Boring thread, but...
è ridicolo che atei +/- confessi siano così seri nella ricerca di Dio: Dio è Fede o credi o nn credi
Ma per l'appunto, a noialtri senzaDio non c'importa nulla di Dio, che riteniamo invenzione dell'Uomo (e non il contrario), e non ci infastidisce affatto che altri umani ci credano.
Similitudine
Così come, se io sono innamorato di una ragazza irlandese con le lentiggini, i capelli rossi e gli occhi azzurri, non mi dà fastidio che tu sia cotto di una morettona cogli occhi scuri e la quinta di reggiseno, ad esempio. Mi sembrerebbe assurdo cercar di convincere te della superiorità oggettiva della mia musa sulla tua, e altrettanto assurdo sarebbe, per me, sentire te cercar di convincere me del fatto che la tua ganza sia meglio della mia. Son cose irrazionali, e come tali vanno prese.
Come il cambio di squadra. Anche quella calcistica vien detta, mica per niente, fede (col la F minuscola). I tifosi parlano, litigano, ma non è mai successo che un tifoso venisse dialetticamente convinto a cambiare squadra.
[Invece, ogni tanto qualche PCista diventa MAChista e viceversa, qualche Canoniano diventa Nikoniano e viceversa, qualche BMWiano diventa Audiano... infedeli!]
Il problema che avvertiamo noi senzaDio non è quello della incapacità di convincere i credenti. Li rispettiamo, come rispetteremmo degli innamorati di una donna diversa dalla nostra [io rispetto anche i Nikoniani

].
Il problema nasce è quando qualche credente (cristiano, musulmano, non importa) pretende di imporre determinati comportamenti non solo ai suoi pari, bensì anche a noi non credenti. E ritiene che sia giusto farlo perché il giorno prima la sua autorità (auto)investita del potere interpretativo di documenti scritti duemila anni fa (o millenovecento, o millesettecento anni fa: si ipotizza che i Vangeli non siano stati scritti proprio in diretta) ha detto che lui parla per conto di Dio e vieta di fare questo o quest'altro.
L'esempio che mi viene in mente per primo è quello sulla fecondazione artificiale: io, fossi stato sterile, penso che avrei adottato qualche pargolo.
Però non trovo immondo il desiderio di avere figli propri, per chi non ci riesce in modo del tutto naturale.
E mi sembra demenziale che i credenti (o taluni di loro) pretendano di ostacolare o rendere illegale l'utilizzo di tecnologie che oggi esistono. Mi chiedo: non basterebbe che costoro stabilissero un precetto applicabile solo ai credenti?
E poi, anche nei casi in cui non tocca direttamente le mie libertà personali, mi indigna l'ipocrisia e l'incoerenza di tanti c.d. "credenti".
[Non voglio assolutamente sostenere che solo i credenti possano essere ipocriti e incoerenti, ma] dico: è possibile che, in un Paese dove si sente un Pontefice che stigmatizza la contraccezione e la fecondazione artificiale, ci siano folte schiere di cattolici che apprezzano le leggi contro la fecondazione artificiale, ma poi concepiscono un figlio unico, come se le parole del Pontefice gli arrivassero da una cuffia rotta, in cui un canale non funziona? Un coerente silenzio è meglio di una mezza menzogna, in certi casi.