dalla suizzera

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Dire "buffone" non è un'ingiuria

Lo ha stabilito il Tribunale federale, ribaltando una precedente sentenza
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LOSANNA - Dire buffone a qualcuno per significargli che si sta coprendo di ridicolo non è ingiurioso: lo ha stabilito il Tribunale federale, ribaltando una precedente sentenza del tribunale cantonale vodese.
Il caso riguarda un cliente di un centro fitness losannese, che nel corso di un diverbio sorto a proposito dell'utilizzazione di uno degli attrezzi si era visto apostrofare con il termine di buffone da un altro frequentatore della sala ed aveva quindi sporto denuncia.
 
Lavoro: l'industria cerca giovani

Il settore si mette in mostra alle medie per reclutare nuovi apprendisti
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BELLINZONA - A metà settembre erano 75 i ragazzi che non avevano ancora trovato un posto d’apprendistato. Nessuno di loro però ha cercato un tirocinio tra le professioni industriali, sebbene ci fossero ancora diverse opportunità a disposizione. Un dato che la dice lunga sulla scarsa attrattiva del settore, complici un’immagine negativa difficile da cancellare e le resistenze mentali e culturali delle famiglie ad indirizzare i loro figli verso l’industria. Per questo l’AITI, l’associazione di categoria, ha deciso di fare un passo verso i giovani, tramite un progetto che intende promuovere nelle scuole medie le molteplici possibilità di formazione e di carriera offerte dal secondario.
 
http://www.cdt.ch/ticino-e-regioni

Pronto, chi legge?

A Neggio creata una mini libreria in una vecchia cabina telefonica
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NEGGIO - La cabina telefonica e il libro, che strana coppia. Una ormai è stata mandata in pensione dai telefoni cellulari, l’altro continua a veder nascere "fratelli" digitali attorno a sè. La cabina e il libro però si sono trovati e reinventati. È successo nella piazza del Municipio di Neggio, uno di quei paesi dove il tempo, guardacaso, sembra essersi fermato. Una piccola libreria dentro la cabina: questa l’idea lanciata dal cittadino Elvis Van Der Meyden, sostenuta dal Municipio e anche da Swisscom, che ha messo a disposizione la cabina gratis
 
Mörgeli, poca sorveglianza sulle tesi

Critiche a diversi testi di dottorato realizzati sotto la sua guida a Zurigo
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ZURIGO - Nuovo tassello nella vicenda che ha portato al licenziamento del consigliere nazionale Christoph Mörgeli (UDC) dall'incarico di responsabile del museo di storia della medicina dell'Università di Zurigo: un gruppo di esperti internazionali è arrivato alla conclusione che la sorveglianza sulle tesi di dottorato in medicina realizzate sotto la sua supervisione è stata insufficiente.
"Un buon numero delle tesi di dottorato scritte sotto la supervisione del professor Mörgeli sono risultate lacunose e soddisfacevano appena gli standard scientifici", scrive oggi in una nota l'Università di Zurigo. Secondo gli esperti internazionali, il motivo è da ricercare nell'assistenza insufficiente prestata ai dottorandi "sia sotto il profilo scientifico che metodologico".
 
Cina: in due milioni monitorano i social

Gli analisti tengono informati i vertici locali sull'opinione pubblica on line
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SHANGHAI - Almeno due milioni di persone in Cina vengono impiegate dal governo di Pechino per monitorare l'opinione pubblica sui social media. Lo scrive il Beijing News.
Secondo l'articolo, molti di questi analisti sarebbero free lance incaricati di identificare coloro che esprimono accuse contro il governo.
Gli analisti tengono poi informati i vertici locali via sms o report quotidiani. Questi analisi sono in campo da oltre sei anni, ma della loro esistenza si è parlato ufficialmente solo all'inizio del mese, in un convegno organizzato da un gruppo del Quotidiano del Popolo.
Molti di questi utilizzano uno speciale software per cercare i nomi dei leader sui principali motori di ricerca e social network. Oltre a loro, le autorità impiegano anche persone che scrivono post favorevoli alle autorità per bilanciare quelli negativi.




Dopo la vodka a Putin, quella a Stalin

Mossa di marketing di un magnate di Kaliningrad: il dittatore è ancora popolare
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MOSCA - Dopo la vodka "Putinka", ispirata al cognome del leader del Cremlino, in Russia sbarca anche la vodka "Stalinskaya", evocante il dittatore sovietico: a produrla sarà Konstantin Suslov, 47 anni, vice governatore della regione di Kaliningrad, exclave russa in Europa, e uno dei maggiori produttori locali di vodka.
 
