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翠鸟科
Ticino in lutto, morto Bignasca
Nella notte nella sua abitazione di Canobbio - Il capo della Lega aveva 67 anni
LUGANO - Il leader della Lega dei ticinesi Giuliano Bignasca è morto nella notte nella sua abitazione di via Circonvallazione a Canobbio: era nato il 10 aprile 1945. Le cause precise del decesso non sono note, ma è stato vittima di un malore. Ieri sera Bignasca era stato ricoverato per un controllo in ospedale dopo una riunione del suo movimento, ma è stato poi rilasciato. Vani, riferisce Rescue Media, i tentativi di rianimarlo: soccorritori e Polizia cantonale non hanno potuto che constatarne la morte. Per ora non sono noti ulteriori particolari. Il Ticino è sotto shock per una notizia che è giunta in redazione questa mattina, giovedì. Il capo della Lega, personaggio carismatico e anche controverso, è stato trovato privo di vita poco dopo le 8.30. L'intervento è scattato subito dopo l'allarme rianimazione giunto in centrale alle 8.29.
Bignasca, patrizio di Sonvico, ma domiciliato a Lugano, fondò il Mattino della Domenica nel lontano 1990 insieme a Flavio Maspoli, con cui l'anno dopo creò la Lega dei ticinesi, di cui è stato presidente a vita. Bignasca è stato consigliere nazionale dal 1995 al 1999, oltre ad essere municipale a Lugano, eletto nel 2000 e poi riconfermato. Professionalmente, Bignasca, in gioventù aveva imparato il lavoro di scalpellino. In Via Monte Boglia a Lugano, insieme al fratello Attilio, dirigeva da anni l'impresa di costruzioni A & G Bignasca, sede che poi era stata anche tramutata in quartier generale del suo movimento politico.
Nella notte nella sua abitazione di Canobbio - Il capo della Lega aveva 67 anni
Bignasca, patrizio di Sonvico, ma domiciliato a Lugano, fondò il Mattino della Domenica nel lontano 1990 insieme a Flavio Maspoli, con cui l'anno dopo creò la Lega dei ticinesi, di cui è stato presidente a vita. Bignasca è stato consigliere nazionale dal 1995 al 1999, oltre ad essere municipale a Lugano, eletto nel 2000 e poi riconfermato. Professionalmente, Bignasca, in gioventù aveva imparato il lavoro di scalpellino. In Via Monte Boglia a Lugano, insieme al fratello Attilio, dirigeva da anni l'impresa di costruzioni A & G Bignasca, sede che poi era stata anche tramutata in quartier generale del suo movimento politico.