ha causato una diminuizione del numero medio mensile di operazioni (chiaro....). Ma, il risultato per me molto significativo è che IL RENDIMENTO MEDIO MENSILE DELLA EQUITY SUBISCE CON IL FILTRO UNA ATTENUAZIONE PARI AD UN FATTORE ESATTAMENTE UGUALE AL TASSO DI DIMINUIZIONE DI OPERAZIONI

questo cosa significa?
significa che le resistenze sarebbero solo una "illusione ottica" sui grafici, quello che conta in realtà è il segnale che fa scattare la posizione, a prescindere dal fatto che si sia superata o meno una resistenza situata nelle vicinanze. è come se la resistenza non influisse minimamente sulla probabilità di azzeccare la direzione assunta dalla posizione

a quel punto tanto vale ignorarle, causano solo degrado del gain (se il TS guadagna)

:eek:

Per me invece i supporti e le resistenze soprattutto statiche ma anche i canali ascendenti e discendenti e quelle mobili hanno la loro valenza perchè al mercato piace rispettare certe geometrie e certi livelli, una sorta di autocompiacimento degli operatori che lo compongono che però non può essere semplificata attraverso un risultato statistico/algoritmico.
E' come se tu fossi in un deserto e le tue riserve di acqua si stanno esaurendo e la sete si fa pressante.
Il rischio di "vedere" delle oasi che non esistono, cioè i miraggi, sono elevati sebbene le oasi sappiamo tutti che esistono davvero.
Per cui non tutte le resistenze ed i supporti sono attendibili e solo la conoscenza del respiro di ogni singolo mercato (perchè ogni mercato ha il suo respiro) può aiutarti ad individuarli. Un po' come se tu fossi un berbero nel deserto e non un occidentale senza satellite a portata di mano. :)

In caso contrario e cioè se il tuo dubbio permane e potrebbe disturbare la tua operatività prova ad utilizzare i pivot point. :)
 

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