Indici Italia Referendum

Voti si o no al referendum?


  • Total voters
    81
io penso che il nocciolo del problema sia proprio questo

Il rischio che il settimanale britannico intravede è che a beneficiare di queste condizioni sarebbe in futuro Beppe Grillo: "Lo spettro di Grillo come primo ministro, eletto da una minoranza e tenuto al potere dalle riforme di Renzi, è una possibilità che molti italiani e una gran parte dell'Europa giudicano allarmante".

e qui la domanda??? i grillini vogliono governare o preferisce fare l'opposizione come ha fatto il vecchio pc??
poi al governo er peggio der peggio

infatti l'unico veramente che potrebbe avvantaggiarsene sarebbe proprio il comico .....vuole il 51% senza coalizione .....senza accordi con nessuno.....andiamo da napolitano etc... :D....mai sentito un grillino dire che la riforma in fondo li farebbe vincere :eek: ah ah come direbbe il prof.ino :confused:
,ma il problema non sussiste perche' fino adesso hanno veramente dimostrato poco poco ...anzi tra poco si bruciano con la raggi ....tre mesi a litigare x gli assessori ...veramente cose ignobili....x adesso solo chiacchiere e vaffancul@ e hanno un immagine di incapaci e mai contribuito a migliorare nessuna legge ...solo diktat e proposte assurde non votabli dal parlamento che ci ritroviamo . x esempio il daspo dalla politica x i condannati x corruzione :specchio: personalmente mi puoi anche trovare daccordo ...ma è evidente che non passa ...quindi è = a 0 come proposta.
 
Perché il nuovo bicameralismo non funziona. La guida del prof. Celotto per il No al referendum - Formiche.net

Gli approfondimenti a puntate del prof. Alfonso Celotto, ordinario di Diritto costituzionale presso l'Università degli Studi Roma Tre.

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Il nuovo procedimento legislativo dovrebbe essere più agevole e veloce. Invece, nel tentativo di differenziare il ruolo del Senato da quello della Camera, si rischiano molte complicazioni. Infatti, esistono una decina di procedimenti bicamerali diversi con un ruolo particolare del Senato:
a) Le leggi necessariamente bicamerali (articolo 70);
b) Le leggi su cui c’è richiesta di riesame del Senato (articolo 70, 3° comma);
c) Le leggi di attuazione dell’art. 117, 4° comma Cost. (su cui la Camera può dissentire dal Senato solo a maggioranza
assoluta dei componenti);
d) Le leggi di bilancio (su cui il Senato si pronuncia entro 15 giorni);
e) Le leggi su cui il Senato chiede alla Camera di pronunciarsi (art. 71, 2° comma);
f) Le leggi indicate come essenziali all’attuazione del programma di governo (che hanno una procedura accelerata; art. 72);
g) Le leggi di conversione dei decreti-legge (con procedura a tempi prefissati; art. 77 e 74);
h) Le leggi di ratifica dei Trattati di appartenenza all’Unione europea (art. 80);
i) Le leggi di attribuzione di nuove forme di autonomia speciale (approvate da entrambe le Camere sulla base di intesa con la Regione interessata; art. 116);
j) Le leggi che intervengono in materia regionale per tutela dell’unità giuridica o economica della Repubblica o per
la tutela dell’interesse nazionale (su proposta del Governo; art. 117).

Il rischio non è solo di confusione, ma anche di conflitti. Non a caso, nel nuovo art. 70 si prevede che “I Presidenti delle Camere decidono, d’intesa tra loro, le eventuali questioni di competenza, sollevate secondo le norme dei rispettivi regolamenti”. Ma c’è sempre la possibilità che i conflitti si inaspriscano e finiscano alla Corte costituzionale. Allungando i tempi del procedimento legislativo.
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Perché il nuovo bicameralismo non funziona. La guida del prof. Celotto per il No al referendum - Formiche.net
 
Teste di rovere leggete

REFERENDUM COSTITUZIONALE 2016 | icebergfinanza

PS. A me' e' bastata la foto per decidere...

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2 giorni fa
Agenpress – “Puntuale, anche per L’Italia, è arrivata la strategia del terrore finanziario per condizionare il voto di domenica 4 Dicembre. È avvenuto con la Grecia nel 2015, con la Gran Bretagna a Giugno scorso, negli USA in autunno”.

Lo scrive su Facebook Stefano Fassina di Sinistra Italiana.

“Tg e prime pagine annunciano catastrofi bancarie e aziendali. In realtà, nei rapporti interni, JP Morgan scrive: “Italian Referendum: “No” scenario would not surprise and largely reflected in the price. We estimate the chances of a “Yes” vote for the ‪December 4 Italian referendum at only around 30%, but “No” winning in Italy would not come as a surprise in contrast to the UK’s EU referendum or the US elections.”

(“Il Referendum Italiano: Lo scenario del “No” non sorprenderebbe ed e’ largamente scontato nei prezzi [degli asset]. Noi stimiamo le chances di un “Si” il 4 Dicembre nel referendum italiano soltanto a circa il 30%, ma una vittoria del “No” in Italia non sarebbe una sorpresa a differenza del referendum sulla UE in UK e delle elezioni in USA”).

In sintesi, nessuna sorpresa se vince il No. Il risultato è stato già scontato nei “prezzi” dei titoli. È una grande occasione di guadagno per chi scommette. Il Presidente del Consiglio ha aperto la “sala gioco” con la scelta irresponsabile di trasformare un voto sulla revisione costituzionale in un plebiscito su se stesso e il suo governo”.

Referendum. Fassina (SI). Per JP Morgan una vittoria del "No" in Italia non sarebbe una sorpresa - Agenpress
 

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