Iniziare una collezione di arte contemporanea con poco budget

Nessuno può giudicare la tua collezione se non te stesso, di arte contemporanea ne so poco però sei bravo ad esserti lanciato con gli acquisti
C'è chi prima di acquistare un'opera anche modesta pensa e ripensa mesi, per me è incomprensibile...nel collezionismo ci vuole anche un pò di coraggio e passione!
 
Io ho comprato delle cose per me, forse le potevo pagare meno ma sinceramente mi interessa poco anzi assolutamente nulla. Le cercavo da tempo, in giro non si vedono quasi mai, mi piacciono e va benissimo cosi. Se tra 10 anni varranno meno sinceramente non mi interesserà nulla. Se stiamo a pensare a cosa succederà tra 5, 10 o 30 anni per qualsiasi cosa allora vivremo imbalsamati e questo vale non solo per l'arte ma per ogni cosa. L'importante è scegliere in base alla propria passione, criterio e personalità , se poi in futuro il tuo quadro costerà di più o di meno non è importante credimi. Conosco tanti collezionisti soddisfatti delle proprie opere e assolutamente noncuranti se oggi o domani costeranno di più o di meno e credo che il collezionismo vada vissuto cosi, leggero, libero come espressione della propria personalità. Dall'altro lato ne conosco altrettanti che a farsi troppi conti su quanto dovrebbe costare o costerà tra 20 anni si sono persi mettendo insieme solo quadri "da ripiego". Quindi ti dico "bravo" e aggiungo che ci vorrebbe più slancio e passione nel collezionare!
 
Io ho comprato delle cose per me, forse le potevo pagare meno ma sinceramente mi interessa poco anzi assolutamente nulla. Le cercavo da tempo, in giro non si vedono quasi mai, mi piacciono e va benissimo cosi. Se tra 10 anni varranno meno sinceramente non mi interesserà nulla. Se stiamo a pensare a cosa succederà tra 5, 10 o 30 anni per qualsiasi cosa allora vivremo imbalsamati e questo vale non solo per l'arte ma per ogni cosa. L'importante è scegliere in base alla propria passione, criterio e personalità , se poi in futuro il tuo quadro costerà di più o di meno non è importante credimi. Conosco tanti collezionisti soddisfatti delle proprie opere e assolutamente noncuranti se oggi o domani costeranno di più o di meno e credo che il collezionismo vada vissuto cosi, leggero, libero come espressione della propria personalità. Dall'altro lato ne conosco altrettanti che a farsi troppi conti su quanto dovrebbe costare o costerà tra 20 anni si sono persi mettendo insieme solo quadri "da ripiego". Quindi ti dico "bravo" e aggiungo che ci vorrebbe più slancio e passione nel collezionare!
Concordo, nonostante la mia passione per lo sport della speculazione estrema :D
Chi si gingilla con calcoli e minuziosità, intanto la vita gli passa accanto e, quella sì, è perduta per sempre.
Peraltro, sarebbe sempre meglio essere un pelino più critici rispetto alle attuali passioni. Se un autore ti piace, chiediti almeno perché: si tratta di un mercato manovrato, fatto di sovrapposizioni tra mode e qualità. Un collezionista può anche godere di una moda effimera, o di cose che sicuramente non avranno mai un valore serio, ma allora la sua unica "difesa" sta nel pagare un prezzo adeguato. Solo una questione di equilibrio.


(tante cose prese al mercatino sono solo ginnastica mentale, si tratta di riconoscere una qualità e pagarla poco, mica speculazione per vendere. Poi, capita anche quello, magari di sorpresa, ma ciò dimostra solo che Iddio tiene in gran conto l'umiltà di chi le cose dell'ingegno umano le ama).
 
Credo che occorra tenere conto sia del livello di preparazione, diversi di voi non sono semplici collezionisti ma hanno operato o operano professionalmente nel settore, con tali premesse ci si può anche concedere qualche "licenza poetica", sia delle cifre in ballo, che poi vanno sempre rapportate alle capacità di spesa del singolo.

