Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2

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Mi sa che la Grecia è andata...mi sa che preparano il piano per salvare il resto..Ma senza l' unità politica è tutto inutile a mio avviso. Per mandare fuori dalle palle la Merkel ci vuole ancora troppo...arriveremo tardi in ogni caso....Il vero nemico per mia impressione è il popolo tedesco più che la Merkel.

Io da germanico dipendente sto boicottando praticamente tutto il made in Germany, ma sono una goccia sul mare...

Non ho fiducia in questa EU, non ho fiducia nella Germania. Per il resto vedo nerissimo e non credo più nei palliativi EU.

Sembra da news che si stia stampando Drac...ma seriamente non credo che i politici Greci siano arrivati a questa decisione "unitaria".

Logica vorrebbe che l'Esecutivo attuale è "balneare", quindi deve solo gestire l'ordinaria amministrazione... stampare le dracme- al limite - potrà deciderlo solo un nuovo governo legittimato dagli elettori.
 
Al cuore della crisi nell'area dell'euro

Merkel-Barroso riunione di Lunedi a Berlino

Pubblicato il: Lunedi 4 giugno 2012





Con il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso si incontreranno Lunedi sera a Berlino, il cancelliere tedesco, Angela Merkel.

La crisi nella, zona euro la Grecia e l'emissione di Eurobonds si troverà in cima all'agenda dei colloqui.
Secondo un rappresentante della Merkel, la riunione si concentrerà sulle attuali tematiche europee e la preparazione per il prossimo Consiglio europeo del 28 e 29 giugno a Bruxelles.
Tra i temi da discutere è quello di Eurobond nella versione che supporta il cancelliere tedesco.
Merkel e Barroso ha incontrato questa settimana in occasione del Consiglio del Mar Baltico.

Il cancelliere tedesco ha detto che è stato convenuto che la linea di bilancio in Europa è il primo di molti passi da compiere verso una maggiore integrazione nella zona euro.

(Ta Nea)
 
Logica vorrebbe che l'Esecutivo attuale è "balneare", quindi deve solo gestire l'ordinaria amministrazione... stampare le dracme- al limite - potrà deciderlo solo un nuovo governo legittimato dagli elettori.

Infatti credo che siano news speculative...messe a doc dalla finanza anglo....E' ancora prematuro un bivio del genere.
 
Infatti credo che siano news speculative...messe a doc dalla finanza anglo....E' ancora prematuro un bivio del genere.

Ormai siamo arrivati ad un punto di "ebollizione" molto elevato.
Lo spartiacque le elezioni ad Atene il 17 giugno.

Poi potranno partire le discussioni sull'avvenire dell'Eurozona.
 
Vediamo intanto come si dirige il mercato ... la Borsa ad Atene è chiusa, lo spread muove con qualche tentativo per rientrare dai max raggiunti.
Attualmente lo spread segna 2874 pb.
Il benchmark a Francoforte segna un bid/ask 14 - 15,10, in lievissima risalita.

Il resto dei "Periferici" è in oscillazione prevalentemente stabile intorno alle quotazioni di venerdì. Prevale il clima di attesa.
Spagna e Italia sotto i max degli ultimi giorni.
 
Il terremoto "se parte" parte da li...ma.....lo sanno tutti....:lol:

Mi preparo "alla variabile" :D

Ormai tutti si aspettano delle risposte.
In bilico non è la sola Grecia, ma l'assalto alla diligenza è verso la Spagna.
E' una situazione di non ritorno, siamo ad un bivio.
Basterà prendere ancora tempo?
 
Portogallo supera revisione bailout, vede rischi

lunedì 4 giugno 2012 11:34




LISBONA, 4 giugno (Reuters) - Il Portogallo ha superato la quarta revisione trimestrale del suo programma di salvataggio da 78 miliardi di euro dell'Unione europea e Fmi.
Lo ha riferito oggi il ministro delle Finanze Vitor Gaspar, assicurando l'osservanza degli obiettivi del patto malgrado i rischi, compreso l'aumento della disoccupazione.
"Ci sono considerevoli rischi interni ed esterni", ha detto Gaspar. "La sola certezza è che abbiamo bisogno di focalizzarci sugli obiettivi del programma".
Gaspar ha aggiunto che tutti gli obiettivi oggetto di revisione sono stati raggiunti e che arrivare quest'anno a un deficit/Pil del 4,5% è "fattibile", malgrado i rischi per l'economia in recessione.
Il ministro ha aggiunto che la stima per il deficit/Pil per l'anno prossimo è cresciuta di tre punti percentuali al 118%.
Gaspar ha spiegato che i creditori raccomanderanno il pagamento della prossima tranche da 4,1 miliardi di euro di aiuti, dopo che il Portogallo ha utilizzato il 75% dei fondi in base al programma.
Molti economisti hanno ipotizzato che il paese possa dover richiedere ulteriori fondi, ma Lisbona ha ripetuto più volte di non aver bisogno di maggior tempo o denaro.


