Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
E' molto probabile che Solvency II, l'equivalente di Basel II, ricalchi quest'ultimo per il trattamento degli strumenti ibridi. Il grandfathering sara' con molta probabiita' 10 anni contro.

Bisogna anche dire che le compagnie di assicurazione in questi anni hanno continuato a dire che la crisi e' stata provocata dalle banche, che loro non pongono un rischio sistemico, che nessuna di loro e' fallita...per cui i criteri devono essere meno restrittivi.

intendevo Basel III...
 
sole devo dire che mi stai mettendo dei dubbi sulla tesi di Mais...
la cosa che mi lascia perplesso sarebbe la grande eterogeneitá dei T2 nel caso la tesi di Mais fosse corretta....
il dubbio rimane...

mais , ho capito benissimo la tua posizione.

Io dico solo che nei documenti BCBS , ad esempio Strengthening the resilience of the banking sector , si parla di razionalizzazione dei Tier 2 che diventano una categoria con caratteristiche ben definite tra cui : maturity.
Il criterio minimo sono i 5 anni ma il criterio e' comunque l'esistenza di una maturity.
Tu invece propendi per l'esistenza di una babele di titoli Tier 2 che vanno da quello con scadenza quinquennale al perpetual ex Tier 1 con loss absorption...bella armonizzazione!

Cosi' io leggo ed interpreto...sbaglio? amen , vorra' dire che prenderemo una fregatura e che le call continueranno ad essere esercitate solo per prestigio o convenienza (se verranno esercitate)

Tier 2
78. Tier 2 capital will be simplified. There will be one set of entry criteria, removing subcategories
of Tier 2. Under the proposal all Tier 2 capital will need to meet the minimum
standard of being subordinated to depositors and general creditors and have an original
maturity of at least 5 years. Recognition in regulatory capital will be “amortised” on a straight
line basis during the final 5 years to maturity.

Ho capito che interpretiamo in modo diverso anche questa frase :

Criteria for inclusion in Tier 2 (gone concern capital)
90. The objective of Tier 2 is to provide loss absorption on a gone-concern basis. Based
on this objective, the following box sets out the proposed minimum set of criteria for an
instrument to meet or exceed in order for it to be included in Tier 2 capital.


A me pare che meet or exceed sia comunque riferito ad una scadenza , per te significa che perpetual e' meglio:)

Criteria for inclusion in Tier 2 Capital
1. Issued and paid-in
2. Subordinated to depositors and general creditors of the bank
3. Is neither secured nor covered by a guarantee of the issuer or related entity or other
arrangement that legally or economically enhances the seniority of the claim vis-àvis
depositors and general bank creditors
4. Maturity:
a. minimum original maturity of at least 5 years
b. recognition in regulatory capital in the remaining 5 years before maturity will
be amortised on a straight line basis
c. there are no incentives to redeem
5. May be callable at the initiative of the issuer only after a minimum of five years:

Se vai ai criteria per i Tier 1 di maturity non si parla proprio.

Criteria for inclusion in Tier 1 Additional Going Concern Capital
1. Issued and paid-in
2. Subordinated to depositors, general creditors and subordinated debt of the bank
3. Is neither secured nor covered by a guarantee of the issuer or related entity or other
arrangement that legally or economically enhances the seniority of the claim vis-àvis
bank creditors
4. Is perpetual, ie there is no maturity date and there are no incentives to redeem
5. May be callable at the initiative of the issuer only after a minimum of five years:

Il dubbio comunque rimane , sia chiaro .
Come ho scritto prima voglio fare l'ottimista che vede il bicchiere mezzo pieno
 
ed è pure step up.
Quindi, in sostanza, se la view è questa, B3 per le nostre p ha moltissima pochissima valenza :down:
Dovremmo iniziare a ragionare solo ed esclusivamente per solidità emittente, pre/post call, cumulatività o meno.
Con questo trucchetto, direi che i i vecchi T1 che non possono essere conteggiati come core tier 1 si contano (e sono magnanimo) sulle dita di una mano :wall:

no scusami, se parli della step up allora in teoria no. Se leggi i criteri vedi che ne t1 ne t2 possono essre step up, ma non sono sicuro, come dicevo sopra, delle eccezioni per le esistenti

è questo il problema mi sembra di capire caro mais :mumble:
In teoria le step up :no: non possono far parte dei nuovi T1 & T2.
Ma nella prativa, possono infinocchiarci snocciolando eccezioni su eccezioni :ordine:
Certo, se l'emittente è solido, il problema non si pone.
Ma se ha appena la necessità di sfruttare questa cosa, presumo proprio che lo farà.
Qua mi sa che dobbiamo metterci a studiare x bene :reading: quali p van comprate e quali no...:specchio:
 
