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La voce di un pessimista

Un signore molto pessimista è questo Albert Edwards, della SocGen.
Speriamo sia di quelli che cercano un po' di visibilità personale, lanciandosi in previsioni estreme.
Credo sia comunque buona cosa tener presente anche la voce di questi signori, per evitare ottimismi troppo facili.
Un sunto della sua previsione è qui sotto, tratta da WSI.


Non e' la prima volta che alcuni economisti dicono di intravedere per gli Stati Uniti lo spettro della crisi con cui ancora il Giappone si trova a dover fare i conti dopo due decenni. Ma forse mai nessuno si era spinto oltre dicendo che quanto toccato a Tokyo e dintorni non e' stato nulla rispetto a quanto accadra' agli Usa.

A tracciare questo quadro tutt'altro che entusiasmante e' Albert Edwards, global strategist della divisione Corporate & Investment Banking di Société Générale, che previde agli atti ha la corretta previsione della crisi asiatica del 1998. Dal suo ufficio di Londra, dove lavora, Edwards ha lanciato una previsione che sfida quella dei money manager piu' ribassisti di Wall Street: "L'S&P 500 potrebbe capitombolare fino a quota 450 punti, cioe' al livello del 1982". Rispetto ai valori attuali significa un ritracciamento del 57% circa. Perche? "Gli Stati Uniti si trovano in una situazione molto molto peggiore di quella verificatasi in Giappone".

"Il mercato orso non ha ancora raggiunto la fine. E' da tempo che sosteniamo che il processo di sgonfiamento di bolle (de-bubbling) giungera' a conclusione solo quando i prezzi sull'azionario saranno di nuovo economici", ha spiegato lo strategist.

Secondo Edwards, "fino a quando prevale il mantra "Bond a ogni prezzo" su quello "Azioni nel lungo periodo", non arriveremo "alla fine del nostro viaggio nell'Era Glaciale".

Secondo l'analista di Société Générale, i rendimenti dei Titoli di Stato americani a 10 anni potrebbero scivolare nell'intervallo 1.5-2%. Quello del Bund tedesco e' previsto scenda sotto l'1.5% mentre l'equivalente inglese sotto il 2%.

"L'azionario continua a soffrire dell'abbondante tornata di dati macroeconomici deludenti. Ci aspettiamo che i listini possano cadere come farebbe una casa di carta e cio' accadra' nei prossimi mesi quando l'ISM manifatturiero si portera' sotto il livello di 50, rotto il quale si entra in territorio di recessione", ha concluso Edwards. L'ultimo dato disponibile, quello di luglio, si e' attestato a 55.5.
 
Un signore molto pessimista è questo Albert Edwards, della SocGen.
Speriamo sia di quelli che cercano un po' di visibilità personale, lanciandosi in previsioni estreme.
Credo sia comunque buona cosa tener presente anche la voce di questi signori, per evitare ottimismi troppo facili.
Un sunto della sua previsione è qui sotto, tratta da WSI.


Non e' la prima volta che alcuni economisti dicono di intravedere per gli Stati Uniti lo spettro della crisi con cui ancora il Giappone si trova a dover fare i conti dopo due decenni. Ma forse mai nessuno si era spinto oltre dicendo che quanto toccato a Tokyo e dintorni non e' stato nulla rispetto a quanto accadra' agli Usa.

A tracciare questo quadro tutt'altro che entusiasmante e' Albert Edwards, global strategist della divisione Corporate & Investment Banking di Société Générale, che previde agli atti ha la corretta previsione della crisi asiatica del 1998. Dal suo ufficio di Londra, dove lavora, Edwards ha lanciato una previsione che sfida quella dei money manager piu' ribassisti di Wall Street: "L'S&P 500 potrebbe capitombolare fino a quota 450 punti, cioe' al livello del 1982". Rispetto ai valori attuali significa un ritracciamento del 57% circa. Perche? "Gli Stati Uniti si trovano in una situazione molto molto peggiore di quella verificatasi in Giappone".

"Il mercato orso non ha ancora raggiunto la fine. E' da tempo che sosteniamo che il processo di sgonfiamento di bolle (de-bubbling) giungera' a conclusione solo quando i prezzi sull'azionario saranno di nuovo economici", ha spiegato lo strategist.

Secondo Edwards, "fino a quando prevale il mantra "Bond a ogni prezzo" su quello "Azioni nel lungo periodo", non arriveremo "alla fine del nostro viaggio nell'Era Glaciale".

Secondo l'analista di Société Générale, i rendimenti dei Titoli di Stato americani a 10 anni potrebbero scivolare nell'intervallo 1.5-2%. Quello del Bund tedesco e' previsto scenda sotto l'1.5% mentre l'equivalente inglese sotto il 2%.

"L'azionario continua a soffrire dell'abbondante tornata di dati macroeconomici deludenti. Ci aspettiamo che i listini possano cadere come farebbe una casa di carta e cio' accadra' nei prossimi mesi quando l'ISM manifatturiero si portera' sotto il livello di 50, rotto il quale si entra in territorio di recessione", ha concluso Edwards. L'ultimo dato disponibile, quello di luglio, si e' attestato a 55.5.