Quando compro ai mercatini, sempre a poco/pochissimo tranne rarissime eccezioni, mi rendo conto che spesso la molla è la curiosità di riconoscere l'autore più della qualità... magari mi rendo conto che il lavoro non merita nè mi ispira particolarmente ma alla fine mi lascio sedurre, spesso pentendomi poi.
Non ho mai ritenuto questo "vero collezionismo" per come normalmente inteso ma uno sfizio ed una palestra, dovessi lanciarmi in acquisti seri non so come mi comporterei, per carattere ho slanci nei confronti di ciò che realmente mi piace, proprio per questo cerco di bilanciare con la razionalità ponderando molto o forse troppo.
 
Lo so @Loryred e fai bene però sono certo che se volessi acquistare un Griffa per la tua collezione rincorreresti la qualità e non il prezzo.
La ricerca ossessiva del prezzo trasforma una passione piacevole come collezionare in un calvario dove non si è mai soddisfatti e si finisce per "comprare i prezzi" e non le opere.
Per quello ho fatto un plauso ad @oroscopo11 che si affaccia all'arte contemporanea con grande slancio e passione.
Bravo e aggiornaci con i tuoi nuovi acquisti parlandoci anche un pò degli artisti che scegli che io non sono ferrato su questi giovanissimi artisti.
 
Lo so @Loryred e fai bene però sono certo che se volessi acquistare un Griffa per la tua collezione rincorreresti la qualità e non il prezzo.
La ricerca ossessiva del prezzo trasforma una passione piacevole come collezionare in un calvario dove non si è mai soddisfatti e si finisce per "comprare i prezzi" e non le opere.
Per quello ho fatto un plauso ad @oroscopo11 che si affaccia all'arte contemporanea con grande slancio e passione.
Bravo e aggiornaci con i tuoi nuovi acquisti parlandoci anche un pò degli artisti che scegli che io non sono ferrato su questi giovanissimi artisti.

Certo, compatibilmente con le risorse perchè tutto quello che mi piace di qualità costicchia parecchio, per questo tengo quasi sempre distinto ciò che potrei tener buono per una "collezione" da quello che compro solo per divertimento. Mi è piaciuta la tua affermazione di acquistare arte per una "mancanza", forse il fatto che in tanti Ing. partecipiamo ad un forum di questa natura ha a che fare anche con questo.
Nel mio caso mi sono resa conto che come nei rapporti personali ci si basa sull'affinità o sulla compensazione per me vale il secondo caso per cui quello che mi appaga è rilassante, elegante, armonico ed essenziale, importanza del colore, soprattutto lavori delicati e poetici con qualche concessione a lavori curiosi o particolari per cui finisco sempre a guardare le stesse cose dall'inizio e mi intrigano autori con una ricerca "intellettualmente strutturata/costruita", mi affascina il pensiero quasi il "ragionamento" dietro le opere.

Poi seguendo gli stimoli dei partecipanti che apprezzo di entrambe le piazze ho iniziato a guardare con occhi diversi anche autori che inizialmente non avrei mai considerato, quanto meno per il desiderio di approfondirli perchè mi piace confrontarmi su quello che è lontano da me per cogliere il punto di vista degli altri, ho così iniziato ad apprezzare Schifano e ultimamente anche Matta, su spunto di Baleng. Il mio pb. è comunque essere onnivora per quanto riguarda il "tempo" come le tecniche ed i materiali, amo ad es. anche la scultura dal cemento, al vetro, alla ceramica, ho già espresso i miei gusti in altro 3d.

Invito l'amico che ha gusti molto diversi dai miei a non avere fretta perchè approfondendo si diventa davvero plasmabili... Una delle mie "fonti informative" preferite interviste/video degli artisti, sono istruttive ed al netto di giudizi critici che preferisco leggere poi.
 