Anche se non me l'avete chiesto, ho aggiunto una seconda tabella nel foglio on line (tabella NEGUS) riportando il suo foglio aggiornato, le quotazioni, il CY e il YTC. Ovviamente, essendo i campi aggiornati automaticamente dalle quotazioni nella prima tabella, va letto "cum grano salis". Se vi serve qualcosa di specifico vedo se vi posso dare una mano, basta chiedere ;)

Il link comunque è questo perpetuals_r
Con un account gmail mi pare che sia facilmente esportabile in Excel

reef 6 1 grande :bow::clapclap:
no nsapevo di dover chiedere a te, la richiesta era aperta a tutti i pezzi da 90 del 3d ;)
In realtà, l'ottimale sarebbe quello di riuscire ad esportarlo in excel per poi ordinarlo secondo i critirei che + ci aggradano, ma io non riesco e cmq non ho un account gmail :wall:
poi è normale che molti campi, pur avendo il prezzo, no nriescano a calcolare cy e ytc :-?
intanto ti ringrazio tanto :up:
utilissima questa aggiuntaa
 
Poi anche se i tier1 oggi irs non non step up dovessero diventare delle tier2 dal mio punto di vista non sarebbe la fine del mondo... credo che in condizioni normali e con tassi legati ai paramenti a 10 anni possano traquillamente arrivare a quotare vicino la pari (ovviamente non oggi !)

buona notte...

bhè, dovranno garantire un spread pari a quello dei bond già sul mercato, irs10+spiccioli con subordinazione e magari senza scadenza non credo possa arrivare alla pari,
in ogni caso a mio avviso a questi prezzi sono titoli ottimi
 
Dopo aver letto tutti i vs post di oggi io ritengo di vedere il bicchiere mezzo pieno e di vedere una legislazione che cerca di semplificare e uniformare i due gruppi di subordinati. Il punto della maturity per me è fondamentale.

Poi devo ancora capire le frase:
"the objective of Tier2 is to provide loss absorption on a gone-concern basis."
se devono fornire loss absorption , rimangono fuori e non possono essere considerati nuovi tier2 i vecchi tier1 senza loss ! è troppo semplice ?

Hai preso un altro punto interessante.
La loss absorption nei futuri Tier 1 e 2 sara' diversa.
Per i Tier 2 sara' richiesta su base gone-concern
Per i Tier 1 su base going-concern

Interpreto cosi' questa differenza :
i Tier 2 devono fornire loss absorption solo in caso di emittente in bancarotta , i Tier 1 in caso di emittente in vita e con prospettive di continuare il business.
Quindi non capisco come un Tier 1 attuale con loss absorption su base going-concern possa diventare Tier 2 in futuro a meno di non applicare ancora i "criteri minimi" che porterebbero ad includere nei Tier 2 di tutto andando contro la razionalizzazione prevista.

La teoria del travaso degli attuali Tier 1 nei nuovi Tier 2 ha sicuramente un pregio : trova una collocazione immediata ai vecchi titoli.
Se gli ex Tier 1 non diventeranno Tier 2 e resteranno sul mercato che status avranno in futuro ?
 
Ultima modifica:
incentive to be redeem

Già Intesa SanPaolo aveva richiesto maggiore chiarezza:


http://www.c-ebs.org/getdoc/392f0ff3-a056-40ea-a72b-fa14e0809786/CP17_ISP.aspx

Intesa Sanpaolo Comment
1)
The Proposal introduces discrimination between hybrid instruments with incentives to redeem and other hybrid instruments. We believe that such distinction is not relevant and appropriate from a grandfathering perspective. In addition once the step-up has occurred, if the instrument is not redeemed, it will turn into an instrument without incentive to redeem.
This letter represents our view in relation to certain technical matters only and does not include any legal, tax or any other form of advice. We strongly appreciate the opportunity to provide comments on your proposal in relation to a harmonized definition of Hybrid Instruments.
 
Ciao Mais78, premetto che non ho ancora finito bene di studiare il documento, ma sinceramente non mi sento di condividere il tuo pessimismo.

La ratio di questa riforma, alla fin fine, è di aumentare la dotazione di capitali propri delle banche, sia qualitativamente che quantitativamente. Più volte è stato affermato che tale obiettivo deve essere raggiunto in modo graduale, per non stravolgere le condizioni di mercato e non pregiudicare la possibilità per le banche di collocare i nuovi strumenti.

Al di là dell'interpretazione letterale delle singole clausole, che ovviamente non vanno sottovalutate e che da domani cercherò di approfondire nel dettaglio :wall:, mi sembra inverosimile che si trovi una scappatoia per consentire alle banche scorciatoie rispetto al vero obiettivo della riforma.

