Allora, visto che abbiamo fra i lettori anche il Baffo, per festeggiare ci concediamo la lettura di un report abbastanza recente di Fitch (ottobre dello scorso anno) che si concentra su di un argomento importante per tutti gli obbligazionisti di telecom, ossia scadenze del debito e livelli di liquidità delle telecom nell'anno appena concluso e per il 2009.
Sarebbe stato utile disporne anche prima (non mi ero reso conto che fosse reperibile: mal me ne incolga), ma nei mesi a venire non è detto che non ritorni di stretta attualità...
La domanda di fondo è: hanno le telecom europee (quelle considerate da Fitch qui sono quasi solo le IG) risorse sufficienti per fronteggiare una fase di restrizione nell'accesso al mercato del credito ? Di quanta liquidità dispongono ? Sono in grado (teoricamente) di fronteggiare una fase in cui l'accesso al mercato obbligazionario fosse loro precluso ?
Le risposte sono confortanti, secondo Fitch. In sintesi, queste le conclusioni alle quali perviene l'agenzia.
Il comparto telecom sarebbe fra quelli meglio equipaggiati a fronteggiare una eventuale situazione di market disruption, con emittenti quali British Telecom, France Telecom e Telecom Italia in grado di stare fuori dal mercato obbligazionario per i prossimi 18-24 mesi in virtù della mera liquidità detenuta, comprensiva (ovviamente) della disponibilità di linee di credito inutilizzate (undrawn) ed effettivamente adoperabili senza limitazioni perché non intaccate (uncommetted).
Vi sono - è vero - debiti consistenti in termini assoluti, con scadenze significative per il rifinanziamento attorno al 2011 -2012, il che lascia ritenere opportuno, per la stabilità finanziaria del comparto, un ritorno ad una maggiore disponibilità di liquidità attorno al 2010.
Linee di credito sindacate a durata quinquennale per importi significativi sono state negoziate da emittenti del comparto nel 2007 e saranno anch'esse da rinegoziare entro il 2011. Alcune scadenze anticipate rispetto a questa renderanno possibile valutare quali saranno i costi per l'approvvigionamento di disponibilità creditizia nel comparto.
Analogamente, si potrà valutare l'appetibilità degli emittenti del settore dal punto di vista del relationship banking, ossia della possibilità di appaltare servizi bancari "ancillari" rispetto alle attività condotte così da poter in cambio avere accesso a linee di credito a minor costo.
Gli emittenti del comparto IG hanno accesso non difficoltoso al mercato della commercial paper.
E' probabile un rallentamento delle attività di M&A nel breve termine. Nel lungo, Fitch si attende un consolidamento fra operatori nazionali sulla linea fissa e una ripresa della espansione internazionale nella telefonia mobile.
I livelli di FCF (free cash flow) resteranno robusti, essendo il settore attrezzato meglio di altri a reggere alla recessione per via di una ridotta ciclicità. Il FCF è anche rinforzabile con relativa facilità nel comparto agendo sui meccanismi distributivi o attraverso contenimenti/diluizioni del Capex, il che può tornare utile al prolungarsi di situazioni in cui il rifinanziamento sia reso particolarmente arduo dalle condizioni sui mercati...
Vi allego il file per intero, riservandomi di estrarre ancora qualche materiale significativo... (sempre per il Baffo: i nuovi fan vanno coltivati
)