Mi sembra la gara a chi la spara più grossa...

Mentre è vero che l'obbligazionario è in bolla, questo mi sembra molto meno vero per l'azionario. Il P/E medio del S&P 500 non è intorno alla media storica e quindi non vedo come possa crollare di più del 50%, scendendo sotto il livello di marzo 2009, quando sembrava che il mondo dovesse fallire.

Che poi i rendimenti dei T-Bond decennali vadano al 1,5-2% con il debito USA in esplosione mi sembra un controsenso. La vera bolla è quella dei bond non quella dell'azionario, soprattutto i Tds americani hanno prezzi assolutamente non in linea con il loro livello di rischio.
 
Intesa Sanpaolo: 501mln utile normalizzato II trim, 1,2mld semestre (RCO) (RADIOCOR) 27-08-10 13:36:40 (0165)
Intesa Sanpaolo: +6,4% a 1,69 miliardi utile netto semestre (RCO) (RADIOCOR) 27-08-10 13:34:56 (0163)
Intesa Sanpaolo: stima utile netto 2010 migliore del 2009 (RCO) (RADIOCOR) 27-08-10 13:34:13 (0162)
Intesa Sanpaolo: raddoppia a 1 mld utile netto II trimestre (RCO) (RADIOCOR) 27-08-10 13:32:52 (0161)
 
Intesa Sanpaolo: 501mln utile normalizzato II trim, 1,2mld semestre (RCO) (RADIOCOR) 27-08-10 13:36:40 (0165)
Intesa Sanpaolo: +6,4% a 1,69 miliardi utile netto semestre (RCO) (RADIOCOR) 27-08-10 13:34:56 (0163)
Intesa Sanpaolo: stima utile netto 2010 migliore del 2009 (RCO) (RADIOCOR) 27-08-10 13:34:13 (0162)
Intesa Sanpaolo: raddoppia a 1 mld utile netto II trimestre (RCO) (RADIOCOR) 27-08-10 13:32:52 (0161)

sopra, in linea, o sotto le attese?
 
sopra, in linea, o sotto le attese?

non so , la risparmio ha fatto un minimo verso le 10,30 ora la vedo stabile , probabilmente in linea con le attese?

Attesa diminuzione del costo del cattivo credito (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 27 ago - "Anche alla luce dei risultati del primo semestre dellanno, si ritiene che il gruppo Intesa Sanpaolo nel 2010 possa registrare un miglioramento dellutile netto rispetto al 2009". Cosi le prospettive del gruppo indicate in una nota. Il miglioramento sara conseguente "in particolare a una diminuzione degli oneri operativi, del costo del cattivo credito e degli oneri di integrazione, nonche alle plusvalenze derivanti dalle azioni di capital management finalizzate e in corso di finalizzazione". Com-chm- (RADIOCOR) 27-08-10 13:48:25 (0174) 3 NNNN

501mln utile normalizzato II trim(-23%),1,2mld semestre(-6%) (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 27 ago - Utile netto di 1.002 milioni per il gruppo intesa Sanpaolo nel secondo trimestre, appena sotto alle attese degli analisti. Il risultato e quasi doppio rispetto ai 513 milioni di un anno prima grazie anche a 648 milioni di plusvalenza dalla cessione delle attivita di banca depositaria. Nel semestre lutile netto e di 1.690 milioni (+6,4%). A livello normalizzato lutile trimestrale e di 501 milioni (-23,3%) e semestrale di 1.211 milioni (-6,6%)

Si rafforzano i coefficienti patrimoniali (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 27 ago - Il gruppo Intesa Sanpaolo nel II trimestre ha provveduto ad accantonamenti e rettifiche di valore nette per 934 milioni, piu degli 845 milioni del primo trimestre ma in calo rispetto ai 1.216 milioni di un anno prima. In particolare le rettifiche nette su crediti sono ammontate a 798 milioni (1.081 milioni un anno prima). A fine semestre i coefficienti patrimoniali del gruppo si rafforzano e vedono il Tier 1 ratio all8,9% (8,4% a fine 2009), il Core Tier 1 ratio al 7,7% (da 7,1%) e il coefficiente patrimoniale totale al 12,2% (da 11,8%), calcolati tenendo conto dei dividendi maturati nel 2010 come meta del miliardo di euro di dividendi pagati sullesercizio 2009.
 
Ultima modifica:
sopra, in linea, o sotto le attese?

Results are a bit better than our estimates, and marginally better / basically in line with consensus



asglithy better: NII - trading - provisions



worse: insurance contribution



cTier1 at 7.7% vs est. 7.5./7.6%



op profit at Eu1718 vs est. Eu1692mn (cons 1720)



net profit: Eu1000mn vs est. Eu1020mn, but with lower extra contibutrion for 50mn.



2010 bottom line target: improving net profit over that of 2009, confirmed

;)
 
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