Operatività Indici & Futures - Open - Cap. 2

Ogni danno finanziario è un danno emotivo. Mina la propria sicurezza in sé. La propria autostima. Perdendolo non saremo più in grado di avere fiducia nelle nostre decisioni, convinzioni.
Senza fiducia e coraggio nelle proprie convinzioni non si può fare trading.
 
Per questo è meglio subire molte piccole perdite, piuttosto che una unica e devastante. Le perdite ci saranno sempre. Prima ci si abitua meglio è.
E se non riusciamo ad abituarci, allora non possiamo fare trading. Ed è meglio smettere di perdere tempo leggendo queste righe. O di qualsiasi altro trader.
 
1: Si fa trading con piccole perdite e piccole vincite

Infatti si fa trading con piccole perdite e piccole vincite perché in questo modo ci si prepara a grossi guadagni. Le piccole perdite\vincite servono ad essere pronti quanto il movimento scatta verso la direzione della nostra entrata. Per essere pronti dovremo saper tagliare i movimenti contrari, potenzialmente a perdita infinita. A volte taglieremo involontariamente anche grossi movimenti nella nostra direzione. Succede. Ma non può accadere sempre.
Ma se quella volta che non togliamo un movimento che inizialmente viene contro la nostra posizione e questo si rivela devastante, allora avremo messo in pericolo tutto il nostro trading.
E’ questo che vogliamo?
No.
Allora abituiamoci a piccoli guadagni e piccole perdite per essere pronti ai grandi movimenti.
 
2. Il trade che faccio "è quello che voglio io"!

Dobbiamo anche abituarci che i trade o sono quelli che vogliamo noi, o non li facciamo.
Smettiamola di lamentarci! Troppi 3d sono diventati stanze delle parole violente! Se ho lasciato andare un trade non sediamoci pensando “se solo avessi inserito l’ordine ora sarei ricco”. Non lo abbiamo fatto. Punto e basta. Concentriamoci sul prossimo trade. Ce ne sono sempre finché il mondo non finirà!
Peggio ancora quando le cose non vanno come vogliamo noi ma siamo dentro al mercato. Inutile lamentarsi. Possiamo brontolare, mormorare. Provare esasperazione e frustrazione. Ma dobbiamo incassare il colpo e dirci: “questo non era il mio trade”! Un motivo perché non lo è ci sarà, ma ora devo fare solo una cosa: uscire.
Lo faremo? Non sempre. Ci vuole disciplina e fiducia nel metodo. Ma chiediamoci: vogliamo entrare a fare parte della maggioranza che perde nei mercati? No!. E allora usciamo
 
Il trade “lo voglio a modo mio o non lo voglia affatto”. Non importa se facendo così rinuncio ad un movimento che mi avrebbe reso ricchissimo. Se le condizioni sul grafico non sono quelle che io ho stabilito, quel trade non lo faccio! Punto e basta.
Scapperanno moltissime occasioni. Ma constaterete che dopo anni sarete ancora qui in borsa con i vostri soldi e la vostra autostima intatta. E, forse, anche con un guadagno discreto.
Non dobbiamo preoccuparci di un trade in cui non siamo entrati. Ce ne saranno moltissimi altri. Se facciamo daytrading ogni giorno ci sono occasioni di guadagno.
Specchio: il rimpianto dei trade in cui non siamo entrati è segno di avidità: se siamo avidi perderemo.
 
3. E' il mercato che ci deve coprire i costi fissi per fare trading

Dobbiamo prendere profitto appena possiamo. E’ il mercato che ci deve pagare per fare trading. E non noi il mercato. Se non prendiamo velocemente un po’ di denaro, noi non stiamo facendo trading. Non stiamo facendo il nostro dovere. E’ vero che a volte il movimento continuerà portando un notevole guadagno. Ma è vero anche l’incontrario e può causare enormi perdite. Se non copriamo i costi con un piccolo margine di guadagno, siamo dominati dall’avidità, e perderemo tutto.
Ricordiamoci che è essenziale portare a casa piccoli guadagni superiori alle spese. Che è essenziale azzerare piccole perdite con piccoli guadagni (superiori alle spese). Solo così saremo pronti per il movimento direzionale.
Facendo così non avremo perso. Avremo coperto i costi e preso, forse, un piccolo profitto.
 
Finché siamo vivi (=con il capitale sufficiente per operare) abbiamo aspettative. Una piccola vincita ci rinforza. Ci rincuora. Aumenta l’autostima che abbiamo nelle nostre capacità. Aumenta la fiducia nelle nostre abilità decisionali: stiamo seguendo il percorso del trading con determinazione.
Se non pensiamo a coprire le spese e prendere un piccolo profitto, veramente crediamo di essere in grado di poter prendere profitti maggiori?
Noi dobbiamo entrare a mercato con una sola forte convinzione: vogliamo questo trade gratis! E’ il mercato che deve pagarci le commissioni. E’ il mercato che deve pagarci per mettere il nostro ordine. Mi vuoi? Caccia i soldi. Senza soldi non muovo nemmeno con il pensiero il mouse sopra il click dell’ordine!
Una conseguenza di fare solo trade “a modo mio” è che potrei non operare per dei giorni. E allora, è un problema? Se si, sono avido. E perderò tutto.
Le commissioni e il nostro tempo devono essere il solo vero investimento nel trade. Questo è particolarmente vero quando esso va verso la nostra direzione di entrata.
 
4. Mantenere sempre la propria flessibilità mentale

E ricordiamoci: il trading non serve per guadagnare. Per creare dei morti viventi. E’ fondamentale:


- Il riposo
- Il rilassamento
- La cura delle relazioni
- La cura del proprio corpo
- La cura della propria Mente.


Detta così sembra scontata, ma perché si afferma che il guadagno è una conseguenza e non una conquista diretta?
 
Perché se facciamo trading tutti i giorni per tutta la seduta perdiamo la nostra flessibilità. Riduciamo cioè la nostra capacità di giudizio. La nostra concentrazione. Avremo la capacità decisionale meno acuta.
Saremo diventati un giocatore di azzardo e non un trader: il desiderio di guadagno è diventato il nostro idolo e noi siamo diventati schiavi del mercato. Così facendo, perderemo tutto.
 

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