La Siria alza il tiro contro la Turchia

Assad: pagheranno caro l'appoggio ai terroristi
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ANKARA - In un'intervista a una Tv turca il presidente siriano Bashar al Assad ha avvertito che Ankara "pagherà caro" l'appoggio ai "terroristi" che operano in Siria, in particolare i miliziani dei gruppi aderenti a Al Qaida. "Il terrorismo è come uno scorpione, quando vuole ti punge", ha detto all'emittente di opposizione turca Halk-tv, celebre per la copertura in diretta delle manifestazioni dei giovani durante le proteste di Gezi Park. L'opposizione turca e i curdi-siriani accusano il governo del premier Recep Tayyip Erdogan di aiutare in Siria non solo i ribelli 'ufficiali' anti-Assad dell'Els ma anche i gruppi aderenti a Al Qaida, Fronte al Nusra e Siis (Stato Islamico di Iraq e Siria). Secondo Assad "in un futuro prossimo questi terroristi provocheranno conseguenze per la Turchia. Che pagherà molto caro".
La stampa turca ha riferito che lo Siis ha minacciato la Turchia di attentati kamikaze a Ankara e Istanbul se non riaprirà i valichi di frontiera chiusi dopo la conquista da parte dei qedaisti della città di Azaz, a 5 chilometri dal confine turco. "Non è possibile usare il terrorismo come una carta da gioco, che poi rimetti in tasca" ha avvertito Assad.
 
"Immigrazione: se ne deve parlare"

Simonetta Sommaruga è a New York per incontri Onu di alto livello
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NEW YORK - La consigliera federale Simonetta Sommaruga ha sottolineato ieri sera a New York l'importanza della migrazione in occasione del secondo dialogo di alto livello delle Nazioni Unite. "È un tema politico fortemente controverso, sul quale prima non si poteva discutere", ha dichiarato la responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia nella sua prima visita ufficale nella città americana.
"Ciò che vogliamo è che l'immigrazione figuri ormai nell'agenda internazionale", ha aggiunto Sommaruga, che resterà a New York fino a domani nell'ambito del vertice Onu sulle migrazioni internazionali e lo sviluppo.
"La migrazione è molto cambiata negli ultimi decenni. Questo significa che dobbiamo abbandonare alcune immagini che non corrispondono più alla realtà", ha precisato la consigliera federale.
"Voi pensate che i migranti partono sempre dal Sud per andare verso Nord: oggi non è più così", ha puntualizzato citando come esempio il Messico che registra una immigrazione maggiore rispetto all'emigrazione. Il fenomeno si verifica anche in Svizzera, ha proseguito la ministra. Oltre 100 anni fa il Paese era una terra di emigrazione. Oggi la Svizzera accoglie migranti, una grande parte dei quali - secondo Sommaruga - proviene non da Sud, ma da Nord.
Una soluzione non può essere trovata rapidamente, ma lo scopo dell'incontro di venerdì deve permettere di mettersi d'accordo sui temi concreti, ha detto la ministra elvetica.
"Noi vogliamo contribuire a che le migrazioni siano percepite come un'opportunità per lo sviluppo economico, sociale e culturale degli Stati malgrado le sfide e le difficoltà che queste comportano", ha spiegato la consigliera federale.
 
Amnesty accusa Erdogan

Denunciate violazioni dei diritti umani durante la repressione a Gezi Park
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ANKARA - Uccisioni, tortura, aggressioni sessuali, persecuzione: c'è di tutto nella dura requisitoria resa pubblica oggi di Amnesty International contro il governo del premier turco Recep Tayyip Erdogan per la feroce repressione delle manifestazioni dei giovani di Gezi Park.
L'organizzazione di Londra denuncia violazioni dei diritti umani "su larga scala". Il responsabile per la Turchia di Amnesty International, Andrew Gardner, ha detto che "è stato violato sistematicamente il diritto di riunione pacifica, e ci sono state molte violazioni del diritto alla vita, alla libertà, a non essere torturato o maltrattato".
Centinaia di migliaia di giovani hanno partecipato alle grandi manifestazioni anti-Erdogan di giugno, per più democrazia e contro la re-islamizzazione in corso del paese. Contro di loro Erdogan ha usato il pugno di ferro. Il bilancio è stato molto pesante: sei morti, 8mila feriti, dieci hanno perso la vista, colpiti alla testa da candelotti lacrimogeni o da proiettili di gomma sparati da pochi metri a tiro teso, un ragazzo di 14 anni è ancora in coma. Ci sono stati 5mila arresti. Contro circa mille manifestanti secondo la stampa sono in preparazione incriminazioni, in diversi casi per 'terrorismo'.
 

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