Certo, compatibilmente con le risorse perchè tutto quello che mi piace di qualità costicchia parecchio, per questo tengo quasi sempre distinto ciò che potrei tener buono per una "collezione" da quello che compro solo per divertimento. Mi è piaciuta la tua affermazione di acquistare arte per una "mancanza", forse il fatto che in tanti Ing. partecipiamo ad un forum di questa natura ha a che fare anche con questo.
Nel mio caso mi sono resa conto che come nei rapporti personali ci si basa sull'affinità o sulla compensazione per me vale il secondo caso per cui quello che mi appaga è rilassante, elegante, armonico ed essenziale, importanza del colore, soprattutto lavori delicati e poetici con qualche concessione a lavori curiosi o particolari per cui finisco sempre a guardare le stesse cose dall'inizio e mi intrigano autori con una ricerca "intellettualmente strutturata/costruita", mi affascina il pensiero quasi il "ragionamento" dietro le opere.

Poi seguendo gli stimoli dei partecipanti che apprezzo di entrambe le piazze ho iniziato a guardare con occhi diversi anche autori che inizialmente non avrei mai considerato, quanto meno per il desiderio di approfondirli perchè mi piace confrontarmi su quello che è lontano da me per cogliere il punto di vista degli altri, ho così iniziato ad apprezzare Schifano e ultimamente anche Matta, su spunto di Baleng. Il mio pb. è comunque essere onnivora per quanto riguarda il "tempo" come le tecniche ed i materiali, amo ad es. anche la scultura dal cemento, al vetro, alla ceramica, ho già espresso i miei gusti in altro 3d.

Invito l'amico che ha gusti molto diversi dai miei a non avere fretta perchè approfondendo si diventa davvero plasmabili... Una delle mie "fonti informative" preferite interviste/video degli artisti, sono istruttive ed al netto di giudizi critici che preferisco leggere poi.
Ciao @Loryred , come abbiamo visto in questi anni tu mostri circa 3 tue categorie mentali sull'acquisto (queste categorie potrebbero corrisponde ai conti mentali della finanza comportamentale). Da una parte acquisti oggetti anche non artistici, utili o carini, a poco prezzo, quasi come curiosità (ma in effetti come strumenti particolarmente a buon mercato). In secondo luogo acquisti qualche opera d'arte figurativa, o visiva, con cui hai un rapporto soprattutto psicologico, non richiedi molto dal punto di vista artistico, ma una certa piacevolezza, vista comunque assai soggettivamente: requisito essenziale che siano billig. Al terzo livello ti interessi a qualche autore più noto, ma anche più costoso, e non lo compri.
Lungi da me esporre critiche, cerco solo di raggiungere una comprensione.
In pratica dichiari che la tua conoscenza, esperienza e capacità di giudizio in arte non sono ad un livello sufficiente per giustificare esborsi più sostanziosi. Solo che intanto ti alleni sul campetto della Pro Santantonio in attesa di debuttare direttamente in Champion's League. :D
Ecco, allora quello che manca è il livello intermedio. Quello che fu (per dire) delle litografie di Gentilini, De Chirico o Capogrossi. Oppure di olii fatti da pittori conosciuti personalmente. Oppure ancora dell'acquerello ottocentesco di buona o buonissima mano. Ecc. ecc. Quello dove tutti abbiamo mosso i primi passi, a 90° e col sedere esposto, ok, E' però anche il livello del famoso vaso di Scanavino che anche a metà prezzo non avresti preso (quasi regalato sì :babbo: ), almeno io credo. Qui sta il punto.
Ecco, un collezionista avrebbe comprato quell'oggetto anche solo per uno sconto del 25%, ma riterrei che per te non sarebbe stato sufficiente. E' dunque chiaro che per ora non hai alcuna intenzione di collezionare, nel senso di @lastra.biffata . Gli acquisti di oggettini a poco sono un cascame secondario della ricerca al mercato di cui profitta il visitatore che va ai mercatini mirando ad altro, per esempio arte. Sui lavoretti a poco, sappiamo benissimo che preferiremmo allevare il campioncino e intanto ci limitiamo ad allenare i più volonterosi (fuor di metafora, colpaccio vs "carino, massì ..." )
Dagli esempi riportati si capisce che la vera "immersion" si ha nello spazio mediano. Lì acquistare o meno viene allegato agli spazi disponibili in casa, o anche al consiglio dell'angelo sulla spalla destra che sussurra " è denaro che puoi usare meglio per cose buone e utili" ovvero al diavoletto di sinistra che ti tira la manica e ogni tanto ti inforca il sedere "E compra, eddài!" A seconda di chi vince la mistica gara di persuasione occulta il comportamento oscilla tra comprare euforicamente e speranzosamente, ovvero stare a guardare "Quei mille euro servono certo di più nelle mie tasche che in quelle di tal gallerista ubriacone.

