CONTE: S.V. È un gobbodimerda. Scritto così, tutto attaccato, il che rappresenta il gradino più elevato di gobbismo presente in natura. Il gobbodimerda non è né juventino, né gobbo. Il gobbodimerda è la sintesi di ciò che i non juventini attribuiscono allo juventino pensando di offenderlo, e spesso riuscendoci, quando lo chiamano così. La differenza tra uno juventino, un gobbo e un gobbodimerda sta nel fatto che, mentre i primi due ci rimangono male e abbandonano sul nascere la discussione con il tifoso avversario, il gobbodimerda prova piacere fisico nel sentirselo dire e questa cosa, insieme al campionario di facce irritanti, ghignetti odiosi, gesti a rimbalzare ogni cosa e imperturbabilità assortite fa letteralmente uscire di testa il malcapitato di turno. Per questo motivo, Antonio Conte va oltre il mero giudizio numerico. Lui in pratica è come me, solo che invece di farli uscire di testa al bar, lui lo fa ai microfoni di Sky, Rai e Mediaset.