***
OT, ma periferia...
 
Meglio tardi che mai.

Ciò che Draghi avrebbe dovuto dire ad alta voce fin dall'inizio del suo mandato, l'ha finalmente profferito. Meglio tardi che mai si direbbe. Il nostro finora s'è accodato supinamente al rigore teutonico, ma adesso constatando tale fallimentare posizione dichiara finalmente che "l'attuale struttura dell'euro è insostenibli". Letto tra le righe significa semplicemnte che l'ectoplasma della BCE è un non senso scientifico. Cosa che del resto noi del forum abbiamo sempre sostenuto e denunciato. Insomma 2+2 fa ancora 4 nonostante la follia sciovinista ed arroganza teutonica.
http://www.spiegel.de/international...s-spain-and-greece-on-the-brink-a-836440.html
A proposito della Grecia, credo che finiranno alla fine per cacciarla dall'euro. Chiunque sia al governo, la Grecia non uscirà volontariamente dall'euro. Il che porrà enormi problemi a livello non solo di euro ma anche dell'UE.
E' patetica poi l'intenzione della Merkel di citare eventualmente la Grecia davanti alla corte di giustizia europea. Ma cara Angelina è forse a norma dei trattati ridurre alla fame un popolo? Vorrei ricordarti che un pilastro dei trattati è proprio la solidarietà. I trattati dell'UE non sono un contratto la cui causa è solo economica. C'è dell'altro e molto più importante. Tsipras lo sa. Ecco perchè il politico greco si ostina a volere l'euro e rinegoziare sostanzialmente il memorandum.
 
Ultima modifica:
Giulio Baresani Varini, responsabile Wealth Management di Millennium Sim, sceglie Affaritaliani.it per lanciare l'allarme ma anche per individuare una soluzione che non piacerà. "La situazione della Spagna è ormai peggiore di quella della Grecia. Madrid rischia di non poter più accedere al credito". E quindi? "La soluzione intermedia sono le obbligazioni comuni oltre il 60% del debito, 'redemption pact'". Ma prima del summit Ue del 28 giugno "ci sarà un ammorbidimento di Angela Merkel sugli eurobond, a patto però dell'accettazione di quattro punti precisi imposti da Berlino: controllo dei bilanci nazionali (evitare situazioni greche o anche spagnole), vigilanza europea sulle banche (evitare un nuovo caso Bankia), politica finanziaria, fiscale, estera e di difesa comune; sistemi di welfare uniformi (in nessuno degli stati membri si andrà in pensione prima che in Germania)"
Lunedì, 4 giugno 2012 - 11:06:00




"Si avvicinano le elezioni in Grecia e gli investirori di tipo anglosasone scommettono sull'uscita di Atene dall'euro. Mentre i money manager di stampo più europeo sono più ottimisti. Io, personalmente, continuo a sperare che si possa evitare. Comunque, il problema greco attualmente è stato superato da quello spagnolo e dal pericolo del contagio europeo", afferma ad Affaritaliani.it Giulio Baresani Varini, responsabile Wealth Management di Millennium Sim. "L'unica soluzione è convincere la Merkel a mollare qualcosa. E a convincere la Cancelliera possono essere i tedeschi stessi, in particolare l'Spd e i Verdi nella fase di approvazione del fiscal compact".

E ancora: "La Spagna è talmente a rischio di richiesta di aiuti dall'Ue e dal Fondo Monetario Internazionale per causa della perdita di accesso ai mercati che probabilmente la Germania inizierà a sentire un proprio rallentamento economico e quindi potrebbe aprire a una sorta di obbligazioni comuni oltre il 60% del debito, il cosiddetto redemption pact. L'Italia potrebbe essere una beneficiarie di questa souzione o una delle più contagiate dalla crisi spagnola".

"Ad ogni modo, da qui al summit Ue del 28 giugno, sarà pronto un piano in cui si parlerà della quattro condizioni dei tedeschi per aderire a una sorta di road map per i futuri eurobond. I punti sono: controllo dei bilanci nazionali (evitare situazioni greche o anche spagnole), vigilanza europea sulle banche (evitare un nuovo caso Bankia), politica finanziaria, fiscale (tutti i paesi dovranno avere un sistema sempre più convergente sul modello dell'Irlanda), estera e di difesa comune. L'ultimo punto sono sistemi di welfare uniformi (in nessuno degli stati membri si andrà in pensione prima che in Germania). Questi quattro punti prevedono una maggiore integrazione europea e sono le condizioni poste dalla Germania per dire sì agli eurobond. La mia previsioni è che per il 28 giugno si arrivi a un ammorbidimento delle posizioni tedesche in cambio di una disciplina e di un rigore. Si tratta di una maggior convergenza verso gli stati uniti d'Europa".
 
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