In effetti, anche secondo me l'inflazione è un dato puramente matematico e medio e non rilevante per capire la perdita del potere di acquisto dei miei soldi. All'interno giocano troppi fattori, ma la mia inflazione, non sarà mai uguale alla tua, potrà essere solo simile a quella di una famiglia strutturata come la mia, con un reddito familiare analogo e con abitudini di spesa analoghe. Esempio: nella mia zona la tassa rifiuti continua ad aumentare del 10% all'anno, io mi becco l'aumento e soffro, il mio amico, che ha dichiarato un decimo dei mq., continua a pagare bollette ridicole, controlli non ce ne sono. L'unica soluzione per rendere effettivamente "democratica" l'inflazione sarebbe permettere di scaricare qualsiasi tipo di spesa sostenuta. Pensiamo a quelli che hanno dovuto comprare casa dopo il passaggio lira/euro, qui le case avevano semplicemente acquisito il vecchio prezzo in lire senza gli ultimi 3 zeri e con a fianco il simbolo dell'euro. Eppure l'inflazione media non è poi cambiata così tanto, anche se le famiglie che hanno acquistato in quel periodo avrebbero qualcosa da dire sull'inflazione. Ecco perchè anch'io faccio fatica a trovare interessanti, dal punto di vista reddituale, i btpI o analoghi europei, anche se, sulla carta, il ragionamento alla base non fa una grinza. Solo quando potremo scaricare tutto, ma proprio tutto, dal gelato che si prende mio figlio se va a passeggio con gli amici alla sera dopo cena, fino alla maniglia dello yacht di pinco pallino. Ma questo non sarà mai. Noi dovremo continuare a vivere nell'illusione di realtà di dati che ci vengono comunicati e che nessuno si è mai preso la briga di controllare. (Comunque sto conservando le scatole di tutti gli scontrini che richiedo, anche se non mi danno, per quando sarò in pensione, se non avrò nulla da fare, potrei sempre intraprendere un esercizio di calcolo di quanto siano state inflazionate le mie spese e le mie bollette).