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翠鸟科
Maxi-truffa da 2,6 miliardi: impiccato
Il finanziere iraniano aveva messo le mani su 40 società del Paese con documenti falsi e complici
TEHERAN - Un finanziere iraniano condannato a morte per una maxi truffa bancaria da 2,6 miliardi di dollari è stato impiccato oggi a Teheran. Lo riferiscono i media locali.
Mah Afarid Amir Khosravi era stato condannato alla pena capitale per "corruzione", insieme ad altre tre persone, per aver fatto tremare il sistema economico nazionale, spiegano. Nel settembre 2011 venne alla luce una truffa di grandi proporzioni nel mondo bancario iraniano, ad opera del gruppo privato Amir Mansour Aria, creato da Khosravi e dai suoi fratelli. Con un complesso scherma di false lettere di credito e una rete di complicità, il gruppo aveva messo le mani su una quarantina di società, tra cui uno dei principali produttori d'acciaio del Paese. Lo scandalo aveva lambito anche l'ex presidente Mahmud Ahmadinejad, quando alcuni giornali a lui ostili avevano pubblicato una lettera attribuita al suo capo di gabinetto Rahim Esfandiar Machaie nella quale si chiedeva all'allora ministro delle finanze di facilitare le operazioni Amir Mansour Aria. Il leader aveva respinto con forza queste accuse.
Il finanziere iraniano aveva messo le mani su 40 società del Paese con documenti falsi e complici
Mah Afarid Amir Khosravi era stato condannato alla pena capitale per "corruzione", insieme ad altre tre persone, per aver fatto tremare il sistema economico nazionale, spiegano. Nel settembre 2011 venne alla luce una truffa di grandi proporzioni nel mondo bancario iraniano, ad opera del gruppo privato Amir Mansour Aria, creato da Khosravi e dai suoi fratelli. Con un complesso scherma di false lettere di credito e una rete di complicità, il gruppo aveva messo le mani su una quarantina di società, tra cui uno dei principali produttori d'acciaio del Paese. Lo scandalo aveva lambito anche l'ex presidente Mahmud Ahmadinejad, quando alcuni giornali a lui ostili avevano pubblicato una lettera attribuita al suo capo di gabinetto Rahim Esfandiar Machaie nella quale si chiedeva all'allora ministro delle finanze di facilitare le operazioni Amir Mansour Aria. Il leader aveva respinto con forza queste accuse.