Lo so che ti sei data dei tempi.Ma io non vedo tanto la prudenza nel valutare quanto l'intimo terrore :p di commettere un errore "Questo a Lorenza non dovrebbe capitare mai! Mai!" :eplus: E se l'oggetto ha un prezzo già discreto, allora l'errore viene ufficializzato!
Chiaramente l'acquisto di una ciofeca a pochissimo non è un errore, è un'esperienza di studio + l'acquisto di un biglietto della lotteria.. Quel che solo mi permetto di ricordarti è che tra la robetta e l'arte contemporanea "pregiata" esiste un vasto piano intermedio dove, con costi modesti, si entra pian piano nel vero mondo dell'arte. Perché, se ci pensi, si può entrare con costi davvero bassi.

Scusa l'intrusione nel tuo lobo occipitale, zona di ragionamenti inconsci, era solo per sapere che ne pensi tu :fiu: , mi interessa molto :bow: Le ho cannate tutte?
 
Ultima modifica:
Non le hai cannate tutte, le hai prese quasi tutte, forse l'acquistare cose a poco, ovvio non per ragioni speculative sia perchè non credo abbiano grande interesse sia perchè non ho mai nemmento tentato di vendere qcs- anche per pigrizia- diventa il mio "metadone", la mia "modica quantità".
Denota in effetti alcuni aspetti psicologici che ho come la paura di sbagliare e di buttarmi ed è un mio lato caratteriale ed il fatto di mettermi costantemente in discussione rispetto alla mia preparazione e a quanto pretendo da me stessa e all'insicurezza quando non mi sento ferrata in un campo, anche se questo non significa mancanza di autostima. Lo spendere poco nemmeno è avidità anzi sono considerata una "generosa" e forse perchè tendenzialmente agirei d'impulso tendo a darmi una disciplina.

Alla fine sono anche consapevole che forse sommando il poco di tante cose avrei anche potuto acquistare qualcosa di più significativo, oltre le due vocine della coscienza mi devo pure sorbire mamma che su questo punto la pensa più o meno come Acci, ma forse nemmeno era questo il mio obiettivo. Sto prendendo coscienza che prob. non sarò mai una collezionista, a dire la verità non ho mai collezionato nulla nemmeno nell'infanzia trane qualche album di figurine che è nell'esperienza di chiunque, forse il mio istinto è più nella gratificazione del raccogliere/salvare dall'abbandono o recuperare oggetti della memoria... forse non casuale è il fatto che ho iniziato questa "pratica" dopo il terremoto emiliano, la paura di perdere pezzi di identità ti porta a dire forse almeno tra tanti si salverà qualcosa.

Rispetto agli artisti che mi piacciono come hai sottolineato l'approccio è diverso e sarei esigente. i lavori che vorrei costano davvero molto e non vorrei accontentarmi di surrogati da 1-2K che mi dicono poco o nulla, anche se confesso di recente un paio di tentazioni le ho avute.
 

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