In parole semplici: non credo che quel che da domani non va più bene come Tier 1 possa essere accettato come Tier 2.

Resto dell'idea che le banche dovranno fare uno sforzo per rafforzare il proprio patrimonio, in primo luogo attraverso l'aumento del capitale primario (offerta di nuove azioni e/o minore distribuzione degli utili agli azionisti da destinare a riserva) ma anche attraverso l'emissione di nuovi strumenti che soddisfino i nuovi requisiti richiesti in sostituzione di quelli vecchi che verranno via via rimborsati.

Per questo sono convinto che le banche in condizioni di farlo continueranno, come già nei mesi scorsi, a richiamare le emissioni sul mercato alla prima data utile.

Spero naturalmente di non sbagliarmi, ma se così non fosse Basilea 3 fallirebbe completamente gli obiettivi per cui è stata ideata.

Che poi le cose (forse) si sarebbero potute fare in modo più lineare è un altro paio di maniche... :rolleyes:

Buona serata

Ciao Negus,
provo a staccarmi per un momento dai (doverosissimi!) tentativi di interpretare il nuovo testo per fare alcune considerazioni generali sulle quali mi piacerebbe conoscere il tuo punto di vista.

Fermo restando che uno degli obiettivi di Basilea 3 (noi tendiamo a soffermarci solo su ciò che ci interessa direttamente) è quello di rafforzare quantità e qualità del capitale delle banche, il mercato si aspetterebbe che:
1)si realizzassero degli aumenti di capitale
2)si emettessero nuove Tier 1, in regola con i nuovi requisiti. Corollario di questa operazione sarebbe il richiamo dei vecchi Tier 1.
3)si dosasse la quantità di Tier 2 coerenti con le nuove regole, richiamando o emettendo in funzione dei requisiti complessivi di capitale.
Questo è quanto il mercato si aspetta: semplice e diretto. Poiché le attese sono un fattore niente affatto irrilevante in finanza, credo che le banche più desiderose di salvaguardare la loro immagine si comporteranno così.

Però le regole sono le regole, e se queste concedessero dei margini, alcune banche ne approfitterebbero di certo.
Proviamo pertanto ad analizzare cosa può succedere ai nostri perpetuals, se fossero confermate le interpretazioni che Mais ed io diamo di queste nuove regole, suddividendoli in categorie (ma prima è necessario ricordare una cosa: tutti gli attuali perpetuals non varranno più come Tier 1 e saranno phased out come tali).
a)bonds con cedola compresa tra il 7% e il 9% (qualunque sia il suo sviluppo) di emittenti “sani”. Non vedo perché il mercato dovrebbe penalizzare questi bonds, che oggi quotano non distante da 100. Se verranno richiamati nel 2013: bene; se non lo saranno: bene ugualmente. L’unico caso sgradevole sarebbe quello di un’esplosione dell’inflazione. Dubito però che, ancora per parecchi mesi (se non anni), qualcuno possa prendere seriamente in considerazione una tale eventualità.
b)bonds con cedola compresa tra il 4% e il 6% (qualunque sia il suo sviluppo) di emittenti “sani”. Questa categoria è quella che richiede, a mio parere, la maggior attenzione. Se nella scelta di un bond di questa categoria si era fatto conto che la call fosse esercitata entro il 2013, sarà necessario rifletterci su molto attentamente. Non è affatto escluso che alcuni bonds possano, nelle prossime settimane, risentire delle valutazioni che il mercato farà proprio alla luce delle ultime novità
c)bonds a TV di emittenti “sani”. Mi chiedo chi possa aver investito in questi bonds contando su una call anticipata. A mio avviso la quotazione di questa categoria dipende, oltre che dal sentiment sui bonds sovrani che riguarda tutti i perpetuals, sulle attese di aumento significativo (= non legato a tensioni di breve periodo) dei tassi di sconto. A mio avviso il mercato continuerà a ragionare in quest’ottica e guarderà in modo molto marginale alla possibile call. Pertanto neanche questa categoria dovrebbe risentire delle nuove regole.
d)bonds di emittenti distressed. Qui io sono il meno indicato a dire la mia, visto che le seguo proprio poco. Però mi sembra che questi corsi siano determinati principalmente dalle notizie sullo stato di salute della banca. Dirò di più: queste banche potrebbero trarre il maggior vantaggio da queste regole, perché potrebbero acquisire qualche flessibilità in più nel migliorare i parametri sul capitale (fermo restando che aumenti di capitale e nuovi Tier 1 saranno difficilmente evitabili).

Conclusione: continuiamo a cercare di capire, ma cerchiamo di rimanere lucidi nel valutare le conseguenze.
Cosa ne pensi?
 
Stato
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